Joan Collins

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Joan Collins nel 2023

Dame Joan Henrietta Collins (Londra, 23 maggio 1933) è un'attrice britannica.

Per anni è stata un sex symbol del cinema hollywoodiano facendosi apprezzare sia in ruoli brillanti che in parti più serie, come Il favorito della grande regina (1955), L'altalena di velluto rosso (1955), Missili in giardino (1958), Ester e il re (1960), La congiuntura (1965) e The Stud - Lo stallone (1978), film che oltre al successo, le hanno permesso di affiancare i più grandi artisti di sempre come Paul Newman, Bette Davis, Gregory Peck e Robert Mitchum, solo per citarne alcuni, in veste da protagonista.

Approda poi in televisione e dal 1981 al 1989 è la "perfida" Alexis Colby nella serie TV Dynasty. Torna così alla ribalta diventando una delle attrici più pagate nel mondo della televisione, aggiudicandosi anche un Golden Globe come miglior attrice, oltre a diverse altre candidature. Dopo anni torna al cinema interpretando ruoli in produzioni come Nel bel mezzo di un gelido inverno (1995) e I Flintstones in Viva Rock Vegas (2000). Prosegue l'attività d'attrice interpretando parti in serie televisive come Will & Grace (2001), Sentieri (2002), Le regole dell'amore (2010) e godendo di nuova fama grazie al ruolo della Granduchessa Alexandra di Oxford in The Royals dal 2015 al 2018.

Per i suoi contributi al cinema e televisione possiede due stelle sulla Hollywood Walk of Fame.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Joan Collins è nata a Londra da Joseph William Collins, un agente teatrale, e da Elsa Bessant; ha anche una sorella, la scrittrice Jackie e un fratello, Bill. Ha studiato presso la Francis Holland School e poi recitazione alla Royal Academy of Dramatic Art (RADA) insieme ad attori come Roger Moore e Michael Caine. All'età di 17 anni ha firmato il suo primo contratto con la J. Arthur Rank Film Company, nota scuola inglese di recitazione e buone maniere.

Il successo cinematografico[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1951 ha compiuto il suo esordio sul grande schermo con Nuda ma non troppo ed iniziato così la sua carriera nel mondo del cinema. Grazie al successo ottenuto, dopo pochi anni, nel 1954, firmò un contratto con la 20th Century Fox. Dopo aver partecipato ad alcuni film, nel 1955 è stata co-protagonista insieme a Bette Davis de Il favorito della grande regina, film storico sulla vita della regina Elisabetta I, che riscuoterà notevole successo di pubblico e critica. Nello stesso anno ha interpretato La regina delle piramidi (1955) e si è affermata in titoli come L'altalena di velluto rosso (1955) e Sesso debole? (film 1956) (1956) alternando a ruoli storici, ruoli di donne frivole. Ha recitato inoltre in La sposa del mare con Richard Burton e nel 1958 è con Gregory Peck nel western Bravados. Sempre nel 1958 è stata al fianco di Paul Newman e Joanne Woodward in Missili in giardino, interpretando l'amante di Newman.

Joan Collins nel film Ester e il re di Raoul Walsh (1960)

Il nuovo decennio si è aperto con I sette ladri (1960), cui seguirono titoli come Ester e il re (1960), Astronauti per forza (1962) e l'esordio a Cinecittà. Infatti, nel 1965 è stata diretta da Ettore Scola in La congiuntura, dove ha recitato con Vittorio Gassman. Tornò in Italia nel 1974 lavorando con Lando Buzzanca nella commedia L'arbitro e nel 1978 con Poliziotto senza paura di Stelvio Massi, interpretato accanto all'attore simbolo del filone poliziottesco italiano, Maurizio Merli. Nel 1963 fu presa in considerazione per la parte di Cleopatra nell'omonimo film, ruolo poi affidato ad Elizabeth Taylor. Negli anni le due attrici furono spesso paragonate per la loro somiglianza e la comune origine britannica. Nel 1967 prese parte ad uno dei più iconici episodi della serie Star Trek, Uccidere per amore (The City on the Edge of Forever).

La carriera negli anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

Dalla fine degli anni sessanta e per tutti gli anni settanta recitò in vari film a basso costo, soprattutto horror come Racconti dalla tomba (1973), Delirious - Il baratro della follia (1973), La scala della follia (1974), Sharon's Baby (1975) e L'impero delle termiti giganti (1977), quest'ultimo le valse la candidatura come miglior attrice al Saturn Award. Tali film, interpretati dalla Collins per esigenze economiche, la declassarono ad attrice di B movie e dunque in quel periodo si eclissò dal panorama hollywoodiano di primo piano. Nello stesso periodo iniziò a lavorare anche in TV, interpretando ruoli di guest-star in numerosi telefilm come Batman (1967), Missione impossibile (1969), Starsky & Hutch (1977) e soprattutto la miniserie TV I boss del dollaro (andata in onda nel 1976 sulla CBS) che ottenne un grande successo, anche grazie al cast di alto livello, che comprendeva oltre alla Collins anche Kirk Douglas, Christopher Plummer, Susan Flannery e Marisa Pavan.

Sul finire del decennio tornò in Gran Bretagna per interpretare due film erotici (molto spinti per l'epoca) tratti dai romanzi della sorella Jackie Collins, The Stud - Lo stallone (1978) e The Bitch (1979), che ottennero molto successo nel Regno Unito, suscitando parecchio clamore.

Il successo televisivo con Dynasty[modifica | modifica wikitesto]

Joan Collins con Sophia Loren nel 2009

La carriera hollywoodiana di Joan Collins riprese quota negli anni ottanta, quando le venne offerta una parte nel serial TV Dynasty (1981-1989), proposta prima a Sophia Loren e ad Elizabeth Taylor (entrambe rifiutarono), prodotto da Aaron Spelling, che all'inizio stentava ad avere grande successo. In Dynasty, creato da Richard & Esther Shapiro, la Collins ebbe il ruolo di Alexis Colby, la vendicativa ex-moglie del magnate Blake Carrington (John Forsythe). Il ruolo di Alexis è passato alla storia della televisione come uno dei personaggi più cinici e cattivi: memorabili i suoi scontri con la rivale Krystle (Linda Evans). Grazie alla sua interpretazione si guadagnò molte candidature a premi, portando a casa, tra gli altri, un Golden Globe e un Telegatto.[1]

Il ruolo di Alexis Colby rilanciò con successo la Collins, all'età di 50 anni, come icona dell'indipendenza femminile . La sua performance diede un impulso positivo e contribuì a sollevare le sorti dello show, che alla fine divenne un grande successo internazionale, mettendo in difficoltà gli altri due serial concorrenti, Dallas e Falcon Crest. Nel 1985 Dynasty divenne il programma televisivo più seguito negli Stati Uniti e la Collins diventò l'attrice televisiva più pagata del tempo. Dynasty andò in onda con grande successo in più di 80 nazioni ed è ancora conosciuto a livello internazionale.

Con Dynasty nel suo momento di maggiore successo, la Collins iniziò anche a produrre e recitare in due miniserie per l'emittente CBS, ossia Peccati e Monte Carlo. Inoltre comparve sulla copertina di Playboy all'età di 50 anni. Aaron Spelling, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lei: "Noi non avevamo scritto la parte di Joan Collins, Lei fece... Joan Collins. Non so se mi spiego... avevamo in mente un personaggio che poteva essere interpretato da 50 persone, 49 delle quali avrebbero fallito. Solo lei lo fece funzionare".

La carriera dopo Dynasty[modifica | modifica wikitesto]

Joan Collins nel Red Dress Collection Fashion Show di The Heart Truth nel 2010

Dopo la chiusura di Dynasty, nel 1989, recitò nel film conclusivo, Dynasty: ultimo atto (1991). Per tutti gli anni novanta si dedicò a ruoli da guest star, comparendo in numerosi telefilm e serie come Pappa e ciccia (1994), La tata (1996) e molte altre. Nel 1997 comparve in numerosi episodi della soap opera Pacific Palisades sempre prodotta da Aaron Spelling, mentre nel 2001 fu ospite speciale in alcuni episodi di Will & Grace. Ritornò anche a recitare in alcuni film, tra i quali Nel bel mezzo di un gelido inverno (1995) e I Flintstones in Viva Rock Vegas (2000).

Tra il 2002 e il 2003 ha partecipato per un periodo limitato alla soap opera Sentieri nel ruolo di Alexandra Spaulding. La Collins ha fatto parte del cast della serie TV inglese Le mogli dei calciatori (2006) interpretando, in alcune puntate, il ruolo dell'elegante direttrice di una rivista. Ha anche fatto un'apparizione nella serie della BBC Hotel Babylon nel 2006, interpretando il ruolo di un'aristocratica solitaria, malata di romanticismo.

Nel 2009 è stata protagonista di un film-TV che aveva come protagonista il personaggio di Miss Marple, dal titolo Miss Marple - Giochi di prestigio. In Italia il film è stato trasmesso da Sky. Tra il 2010 e il 2011, ha partecipato come guest-star ad alcuni episodi della soap opera tedesca Verbotene Liebe e della sitcom Le regole dell'amore. Nel luglio 2010 ha presentato lo speciale Principessa Diana - La leggenda, in occasione dei 50 anni dalla nascita di Lady Diana. In questo documentario, realizzato per Sky, Joan racconta gli ultimi anni della vita di Diana oltre alla parte dedicata al gossip.[2].

Tra il 2012 e il 2013 ha interpretato alcuni episodi della sitcom Happily Divorced con Fran Drescher. Nel 2014 ha creato una linea di prodotti cosmetici che portano il suo nome, la Timeless Beauty Collection by Joan Collins[3]. Nel 2015 entrò come guest star nella serie TV The Royals, come Granduchessa Alexandra di Oxford. Il personaggio, madre della protagonista (l'attrice Elizabeth Hurley), piacque al pubblico ed entrò ufficialmente nel cast della seconda stagione e della terza in lavorazione. Questo ruolo regalò a Joan nuova fama anche a un pubblico più adolescenziale che segue le vicende dei reali.[4]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 debuttò con successo a Broadway in un adattamento di Private Lives di Noel Coward. Alla fine degli anni novanta è apparsa in vari tour teatrali con personaggi come George Hamilton e Stacey Keach. Inoltre ha partecipato a una produzione della West End di Over the Moon con Frank Langella nel 2000. Nel 2004 è stata in tour per la Gran Bretagna con l'opera teatrale Full Circle. All'inizio del 2006 la Collins ha portato in tour per il Regno Unito lo spettacolo A Night With Joan Collins, un monologo in cui racconta gli alti e bassi della sua carriera e della sua vita, con la regia del marito Percy Gibson.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Joan Collins nel 1952

Al suo arrivo ad Hollywood ricevette le avance del magnate cinematografico Darryl F. Zanuck. All'epoca Joan aveva divorziato dal suo primo marito, l'attore Maxwell Reed. Aveva chiesto il divorzio nel 1956. Il primo fidanzato, dopo il divorzio da Reed, fu il terzo figlio di Charlie Chaplin, Sydney, ma lo lasciò per andare a convivere con l'attore Arthur Lowe. La relazione fu comunque turbolenta.

Per la Collins cominciò qui un periodo di tre anni in cui uscì con tanti uomini da essere ribattezzata The British Open (lett. "la britannica aperta"). Ebbe fugaci relazioni con Conrad Hilton Jr., Dennis Hopper, Ryan O'Neal, Terence Stamp e Warren Beatty.

Le voci sulla sua vita sentimentale terminarono quando la Collins lasciò Hollywood per sposare l'attore Anthony Newley, da cui ebbe due figli: Tara e Alexander.

Nel 1972 la Collins sposò il suo terzo marito, Ron Kass, ex presidente della Apple Records. Da lui ebbe la sua terza figlia, Katie. Il matrimonio finì nel 1983.

Nel 1985 la Collins sposò il cantante svedese Peter Holm, con una cerimonia a Las Vegas. Il matrimonio durò un anno. La Collins lasciò dunque Los Angeles e tornò a Londra, dove convisse con il commerciante d'arte Robin Hurlstone per dieci anni.

Nel 2001 la Collins e Hurlstone si lasciarono e lei iniziò a frequentare il manager teatrale Percy Gibson. I due si sono sposati il 17 febbraio 2002 a Londra.

Nel 2015 è stata nominata Dama dell'Ordine dell'Impero Britannico.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Joan Collins con Ben Gazzara nel telefilm I giorni di Bryan nel 1966.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Special e documentari[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Hollywood Walk of Fame[modifica | modifica wikitesto]

  • Stella per il suo contributo all'industria televisiva, al 6901 Hollywood Blvd. (1983)
  • Stella per il suo contributo all'industria cinematografica, al 6807 Hollywood Blvd. (2008)

Golden Globe[modifica | modifica wikitesto]

Vinti:

  • Miglior attrice in una serie drammatica, per Dynasty (1983)

Candidatura:

  • Miglior attrice in una serie drammatica, per Dynasty (1982)
  • Miglior attrice in una serie drammatica, per Dynasty (1984)
  • Miglior attrice in una serie drammatica, per Dynasty (1985)
  • Miglior attrice in una serie drammatica, per Dynasty (1986)
  • Miglior attrice in una serie drammatica, per Dynasty (1987)

Emmy Awards[modifica | modifica wikitesto]

Candidatura:

  • Miglior attrice protagonista in una serie drammatica, per Dynasty (1984)

Telegatto[modifica | modifica wikitesto]

Vinti:

  • Premio Tv Americana, per Dynasty (1984)

Soap Opera Digest Awards[modifica | modifica wikitesto]

Vinti:

  • Miglior cattiva in una soap-opera, per Dynasty (1984)
  • Miglior cattiva in una soap-opera, per Dynasty (1985)

Candidatura:

  • Miglior cattiva in una soap-opera, per Dynasty (1986)
  • Miglior attrice in una soap-opera, per Dynasty (1986)
  • Miglior cattiva in una soap-opera, per Dynasty (1988)

Saturn Award[modifica | modifica wikitesto]

Candidatura:

People's Choice Awards[modifica | modifica wikitesto]

Vinti:

  • Personaggio dell'anno (1985)

Candidatura:

  • Personaggio dell'anno (1984)
  • Personaggio dell'anno (1986)

Razzie Awards[modifica | modifica wikitesto]

Candidatura:

TV Land Awards[modifica | modifica wikitesto]

Candidatura:

  • Premio alla carriera (2003)

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Come doppiatrice è stata sostituita da:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi alle arti drammatiche.»
— 31 dicembre 1996[5]
Dama Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi alla carità.»
— 31 dicembre 2014[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Golden Globe per la miglior attrice in una serie drammatica Successore
Barbara Bel Geddes
per Dallas
ex aequo con Linda Evans
per Dynasty
1982
per Dynasty
Jane Wyman
per Falcon Crest
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