Ballus

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Ballus
Ballus chalybeius, maschio subadulto
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Salticoidea
Famiglia Salticidae
Sottofamiglia Salticinae
(clade) Salticoida
(clade) Marpissoida
Tribù Ballini
Genere Ballus
C. L. Koch, 1850
Specie

Ballus C. L. Koch, 1850 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sono ragni di piccole dimensioni. Il cefalotorace è di forma ovale quasi tanto largo che lungo, non curvo superiormente e con una superficie rugosa. L'opistosoma è a forma di scudo e troncato anteriormente[1].

Sul primo paio delle zampe i femori e le tibie sono piuttosto rigonfi e al disotto della tibia vi è una caratteristica frangia. Il colore prevalente è marrone scuro a chiazze, anche se alcune specie presentano una congrua varietà di colorazioni[1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le 10 specie note di questo genere hanno diffusione prevalentemente paleartica: dall'Europa all'Africa settentrionale e all'Asia centrale fino al Giappone. Una specie, B. armadillo, è stata rinvenuta solo in alcune località dell'Italia e della Corsica[2].

Unica eccezione sembra essere B. tabupumensis, il cui unico esemplare rinvenuto in Birmania risale al 1914; la descrizione che ne fece l'aracnologo Petrunkevitch è povera di disegni descrittivi, per cui potrebbe riferirsi a qualche specie similare[1].

In Italia sono state reperite 4 specie di questo genere[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

A maggio 2010, si compone di 10 specie[2]:

Specie trasferite[modifica | modifica wikitesto]

Nomina dubia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ballus obscuroides (Canestrini & Pavesi, 1868), rinvenuta in Italia e originariamente descritta come Euophrys obscuroides, a seguito di uno studio dell'aracnologo Brignoli del 1983 è da considerarsi nomen dubium[2].
  • Ballus sociabilis Franganillo, 1910, rinvenuta in Portogallo, a seguito di uno studio degli aracnologi Alicata & Cantarella del 1988 è da considerarsi nomen dubium[2].
  • Ballus vulpinus (Westring, 1851), rinvenuta in Svezia e originariamente descritta come Attus vulpinus, a seguito di uno studio degli aracnologi Alicata & Cantarella del 1988 è da considerarsi nomen dubium[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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