Villamar

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Villamar
comune
(IT) Villamar
(SC) Mara Arbarèi
Villamar – Stemma
Villamar – Bandiera
Villamar – Veduta
Villamar – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoGian Luca Atzeni (lista civica) dall'11-10-2021
Territorio
Coordinate39°37′11.89″N 8°57′36.13″E / 39.61997°N 8.960037°E39.61997; 8.960037
Altitudine108 m s.l.m.
Superficie38,53 km²
Abitanti2 415[1] (30-11-2023)
Densità62,68 ab./km²
Comuni confinantiFurtei, Guasila, Las Plassas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Sanluri, Segariu, Villanovafranca
Altre informazioni
Cod. postale09020
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111097
Cod. catastaleL966
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) villamaresi
(SC) maresus
Patronosan Giovanni Battista
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villamar
Villamar
Villamar – Mappa
Villamar – Mappa
Posizione del comune di Villamar all'interno della provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Villamar (Mara Arbarei in sardo) è un comune italiano di 2 415 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna, nella subregione storica della Marmilla.

Storia[edit | edit source]

L'area fu abitata già nell'età del bronzo, durante l'epoca nuragica, per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi. Fu anche un centro romano, testimoniato da alcune tracce archeologiche nelle campagne. In passato si chiamò Mara Arbarei che significa "Palude (mara) del giudicato di Arborea", o anche Mara Barbaraghesa, col termine "Barbaraghesa" gli antichi romani indicavano che dall'antico pagus (villaggio) dal quale deriva il paese di Villamar inizia la salita verso le Barbagie del centro Sardegna.

Il paese attuale si sviluppò sotto gli aragonesi (prima metà del XV secolo); nel 1409 fu concesso in feudo dal re d'Aragona Martino I a Gerardo Dedoni, come premio per alcuni servigi resi al regno aragonese. Nel 1643 il feudo diventò contea, la cui signoria passò agli Aymerich.

Il paese fu riscattato all'ultimo feudatario, don Ignazio Aymerich marchese di Laconi e conte di Villamar, nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale, per cui diventò un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Simboli[edit | edit source]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Villamar sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del Villamar 21 dicembre 1989.[3]

«Stemma troncato semipartito: nel primo, d'azzurro alla chiesa di San Pietro in Villamar, d'argento, fondata sulla linea di partizione; nel secondo, d'oro, alla banda ondata di azzurro, fluttuosa d'argento; nel terzo, di rosso, all'albero di olivo, sradicato, di verde, fruttato di otto, di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di verde.

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti[edit | edit source]

La variante del sardo parlata a Villamar è il campidanese occidentale.

Tradizioni e folclore[edit | edit source]

Murales[edit | edit source]

I muri delle case del paese sono arricchiti dai murales.

Note[edit | edit source]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Villamar, decreto 1989-12-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Araldico dello Stato. URL consultato il 21 luglio 2021.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[edit | edit source]

Voci correlate[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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