Profilattico: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Amplio da en.wiki
Riga 25: Riga 25:
A ideare i profilattici nella tipologia attuale fu [[Julius Fromm]] (1883-1945). Fromm proveniva da una famiglia ebraica, che si era trasferita in [[Germania]] dalla Russia, e osservò il preoccupante fenomeno rappresentato dalle migliaia di soldati tedeschi che si ammalavano di [[malattie veneree]] in seguito ai rapporti sessuali consumati nelle retrovie dei fronti del conflitto. E così si mise a produrre il popolare oggetto di gomma come strumento di protezione nei contatti sessuali occasionali. Cominciò a produrre preservativi in grande quantità nel [[1916]], per le necessità dei soldati tedeschi, guadagnando molto denaro. La produzione andò a pieno ritmo nel periodo della [[Repubblica di Weimar]].
A ideare i profilattici nella tipologia attuale fu [[Julius Fromm]] (1883-1945). Fromm proveniva da una famiglia ebraica, che si era trasferita in [[Germania]] dalla Russia, e osservò il preoccupante fenomeno rappresentato dalle migliaia di soldati tedeschi che si ammalavano di [[malattie veneree]] in seguito ai rapporti sessuali consumati nelle retrovie dei fronti del conflitto. E così si mise a produrre il popolare oggetto di gomma come strumento di protezione nei contatti sessuali occasionali. Cominciò a produrre preservativi in grande quantità nel [[1916]], per le necessità dei soldati tedeschi, guadagnando molto denaro. La produzione andò a pieno ritmo nel periodo della [[Repubblica di Weimar]].


==Uso medico==
In alcune regioni del nord Italia il preservativo è popolarmente chiamato "goldone". L'origine del soprannome non è chiara: potrebbe essere un riferimento a Franco Goldoni, fondatore dell'azienda [[Hatù]], oppure derivare dalla scritta ''Gold One'', marchio dei profilattici dei soldati statunitensi che si trovavano in Italia durante la [[seconda guerra mondiale]].
===Controllo della nascite===

L'efficacia del preservativo, come la maggior parte dei metodi [[contraccezione|contraccettivi]], può essere valutata in due modi. L'"uso perfetto" include i dati relativi solamente di coloro che ne fanno un utilizzo corretto e continuato, mentre l'"uso tipico" comprende tutti gli utilizzatori, compresi quelli che lo fanno in ​​modo errato o non lo usano in ​​ogni atto del [[rapporto sessuale]]. Le statistiche sono generalmente espresse per il primo anno di utilizzo.<ref name="hatcher">{{cite book |first=RA |last=Hatcher |author2=Trussel, J |author3=Nelson, AL |year=2007 |title=Contraceptive Technology |edition=19th |publisher=Ardent Media | location=New York | isbn=1-59708-001-2 | url=http://www.contraceptivetechnology.com/table.html |accessdate=2009-07-26|archiveurl = https://web.archive.org/web/20080531095926/http://www.contraceptivetechnology.com/table.html |archivedate = May 31, 2008|deadurl=yes|display-authors=etal}}</ref> L'[[Indice di Pearl]] è il metodo più frequentemente adottato per calcolare i tassi di efficacia.<ref name="kippley">{{cite book | first=John | last=Kippley |author2=Kippley, Sheila | year=1996 | title=The Art of Natural Family Planning | edition=4th addition | publisher=The Couple to Couple League | location=Cincinnati, OH | isbn=0-926412-13-2|page= 141}}</ref>

La probabilità di incorre in una gravidanza tra coloro che fanno un "uso tipico" del preservativo varia a seconda della popolazione prese in considerazione, con valori che vanno dal 10% al 18% all'anno,<ref name="Kippley1996">{{cite book | first=John | last=Kippley |author2=Sheila Kippley | year=1996 | title=The Art of Natural Family Planning | edition=4th addition | publisher=The Couple to Couple League | location=Cincinnati, OH | page=146 | isbn=0-926412-13-2}}, nel quale si cita:
:{{cite journal |last=Guttmacher Institute |title=Choice of Contraceptives | journal = The Medical Letter on Drugs and Therapeutics | volume = 34 |pages=111–114 |year=1992|pmid=1448019 |issue=885 }}</ref> mentre per l'"uso perfetto" questo dato si assesta al 2% all'anno.<ref name="hatcher"/> L'utilizzo dei preservativi può essere associato con altre forme di contraccezione (come lo [[spermicida]]) per ottenere una maggiore protezione dalle gravidanze.<ref name="simultaneous">{{cite journal |author1=Kestelman, P |author2=Trussell, J |title=Efficacy of the simultaneous use of condoms and spermicides | journal = Fam Plann Perspect | volume = 23 | issue = 5 |pages=226–7, 232 |year=1991| pmid = 1743276 | doi = 10.2307/2135759 |jstor=2135759}}</ref>

===Infezioni trasmesse sessualmente===

Il preservativo viene ampiamente raccomandato per la prevenzione dalle [[infezioni sessualmente trasmissibili]]. Il suo utilizzo ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la probabilità di [[infezione]] sia negli uomini che nelle donne. Sebbene non sia perfetto, il preservativo risulta efficace nel ridurre la trasmissione degli organismi che causano l'[[AIDS]], l'[[herpes genitale]], il [[cancro cervicale]], le [[verruche genitali]], la [[sifilide]], la [[clamidia]], la [[gonorrea]] e altre malattie. I preservativi sono spesso raccomandati in aggiunta a metodi contraccettivi più efficaci in situazioni in cui è desiderabile anche la protezione dalle malattie a trasmissione sessuale.<ref name="Kippley1996">{{cite book | first=John | last=Kippley |author2=Sheila Kippley | year=1996 | title=The Art of Natural Family Planning | edition=4th addition | publisher=The Couple to Couple League | location=Cincinnati, OH | page=146 | isbn=0-926412-13-2}}, nel quale si cita:
:{{cite journal |last=Guttmacher Institute |title=Choice of Contraceptives | journal = The Medical Letter on Drugs and Therapeutics | volume = 34 |pages=111–114 |year=1992|pmid=1448019 |issue=885 }}</ref>

Secondo una relazione del 2000 effettuata dal ''[[National Institutes of Health]]'' (NIH), l'utilizzo dei preservativi di lattice riduce il rischio di trasmissione dell'[[HIV]]/[[AIDS]] di circa l'85% rispetto al rischio che si ha quando non vi è alcuna protezione, ponendo il tasso di seroconversione (tasso di infezione) allo 0,9 per 100 persone-anni, un valore molto inferiore a quello di 6,7 ​​per 100 anni-persona nel caso in cui non sia utilizzato.<ref name="workshop">{{cite conference|last=National Institute of Allergy and Infectious Diseases |title=Workshop Summary: Scientific Evidence on Condom Effectiveness for Sexually Transmitted Disease (STD) Prevention |pages=13–15 |date=2001-07-20 |location=Hyatt Dulles Airport, Herndon, Virginia |url=https://www.niaid.nih.gov/about/organization/dmid/documents/condomreport.pdf |format=PDF |accessdate=2010-09-22 |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20101009022150/http://www.niaid.nih.gov/about/organization/dmid/documents/condomreport.pdf |archivedate=2010-10-09 |df= }}</ref> Un'analisi pubblicata nel 2007 dal ''University of Texas Medical Branch''<ref>{{cite journal|doi=10.1002/14651858.CD003255|author=Cayley, W.E. & Davis-Beaty, K.|year=2007|title=Effectiveness of Condoms in Reducing Heterosexual Transmission of HIV (Review)|publisher=John Wiley & Sons, Ltd. |editor1-last=Weller|editor1-first=Susan C|journal=Reviews}}</ref> e dall'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]]<ref>{{cite book|author=World Health Organization Department of Reproductive Health and Research (WHO/RHR) & Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health/Center for Communication Programs (CCP), INFO Project|year=2007|title=Family Planning: A Global Handbook for Providers|publisher=INFO Project at the Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health|url=http://www.infoforhealth.org/globalhandbook/index.shtml|page=200|deadurl=yes|archiveurl=https://web.archive.org/web/20090827081805/http://www.infoforhealth.org/globalhandbook/index.shtml|archivedate=2009-08-27|df=}}</ref> ha riscontrato simili riduzioni del rischio del 80%-95%.

Inoltre, una ''review'' della relazione dell'NIH del 2000 ha permesso di concludere che l'uso del preservativo riduce significativamente il rischio di contrarre la gonorrea per gli uomini,<ref name="workshop" /> mentre uno studio del 2006 spiega che l'uso corretto del preservativo diminuisce il rischio di trasmissione del [[papillomavirus umano]] (HPV) alle donne di circa il 70%.<ref>{{cite journal |author1=Winer, R |author2=Hughes, J |author3=Feng, Q |author4=O'Reilly, S |author5=Kiviat, N |author6=Holmes, K |author7=Koutsky, L |title=Condom use and the risk of genital human papillomavirus infection in young women |doi=10.1056/NEJMoa053284 |journal=N Engl J Med |volume=354 |issue=25 |pages=2645–54 |year=2006 |pmid=16790697 |url=http://content.nejm.org/cgi/content/full/354/25/2645 |accessdate=2007-04-07 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20070421144623/http://content.nejm.org/cgi/content/full/354/25/2645 |archivedate=2007-04-21 |df= }}</ref> Un altro studio pubblicato nello stesso anno ha dimostrato che l'uso del preservativo sia efficace nel ridurre la trasmissione di [[herpes simplex virus-2]], noto anche come herpes genitale, sia negli uomini che nelle donne.<ref>{{cite journal |last1=Wald |first1=Anna |title=The Relationship between Condom Use and Herpes Simplex Virus Acquisition |journal=Annals of Internal Medicine |volume=143 |pages=707–713 |year=2005 |pmid=16287791 |url=http://www.annals.org/cgi/content/full/143/10/707 |accessdate=2007-04-07 |last2=Langenberg |first2=AG |last3=Krantz |first3=E |last4=Douglas Jr |first4=JM |last5=Handsfield |first5=HH |last6=Dicarlo |first6=RP |last7=Adimora |first7=AA |last8=Izu |first8=AE |last9=Morrow |first9=RA |last10=Lawrence |first10=C |issue=10 |doi=10.7326/0003-4819-143-10-200511150-00007 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20070328204310/http://www.annals.org/cgi/content/full/143/10/707 |archivedate=2007-03-28 |df= }}</ref>

Anche se un preservativo è efficace nel limitare l'esposizione, la trasmissione di alcune malattie possono verificarsi comunque. Alcune aree infettive dei genitali, specialmente quando i [[sintomi]] della malattia sono presenti, non possono essere coperte dal preservativo e, di conseguenza, alcune malattie come l'HPV e l'herpes possono essere trasmesse per contatto diretto.<ref>{{cite web |last=Villhauer |first=Tanya |title=Condoms Preventing HPV? |publisher=University of Iowa Student Health Service/Health Iowa |date=2005-05-20 |url=http://www.uistudenthealth.com/question/default.aspx?q=738 |accessdate=2009-07-26 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20100314084306/http://www.uistudenthealth.com/question/default.aspx?q=738 |archivedate=2010-03-14 |df= }}</ref> Il problema primario di efficacia nell'uso dei preservativi per prevenire le malattie infettive è comunque un uso scorretto.<ref name="badnews" />

=== Cause di malfunzionamento ===

I preservativi possono sfilarsi dal pene dopo l'[[eiaculazione]]<ref>{{cite journal |author1=Sparrow, M |author2=Lavill, K |title=Breakage and slippage of condoms in family planning clients |journal=Contraception |volume=50 |issue=2 |pages=117–29 |year=1994 |pmid=7956211 |doi=10.1016/0010-7824(94)90048-5}}</ref> oppure possono rompersi per via di una scorretta applicazione, per danni fisici (come eventuali lacerazioni causate dall'apertura della confezione) o causate dal degrado del lattice (in genere in seguito all'utilizzo oltre la data di scadenza, o all'esposizione agli oli). La probabilità della rottura è compreso tra lo 0,4% e il 2,3%, mentre la probabilità di sfilarsi è tra lo 0,6% e l'1,3%.<ref name="workshop" /> Anche se non si osserva alcuna anomalia, tra l'1% e il 3% delle donne presenteranno comunque un residuo di sperma dopo aver avuto un rapporto sessuale con l'utilizzo del preservativo.<ref>{{cite journal |author1=Walsh, T |author2=Frezieres, R |author3=Peacock, K |author4=Nelson, A |author5=Clark, V |author6=Bernstein, L |author7=Wraxall, B |title=Effectiveness of the male latex condom: combined results for three popular condom brands used as controls in randomized clinical trials |journal=Contraception |volume=70 |issue=5 |pages=407–13 |year=2004 |pmid=15504381 |doi=10.1016/j.contraception.2004.05.008}}</ref><ref name="pinhole">{{cite journal |author1=Walsh, T |author2=Frezieres, R |author3=Nelson, A |author4=Wraxall, B |author5=Clark, V |title=Evaluation of prostate-specific antigen as a quantifiable indicator of condom failure in clinical trials |journal=Contraception |volume=60 |issue=5 |pages=289–98 |year=1999 |pmid=10717781 |doi=10.1016/S0010-7824(99)00098-0}}</ref>

Comunemente, si ritiene che indossare due preservativi contemporaneamente possa comportare una probabilità di rottura più elevato per via dell'attrito del lattice sul lattice,<ref>{{cite web |title=Does using two condoms provide more protection than using just one condom? |work=Condoms and Dental Dams |publisher=New York University Student Health Center |url=http://www.nyu.edu/shc/promotion/condoms.dental.dams.html |accessdate=2008-06-30 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20080612105631/http://www.nyu.edu/shc/promotion/condoms.dental.dams.html |archivedate=2008-06-12 |df= }}</ref><ref>{{cite web|title=Are two condoms better than one? |work=Go Ask Alice! |publisher=Columbia University |date=2005-01-21 |url=http://www.goaskalice.columbia.edu/1139.html |accessdate=2008-06-30 |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20080719202835/http://www.goaskalice.columbia.edu/1139.html |archivedate=2008-07-19 |df= }}</ref> tuttavia ciò non non è supportato dalla ricerca. Al contrario alcuni studi, seppur rari e su scala limitata, fatti in proposito hanno dimostrato che l'uso simultaneo di più preservativi diminuisca il rischio di rottura dello stesso.<ref>{{cite web |title=The Truth About Condoms |work=[[Planned Parenthood]] |publisher=Katharine Dexter McCormick Library |date=2011-07-01 |url=http://www.plannedparenthood.org/files/PPFA/truth_about_condoms.pdf |accessdate=2011-12-15}}</ref><ref>{{cite web |title=Multiple Condom Use and Decreased Condom Breakage and Slippage in Thailand |work=Rugpao et al. |publisher=Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes & Human Retrovirology |date=1996-10-08 |url=http://journals.lww.com/jaids/Fulltext/1997/02010/Multiple_Condom_Use_and_Decreased_Condom_Breakage.11.aspx |accessdate=2011-12-15 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20120709111307/http://journals.lww.com/jaids/Fulltext/1997/02010/Multiple_Condom_Use_and_Decreased_Condom_Breakage.11.aspx |archivedate=2012-07-09 |df= }}</ref>

Diverse modalità di rottura del preservativo comportano diversi livelli di esposizione allo sperma. Se si verifica un danno durante l'applicazione, il preservativo danneggiato può essere rimosso e applicato uno nuovo prima dell'inizio del rapporto non comportando così, generalmente, alcun rischio. Uno studio ha scoperto che l'esposizione allo sperma dovuto ad un preservativo rotto è di circa la metà rispetto ad un rapporto non protetto mentre l'esposizione in caso di preservativo scivolato è di circa un quinto.<ref>{{cite journal |author1=Walsh, T |author2=Frezieres, R |author3=Peacock, K |author4=Nelson, A |author5=Clark, V |author6=Bernstein, L |author7=Wraxall, B |title=Use of prostate-specific antigen (PSA) to measure semen exposure resulting from male condom failures: implications for contraceptive efficacy and the prevention of sexually transmitted disease |journal=Contraception |volume=67 |issue=2 |pages=139–50 |year=2003 |pmid=12586324 |doi=10.1016/S0010-7824(02)00478-X}}</ref>

I preservativi standard si adattano quasi a qualsiasi pene, con diversi gradi di comfort o rischio di sfilamento. Molti produttori offrono diverse dimensioni o di diversa tipologia per offrire una migliore sensazione e comfort.<ref name="cbstheyfit">{{cite news |url=http://www.cbsnews.com/stories/2007/10/11/business/main3358444.shtml |title=For Condoms, Maybe Size Matters After All |accessdate=2008-11-11 |date=2007-10-11 |publisher=CBS News |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20081018232455/http://www.cbsnews.com/stories/2007/10/11/business/main3358444.shtml |archivedate=2008-10-18 |df= }}</ref><ref>{{cite news |url=http://www.cbsnews.com/stories/2007/10/11/business/main3358444.shtml |title=Next big thing, why condom size matters |accessdate=2008-11-11 |publisher=Menstruation.com |date=2007-10-11 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20081018232455/http://www.cbsnews.com/stories/2007/10/11/business/main3358444.shtml |archivedate=2008-10-18 |df= }}</ref><ref>{{cite web|url=http://www.theyfit.ch/launch/ |title=TheyFit: World's First Sized to Fit Condoms |accessdate=2008-11-11 |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20081023203354/http://www.theyfit.ch/launch/ |archivedate=23 October 2008 }}</ref> Alcuni studi hanno correlato preservativi più piccoli indossati su peni più grandi con una maggiore probabilità di rottura e una diminuzione dei tassi di scivolamento (e il contrario), tuttavia studi sono stati inconcludenti o non hanno confermato tale ipotesi.<ref name="fhi3" />

Si raccomanda ai produttori di evitare la commercializzazione di preservativi o molto spessi o molto sottili, poiché entrambi sono considerati meno efficaci.<ref>{{cite book|author=World Health Organization, Department of Reproductive Health and Research|title=The male latex condom: specification and guidelines for condom procurement 2003|year=2004|url=http://www.who.int/reproductivehealth/publications/family_planning/9241591277/en/index.html|deadurl=yes|archiveurl=https://web.archive.org/web/20090809013157/http://www.who.int/reproductivehealth/publications/family_planning/9241591277/en/index.html|archivedate=2009-08-09|df=}}</ref> Alcuni autori incoraggiano gli utenti a scegliere i preservativi più sottili "per una maggiore durata, sensazione e comfort",<ref>{{cite book|author=Corina, H.|year=2007|title=S.E.X.: The All-You-Need-To-Know Progressive Sexuality Guide to Get You Through High School and College|publisher=Marlowe and Company|location=New York|pages=207–210|isbn=978-1-60094-010-1}}</ref> ma altri avvertono che "più sottile è il preservativo, minore è la forza necessaria per romperlo".<ref>{{cite journal|author=World Health Organization and The Joint United Nations Programme on HIV/AIDS|title=The male latex condom|url=http://data.unaids.org/Publications/IRC-pub01/JC003-MaleCondom-FactSheets_en.pdf|format=PDF|deadurl=no|archiveurl=https://web.archive.org/web/20090325173328/http://data.unaids.org/Publications/IRC-pub01/JC003-MaleCondom-FactSheets_en.pdf|archivedate=2009-03-25|df=}}</ref>

Chi ha più esperienza nell'uso del preservativo ha anche una probabilità significativamente inferiore di incorrere in uno sfilamento o in una rottura rispetto ai meno esperti. Un articolo apparso su ''Population Reports'' suggerisce che l'istruzione sull'uso del preservativo posso ridurre i comportamenti che aumentano il rischio di rotture e sfilamenti.<ref>{{cite journal |last1=Liskin |first1=Laurie |last2=Wharton |first2=Chris |last3=Blackburn |first3=Richard |title=Condoms&nbsp;– Now More than Ever |journal=Population Reports |volume=H |issue=8 |date=September 1991 |url=http://go.galegroup.com/ps/anonymous?id=GALE%7CA10968291&sid=googleScholar&v=2.1&it=r&linkaccess=fulltext&issn=08870241&p=AONE&sw=w&authCount=1&isAnonymousEntry=true |accessdate=2007-02-13 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20160918025414/http://go.galegroup.com/ps/anonymous?id=GALE%7CA10968291&sid=googleScholar&v=2.1&it=r&linkaccess=fulltext&issn=08870241&p=AONE&sw=w&authCount=1&isAnonymousEntry=true |archivedate=2016-09-18 |df= }}</ref>

Tra le persone che intendono utilizzare il preservativo allo scopo di contraccezione, una gravidanza può comunque verificarsi quando l'utente sceglie di avere un rapporto sessuale senza indossarlo, magari perché non ne ha uno al momento disponibile, o perché non amando l'utilizzo decide di rischiare. Questo tipo di comportamento è la causa principale del "fallimento tipico" (contrariamente all'"uso perfetto" dell'utilizzo).<ref>{{cite journal |author1=Steiner, M |author2=Cates, W |author3=Warner, L |title=The real problem with male condoms is nonuse | journal = Sex Transm Dis | volume = 26 | issue = 8 |pages=459–62 |year=1999 | pmid = 10494937 | doi = 10.1097/00007435-199909000-00007}}</ref>

Un'altra possibile causa di fallimento è il sabotaggio, cioè danneggiando volontariamente il profilattico o sfilandoselo di nascosto. Un motivo per farlo è quello di voler avere un figlio contro i desideri o il consenso del partner.<ref>{{cite web|title=Childfree And The Media |publisher=Childfree Resource Network |year=2000 |url=http://www.freewebs.com/childfreelinks/paper.htm |accessdate=2007-04-08 |archiveurl=https://web.archive.org/web/20070312214534/http://www.freewebs.com/childfreelinks/paper.htm |archivedate=2007-03-12 |deadurl=yes |df= }}</ref> Alcune [[prostitute]] provenienti dalla [[Nigeria]] hanno riferito che i clienti sabotavano i preservativi come ripicca per essere statati costretti all'uso.<ref>{{cite journal |author1=Beckerleg, Susan |author2=Gerofi, John |title=Investigation of Condom Quality: Contraceptive Social Marketing Programme, Nigeria |publisher=Centre for Sexual & Reproductive Health |date=October 1999 |url=http://www.jsieurope.org/docs/condom_quality.pdf |format=PDF |accessdate=2007-04-08 |pages=6, 32 |deadurl=no |archiveurl=https://web.archive.org/web/20070614112129/http://www.jsieurope.org/docs/condom_quality.pdf |archivedate=2007-06-14 |df= }}</ref>


== Psicologia ==
== Psicologia ==

Versione delle 14:33, 20 set 2017

Le informazioni riportate hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà garanzia di validità dei contenuti: leggi le avvertenze.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Un preservativo arrotolato

Un profilattico o preservativo (chiamato anche con il termine inglese condom) è un dispositivo medico utilizzato come contraccettivo di tipo a barriera utilizzato durante i rapporti sessuali per ridurre la probabilità che si generi una gravidanza o per prevenire una malattia sessualmente trasmissibile.[1] Esistono preservativi sia femminili che maschili.[1] Riguardo a quello maschile, se usato in maniera perfetta e per tutta la durata del rapporto sessuale, la probabilità che si arrivi ad una gravidanza si stima possa essere di circa il 2% all'annuo.[1] Se invece viene il suo utilizzo è quello considerato tipico, la probabilità di gravidanza sale del 18% all'anno.[2] Il sui uso diminuisce notevolmente il rischio di tramettere gonorrea, clamidia, Trichomoniasi vaginale, epatite B e AIDS.[1] Inoltre, seppur in maniera minore, può proteggere dalla trasmissione dell'herpes genitale, del papillomavirus umano (HPV) e della sifilide.[1]

Per essere utilizzato, il preservativo maschile deve essere srotolato sul pene in erezione prima del rapporto sessuale e il suo scopo è quello di impedire che lo sperma possa entrare in contatto con il corpo del partner sessuale.[3][1] I preservativi maschili sono tipicamente realizzati in lattice e meno frequentemente in altri materiali, dal poliuretano all'intestino di agnello.[1] I preservativi maschili hanno il vantaggio di essere facilmente utilizzabili, di una larga disponibilità e dalla presenza di pochi effetti collaterali.[1] Coloro che soffrono di allergia al lattice possono utilizzare quelli in poliuretano o di un altro materiale sintetico.[1] I preservativi femminili sono generalmente in poliuretano e possono essere utilizzati più volte.[3]

I preservativi vengono utilizzati come metodo di prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili almeno fin dal 1564.[1] I preservativi di gomma divennero disponibili nel 1855 per poi essere seguiti da quelli in lattice a partire dagli anni 1920.[4][5] L'organizzazione mondiale della sanità gli ha inseriti nell'elenco dei medicinali essenziali, una listi che comprende i farmaci e i presidi più efficaci, sicuri e considerati necessari in un sistema sanitario.[6] Il costo di un singolo profilattico all'ingrosso nei paesi in via di sviluppo può variare da circa 0,03 a 0,08 dollari.[7] Negli Stati Uniti, un singolo pezzo viene venduto a meno di 1,00 dollaro.[8] A livello mondiale, meno del 10% di coloro che ricorrono ad un sistema di controllo delle nascite utilizza il preservativo per questo scopo.[9] I tassi di utilizzo sono più alti nel mondo sviluppato.[9] Nel Regno Unito il preservativo è il secondo metodo più comune per il controllo delle nascite (22%) mentre negli Stati Uniti è al terzo posto (15%).[10][11] Ogni anno ne vengono venduti circa dai sei ai nove miliardi.[12]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del profilattico.
Giacomo Casanova mostra l'utilizzo del profilattico

Risulta citato nell'antichità, almeno nel 1500 a.C. presso gli Egizi su disegni che ritraggono un preservativo. In largo uso anche nel mondo greco-romano, aveva assunto nel periodo del tardo impero romano, oltre il valore preventivo, una funzione anche erotica. Con il Rinascimento, ne tornò l'uso ed ebbe inizio la sua diffusione dall'Inghilterra. Già nel 1550 infatti, l'anatomista Gabriele Falloppio, ricavandolo da budello animale aveva realizzato una guaina per il pene, ma lo aveva fatto per scopi igienici, per difendersi dalla sifilide, importata in Europa dal Nuovo Mondo.[13] Probabilmente il medico inglese Condom,[14] forse proveniente dall'omonimo comune francese nel dipartimento del Gers nella regione del Midi-Pirenei dove si producevano budella di agnelli, trasferitosi in Inghilterra, lo propose come vero e proprio "preservativo" ai fini di evitare un'indesiderata procreazione, presso la Corte di Carlo II d'Inghilterra (1665-1685).

Nel XVI secolo, in Italia, Gabriele Falloppio pubblicò il primo articolo conosciuto in cui venne descritto il preservativo come profilassi da malattie sessualmente trasmissibili. Il più vecchio preservativo trovato è del 1640, scoperto a Dudley Castle in Inghilterra. Esso era fatto di intestino animale, ed era utilizzato per la prevenzione di malattie.

Nel 1709, il giornale satirico Tatler parla del preservativo, usando la parola "condom" come inventato da un medico francese eponimo, di cui però non si trova documentazione. Qualche anno dopo, Giacomo Casanova gli dà il nome di "redingote anglaise" e dichiara di utilizzare spesso questa "piccola borsa di pelle che gli inglesi hanno inventato per evitare che il gentil sesso debba preoccuparsi"[15].

Preservativo e manuale di istruzioni del 1813

Dopo la scoperta del procedimento di vulcanizzazione da parte di Charles Goodyear, nel 1855 venne prodotto il primo profilattico in gomma [16].

A ideare i profilattici nella tipologia attuale fu Julius Fromm (1883-1945). Fromm proveniva da una famiglia ebraica, che si era trasferita in Germania dalla Russia, e osservò il preoccupante fenomeno rappresentato dalle migliaia di soldati tedeschi che si ammalavano di malattie veneree in seguito ai rapporti sessuali consumati nelle retrovie dei fronti del conflitto. E così si mise a produrre il popolare oggetto di gomma come strumento di protezione nei contatti sessuali occasionali. Cominciò a produrre preservativi in grande quantità nel 1916, per le necessità dei soldati tedeschi, guadagnando molto denaro. La produzione andò a pieno ritmo nel periodo della Repubblica di Weimar.

Uso medico

Controllo della nascite

L'efficacia del preservativo, come la maggior parte dei metodi contraccettivi, può essere valutata in due modi. L'"uso perfetto" include i dati relativi solamente di coloro che ne fanno un utilizzo corretto e continuato, mentre l'"uso tipico" comprende tutti gli utilizzatori, compresi quelli che lo fanno in ​​modo errato o non lo usano in ​​ogni atto del rapporto sessuale. Le statistiche sono generalmente espresse per il primo anno di utilizzo.[17] L'Indice di Pearl è il metodo più frequentemente adottato per calcolare i tassi di efficacia.[18]

La probabilità di incorre in una gravidanza tra coloro che fanno un "uso tipico" del preservativo varia a seconda della popolazione prese in considerazione, con valori che vanno dal 10% al 18% all'anno,[19] mentre per l'"uso perfetto" questo dato si assesta al 2% all'anno.[17] L'utilizzo dei preservativi può essere associato con altre forme di contraccezione (come lo spermicida) per ottenere una maggiore protezione dalle gravidanze.[20]

Infezioni trasmesse sessualmente

Il preservativo viene ampiamente raccomandato per la prevenzione dalle infezioni sessualmente trasmissibili. Il suo utilizzo ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la probabilità di infezione sia negli uomini che nelle donne. Sebbene non sia perfetto, il preservativo risulta efficace nel ridurre la trasmissione degli organismi che causano l'AIDS, l'herpes genitale, il cancro cervicale, le verruche genitali, la sifilide, la clamidia, la gonorrea e altre malattie. I preservativi sono spesso raccomandati in aggiunta a metodi contraccettivi più efficaci in situazioni in cui è desiderabile anche la protezione dalle malattie a trasmissione sessuale.[19]

Secondo una relazione del 2000 effettuata dal National Institutes of Health (NIH), l'utilizzo dei preservativi di lattice riduce il rischio di trasmissione dell'HIV/AIDS di circa l'85% rispetto al rischio che si ha quando non vi è alcuna protezione, ponendo il tasso di seroconversione (tasso di infezione) allo 0,9 per 100 persone-anni, un valore molto inferiore a quello di 6,7 ​​per 100 anni-persona nel caso in cui non sia utilizzato.[21] Un'analisi pubblicata nel 2007 dal University of Texas Medical Branch[22] e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità[23] ha riscontrato simili riduzioni del rischio del 80%-95%.

Inoltre, una review della relazione dell'NIH del 2000 ha permesso di concludere che l'uso del preservativo riduce significativamente il rischio di contrarre la gonorrea per gli uomini,[21] mentre uno studio del 2006 spiega che l'uso corretto del preservativo diminuisce il rischio di trasmissione del papillomavirus umano (HPV) alle donne di circa il 70%.[24] Un altro studio pubblicato nello stesso anno ha dimostrato che l'uso del preservativo sia efficace nel ridurre la trasmissione di herpes simplex virus-2, noto anche come herpes genitale, sia negli uomini che nelle donne.[25]

Anche se un preservativo è efficace nel limitare l'esposizione, la trasmissione di alcune malattie possono verificarsi comunque. Alcune aree infettive dei genitali, specialmente quando i sintomi della malattia sono presenti, non possono essere coperte dal preservativo e, di conseguenza, alcune malattie come l'HPV e l'herpes possono essere trasmesse per contatto diretto.[26] Il problema primario di efficacia nell'uso dei preservativi per prevenire le malattie infettive è comunque un uso scorretto.[27]

Cause di malfunzionamento

I preservativi possono sfilarsi dal pene dopo l'eiaculazione[28] oppure possono rompersi per via di una scorretta applicazione, per danni fisici (come eventuali lacerazioni causate dall'apertura della confezione) o causate dal degrado del lattice (in genere in seguito all'utilizzo oltre la data di scadenza, o all'esposizione agli oli). La probabilità della rottura è compreso tra lo 0,4% e il 2,3%, mentre la probabilità di sfilarsi è tra lo 0,6% e l'1,3%.[21] Anche se non si osserva alcuna anomalia, tra l'1% e il 3% delle donne presenteranno comunque un residuo di sperma dopo aver avuto un rapporto sessuale con l'utilizzo del preservativo.[29][30]

Comunemente, si ritiene che indossare due preservativi contemporaneamente possa comportare una probabilità di rottura più elevato per via dell'attrito del lattice sul lattice,[31][32] tuttavia ciò non non è supportato dalla ricerca. Al contrario alcuni studi, seppur rari e su scala limitata, fatti in proposito hanno dimostrato che l'uso simultaneo di più preservativi diminuisca il rischio di rottura dello stesso.[33][34]

Diverse modalità di rottura del preservativo comportano diversi livelli di esposizione allo sperma. Se si verifica un danno durante l'applicazione, il preservativo danneggiato può essere rimosso e applicato uno nuovo prima dell'inizio del rapporto non comportando così, generalmente, alcun rischio. Uno studio ha scoperto che l'esposizione allo sperma dovuto ad un preservativo rotto è di circa la metà rispetto ad un rapporto non protetto mentre l'esposizione in caso di preservativo scivolato è di circa un quinto.[35]

I preservativi standard si adattano quasi a qualsiasi pene, con diversi gradi di comfort o rischio di sfilamento. Molti produttori offrono diverse dimensioni o di diversa tipologia per offrire una migliore sensazione e comfort.[36][37][38] Alcuni studi hanno correlato preservativi più piccoli indossati su peni più grandi con una maggiore probabilità di rottura e una diminuzione dei tassi di scivolamento (e il contrario), tuttavia studi sono stati inconcludenti o non hanno confermato tale ipotesi.[39]

Si raccomanda ai produttori di evitare la commercializzazione di preservativi o molto spessi o molto sottili, poiché entrambi sono considerati meno efficaci.[40] Alcuni autori incoraggiano gli utenti a scegliere i preservativi più sottili "per una maggiore durata, sensazione e comfort",[41] ma altri avvertono che "più sottile è il preservativo, minore è la forza necessaria per romperlo".[42]

Chi ha più esperienza nell'uso del preservativo ha anche una probabilità significativamente inferiore di incorrere in uno sfilamento o in una rottura rispetto ai meno esperti. Un articolo apparso su Population Reports suggerisce che l'istruzione sull'uso del preservativo posso ridurre i comportamenti che aumentano il rischio di rotture e sfilamenti.[43]

Tra le persone che intendono utilizzare il preservativo allo scopo di contraccezione, una gravidanza può comunque verificarsi quando l'utente sceglie di avere un rapporto sessuale senza indossarlo, magari perché non ne ha uno al momento disponibile, o perché non amando l'utilizzo decide di rischiare. Questo tipo di comportamento è la causa principale del "fallimento tipico" (contrariamente all'"uso perfetto" dell'utilizzo).[44]

Un'altra possibile causa di fallimento è il sabotaggio, cioè danneggiando volontariamente il profilattico o sfilandoselo di nascosto. Un motivo per farlo è quello di voler avere un figlio contro i desideri o il consenso del partner.[45] Alcune prostitute provenienti dalla Nigeria hanno riferito che i clienti sabotavano i preservativi come ripicca per essere statati costretti all'uso.[46]

Psicologia

Tra molti individui, soprattutto di sesso maschile, persiste una forte resistenza psicologica e ancor più culturale all'uso del profilattico. Questa diffidenza trova diverse parziali giustificazioni, ad esempio nel costo dello stesso, nelle (rare, ma possibili) eventualità di rottura durante il rapporto, o nella riduzione della sensibilità e quindi del piacere dovuta all'applicazione del profilattico; in realtà il problema principale, sul piano psicologico, è dovuto all'ansia causata dal timore di perdere l'erezione nell'atto di indossare il profilattico prima della penetrazione sessuale. Questo timore può però essere affrontato e risolto, o perlomeno ridotto, laddove il/la partner collabori fattivamente all'uso del profilattico, aiutando il partner a indossarlo sul pene eretto, trasformando questa fase del rapporto in uno dei preliminari allo stesso.[47]

Utilità

L'uso del profilattico, diffuso anche nelle coppie stabili, è consigliato a maggior ragione nei rapporti occasionali, sia come anticoncezionale ma ancor più come fonte di sesso sicuro e protezione nei confronti di malattie sessualmente trasmissibili (MST), in primo luogo l'AIDS, ma anche epatite B, sifilide, gonorrea, clamidia, herpes genitale ecc.

La posizione delle confessioni religiose

La Chiesa cattolica ne vieta fermamente l'uso, in quanto è intrinsecamente immorale ogni azione - come, per esempio, la sterilizzazione diretta o la contraccezione -, che, o in previsione dell'atto coniugale o nel suo compimento o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione.[48] Per queste ragioni, la Chiesa cattolica richiede metodi conformi ai criteri oggettivi della moralità, e cioè con la continenza periodica e il ricorso ai periodi infecondi.[49] Durante il viaggio in Africa, in volo verso il Camerun, martedì 17 marzo 2009 Benedetto XVI rilascia una dichiarazione ai giornalisti nella quale per la prima volta un pontefice pronuncia la parola "preservativo", pur ribadendone la condanna[50].
Altre confessioni religiose, come la Chiesa Evangelica Valdese, i Testimoni di Geova, le Assemblee di Dio, ritengono che invece l'utilizzo del preservativo sia perfettamente lecito in quanto non introduce problemi di natura etica.[51]

Reperibilità e costi

Non è inusuale la preferenza di taluni nell'acquisto presso distributori automatici o presso i supermercati piuttosto che nelle farmacie, con lo scopo di evitare di pronunciare un termine sentito ancora come sconveniente; va sottolineato in questo senso che alcune farmacie evitano di esporre le confezioni di profilattici in modo visibile e facilmente accessibile al cliente, e in alcuni casi perfino la vendita degli stessi sembra essere impedita da motivi ideologici o religiosi[52].

Le campagne

Negli anni ottanta le campagne di prevenzione da infezioni da HIV che hanno cominciato a promuovere l'utilizzo del preservativo per ridurre il rischio di contagio e indipendentemente dalla sua efficacia anticoncezionale hanno incontrato numerosi ostacoli culturali. In Italia, nel 1993 l'allora Ministro della pubblica istruzione Rosa Russo Jervolino, fortemente cattolica, ritenne necessario bocciare una campagna d'informazione rivolta agli studenti in quanto compariva il termine tabù[53][54].

In una parte del cinema pornografico hardcore, specie europeo, gli attori maschi talora utilizzano oggi apertamente preservativi nel corso della penetrazione vaginale o anale; cosa che può essere considerata sia come un effetto delle campagne a favore della pratica del sesso protetto, specie in condizioni di promiscuità, sia come un contributo implicito alle stesse.

Conformazione e materiali

Profilattico indossato sul pene.

Il profilattico è formato da una sottile guaina che può essere cilindrica, anatomica o easy-on, generalmente di lattice, ma ne vengono realizzati anche in altri materiali sintetici che consentono di evitare rare reazioni allergiche. Si adatta perfettamente alla forma e alla dimensione del pene grazie alla sua notevole elasticità. L'interno è cosparso di sostanze lubrificanti che servono per evitare irritazioni e dolore all'uomo durante la penetrazione, non essendo il pene a contatto con i lubrificanti naturalmente prodotti dalla vagina prima e durante il rapporto. In commercio sono presenti alcuni profilattici non in lattice di caucciù, ma al momento sono prodotti per la maggior parte dalla Durex, che altresì possiede il brevetto del Duron, un derivato del poliuretano, resistente il doppio del lattice, inodore e con altre caratteristiche. Il produttore Akuel fornisce anche profilattici in poliisoprene, con la sua linea "Skin". Esistono tuttavia anche profilattici in budello animale.

Pro e contro

Pro

  • Il profilattico offre la migliore protezione contro il contagio da malattie sessualmente trasmissibili tra tutte le metodologie anticontraccettive disponibili. Uno studio effettuato nel 2000 dal Dipartimento della salute statunitense conferma che un uso tipico del preservativo riduce dell'85% il rischio di contrarre il virus dell'HIV[55]. Tale studio, in cui sono stati esaminati i tassi di infezione in coppie sierodiscordanti, ha ricavato tale dato appurando che il tasso di sieroconversione annuale in coppie in cui uno dei due partner era risultato sieropositivo era inferiore allo 0,9%, a fronte di un tasso di infezione fra il 6% e il 7% riscontrato fra le coppie che avevano rapporti senza protezione. È opportuno aggiungere che comunque i dati sull'uso del preservativo erano autodichiarati dai partecipanti allo studio e, pertanto, non sarebbe corretto indicare tale dato come quello indicativo dell'efficacia del preservativo, che è strettamente legata all'uso che se ne fa. Il preservativo, pertanto, rimane un mezzo assolutamente sicuro a patto che lo stesso sia indossato prima della penetrazione e che lo stesso non si rompa o si sfili.
  • I profilattici sono liberamente acquistabili senza ricetta e visita medica.
  • I profilattici vengono venduti nei supermercati e tramite appositi distributori automatici, oltre che in farmacia.
  • In particolare, per quanto riguarda i rapporti occasionali, a differenza dei contraccettivi ormonali come la pillola anticoncezionale, il profilattico può essere utilizzato all'occorrenza, in pochi secondi.
  • La sua efficacia viene stimata con un Indice di Pearl (numero di gravidanze indesiderate nell'arco di anno considerando 100 donne) variabile tra 0,2 e 2[56].
  • L'Organizzazione Mondiale della Sanità, in riferimento a un campione costituito da coppie americane monitorate durante il primo anno di utilizzo, indica il 2% di gravidanze indesiderate in caso di uso perfetto (continuativo e corretto) e il 15% di gravidanze indesiderate in caso di uso tipico (si considera l'intero campione, indipendentemente dal fatto che vi sia stato un uso perfetto)[57].

Contro

  • Un preservativo integro e correttamente usato è in grado di bloccare con estrema efficacia la trasmissione di batteri e agenti patogeni; ma, nel caso dovesse rompersi o sfilarsi durante il rapporto (in media, un rischio presente nell'1-3% dei casi, e quasi esclusivamente dovuto a un uso scorretto dello stesso), non elimina completamente le possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (AIDS, epatiti, candidosi, gonorrea, sifilide ecc.). Perfino in questo caso, comunque, piccolissime rotture comportano un rischio di esposizione agli agenti patogeni che si valuta rimanere lo stesso molto più basso di quello che deriverebbe dal suo mancato uso (nei modelli sperimentali, il rischio ipotetico di esposizione alla matrice liquida che contiene gli agenti patogeni rimane infatti, anche nel caso di piccole rotture, inferiore di cento volte - ovvero >0,6% di rischio relativo - rispetto al suo mancato uso)[55].
  • Può diminuire o alterare le sensazioni tipiche del coito per entrambi i partner, anche se alcuni modelli in commercio sostengono di enfatizzarle per il partner femminile, o di svolgere una funzione utile a ritardare deliberatamente l'eiaculazione negli uomini affetti da eiaculazione precoce.
  • Per alcuni soggetti il preservativo di lattice può causare reazioni allergiche.

Avvertenze d'uso

  • Se usato correttamente, cioè prima di cominciare la penetrazione e per tutta la durata del rapporto sessuale, sia esso vaginale sia anale, il profilattico evita che lo sperma entri a contatto con la vagina durante un rapporto sessuale, impedendo l'eventuale fecondazione. Contemporaneamente evita che le secrezioni dei partner entrino a contatto con le mucose riducendo ma non eliminando il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale, in primis il virus HIV.
  • È consigliabile leggere il foglio illustrativo contenuto in ogni confezione di profilattici.
  • È consigliabile, per chi non lo abbia mai utilizzato, provare a indossarne uno al di fuori del contesto di un rapporto sessuale. Ciò permette di prendere anticipatamente confidenza con il suo utilizzo, riducendo così il rischio di un uso scorretto o del non uso (per timore di apparire inesperti, soprattutto se giovani).
  • È molto importante, per non aumentare le possibilità di rottura del preservativo durante il rapporto, che lo stesso sia conservato in condizioni ambientali e di temperatura normali. Occorre pertanto evitare di conservarlo in luoghi esposti al sole oppure in portafogli o tasche dove potrebbe essere esposto al calore sviluppato dal corpo umano, e quindi danneggiarsi.
  • È inoltre consigliabile nel caso di rapporti anali o che pongono sotto stress il preservativo la scelta di preservativi fabbricati con materiali molto più resistenti come il poliuretano o il teflon e una minima lubrificazione degli orifizi con lubrificanti che non danneggino il profilattico: sono quindi da preferire i lubrificanti o i gel a base di acqua.
  • Dopo il rapporto è importante rimuovere il pene dalla vagina prima che questo si afflosci, tenendo ben saldo il preservativo tra le dita per evitare che questi si sfili dal pene e rimanga all'interno della vagina.

Prima del rapporto

  1. Strappare il contenitore avendo cura di non danneggiare il profilattico con unghie o anelli.
  2. Appoggiarlo sulla punta del pene eretto. Non srotolarlo prima di indossarlo.
  3. Tenendo premuto il serbatoio, srotolarlo sino alla base del pene.
  4. Eliminare le pieghe lisciandolo con le mani, facendolo aderire completamente al pene, con particolare riferimento al glande.
  5. Se il profilattico si sfila durante il rapporto, utilizzarne uno nuovo.

Dopo il rapporto

  1. Togliere il pene dall'orifizio prima del termine dell'erezione avendo cura che il preservativo non si sfili: per fare ciò, tenere ferma con la mano l'estremità inferiore del profilattico sfilando lentamente il pene dall'orifizio.
  2. Controllare se vi sono degli strappi tendendolo: anche una minima parte di liquido potrebbe fecondare la donna.
  3. Fare scivolare il profilattico fino a toglierlo.
  4. Annodarlo alla base per evitare fuoriuscite di sperma e verificarne l'integrità.
  5. Gettarlo nel contenitore del secco indifferenziato/non riciclabile: il preservativo non è biodegradabile e gettato nel WC o sulla strada inquinerebbe per anni il territorio e il mare.

Profilattici femminili

Esistono in commercio, se pur poco diffusi, dei profilattici indossabili dalla donna (detti femidom), da inserire nella vagina prima del rapporto. Il loro funzionamento è analogo a quelli maschili.[58]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j (EN) Contraceptive Technology, Ardent Media, 2007, pp. 297–311, ISBN 9781597080019.
  2. ^ J Trussell, Contraceptive efficacy (PDF), Ardent Media. URL consultato il 13 marzo 2011.
  3. ^ a b (EN) A Clinical Guide for Contraception, Lippincott Williams & Wilkins, 2011, pp. 305–307, ISBN 9781608316106.
  4. ^ (EN) The Anthem Anthology of Victorian Sonnets, Anthem Press, 2011, p. 51, ISBN 9781843318484.
  5. ^ (EN) Classes and Cultures: England 1918-1951, Oxford University Press, 2000, p. 305, ISBN 9780198208556.
  6. ^ WHO Model List of Essential Medicines (19th List), in World Health Organization, April 2015. URL consultato l'8 December 2016 (archiviato il 13 December 2016).
  7. ^ Condoms (Lubricated), su mshpriceguide.org, Management Sciences For Health, Inc.. URL consultato il 2 August 2017 (archiviato il 2 August 2017).
  8. ^ (EN) Contraception, John Wiley & Sons, 2011, p. 15, ISBN 9781444342635.
  9. ^ a b (EN) AIDS and Women’s Reproductive Health, Springer Science & Business Media, 2012, p. 6, ISBN 9781461533542.
  10. ^ (EN) Medical Law and Ethics, Oxford University Press, 2014, p. 271, ISBN 9780198702269.
  11. ^ Current Contraceptive Use and Variation by Selected Characteristics Among Women Aged 15-44: United States, 2011-2013., in National health statistics reports, n. 86, 10 November 2015, pp. 1–14.
  12. ^ (EN) Dominance and Aggression in Humans and Other Animals: The Great Game of Life, Academic Press, 2016, ISBN 9780128092958.
  13. ^ Aine Collier, Storia del preservativo, traduzione e cura di Francesca Mazzucato, Odoya, Bologna 2010, 256 pp., ISBN 978-88-6288-067-1.
  14. ^ G. Devoto - G. C. Oli, Il Dizionario della Lingua Italiana alla voce Còndom, Le Monnier S.p.A., Firenze,(1990).
  15. ^ Fryer P. (1965) 'the Birth controllers', London: Secker and Warburg and Dingwall EJ. (1953) 'Early contraceptive sheaths' BMJ, Jan 1: 40-1 in Lewis M. 'A Brief history of condoms' in Mindel A. (2000) 'Condoms', BMJ books
  16. ^ Rubbers haven't always been made of rubber, su Billy Boy: The excitingly different condom. URL consultato il 9 settembre 2006.
  17. ^ a b RA Hatcher, Contraceptive Technology, 19th, New York, Ardent Media, 2007, ISBN 1-59708-001-2. URL consultato il 26 luglio 2009.
  18. ^ John Kippley, The Art of Natural Family Planning, 4th addition, Cincinnati, OH, The Couple to Couple League, 1996, p. 141, ISBN 0-926412-13-2.
  19. ^ a b John Kippley, The Art of Natural Family Planning, 4th addition, Cincinnati, OH, The Couple to Couple League, 1996, p. 146, ISBN 0-926412-13-2., nel quale si cita:
    Guttmacher Institute, Choice of Contraceptives, in The Medical Letter on Drugs and Therapeutics, vol. 34, n. 885, 1992, pp. 111–114.
  20. ^ Efficacy of the simultaneous use of condoms and spermicides, in Fam Plann Perspect, vol. 23, n. 5, 1991, pp. 226–7, 232, DOI:10.2307/2135759.
  21. ^ a b c National Institute of Allergy and Infectious Diseases, Workshop Summary: Scientific Evidence on Condom Effectiveness for Sexually Transmitted Disease (STD) Prevention (PDF), Hyatt Dulles Airport, Herndon, Virginia, 20 luglio 2001, pp. 13–15. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2010).
  22. ^ Cayley, W.E. & Davis-Beaty, K., Effectiveness of Condoms in Reducing Heterosexual Transmission of HIV (Review), in Reviews, John Wiley & Sons, Ltd., 2007, DOI:10.1002/14651858.CD003255.
  23. ^ World Health Organization Department of Reproductive Health and Research (WHO/RHR) & Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health/Center for Communication Programs (CCP), INFO Project, Family Planning: A Global Handbook for Providers, INFO Project at the Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, 2007, p. 200.
  24. ^ Condom use and the risk of genital human papillomavirus infection in young women, in N Engl J Med, vol. 354, n. 25, 2006, pp. 2645–54, DOI:10.1056/NEJMoa053284. URL consultato il 7 aprile 2007.
  25. ^ The Relationship between Condom Use and Herpes Simplex Virus Acquisition, in Annals of Internal Medicine, vol. 143, n. 10, 2005, pp. 707–713, DOI:10.7326/0003-4819-143-10-200511150-00007. URL consultato il 7 aprile 2007.
  26. ^ Tanya Villhauer, Condoms Preventing HPV?, su uistudenthealth.com, University of Iowa Student Health Service/Health Iowa, 20 maggio 2005. URL consultato il 26 luglio 2009 (archiviato il 14 marzo 2010).
  27. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore badnews
  28. ^ Breakage and slippage of condoms in family planning clients, in Contraception, vol. 50, n. 2, 1994, pp. 117–29, DOI:10.1016/0010-7824(94)90048-5.
  29. ^ Effectiveness of the male latex condom: combined results for three popular condom brands used as controls in randomized clinical trials, in Contraception, vol. 70, n. 5, 2004, pp. 407–13, DOI:10.1016/j.contraception.2004.05.008.
  30. ^ Evaluation of prostate-specific antigen as a quantifiable indicator of condom failure in clinical trials, in Contraception, vol. 60, n. 5, 1999, pp. 289–98, DOI:10.1016/S0010-7824(99)00098-0.
  31. ^ Does using two condoms provide more protection than using just one condom?, in Condoms and Dental Dams, New York University Student Health Center. URL consultato il 30 giugno 2008 (archiviato il 12 giugno 2008).
  32. ^ Are two condoms better than one?, in Go Ask Alice!, Columbia University, 21 gennaio 2005. URL consultato il 30 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
  33. ^ The Truth About Condoms (PDF), in Planned Parenthood, Katharine Dexter McCormick Library, 1º luglio 2011. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  34. ^ Multiple Condom Use and Decreased Condom Breakage and Slippage in Thailand, in Rugpao et al., Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes & Human Retrovirology, 8 ottobre 1996. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato il 9 luglio 2012).
  35. ^ Use of prostate-specific antigen (PSA) to measure semen exposure resulting from male condom failures: implications for contraceptive efficacy and the prevention of sexually transmitted disease, in Contraception, vol. 67, n. 2, 2003, pp. 139–50, DOI:10.1016/S0010-7824(02)00478-X.
  36. ^ For Condoms, Maybe Size Matters After All, CBS News, 11 ottobre 2007. URL consultato l'11 novembre 2008.
  37. ^ Next big thing, why condom size matters, Menstruation.com, 11 ottobre 2007. URL consultato l'11 novembre 2008.
  38. ^ TheyFit: World's First Sized to Fit Condoms, su theyfit.ch. URL consultato l'11 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 October 2008).
  39. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore fhi3
  40. ^ World Health Organization, Department of Reproductive Health and Research, The male latex condom: specification and guidelines for condom procurement 2003, 2004.
  41. ^ Corina, H., S.E.X.: The All-You-Need-To-Know Progressive Sexuality Guide to Get You Through High School and College, New York, Marlowe and Company, 2007, pp. 207–210, ISBN 978-1-60094-010-1.
  42. ^ World Health Organization and The Joint United Nations Programme on HIV/AIDS, The male latex condom (PDF).
  43. ^ Condoms – Now More than Ever, in Population Reports, H, n. 8, September 1991. URL consultato il 13 febbraio 2007.
  44. ^ The real problem with male condoms is nonuse, in Sex Transm Dis, vol. 26, n. 8, 1999, pp. 459–62, DOI:10.1097/00007435-199909000-00007.
  45. ^ Childfree And The Media, su freewebs.com, Childfree Resource Network, 2000. URL consultato l'8 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
  46. ^ Investigation of Condom Quality: Contraceptive Social Marketing Programme, Nigeria (PDF), Centre for Sexual & Reproductive Health, October 1999, pp. 6, 32. URL consultato l'8 aprile 2007.
  47. ^ Cynthia A. Graham, Richard Crosby, William L. Yarber, Stephanie A. Sanders, Kimberly McBride, Robin R. Milhausen, Janet N. Arno. (2006). Erection loss in association with condom use among young men attending a public STI clinic: potential correlates and implications for risk behaviour. Sexual Health, 3, 255–260. Sanders SA, Graham CA, Yarber WL, Crosby RA. (2003). Condom use errors and problems among young women who put condoms on their male partners. Journal of American Medical Womens Association, 58, 95–98.
  48. ^ Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, Parte Terza, Sezione Seconda, Capitolo Secondo, Articolo 498
  49. ^ Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, Parte Terza, Sezione Seconda, Capitolo Secondo, Articolo 497
  50. ^ Lo sbobinato trascritto dai giornalisti e reso pubblico: «...direi che non si può superare questo problema dell'Aids solo con i soldi, che sono necessari, ma se non c'è l'anima che sa applicarli, non aiutano; non si può superare con la distribuzione di preservativi che, al contrario, aumentano il problema». La trascrizione ufficiale della Santa Sede è: «..Direi che non si può superare questo problema dell'Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c'è l'anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio è di aumentare il problema.» (Corriere della Sera, 18 marzo 2009)
  51. ^ Preservativo e religioni di minoranza
  52. ^ La farmacia anti-profilattici
  53. ^ Il Corriere della sera, Caso Lupo Alberto Aids, esposto contro la Jervolino 29 gennaio 1993
  54. ^ Il Corriere della Sera, "Lupo Alberto? un bugiardo" e sull'Aids è ancora polemica, 8 marzo 1993
  55. ^ a b Workshop Summary: Scientific Evidence on Condom Effectiveness for Sexually Transmitted Disease (STD) Prevention
  56. ^ Pasquale Vinicio Grella, Marco Massobrio, Sergio Pecorelli, Lucio Zichella - Compendio di Ginecologia e Ostetricia, Monduzzi Editore, Bologna 2003
  57. ^ World Health Organization, Medical eligibility criteria for contraceptive use, 2004, pagina 6
  58. ^ 0.129 Female Condom

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85030795 · GND (DE4164941-2 · BNF (FRcb11944088w (data) · J9U (ENHE987007552927305171
  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Medicina