Strembo
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Strembo comune | |
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Vista del paese dalla vicina Bocenago | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Manuel Dino Gritti (lista civica) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 46°07′N 10°45′E |
Altitudine | 714 m s.l.m. |
Superficie | 38,33 km² |
Abitanti | 608[1] (31-10-2021) |
Densità | 15,86 ab./km² |
Comuni confinanti | Bocenago, Caderzone Terme, Giustino, Massimeno, Spiazzo, Valdaone, Vermiglio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38080 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022184 |
Cod. catastale | I975 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 505 GG[3] |
Nome abitanti | strembotti o strembesi (i stremp) |
Cartografia | |
Posizione del comune di Strembo nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Strembo (Stremp in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 608 abitanti della provincia di Trento bagnato dal fiume Sarca. All'interno del territorio comunale ricadono alcune delle cascate della Val di Genova.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 3 aprile 1930.[5]
«D'oro, al camoscio al naturale, sopra un monte di tre cime di verde.[6]»
Il gonfalone è un drappo interzato in palo di giallo, di verde e di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa della Madonna della Neve, edificata in località Ragada in Val di Genova nel 1950-51.
- Chiesa di San Tommaso, attestata nel 1381 fu ricostruita nell'Ottocento.
- L’Haflinger di Strembo – schianto di Cavallo è una scultura situata presso il paese di Strembo, all’interno del parco Giorgio Ducoli. L’idea della realizzazione è nata dall’Associazione Culturale Strembo e Tradizione. Si voleva dedicare al paese e alla Val Rendena un’attrazione in cui potessero rispecchiarsi. Il cavallo Haflinger era in passato per l’agricoltura della zona il trattore dei nostri giorni. Oggi è diventato un’attrazione turistica. L’idea di creare un’opera eticamente connessa alla natura, al suo rispetto, al suo intelligente connubio con l’uomo, al suo ciclo di vita, ha fatto sì che si scegliesse l’artista Martalar. La statua è stata creata recuperando le radici degli alberi spezzati dalla tempesta Vaia. Si è scelto l’essenza di larice perché il colore è simile a quello sauro dell'haflinger ma anche perché molto resistente, proprio come l’haflinger. La ricerca di tali radici, circa una ventina, è durata più di un anno, provengono da diverse zone delle Giudicarie, a partire da Madonna di Campiglio sino a Storo. Per avere un effetto pelo di cavallo le radici sono state sfibrate meccanicamente. La scelta di posizionare la statua nel Parco Girogio Ducoli è perché è facilmente raggiungibile a piedi ed in bicicletta dalla pista ciclabile. La durata della statua è stata stimata da un minimo di 10 anni ad un massimo di 20, dopodiché la natura si riprenderà ciò che ha creato e ciò che l’uomo ha saputo valorizzare.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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20 novembre 2009 | 14 novembre 2015 | Guido Botteri | Lista civica | Sindaco | |
15 novembre 2015 | 21 settembre 2020 | Guido Botteri | Lista civica | Sindaco | |
22 settembre 2020 | in carica | Manuel Dino Gritti | Lista civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Strembo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 luglio 2024.
- ^ Luigi Rangoni Machiavelli, Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932, in Rivista del Collegio Araldico, anno XXXII, 1934, p. 181.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Strembo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Strembo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.strembo.tn.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 309627869 |
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