Cabras
Cabras comune | |
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(IT) Cabras (SC) Cràbas | |
Cabras sull'omonimo stagno | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Abis (lista civica) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 29-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 39°55′50″N 8°31′49″E |
Altitudine | 6 m s.l.m. |
Superficie | 122,26 km² |
Abitanti | 8 821[1] (31-3-2024) |
Densità | 72,15 ab./km² |
Frazioni | Funtana Meiga, San Giovanni di Sinis, San Salvatore di Sinis, Solanas, Su Cungiau de Gerrusso, Porto Suedda |
Comuni confinanti | Nurachi, Oristano, Riola Sardo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09072 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095018 |
Cod. catastale | B314 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) cabraresi (SC) crabarissus |
Patrono | santa Maria |
Giorno festivo | 24 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cabras all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Cabras (in sardo Crabas) è un comune italiano di 8 821 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna. Si trova nella regione del Campidano di Oristano sulla riva sinistra dello stagno chiamato stagno di Cabras o Mari Pontis, uno degli stagni più grandi d'Europa.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale si estende per 122,18 km², confina a nord con i comuni di Riola Sardo e Nurachi e a est con Oristano. A ovest invece il territorio si affaccia sul mare, con un'articolazione costiera di circa 30 km che comprende al suo interno la penisola del Sinis e i due isolotti disabitati di Mal di Ventre e del Catalano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Cabras è abitato dall'uomo fin dal neolitico, come dimostrato dall'importante villaggio di Cuccuru is Arrius. In epoca nuragica, durante l'età del bronzo, il territorio di Cabras appare intensamente popolato, si contano infatti all'incirca 75 nuraghi, di cui 47 monotorre e 28 di tipo complesso[3]. Alla prima metà del I millennio a.C. vengono datate dagli studiosi le imponenti statue di Monte Prama, rinvenute casualmente negli anni settanta e recentemente restaurate[4].
Intorno all'VIII secolo a.C., in un sito già frequentato dalle popolazioni nuragiche, i fenici fondarono la città di Tharros, abitata ininterrottamente per tutto il periodo cartaginese e poi romano[5].
I primi insediamenti documentati nell'attuale centro di Cabras risalgono all'XI secolo, quando la città di Tharros si spopolò definitivamente anche a causa delle incursioni dei pirati nordafricani[5]. I primi abitanti si stabilirono intorno al castello di cui oggi rimangono solo alcuni resti vicino alla chiesa parrocchiale.
Durante il periodo giudicale guadagnò una discreta importanza poiché spesso la corte del Giudicato d'Arborea risiedeva nel castello. Dopo la caduta del giudicato, il paese della curatoria del Campidano maggiore passò sotto il dominio di numerosi feudatari anche se spesso gli abitanti cercarono di liberarsi dal vincolo feudale anche con rivolte.
Nella prima metà del XIX secolo il paese fu incluso nella provincia di Oristano come capoluogo di mandamento, sino al 1859 quando passò alla provincia di Cagliari. Nel 1974 tornò infine a far parte della provincia di Oristano appena ricreata.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta, una costruzione barocca del XVII secolo dedicata alla santa patrona
- Chiesa di San Giovanni di Sinis
- Chiesa di San Salvatore
- Chiesa dello Spirito Santo, costruita nel 1601 con una sola navata e due cappelle laterali in stile tardo gotico.
- Chiesa di San Pietro Apostolo, nella frazione di Solanas, risale verosimilmente agli inizi del XVI secolo.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torri costiere spagnole
- Resti del castello
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Cuccuru Is Arrius
- Monte Prama
- Rovine della città di Tharros
- Nuraghe Caombus
Luoghi di interesse naturalistico
[modifica | modifica wikitesto]Di grande interesse sono le spiagge della penisola del Sinis, un litorale ancora per larghi tratti non costruito nel quale spiccano per bellezza le bianche distese di sabbia di Is Arutas, Maimoni e Mari Ermi.
Lo stagno di Cabras è infine noto per la presenza di numerosi uccelli acquatici fra cui i fenicotteri rosa.
Il Comune di Cabras è l'Ente Gestore dell'Area Marina Protetta "Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre", istituita dal Ministero dell'Ambiente nel 1997.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Cabras è il campidanese oristanese.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo archeologico comunale Giovanni Marongiu: custodisce i reperti archeologici trovati a Tharros e nei due villaggi prenuragici che sorgevano sulle rive dello stagno. Dal 2014 ospita inoltre i famosi giganti di Monte Prama.
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]La processione di san Salvatore
[modifica | modifica wikitesto]Una delle ricorrenze più suggestive che coinvolge tutta la comunità di Cabras è legata alla processione di san Salvatore. Questa, che si svolge durante il primo fine settimana di settembre, consiste nella rievocazione del salvataggio del simulacro di san Salvatore (il Cristo nella Sua Trasfigurazione) da un attacco dei Saraceni alle coste del golfo di Oristano. I partecipanti, circa 800 uomini, indossano il saio bianco dei penitenti e trasportano il simulacro da Cabras al villaggio di San Salvatore, percorrendo circa 7 km lungo le polverose strade del Sinis. Tutto questo rigorosamente a piedi nudi e di corsa, secondo un ordine prestabilito. Il giorno dopo, la prima domenica di settembre, il rito si ripete in senso inverso e Il Santo fa il suo ritorno a Cabras.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale comprende anche l'isola amministrativa di Su Cungiau de Gerrusso, avente una superficie di 0,59 km². La cittadina è divisa in quattro quartieri: Is Cottilaris, zona industriale, Su Cungiau de Gerrusso, il quartiere Stagno, che dà sul Mari Pontis, e il quartiere dei pescatori.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia del paese è basata principalmente sulla pesca, che viene svolta nello stagno in cui sono presenti numerosi allevamenti ittici. I pescatori sono riuniti in cooperative e pescano soprattutto muggini. Prodotto tipico della zona è infatti la bottarga, uova di muggine essiccate e salate che vengono commercializzate in tutta Italia come prodotto tipico.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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10 giugno 2018 | 29 maggio 2023 | Andrea Abis | Lista civica "Progetto comune" | Sindaco | [7] |
29 maggio 2023 | in carica | Andrea Abis | Lista civica "Progetto comune" | Sindaco | [8] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]Le squadre di calcio, a Cabras, attualmente, sono due: l'Atletico Cabras Calcio, nata nel 2007 con la denominazione BDS Cabras, che milita nel campionato regionale di Seconda Categoria; e la San Marco, squadra storica, fondata nel 1964, in vita fino al 1992, e ricostituita nel 2008, che milita nel campionato regionale di Prima Categoria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024 (dati provvisori).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ www.areamarinasinis.it, Il Sinis di Cabras dalla preistoria al medioevo
- ^ Mont’e Prama, su museoarcheocagliari.beniculturali.it. URL consultato il 22 giugno 2023.
- ^ a b Storia di Tharros, su tharros.sardegna.it. URL consultato il 22 giugno 2023.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 10/6/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
- Mena Manca Cossu, I pescatori di Cabras, Oristano, S'Alvure, 1990, ISBN 8873831532
- Mena Manca Cossu, Donne di Cabras, Oristano, S'Alvure, 1998, ISBN 8873831486
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cabras
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cabras
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cabras.or.it.
- Cabras, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Raimondo Bacchisio Motzo, CABRAS, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Cabras, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
- Area marina protetta Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre, su areamarinasinis.it.
- Sito informativo sulla spiaggia di Is Aruttas, su isaruttas.altervista.org. URL consultato il 18 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2012).
- Sito informativo sull'isola di Mal di Ventre, su sarchittu.net. URL consultato il 21 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152629001 · LCCN (EN) n99027517 · J9U (EN, HE) 987007491695405171 |
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