Linescio

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Linescio
comune
Linescio – Stemma
Linescio – Veduta
Linescio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoVallemaggia
Amministrazione
Lingue ufficialiitaliano
Data di istituzione1858
Territorio
Coordinate46°18′29″N 8°35′02″E / 46.308056°N 8.583889°E46.308056; 8.583889 (Linescio)
Altitudine668 m s.l.m.
Superficie6,58 km²
Abitanti45 (2016)
Densità6,84 ab./km²
Comuni confinantiCerentino, Cevio
Altre informazioni
Cod. postale6682
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5315
TargaTI
CircoloRovana
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Linescio
Linescio
Linescio – Mappa
Linescio – Mappa
Sito istituzionale

Linescio (in dialetto ticinese Linesc[senza fonte]) è un comune svizzero di 45 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Vallemaggia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è stato istituito nel 1858 per scorporo dal territorio di Cevio[1].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte sulla Rovana

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Daniela Pauli Falconi, Linescio, in Dizionario storico della Svizzera, 17 luglio 2006. URL consultato il 5 dicembre 2017.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 182.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 251, 252.
  • Teresio Valsesia, Restaurata la cappella di Fait, il villaggio fantasma, in «Giornale del Popolo», 2 febbraio 2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN237519625 · GND (DE7732100-5
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