Roccaromana

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Roccaromana
comune
Roccaromana – Stemma
Roccaromana – Bandiera
Roccaromana – Veduta
Roccaromana – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoNicola Pelosi (lista civica Roccaromana unita) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°16′N 14°13′E / 41.266667°N 14.216667°E41.266667; 14.216667 (Roccaromana)
Altitudine180 m s.l.m.
Superficie27,71 km²
Abitanti825[1] (31-3-2022)
Densità29,77 ab./km²
FrazioniSanta Croce, Statigliano
Comuni confinantiBaia e Latina, Dragoni, Formicola, Liberi, Pietramelara, Pietravairano, Pontelatone
Altre informazioni
Cod. postale81051
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061071
Cod. catastaleH436
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 407 GG[3]
Nome abitantiroccaromanesi
Patronosan Cataldo, Madonna della Neve
Giorno festivo10 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccaromana
Roccaromana
Roccaromana – Mappa
Roccaromana – Mappa
Posizione del comune di Roccaromana nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Roccaromana è un comune italiano di 825 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è sito ai piedi del Monte Melito (803 m s.l.m.), una delle punte della catena dei Monti Trebulani. Possiede due frazioni, Santa Croce e Statigliano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia di Roccaromana inizia dalla distruzione dell'antica città Saticula (citata già nell'Ab Urbe Condita di Livio e nell'Eneide di Virgilio), oggetto di contesa tra Sanniti e Romani già all'incirca nel 700 a.C. L'esatta ubicazione di tale città è ancora incerta, con ipotesi che la vogliono a Ovest del Monte Maggiore, nel luogo in cui si incontra con il Trebolano, e altre ancora che la fanno coincidere addirittura con l'attuale Sant'Agata de' Goti (BN). Con il passare dei secoli rimase solo un pezzo dell'antica città, Il Vicus Statilianus, il quale sovraffollamento costrinse molti dei suoi abitanti a scendere in pianura, per formare dapprima i casali, e poi questi il feudo di Roccaromana, sotto il ducato longobardo di Benevento, nel 700 d.C. Nel 1100 arrivarono i Normanni, i quali costruirono l'omonima Torre, con funzione difensiva, in cima al Monte Castello, sui resti di una precedente longobarda.

Il nome "Roccaromana" appare per la prima volta su documenti ufficiali nel 1101, in un diploma di Riccardo II, Principe di Capua, ove viene menzionato Adamo de Roccaromana, e in un documento dell'Abbazia di Montecassino che testimonia il giuramento del conte di Teano di difendere con le armi l'abbazia da tutti i nemici, eccetto Guaimondo de Roccaromana. I "De Roccaromana" governarono il feudo fino al 1337, dopodiché si susseguirono molti baroni, tra i quali i De Marzano e gli Arcamone nel XVI secolo, fino all'ultimo, Lucio Caracciolo, dal 1799 al 1806, anno in cui Giuseppe Bonaparte promulgò le leggi eversive della feudalità.[4][5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Torre Normanna e Chiesa della Madonna di Castello[modifica | modifica wikitesto]

Torre Normanna e Chiesa della Madonna di Castello

La Torre Normanna è situata sul Monte Castello, nella frazione di Statigliano. Risale all'anno 1100, è a pianta cilindrica e possiede un'altezza complessiva di circa 18 m. Provvista di una cisterna alla base, si sviluppa su due piani. In cima è possibile tutti i territori circostanti (Alto, Medio e Basso Volturno) per un raggio di 40 km, motivo della sua costruzione allora strategica e difensiva. Bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruita nel 1948, per essere nuovamente distrutta da una tempesta e abbandonata fino al 2016, anno dell'ultimo e attuale restauro.

La Chiesa della S.S. Vergine delle Grazie è una cappella gentilizia a pianta rettangolare situata di fianco alla torre. Risale al 1190 ed è dedicata al culto della Madonna di Castello. Nell'ultimo restauro sono stati trovati sull'abside due affreschi risalenti rispettivamente al XV e XVI secolo, facenti parte di un trittico comprendente la Madonna di Castello e una figura maschile, probabilmente San Giovanni Battista.

Chiesa di San Cataldo Vescovo[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Cataldo

La Chiesa di San Cataldo Vescovo ha origine da un'antica cappella del 1156 dedicata a Maria S.S. Annunziata, ed era compresa nelle mura dell'antico Palazzo Ducale. Nel 1893 tale cappella fu trasformata nell'attuale Chiesa Madre. Presenta una pianta a croce greca e possiede, oltre alla statua e alla reliquia del santo patrono, un affresco sull'abside di Vincenzo Galloppi del 1913[6], raffigurante lo stesso San Cataldo atto a salvare i pescatori in una tempesta. Presente anche la statua della Madonna della Neve.[4][5]

Cappella del Purgatorio[modifica | modifica wikitesto]

Sorge nel 1409 grazie ai Marzano su un blocco di tufo grigio tipico della zona, dedicata al culto di San Sebastiano. All'interno è presente un affresco del XV secolo risalente alla Scuola Caiatina, raffigurante la Madonna con bambino, San Sebastiano e San Rocco.[4][5]

Chiesa di Santa Croce[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Croce

La Chiesa di Santa Croce è la chiesa principale dell'omonima frazione, e sorge da una cappella preesistente dedicata al culto di San MIchele Arcangelo, anche se i primi documenti ufficiali dell'edificio risalgono al XVII secolo. Ad unica navata, la cappella laterale custodisce la reliquia avente un frammento della croce di Cristo. Sull'abside presente un altro affresco di Vincenzo Galloppi del 1899[7], raffigurante il ritrovamento della Croce ad opera di Sant'Elena.[4][5]

Chiesa di Santa Margherita V.M.[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Margherita V.M.

La Chiesa di Santa Margherita V.M. è la chiesa principale della frazione di Statigliano. Sorge nel XVII secolo come unione tra le cappelle preesistenti del Purgatorio e del S.S. Rosario. Sull'altare maggiore è presente la statua lignea della santa, mentre sul soffitto vi è un ulteriore affresco del Galloppi del 1910, ritraente il sacrificio della stessa.[4][5][8]

Altri luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento ai caduti in guerra
  • Monumento ai Garibaldini
  • Torre dell'orologio
  • Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Ad Nives
  • Ex Ospedale di Beneficenza
  • Chiesa Monumentale della S.S. Annunziata
  • Scuole municipali maschili e femminili

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[5][modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo Cittadino Partito Carica Note
1808 1810 Domenico Lombardo Sindaco
1810 1813 Michele Attanasio Sindaco
1813 1815 Francesco Perrotta Sindaco
1815 1817 Lucio Peluso Sindaco
1817 1820 Antonio Lombardi Sindaco
1820 1825 Geronimo Attanasio Sindaco
1825 1846 Alessandro Zarone Sindaco
1846 1851 Ambrogio Perrotti Sindaco
1851 1860 Pasquale Zarone Sindaco
1860 1885 Marco Zarone Sindaco
1885 1895 Carlo Perrotti Sindaco
1895 1897 Diomede Rinaldi Sindaco
1897 1899 Carlo Perrotti Sindaco
1899 1900 Pasquale Zarone Sindaco
1900 1920 Diomede Rinaldi Sindaco
1921 1926 Alessandro Zarone Sindaco
1926 1929 Errico Cuomo Podestà
1929 1931 Osvaldo Izzi Podestà
1932 1933 Arturo Mariottini Podestà
1933 1938 Eduardo Marrocco Podestà
1938 1942 Nicola Rinaldi Podestà
1942 1944 Gennaro Betti Podestà
1944 1945 Guiscardo Mastrantuono Podestà
1945 1946 Tommaso Minutillo Podestà
1946 1952 Filippo Perrotta Sindaco
1953 Giuseppe Del Monaco Sindaco
1953 1960 Dante Lombardi Sindaco
1960 1975 Antonio Senese Sindaco
1975 1980 Alberico Rossi Sindaco
1980 1990 Nicola Lombardi Sindaco
1990 1992 Aurelio Mastrantuono Sindaco
1992 2004 Maria Rosa Lombardo Lista civica Sindaco [10]
2004 2019 Anna Filomena De Simone Lista civica Sindaco [11]
2019 in carica Nicola Pelosi Roccaromana Unita Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c d e Comune di Roccaromana (CE), su halleyweb.com. URL consultato il 23 giugno 2019.
  5. ^ a b c d e f Mario Panebianco, Summa Archeologica e Storica delle antichità di Roccaromana, 1996.
  6. ^ Roccaromana - Vincenzo Galloppi, su vincenzogalloppi.it. URL consultato il 23 giugno 2019.
  7. ^ Santa Croce - Vincenzo Galloppi, su vincenzogalloppi.it. URL consultato il 23 giugno 2019.
  8. ^ Statigliano - Vincenzo Galloppi, su vincenzogalloppi.it. URL consultato il 23 giugno 2019.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ Rieletta per un secondo e terzo mandato nel 1995 e nel 1999.
  11. ^ Rieletta per un secondo e terzo mandato nel 2009 e nel 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]