Vai al contenuto

Quartieri alti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando la serie televisiva, vedi Quartieri alti (serie televisiva).
Quartieri alti
Adriana Benetti e Massimo Serato in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1945
Durata82 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaMario Soldati
SoggettoJean Anouilh (lavoro teatrale "Le Rendez-Vous de Senlis"), Ercole Patti (romanzo)
SceneggiaturaRenato Castellani, Ercole Patti, Mario Soldati, Steno
Casa di produzioneIndustrie Cinematografiche Italiane
Distribuzione in italianoIndustrie Cinematografiche Italiane
FotografiaOtello Martelli, Aldo Tonti
MontaggioGisa Radicchi Levi
MusicheGiuseppe Rosati,
Mario Carta
ScenografiaRoberto Quintavalle
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Quartieri alti è un film del 1945 diretto da Mario Soldati.

Giorgio, un giovane senza scrupoli mantenuto da una attempata ereditiera al Grand Hotel di Via Veneto, s'innamora di una studentessa. Per conquistarla mette in scena un passato borghese, le dà appuntamento in una villa e ingaggia due attori che devono fingere di essere i suoi genitori. Quando egli arriva, in ritardo, all'appuntamento, la ragazza ha ormai scoperto l'inganno e si congeda da lui, pur considerando che la messa in scena era dettata dal desiderio di farsi una famiglia semplice e rispettabile. Quando viene messo in condizione di dover scegliere, Giorgio opta per un futuro con la ragazza.[1]

Le riprese del film ebbero uno svolgimento difficile. Iniziate nel luglio 1943, vennero interrotte dopo appena due settimane a causa della caduta del fascismo e furono riprese nel giugno 1944 dopo la liberazione di Roma. Dopo la liberazione, rimaneva da girare un ultimo rullo e da completare montaggio ed edizione. Il film quindi, pur raccontando una storia mondana e d'anteguerra, vide la luce soltanto nel luglio 1945.[2]

  1. ^ Giorgio Gosetti, in Radiocorriere TV, 3-9 maggio 1992, p. 122
  2. ^ Testimonianza di Soldati riportata in Francesco Savio, Ma l'amore no. Realismo, formalismo, propaganda e telefoni bianchi nel cinema italiano di regime (1930-1943), Sonzogno, Milano, 1975, p. 284

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema