Dito Montiel
Dito Montiel, pseudonimo di Orlando Anthony Montiel Jr. (New York, 26 luglio 1965), è un regista, sceneggiatore e musicista statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di padre nicaraguense e madre irlandese, cresce nel Queens. Per un breve periodo ha fatto parte della hardcore punk band Major Conflict, in seguito è stato il leader dei Gutterboy[1], arrivando a firmare un contratto discografico da $ 1 milione con la Geffen Records nel 1989, ma l'esperienza si rivelò un vero e proprio fallimento.[2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2003 pubblica un romanzo autobiografico, intitolato A Guide to Recognizing Your Saints[3], in cui raccoglie le memorie della sua adolescenza vissuta nel Queens negli anni ottanta, raccontando anche la sua deludente esperienza con la musica e la sua breve carriera come modello per Versace e Calvin Klein.[4]
Nel 2006 adatta il suo romanzo per il grande schermo, Guida per riconoscere i tuoi santi segna il suo debutto come regista e sceneggiatore. Ad interpretarlo viene scelto l'attore Robert Downey Jr., mentre Shia LaBeouf interpreta la parte di Dito da adolescente.[5] Sempre nel 2006 pubblica il suo primo album solista Dito Montiel con la Rhino Records.[6]
Nel 2007 pubblica il suo secondo romanzo Eddie Krumble Is the Clapper, mentre nel 2008 torna dietro la macchina da presa per dirigere la sua seconda opera registica, Fighting, incentrato sul mondo delle lotte clandestine[7], che ha per protagonista Channing Tatum, già tra gli interpreti di Guida per riconoscere i tuoi santi.
Nel 2010 inizia a dirigere il suo terzo film, The Son of No One, che chiude la 27ª edizione del Sundance Film Festival.[8] Il film è interpretato da un ricco cast, che comprende l'attore feticcio di Montiel Channing Tatum, Al Pacino, Juliette Binoche, Ray Liotta, Tracy Morgan e Katie Holmes.[9]
Successivamente, nel 2014, dirige Boulevard, film drammatico LGBT che rappresenta per il protagonista, Robin Williams, l'ultima esperienza cinematografica della vita.[10]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Regista
[modifica | modifica wikitesto]- Guida per riconoscere i tuoi santi (A Guide to Recognizing Your Saints, 2006)
- Fighting (2009)
- The Son of No One (2011)
- Empire State (2013)
- Boulevard (2014)
- Man Down (2015)
- The Clapper (2017)
Sceneggiatore
[modifica | modifica wikitesto]- Guida per riconoscere i tuoi santi (A Guide to Recognizing Your Saints, 2006)
- Fighting (2009)
- The Son of No One (2011)
- The Clapper (2017)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Festival di Venezia
- 2006 – Leone d'argento per la regia per Guida per riconoscere i tuoi santi[11]
- 2006 – Premio speciale della giuria per Guida per riconoscere i tuoi santi
- 2011 – In concorso per il Leone d'oro con The Son of No One[12]
- 2015 – In concorso (Orizzonti) per Man Down[13]
- Sundance Film Festival
- 2006 – Miglior regia per Guida per riconoscere i tuoi santi
- 2006 – Candidatura al Gran premio della giuria per Guida per riconoscere i santi
- Lovers Film Festival - Torino LGBTQI Visions
- Frameline Film Festival
- 2015 – Audience Award al miglior film per Boulevard
- FilmOut San Diego
- 2015 – Miglior film dell'anno per Boulevard[14]
Libri
[modifica | modifica wikitesto]- A Guide to Recognizing Your Saints (2003)
- Eddie Krumble Is the Clapper (2007)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 2006 - Dito Montiel
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 2006 - Crossing Rivers
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Dito Montiel, su IMDb. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ taketheatrain, Dito Montiel: informazioni sull'autore, filmografia completa e biografia, su NientePopcorn, 6 novembre 2018. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Round two: the rebirth of Miami's famous 5th Street Gym - heifi-sport…, su archive.is, 8 luglio 2012. URL consultato il 15 settembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
- ^ MYmovies.it, Dito Montiel, su MYmovies.it. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Guida per riconoscere i tuoi santi - Film (2006), su ComingSoon.it. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Dito Montiel - Dito Montiel. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Luca Biscontini, Con Fighting Dito Montiel dà corpo alla costante osmosi intercorrente tra la città e i personaggi che si muovono in essa, su Taxidrivers.it, 17 aprile 2018. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ (EN) Sundance 2011: 'Son of No One' finds a daddy, su Los Angeles Times, 1º febbraio 2011. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Recensione The Son of No One, su Everyeye Cinema. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ (EN) Hilary Lewis, Hilary Lewis, ‘Boulevard’ Director Praises Robin Williams’ “Humanity,” Dedication to Final Dramatic Role, su The Hollywood Reporter, 11 luglio 2015. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Mo-Net s r l Milano-Firenze, Guida per riconoscere i tuoi santi (2006), su mymovies.it. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Mo-Net s r l Milano-Firenze, The Son of No One (2011), su mymovies.it. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Man Down di Dito Montiel in concorso ad Orizzonti a Venezia 72, su Informazione - Notizie a Confronto, 7 settembre 2015. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Dito Montiel, su IMDb. URL consultato il 15 settembre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dito Montiel
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Dito Montiel, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Dito Montiel, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Dito Montiel, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Dito Montiel, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Dito Montiel, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Dito Montiel, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Dito Montiel, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73213974 · ISNI (EN) 0000 0001 1770 0597 · Europeana agent/base/90640 · LCCN (EN) n2002045806 · GND (DE) 140877959 · BNE (ES) XX4782041 (data) · BNF (FR) cb16163955w (data) · CONOR.SI (SL) 176548707 |
---|