Gennaro Manna (scrittore)
Gennaro Manna (Tocco da Casauria, 24 maggio 1922 – Roma, 11 aprile 1990) è stato uno scrittore, critico letterario e saggista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in Abruzzo, vinse il Premio Grinzane Cavour nel 1982. Scrisse romanzi, saggi e poesie (uscite in una raccolta postuma).
Scrittore cattolico di spiccata attività intellettuale e fervida immaginazione caratteristiche che hanno fatto sì che le sue opere fossero tradotte in molte lingue. La sua arte e le sue soluzioni narrative sono così diffuse nel mondo intero, ove studiosi e professori francesi ed inglesi, inoltre in diverse università americane, l'intera sua opera letteraria continua tutt'oggi ad essere motivo di studio e pubblicazioni.
Ogni libro che ha scritto ha ricevuto premi: dal premio Basilicata al Grinzane (prima edizione), dove il suo libro La casa di Napoli, liberamente ispirato alla vita del filosofo Benedetto Croce, vinse la competizione internazionale, votato da tutti gli studenti dei licei italiani, mentre per l'estero fu votato Michael Crichton (1942–2008) che è stato uno scrittore, regista e produttore cinematografico statunitense.
Gennaro Manna ha collaborato e scritto per innumerevoli testate giornalistiche nazionali (Il Tempo, La Discussione, L'Osservatore Romano[1]), curando la terza pagina della cultura ed inoltre ricordiamo diversi sceneggiati televisivi tra cui spicca Lasciare la terra dove curò soggetto e sceneggiatura.
La famiglia lo ricorda con amore profondo ed il legame con l'uomo naturale che a lui interessava di più è sempre più vivo.
Continuano la sua arte, nello scrivere, le figlie Anna di particolare sensibilità poetica anche lei pluripremiata ed Elisa responsabile delle politiche culturali per il Censis, figura di riferimento internazionale come esperta di media e tv.
Recentemente il Sindaco del suo paese natale abruzzese, gli ha intitolato una piazza a Tocco da Casauria.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Narrativa
[modifica | modifica wikitesto]- Le terrazze, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1959
- Un uomo senza cappello, Milano, Rizzoli, 1962
- L'aquila impagliata, Milano, Rizzoli, 1967
- L'abdicazione, Milano, Bietti, 1973
- La casa di Napoli, Milano, Rusconi, 1981
- Dispetto e malizia, Chieti, Solfanelli, 1989
- Adamo a Gaeta, Milano, Camunia, 1990
Poesia
[modifica | modifica wikitesto]- Dopo il varo della porta, 1997
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- Il potere e la maschera, Milano, Massimo, 1976 Premio Letterario Basilicata[3]
- Tramonto della civiltà contadina, Milano, Massimo, 1979
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Umberto Russo e Edoardo Tiboni, L'Abruzzo nel Novecento, Pescara, Ediars, 2004, p. 294.
- ^ Tocco, intitolata una piazza allo scrittore Manna, in Il Centro, 27 maggio 2012. URL consultato il 19 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
- ^ Albo d'oro premio Basilicata, su premioletterariobasilicata.it. URL consultato il 27 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (IT) Sandro Sticca, Gennaro Manna tra vita e narrativa, Fondazione "G. Capograssi", 1998.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Gennaro Manna, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Gennaro Manna, su Open Library, Internet Archive.
- (IT) Giorgio Calcagno, Grandezza e miseria di una famiglia del Sud, in La Stampa, 2 febbraio 1968, p. 7.
- (IT) Alberto Bevilacqua, Pasqualino Fortunato, Gino Montesanto, Michele Prisco e Valerio Volpini, Un nuovo scrittore dall'antica terra d'Abruzzo, in Il Popolo, 9 dicembre 1968, p. 3. URL consultato il 12 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2015).
- Gennaro Manna un cristiano da ricordare, su stpauls.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 38262913 · ISNI (EN) 0000 0000 7890 2056 · SBN SBNV009689 · LCCN (EN) n82094429 |
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