Prato (Lavizzara)

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Prato
frazione
Prato – Veduta
Prato – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoVallemaggia
ComuneLavizzara
Territorio
Coordinate46°23′42″N 8°39′19″E / 46.395°N 8.655278°E46.395; 8.655278 (Prato)
Altitudine742[1] m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale6694
Fuso orarioUTC+1
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Prato
Prato

Prato è una frazione del comune svizzero di Lavizzara, nel Canton Ticino (distretto di Vallemaggia).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già comune autonomo, nel 1864 è stato accorpato all'altro comune soppresso di Sornico per formare il comune di Prato-Sornico[1][2], il quale a sua volta il 4 aprile[senza fonte] 2004 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Broglio, Brontallo, Fusio, Menzonio e Peccia per formare il comune di Lavizzara.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. L'ufficio patriziale è presieduto da Antonio Mignami[senza fonte].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Le frazioni, su sito istituzionale del comune di Lavizzara. URL consultato il 5 dicembre 2017.
  2. ^ a b Daniela Pauli Falconi, Prato-Sornico, in Dizionario storico della Svizzera, 17 gennaio 2017. URL consultato il 5 dicembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 287, 562.
  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 179, 193, 194.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 262.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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