Andy Murray: differenze tra le versioni

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Andy ha giocato 3 partite vincendole tutte, la prima in singolo contro Jo-Wilfried Tsonga per 7-5, 7-6, 6-2, la seconda in doppio con il fratello Jamie contro la coppia Tsonga-Mahut, per 4-6, 6-3, 7-6, 6-1 e la terza contro Gilles Simon per 4-6, 7-6, 6-3, 6-0.
Andy ha giocato 3 partite vincendole tutte, la prima in singolo contro Jo-Wilfried Tsonga per 7-5, 7-6, 6-2, la seconda in doppio con il fratello Jamie contro la coppia Tsonga-Mahut, per 4-6, 6-3, 7-6, 6-1 e la terza contro Gilles Simon per 4-6, 7-6, 6-3, 6-0.
Ritorna in campo a Washington,D.C perdendo inaspettatamente dal russo Gabashvili per 6-4,4-6,7-6.
Ritorna in campo a Washington,D.C perdendo inaspettatamente dal russo Gabashvili per 6-4,4-6,7-6.
Si presenta a Montréal e dopo aver giocato un gran torneo e non aver nemmeno perso un set, sconfigge in finale il coetaneo e rivale [[Novak Djokovic]] per 6-4, 4-6, 6-3,ritornando numero 2 del mondo dopo due anni,scavalcando [[Roger Federer]].
Si presenta a Montréal e dopo aver giocato un gran torneo e non aver nemmeno perso un set, sconfigge in finale il coetaneo e rivale [[Novak Đoković]] per 6-4, 4-6, 6-3,ritornando numero 2 del mondo dopo due anni,scavalcando [[Roger Federer]].


== Statistiche ==
== Statistiche ==

Versione delle 21:47, 18 ago 2015

Andy Murray
Andy Murray nel 2014
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 190 cm
Peso 84 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 534-159 (77,05%)
Titoli vinti 35
Miglior ranking 2º (17 agosto 2009)
Ranking attuale 2º (17 agosto 2015)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open F (2010, 2011, 2013, 2015)
Bandiera della Francia Roland Garros SF (2011, 2014, 2015)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2013)
Bandiera degli Stati Uniti US Open V (2012)
Altri tornei
 Tour Finals SF (2008, 2010, 2012)
 Giochi olimpici Oro (2012)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 55-59
Titoli vinti 2
Miglior ranking 51º (17 ottobre 2011)
Ranking attuale 369º (8 giugno 2015)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2006)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2006)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2005)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (2008)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (2008)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2006)
Bandiera degli Stati Uniti US Open
Altri tornei
 Giochi olimpici Argento (2012)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 14 luglio 2014

Andrew Barron Murray, detto Andy (Glasgow, 15 maggio 1987), è un tennista scozzese, il primo del suo Paese a vincere un titolo del Grande Slam dal 1977.

Nei primi dieci del ranking ATP dall'aprile 2007, ne occupa attualmente il secondo posto. Semifinalista per la prima volta nel 2011 in tutti e quattro gli Slam, nel 2012 fu il primo britannico a giungere alla finale di Wimbledon dopo 35 anni (primo uomo dopo 76 anni). Con la vittoria nei successivi US Open ha interrotto il digiuno del Regno Unito nei tornei dello Slam, che durava dalla vittoria di Virginia Wade a Wimbledon nel 1977.

Rappresentante la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Londra del 2012[1], ha vinto per essa l'oro nel singolare e l'argento nel doppio misto insieme a Laura Robson.

Il 7 luglio 2013 ha trionfato nel torneo di Wimbledon, superando in finale il serbo nº1 ATP Novak Đoković col punteggio di 6-4, 7-5, 6-4. È diventato così il primo tennista maschio britannico a vincere il prestigioso torneo di casa nell'era Open, ben 77 anni dopo l'ultimo successo britannico, avvenuto per mano di Fred Perry nel 1936.

Biografia

Nato a Glasgow, in Scozia, nel 1987[1][2] e cresciuto a Dunblane, città di origine della sua famiglia, Murray è figlio di Will Murray e Judy Erskine, insegnante di tennis e figlia, a sua volta, di Roy Erskine, già calciatore professionista scozzese.

Nel 1996 Andy e il fratello maggiore Jamie, anch'egli tennista professionista, scamparono al massacro della scuola elementare di Dunblane[3], da loro frequentata: un uomo entrò armato nella struttura e uccise 16 bambini e un insegnante, mentre i due Murray, terrorizzati, si barricarono nell'ufficio del preside riuscendo così a salvarsi. Di questa vicenda Andy dice di non ricordare molto e, ad ogni modo, preferisce mantenere stretto riserbo.

Andy inizia a giocare a tennis all'età di tre anni, sotto la guida di sua madre Judy, insegnante di tennis e a 13 anni aveva già collezionato la vittoria in 2 Orange Bowl, il torneo mondiale per i giovanissimi. Stressato dagli impegni di una vita di giovane atleta intensa abbandona il tennis, dilettandosi a giocare a calcio, sostenendo anche un provino promettente con i Rangers Glasgow. Ma anche in questo caso il giovane Murray si stanca e decide di riprendere la racchetta in mano.

Stile di gioco

Tra i suoi punti di forza si possono annoverare l'abilità di anticipare e reagire e la transizione tra difesa e attacco con pochi errori, il che gli consente di mettere a segno vincenti da posizioni difensive. È inoltre dotato di un ottimo rovescio, probabilmente il suo miglior colpo con il quale fa spesso la differenza. Murray è stato spesso criticato per il suo stile di gioco passivo, ma è capace di infondere velocità al gioco in modo da mettere in difficoltà l'avversario. Ha un'ottima prima di servizio piatta che spesso supera i 200 km/h e che gli regala vincenti o palle comode da chiudere, pecca sulla seconda di servizio (forse il suo vero tallone d'achille), in quanto seppur molto lavorata tende ad essere estremamente lenta ed attaccabile. Il suo gioco subisce una svolta nel 2012 con l'arrivo di Ivan Lendl nel suo team: diventa più aggressivo da fondo campo, fabbrica più vincenti e aspetta meno l'errore dell'avversario. Questa nuova tattica gli permette di vincere gli US Open, l'oro alle Olimpiadi e il torneo di Wimbledon, dopo che l'ultimo britannico a riuscirci fu Fred Perry 77 anni prima. Attualmente è allenato da Amélie Mauresmo

Carriera tennistica

Esordi

All'età di 14 anni Murray si trasferisce a Barcellona, in Spagna, dove frequenta l'Accademia Sanchez-Casal e si allena sui campi in terra battuta sotto la guida del coach colombiano Pato Alvarez, rimanendo lì per un paio d'anni.

Dopo i primi successi giovanili, Murray fa il suo esordio in un torneo challenger nel luglio 2003 a Manchester, raggiungendo i quarti di finale. Nel settembre dello stesso anno ottiene il primo trofeo in un torneo Futures del circuito juniores, aggiudicandosi il torneo di Glasgow. La settimana successiva raggiunge le semifinali nel Futures di Edimburgo.

Murray torna al successo in un altro torneo futures nell'agosto 2004 sulla terra battuta del torneo spagnolo di Xativa, ripetendosi lo stesso mese nei Futures di Roma. Murray dimostra tutte le sue potenzialità vincendo il trofeo juniores dello US Open. A dicembre ottiene altre 2 vittorie in 2 tornei Futures spagnoli: sul cemento di Orense e sulla terra battuta di Pontevedra.

2005

Nel 2005 Murray prosegue il suo percorso di crescita alternando la partecipazione a diverse tipologie di torneo: una strategia che al termine dell'anno risulterà molto fruttuosa. A febbraio raggiunge la semifinale nel torneo Futures di Cremona, mentre ad aprile grazie ad una wild card accede per la prima volta ad un main draw di un torneo Atp a Barcellona, dove perde subito al I turno per mano di Jan Hernych dopo essersi però aggiudicato il primo set. Tra aprile e maggio arriva in semifinale ai futures di Lleida e ai quarti in quello di Vic, poi al II turno del challenger di Dresda. A giugno, grazie ad un'altra wild card, accede al tabellone del torneo Queen's di Londra, dove ottiene la sua prima vittoria sul circuito maggiore battendo Santiago Ventura 6-1 6-2 al I turno, eliminando successivamente Taylor Dent 6-3 6-3, per poi uscire di scena al III turno dopo un match molto equilibrato contro Thomas Johansson terminato 6-7 7-6 5-7 e che ha visto lo scozzese a 2 punti dal match prima di crollare vittima dei crampi.

Murray ottiene una wild card anche per Wimbledon, debuttando così in un torneo del Grande Slam. L'esordio contro George Bastl termina con un 6-4 6-2 6-2 e permette al giovane scozzese di sfidare il numero 13 del ranking, Radek Štěpánek, al II turno, dove ottiene un'altra sorprendente vittoria in 3 set, diventando il primo scozzese della storia ad accedere al III turno sui campi del prestigioso torneo inglese. Al III turno Andy affronta David Nalbandian e si aggiudica i primi 2 set, per poi crollare di fronte alla superiorità atletica dell'avversario che si aggiudica i restanti parziali ed evidenziando come la tenuta fisica in un match al meglio dei 5 set sia il principale limite del giovane scozzese.

Murray raggiunge poi il II turno al torneo di Newport e soprattutto trionfa nel challenger di Aptos, in California, superando l'americano Ram 6-4 6-3, per poi raggiungere sempre il II turno nel torneo atp di Indianapolis, dove è eliminato da Mardy Fish in 3 set. Andy colleziona 2 quarti di finale in 2 challenger canadesi e la vittoria in quello di Binghamton superando Alejandro Falla 7-6 6-3. Riceve poi una wild card per il Masters Series di Cincinnati dove supera nuovamente Dent, per poi affrontare al II turno il talentuoso Marat Safin, n.4 del ranking, che lo batte 4-6 6-1 1-6. Murray si qualifica per il main draw dello Us Open dove debutta contro Andrei Pavel, aggiudicandosi un match difficile al V set, dopo aver rimontato un set di svantaggio: lo scozzese all'inizio del V set, tra la sorpresa generale, vomitò e il match fu sospeso per una ventina di minuti: in seguito al rientro in campo, Pavel era ormai deconcentrato e il match scivola così nelle mani del giovane avversario. Murray affronta un II turno altrettanto intenso contro Arnaud Clément: recupera lo svantaggio di 2 set, poi all'inizio del V si infortuna ad una gamba e perde il set decisivo per 6-0. Murray debutta poi in coppa Davis difendendo i colori del Regno Unito nella sfida play off contro la Svizzera: lo scozzese affronta in singolare Stanislas Wawrinka perdendo in 3 set.

Lo scozzese è poi impegnato nel torneo di Bangkok in cui supera nuovamente Bastl, poi Robin Söderling, il n.21 del ranking Robby Ginepri e poi in semifinale l'idolo locale, Paradorn Srichaphan vincendo 6-7 7-5 6-2, raggiungendo per la prima volta la finale di un torneo atp. In finale Murray trova il n.1 del ranking, Roger Federer, che lo batte abbastanza agevolmente 3-6 5-7. Grazie a questo torneo molto positivo Andy entra per la prima volta nella top 100 del ranking, piazzandosi al n.72. Andy chiude la stagione partecipando al torneo atp di Basilea, in cui affronta il più forte giocatore inglese in classifica, il n. 28 Tim Henman, ottenendo una vittoria simbolica che sa tanto di passaggio di consegne. Al II turno ha la meglio su un altro emergente, Berdych e poi arresta la sua corsa al III turno contro Fernando González.

Al termine della stagione, Murray ha compiuto il più grande salto nella top 100 del ranking, scalando ben 449 posizioni e dopo Novak Đoković è il più giovane giocatore nella top 100.

2006

Murray colleziona due secondi turni nei tornei di Adelaide, sconfitto da Tomáš Berdych, e di Auckland, sconfitto da Mario Ančić. L'esordio agli Australian Open è negativo: Andy è sconfitto al primo turno in 3 set da Chela, rimediando solamente 7 game. Anche a Zagabria perde al I turno, questa volta è per mano del padrone di casa Ivan Ljubičić a cui strappa comunque un set. Murray ottiene una pronta rivincita conquistando il suo primo trofeo atp, al SAP Open a San Jose (California). In semifinale ottiene una clamorosa vittoria su Andy Roddick, n.3 del ranking atp e primo top ten che il giovane scozzese riesce a battere, per 7-5 7-5; mentre in finale supera l'ex numero 1 Lleyton Hewitt per 2-6 6-1 7-6. Con questa vittoria Andy fa il suo ingresso nei top 50. In America colleziona poi un quarto di finale a Memphis, battuto da Söderling, un secondo turno ad Indian Wells, dove cede al n.5 del ranking, Nikolaj Davydenko, infine un primo turno al Master di Miami, superato da Wawrinka. Sotto tono la stagione sul rosso: primo turno a Montecarlo e a Roma, II turno a Barcellona e al Master di Amburgo, ma soprattutto primo turno anche al Roland Garros, dove cede di schianto nel IV e V set di fronte all'esplosività atletica di Gaël Monfils.

La stagione sull'erba inizia male con la sconfitta al I turno del Queen's, migliora a Nottingham, dove Andy raggiunge i quarti dove è eliminato da Andreas Seppi e diventa buona a Wimbledon. Sui campi del prestigioso club, su Andy sono riposte tutte le speranze del Regno Unito e la concentrazione dei media, ma il giovane scozzese sembra assorbire bene la tensione. supera Massú in scioltezza, poi Benneteau in 4 set e soprattutto Roddick piegato con grande autorevolezza con il punteggio di 7-6 6-4 6-4. Nel IV turno Murray deve affrontare il finalista dell'Australian Open, Marcos Baghdatis, che con il suo gioco d'attacco, la maggiore freschezza atletica e maggiore esperienza riesce a superare il giovane scozzese. Murray infine chiude la stagione sull'erba raggiungendo la semifinale al torneo di Newport dove perde a sorpresa da Gimelstob, prima di esser chiamato, sempre su quella superficie come singolarista in Davis nel match tra UK e Israele, in cui sconfigge Ram.

Raggiunge poi la finale a Washington DC dove è ancora Clement a batterlo. La settimana dopo, al Master Series di Toronto, ottiene la semifinale dove perde contro il francese Richard Gasquet in due set. Al Master di Cincinnati riesce nell'impresa di battere Federer al secondo turno con il punteggio di 7-5 6-4, per arrendersi poi, stremato, nei quarti di fronte a un Roddick rigenerato dal nuovocoach Connors. Disputa anche un buon Us Open superando Fernando González al III turno rimontando un set di svantaggio, ma la battaglia gli toglie energie sufficienti per il match successivo contro il regolarista Davydenko che chiude il match al IV set con un eloquente 6-0. Andy ottiene in seguito 2 vittorie nei singolari di Davis contro l'Ucraina e 2 III turni nei Masters di fine anno: a Madrid è sconfitto in 3 set da Đoković (ma al turno precedente aveva superato Ljubičić), a Parigi esce per mano di Hrbatý.

Andy chiude l'anno nella top 20, diventando il primo scozzese in grado di cogliere un simile risultato, inoltre, dopo Đoković è il più giovane tennista tra i top 20.

2007

La stagione 2007 di Murray si apre con il raggiungimento della finale nel Qatar ExxonMobil Open: dopo aver superato nella semifinale Nikolaj Davydenko, nell'atto finale del torneo viene battuto dal croato Ivan Ljubičić[4]. Agli Australian Open, affronta al quarto turno Rafael Nadal in un lungo match conclusosi al quinto set a favore del maiorchino: 6-7 6-4 4-6 6-3 6-1[5]. A San Jose bissa il titolo vinto nel 2006, superando in finale il croato Ivo Karlović. AMemphis viene eliminato in semifinale da Andy Roddick.

Murray si reca quindi in California per il torneo di Indian Wells per il primo master della stagione: qui, dopo aver battuto Wesley Moodie, Nicolas Mahut, Nikolaj Davydenko e Tommy Haas, lasciando complessivamente un solo set agli avversari, giunge alle semifinali, dove viene però sconfitto dal serbo testa di serie nº12Novak Đoković. Nel master di Miami riesce a raggiungere le semifinali, venendo però nuovamente battuto in due set da Novak Đoković, poi vincitore del torneo.

La stagione di Murray sulla terra rossa comincia a Roma, dove viene immediatamente sconfitto al primo turno da Gilles Simon. Durante il primo turno del master di Amburgo, contro l'italiano Filippo Volandri, è costretto al ritiro per un infortunio al polso[6]. A causa di questo infortunio, è costretto a saltare il Roland Garros ed il torneo di Wimbledon. Ritorna a giocare circa quattro mesi dopo, nel master di Montreal, dove si arrende nel secondo turno al cipriota Marcos Baghdatis. A Cincinnati, Murray viene eliminato al primo turno da Ivan Ljubičić. Agli US Open, dopo aver eliminato l'uruguaiano Pablo Cuevas e lo svedese Jonas Björkman, viene sconfitto al terzo turno dal coreano Hyung-Taik Lee in quattro set.

A Metz, Murray riesce ad arrivare in finale, ma si deve arrendere in tre set allo spagnolo Tommy Robredo, testa di serie nº1 del torneo. Disputa poi i tornei russi di Mosca e di San Pietroburgo: nel primo viene eliminato al secondo turno dal serbo Janko Tipsarević, mentre trionfa nel secondo battendo in finale Fernando Verdasco. È il terzo torneo in carriera vinto dallo scozzese. L'ultimo torneo stagionale per Murray è il master di Parigi, dove viene eliminato ai quarti di finale dal francese Richard Gasquet. Chiude così la stagione al nº11 della classifica ATP.

2008

Andy Murray con in mano il trofeo del torneo di Cincinnati

Vince subito il primo torneo della stagione a Doha in Qatar sul cemento, eliminando in semifinaleNikolaj Davydenko e in finale lo svizzero Stanislas Wawrinka. Un mese dopo si ripete a Marsiglia, ancora sul cemento, dove batte di nuovo Wawrinka e poi nell'ordine Nicolas Mahut, Paul Henri Mathieu e Mario Ančić. Tuttavia dopo una serie di risultati abbastanza esaltanti, le sue prestazioni iniziano leggermente a calare, stessa sorte sembra accadere al torneo di casa. Infatti negli ottavi di Wimbledon riesce a ribaltare clamorosamente il risultato di due set a zero a favore del francese Richard Gasquet. Il torneo si conclude però al turno successivo, dove Rafael Nadal, lanciato verso il primo titolo dello Slam fuori dalla terra rossa, lo liquida con un netto 3-0. Al Canada Masters diToronto in semifinale, dopo le vittorie su due top ten come Wawrinka e Novak Đoković, è ancora Nadal a fermare la sua corsa, la settimana dopo però a Cincinnati in Ohio lo spagnolo viene eliminato da Đoković in semifinale e Murray riesce a conquistare il primo Master della carriera.

Murray durante la finale degli US Open persa contro Federer

Dopo essersi sbarazzato negli ottavi di Stanislas Wawrinka in 3 set, incontra in semifinale il numero 1 del mondo, lo spagnoloRafael Nadal. Murray vince il primo set 6 a 2, dominando lo spagnolo, complice anche una prestazione di Nadal molto al di sotto delle sue potenzialità. Il secondo set è molto più combattuto ed entusiasma gli spettatori che possono godere di un tennis spettacolare. Lo scozzese riesce ad aggiudicarselo, a dir di molti meritatamente, al tie-break. All'inizio del terzo set, Murray, a causa forse di una perdita di concentrazione per la vittoria dei primi due set, subisce il break da parte del campione maiorchino. Sul punteggio di tre a 2 nel terzo set in favore di Nadal (con il break di vantaggio), la semifinale viene sospesa a causa della pioggia e rimandata al giorno successivo, facendo così slittare inevitabilmente la finale al lunedì. Alla ripresa del match, Nadal riesce a mantenere il break di vantaggio e si aggiudica il terzo set col punteggio di 6-4. Nel quarto set, inizialmente, Murray perde ancora il servizio. Ma sotto di un break lo scozzese riprende a macinare gran tennis, recupera così il break di svantaggio e ruba il servizio all'avversario ancora una volta, aggiundicandosi il set e la partita col punteggio di 6-2 7-6(5) 4-6 6-4. Approda così nella finale degli US Open dove affronta lo svizzero e attuale numero 3 della classifica ATP Roger Federer. Murray però non riesce a ripetere la prestazione maiuscola tenuta in semifinale contro Nadal, a causa anche della maggiore stanchezza psicofisica per il minor tempo di riposo avuto rispetto all'avversario, e Federer si aggiudica in maniera meritata il titolo di campione e suo 13º torneo dello Slam col punteggio di 6-2 7-5 6-2. Sul finire dell'anno conquista anche il Master di Madrid, battendo in semifinale Federer per 3-6 6-3 7-5 e in finaleGilles Simon con il punteggio di 6-4 7-6.

2009

Murray a Wimbledon 2009

Il 2009 comincia con un successo al Torneo di Doha, sconfiggendo in semifinale per la terza volta consecutiva Roger Federer e in finale, per la sesta volta su otto incontri, Andy Roddick. Giunge così tra i favoriti agli Australian Open dove dopo una partenza pulita, una vittoria per ritiro dell'avversario al terzo set e due vittorie per 3-0, viene sconfitto a sorpresa agli ottavi di finale dallo spagnolo Fernando Verdasco, che arriverà fino alla semifinale. In febbraio arriva la vittoria al Torneo di Rotterdam con un 2-1 in finale a Rafael Nadal, che un mese dopo si prende la rivincita nella finale Masters di Indian Wells, dove il maiorchino si impone in maniera imbarazzante per 6-1, 6-2.

Il terzo successo stagionale, nonché terzo successo in un torneo Master Series, avviene a Miami, dove dopo una cavalcata vincente travolge in finale Novak Đoković con il punteggio di 6-2, 7-5

Riesce ad arrivare fino alle semifinali nel Masters 1000 di Monte Carlo dove però viene sconfitto da Rafael Nadal con il punteggio di 6-2 7-6(4). A maggio viene sorprendentemente eliminato al secondo turno del Master 1000 di Roma, dal tennista argentino Juan Mónaco col punteggio di 1-6, 6-3, 7-5. Sempre in maggio raggiunge i quarti di finale nel nuovissimo Master 1000 di Madrid, giocato nello spettacolare complesso della Caja Mágica, pur avendo migliorato il proprio gioco sulla terra rossa, la sua marcia nel torneo madrileno viene arrestata da un altro argentino, Juan Martín del Potro, col punteggio 7-6,6-3. Il 14 giugno ha sconfitto in finale nel torneo "Queen's" lo statunitense James Blake per 7-5 6-4. Grazie anche alla vittoria nel prestigioso appuntamento londinese Murray arriva tra i favoriti al torneo di Wimbledon: il suo cammino si ferma alle semifinali (al 2009 suo miglior risultato all'All England Club), battuto in quattro set da Andy Roddick. Al ritorno, nel torneo Masters 1000 di Montral, batte in sequenza: il francese Chardy; lo spagnolo Juan Carlos Ferrero; il russo Nikolaj Davydenko e il francese Jo-Wilfried Tsonga, arrivando alla finale dove sconfigge in tre set col punteggio di 6-7(4) 7-6(3) 6-1 l'argentino Juan Martín del Potro. Grazie a questa vittoria, ottiene la seconda posizione del Ranking mondiale a spese dello spagnolo Rafael Nadal. Al Masters 1000 di Cincinnati viene battuto in semifinale dallo svizzero Roger Federer per 6-2 7-6(10-8). Agli US Open viene a sorpresa sconfitto al quarto turno dal croato Marin Čilić per 7-5 6-2 6-2; ciò gli costa la seconda posizione, che viene ripresa dallo spagnolo Rafael Nadal; arrivato in semifinale e sconfitto dall'argentino Juan Martín del Potro 6-2 6-2 6-2.

2010

Nel 2010 non partecipa al Torneo di Doha e perde la 4ª posizione a favore di Juan Martín del Potro. All'Australian Open è tra i favoriti per la vittoria finale ed occupa la testa di serie nº5. Nella seconda settimana dell'Australian Open si riprende la 4ª posizione e batte Rafael Nadal nei quarti di finale e Marin Čilić in semifinale, ma si arrende a Roger Federer per 6-3 6-4 7-6(11) nella sua seconda finale di un Grand Slam. La settimana seguente conquista la 3ª posizione nel ranking. L'anno non procede bene per Murray, che sul cemento di Miami, dove aveva ottenuto il titolo nel 2009 viene eliminato al primo turno dall'americano Mardy Fish. Sulla terra rossa Murray prosegue la striscia negativa. Nel torneo del Roland Garros al primo turno lo scozzese deve rimontare da due set di svantaggio per avere la meglio sul francese Richard Gasquet. Nonostante ciò lo scozzese verrà buttato fuori dal torneo più avanti per mano del ceco Tomáš Berdych in tre set.

Inizia il torneo di Wimbledon non con i favori del pronostico, che vedono, come le edizioni precedenti, Roger Federer e Rafael Nadal a contendersi il titolo. La sua stagione dopo gli Open d'Australia non è stata affatto brillante, ma sembra prendere una piega totalmente diversa proprio in casa sua, dove vince con estrema facilità e senza concedere alcun set agli avversari che si presentano per i primi tre turni di Torneo.

Al quarto turno incontra lo statunitense Sam Querrey particolarmente in forma in questo 2010, ma neanche questo avversario sembra impensierire il beniamino di casa, che dopo un combattuto 1ºset, si sbarazza facilmente dell'americano con altri due set conclusi rispettivamente 6-3 6-4. Giunge quindi ai Quarti di Finale pronto per incontrare Jo-Wilfried Tsonga che si dimostrerà l'avversario più ostico per Murray fino a questo momento; il primo set è equiliratissimo e si chiude al tie-break, con il punteggio di 7-5 in favore del francese. Il secondo set può essere riassunto come fotocopia del primo ma in questo caso è il britannico a prevalere al gioco finale con il parziale di 7-5; nel terzo e quarto set la strada si spiana e Murray prende per in pugno le redini della partita incanalandola dalla sua parte, chiudendola con i parziali 6-2 6-2.

Attesissima è la semifinale, contro il vincitore dell'edizione 2008 Rafael Nadal; la pressione sulle spalle di Andy è moltissima e il pubblico di casa ovviamente si aspetta una bella vittoria che proietterebbe il tennista proprio a giocarsi l'agoniato titolo. Come affermerà a fine partita non ha sentito molto la tensione ma dopotutto l'avversario è di livello altissimo e un fatale break porta lo spagnolo in vantaggio per 1 set a 0. Nel secondo set il gioco sembra cambiare totalmente e finire nelle mani di Murray che ha moltissime occasioni di fare break ed inoltre risponde ottimamente quando Nadal è al servizio; come detto il britannico gioca un secondo set d'orgoglio e pieno di ottimi colpi che però prolungano inesorabilmente verso il tie-break questa seconda partita: inizia perfettamente questo gioco finale facendo un mini-break ed avendo ottime possibilità di aggiudicarsene altri. Non sarà così anzi Nadal riesce a rispondere e pareggia i conti con l'avversario; Murray non si perde d'animo e sfoderando splendidi colpi dal suo repertorio si porta in vantaggio 6-5 con due palle da servire: ma è proprio in questo momento che lo spagnolo sembra rinascere e con una stop-volley annulla il set point, in seguito colpisce fatalmente Murray facendo un mini-break e trasformando il suo set point a disposizione.

In svantaggio 2 set a 0 Andy Murray sembra non demordere per l'ennesima volta, infatti lo dimostra splendidamente convertendo la palla break che ottiene dopo aver giocato benissimo un game con Nadal al servizio. Sembrerebbe tutto facile per Murray che però non riesce a mantenere il servizio e portarsi sul 2 set a 1, visto il ritorno improvviso di Nadal che riprende fiducia coi suoi colpi e dopo aver fatto il break su servizio di Murray, si aggiudica il match facendo il break decisivo sul 5-4 ed il britannico a servire. Finisce così per il secondo anno di fila la favola di Wimbledon per il giocatore di casa al turno delle semifinali. La sua striscia negativa sembra finire al torneo di Los Angeles, dove, nonostante non essere arrivato in buone condizioni, Murray raggiunge la finale, dove sarà poi sconfitto da Sam Querrey. L'ottima serie di risultati lo porterà poi a rivincere il torneo di Toronto e ad approdare ai quarti al Masters diCincinnati. Questi risultati portano tutti a pensare che possa disputare un grande US Open, e riprendersi dopo la sconfitta agli ottavi di finale nel 2009 contro Marin Čilić. Dopo aver passato agilmente i primi due turni, Murray trova nel terzo lo svizzero numero 28 del mondo Stanislas Wawrinka. Nel primo set, tutto va secondo i piani e nonostante un po' di fatica, Murray si aggiudica questo al tie-break. Altro set, nuovo tie-break e possibilità di portarsi sul 2-0. L'opportunità sprecata segna la fine del secondo set e la fine del torneo dello scozzese, che non riesce più a giocare aggressivo e perde il servizio più volte. Le ottime risposte dello svizzero lo portano a vincere con il punteggio di 6-7 7-6 6-3 6-3. Per altro, le prime tre posizioni del ranking si allontanano ulteriormente da Murray, grazie ai punti conquistati da Novak Đoković, finalista, e Rafael Nadal, vincitore. Qualificatosi al Masters di fine anno, giunge fino in semifinale, dove viene battuto da Rafael Nadal con il risultato di 7-6 3-6 7-6. Con questo risultato, Murray è risalito alla posizione nº4 del ranking a discapito di Robin Söderling, che l'aveva conquistata vincendo il prestigioso torneo di Parigi - Bercy.

2011

Andy inizia la stagione prendendo parte alla Hopman Cup, torneo di esibizione riservato a squadre nazionali miste, insieme a Laura Robson. Agli Australian Open il britannico riesce a ripetere il risultato del 2010 ma ancora una volta gli manca la vittoria in finale per vincere il titolo. Si arrende infatti a Novak Đoković con il risultato di 6-4, 6-2, 6-3. Successivamente ottiene pessimi risultati a Miami, Rotterdam e Indian Wells venendo sempre eliminato al primo turno. Al master 1000 di Roma gioca una grande semifinale contro Đoković lunga tre set dove il serbo domina il primo, Murray vince il secondo e Đoković chiude dopo più di tre ore di gioco.

Andy Murray dal servizio

Al Roland Garros arriva in semifinale, dopo un percorso non molto semplici ed essersi trovato ad inseguire, ma viene battuto da Rafael Nadal con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-4. Al Queen's in preparazione per Wimbledon trionfa battendo in finale il francese Tsonga in tre set. A Wimbledon arriva nuovamente in semifinale ma è ancora Nadal a impedirgli l'accesso alla finale sconfiggendolo per 5-7, 6-2, 6-2, 6-4.

Il 21 agosto 2011 Murray vince il Western & Southern Open a Cincinnati battendo in finale Novak Đoković, ritiratosi sul punteggio di 6-4, 3-0 a favore dello scozzese. Arriva ancora in semifinale allo US Open ma per la terza volta in stagione non riesce a superare Rafael Nadal che lo elimina per 6-4, 6-2, 3-6, 6-2. Dopo l'ultimo Grande Slam prende parte al torneo Atp 250 di Bangkok in Thailandia dove il 2 ottobre trionfa sconfiggendo in finale il giovane statunitense Donald Young con il punteggio di 6-2, 6-0 vincendo così il suo 19º titolo in carriera. La settimana dopo va al torneo 500 di Tokyo. Qui dopo aver superato un tabellone complicato, arriva in finale contro Rafael Nadal. Andy parte male e lo spagnolo ne approfitta portandosi avanti 3-0. Nonostante una ripresa dello scozzese, Nadal si aggiudica il primo parziale per 6-3.

Nel secondo set Murray aumenta la propria intensità di gioco e il maiorchino cala. Il set viene vinto da Murray per 6-2. Nel terzo set si assiste al crollo fisico e mentale di Nadal che, contro un ottimo Murray capace di concedere appena tre game nell'intero parziale, deve arrendersi allo scozzese.[7] Per Andy è il ventesimo titolo in carriera. Al Masters 1000 di Shanghai Murray supera Tursunov (per infortunio), Wawrinka, Ebden, Nishikori e David Ferrer, confermando il titolo dell'anno scorso. È l'ottavo Masters 1000 vinto in carriera e il secondo della stagione dopo quello di Cincinnati.

Con questo trionfo scavalca in classifica Roger Federer diventando così il 3º tennista in classifica mondiale.[8] Si iscrive all'ATP 500 di Basilea ma si ritira poco prima di giocare il primo turno a causa di un infortunio.[9] Poi al Master 1000 di Parigi Bercy viene battuto ai quarti di finale da Thomas Berdich con il punteggio di 6-4,6-7,4-6. Al master di fine anno a Londra viene inserito nello stesso girone di Novak Đoković, David Ferrer e Thomas Berdich e dopo aver perso 6-4,7-5 il primo match con il tennista spagnolo si ritira per un nuovo infortunio.[10] Questi ultimi tre tornei vengono vinti da Roger Federer che supera nuovamente Murray. Lo scozzese conclude così la stagione al 4º posto nel ranking come già fatto nei tre anni precedenti.

2012: l'oro olimpico e primo Slam in carriera

Murray inizia la nuova stagione annunciando la scelta del suo nuovo allenatore: Ivan Lendl, ex tennista cecoslovacco naturalizzato statunitense che in carriera è stato capace di vincere due volte l'Australian Open, tre titoli al Roland Garros e agli US Open oltre ad essere arrivato per due volte in finale a Wimbledon.[11]

Nella prima settimana Murray si iscrive all'ATP 250 di Brisbane in Australia, proprio in preparazione all'Open australiano. Arriva facilmente alla finale eliminando sulla sua strada il kazako Michail Kukuščkin, il lussemburghese Gilles Müller, il cipriota Marcos Baghdatis e in semifinale l'australiano Bernard Tomić per 6-3, 6-2. Nel match decisivo supera l'ucraino Aleksandr Dolgopolov con il punteggio di 6-1, 6-3 conquistando il ventiduesimo titolo in carriera.[12] Agli Australian Open raggiunge per la terza volta consecutiva le semifinali ma a differenza dei due anni precedenti non riesce a presentarsi in finale, venendo sconfitto dal serbo nº1 al mondo Novak Đoković con il punteggio di 6-3, 3-6, 64-7, 6-1, 7-5. Dopo l'open d'Australia gioca il torneo asiatico di Dubai e giunge alla semifinale dopo aver sconfitto il tedesco Michael Berrer, lo svizzeroMarco Chiudinelli e Tomáš Berdych. A questo punto affronta nuovamente il nº1 al mondo Novak Đoković e lo sconfigge con il punteggio di 6-2, 7-5. In finale si scontra con lo svizzero Roger Federer e si arrende perdendo per 7-5,6-4. Ad Indian Wells viene eliminato al primo incontro disputato sul cemento californiano, dallo spagnolo Guillermo García López. A Miami dopo aver ottenuto, nel corso del torneo, due walkover a causa del ritiro del canadese Milos Raonic al quarto turno e dello spagnolo testa di serie nº2 Rafael Nadal in semifinale, riesce ad arrivare in finale. Qui viene però sconfitto dal serbo Novak Đoković con il punteggio di 6-1, 7-64. Successivamente inizia la stagione sulla terra rossa e partecipa al torneo di Montecarlo. Qui raggiunge i quarti di finale dove viene sconfitto da Tomáš Berdych con il punteggio di 6-7, 6-2, 6-3. Anche al torneo di Barcellona viene eliminato ai quarti di finale. Viene battuto dal canadese Milos Raonic per 6-4,7-6. A causa di un infortunio alla schiena si ritira dal torneo di Madrid prima dell'inizio della competizione. Nonostante i problemi alla schiena riesce a partecipare al torneo di Roma. Fa il suo esordio contro David Nalbandian e vince al terzo set con il punteggio di 6-1, 4-6, 7-5. Dopo viene sconfitto da Richard Gasquet agli ottavi di finale per 6-7, 6-3, 6-2.

Al Roland Garros, Murray, testa di serie nº4, arriva ai quarti di finale del torneo dopo aver superato Tatsuma Ito, Jarkko Nieminen, Santiago Giraldo e Richard Gasquet, ma si deve arrendere allo spagnolo David Ferrer, che lo batte in 4 set con il punteggio di 4-6, 7-63, 3-6, 2-6.[13]

Andy Murray agli US Open 2012

La stagione sull'erba comincia agli AEGON Championships di Londra. Il britannico, dopo aver ricevuto un bye al primo turno, fa il suo esordio stagionale sull'erba venendo sconfitto dal francese Nicolas Mahut per 6-3, 6-7, 7-6, non riuscendo così a difendere il titolo vinto nel 2011.[14]

A Wimbledon raggiunge per la prima volta in carriera la finale nello slam londinese, unico britannico a riuscirci nell'era Open: l'ultimo a riuscirci fu Bunny Austin nel 1938. È la quarta finale in un torneo dello Slam per Murray. In finale si arrende allo svizzero Roger Federer, venendo sconfitto per 6-4, 5-7, 3-6, 4-6 e lasciando il campo in lacrime dopo aver ringraziato il pubblico.[15] Ai Giochi Olimpici di Londra rappresenta la Gran Bretagna in singolare, doppio e doppio misto. Nel singolare conquista la medaglia d'oro sconfiggendo in finale Roger Federer in 3 set in un match durato poco meno di 2 ore.[16] Era dall'Olimpiade del 1904, disputatasi sempre a Londra, che un britannico non vinceva l'oro olimpico. Nel torneo di doppio Andy, insieme al fratello Jamie, viene eliminato al primo turno dagli austriaci Jürgen Melzer e Alexander Peya. Nel torneo di doppio misto, disputato insieme alla diciottenne Laura Robson, riesce a raggiungere la finale, dove però viene battuto dai bielorussi Viktoryja Azaranka e Maks Mirny, ottenendo così la medaglia d'argento.[17]

Alla Rogers Cup dopo aver ricevuto un bye al primo turno, prima di affrontare il canadese Milos Raonic nel terzo dà forfait a causa di un infortunio al ginocchio.[18] Al Cincinnati Masters viene sconfitto al terzo turno da Jérémy Chardy per 4-6, 4-6.

Si presenta allo US Open come testa di serie nº 3. Riesce a vincere il torneo battendo in cinque ore di finale il detentore del torneo Novak Đoković per 7-610, 7-5, 2-6, 3-6, 6-2, conquistando così il suo primo Slam della carriera. Grazie a questo risultato supera Rafael Nadal nel ranking ATP diventando terzo.

2013: primo Wimbledon

Murray inizia la nuova stagione partecipando all'ATP 250 di Brisbane in Australia, di cui è campione in carica, in preparazione all'Australian Open. Arriva facilmente alla finale eliminando sulla sua strada John Millman, Denis Istomin e Kei Nishikori. Nel match decisivo supera il bulgaro Grigor Dimitrov con il punteggio di 7-6, 6-4 conquistando così il suo 25º titolo in carriera. Agli Australian Open arriva in finale, battendo Roger Federer in semifinale in cinque set, ma viene sconfitto da Novak Đoković con il punteggio di 7-6, 6-7, 3-6, 2-6. Ad Indian Wells giunge ai quarti di finale dove viene sconfitto dopo una lunga battaglia dall'argentino Juan Martín del Potro per 7-6,3-6,1-6. Al Master 1000 di Miami, il 31 marzo 2013 batte in una finale piena di ribaltamenti, lo spagnolo David Ferrer, 2-6, 6-4, 7-61 annullando un matchpoint allo sfidante sul 5-6 del terzo set.

Murray festeggia dopo aver vinto Wimbledon 2013.

Decide poi di non partecipare al Roland Garros per un dolore alla schiena, che ne aveva compromesso anche il torneo di Roma, dove si era ritirato al secondo turno. Inizia la stagione sull'erba presentandosi al Queen's come prima testa di serie, e riesce a vincere il torneo battendo in finale Marin Čilić per 5-7, 7-5, 6-3.[19]

A Wimbledon rischia la sconfitta nei quarti contro lo spagnolo Verdasco dopo essere stato sotto due set a zero, ma alla fine lo scozzese rimonta e passa il turno. Battendo Jerzy Janowicz in semifinale col punteggio di 6-7 6-4 6-4 6-3 accede alla finale per il secondo anno consecutivo e ad attenderlo c'è il numero uno al mondo Novak Đoković che viene sconfitto 6-4,7-5,6-4 dopo 3 ore e 30 di gioco. Murray riporta così, dopo 77 anni dal titolo di Fred Perry, il trofeo di Wimbledon nelle mani dei britannici.[20]

Allo US Open non ottiene buoni risultati: viene infatti sconfitto dallo svizzero Stanislas Wawrinka. Dopo essersi qualificato per il Masters, decide di saltare Shanghai, Parigi-Bercy e le ATP World Tour Finals per farsi operare alla schiena, dove provava dolore dal 2011 che sia attenuava solo giocando sull'erba (dove ha vinto 2 tornei su 2 giocati).

2014

Andy Murray al Roland Garros

Murray inizia la stagione giocando al Mubadala Championship di Abu Dhabi, dove guadagna il 5º posto perdendo da Tsonga ma sconfiggendo Wawrinka.

Poi si presenta all'ATP 250 di Doha, Qatar, dove batte al 1º turno la wild card Zayed per 6-0 6-0 ma viene sconfitto in 3 set dal tedesco Florian Mayer al 2º turno.

Si presenta poi agli Australian Open come 4º testa di serie. Riesce a raggiungere i quarti di finale perdendo solo un set, battendo Go Soeda, Vincent Millot, Feliciano López e Stéphane Robert ma viene sconfitto da Roger Federer in quattro set, il quale rivendica la semifinale dello scorso anno.

Gioca poi la Coppa Davis insieme al connazionale James Ward e riesce a battere gli U.S.A. dopo l'impresa di Ward che ha compiuto battendo Querrey in cinque set.

A Shenzhen vince il suo primo titolo stagionale battendo Tommy Robredo in 3 set con il punteggio di 5-7 7-6 6-1 annullando 5 match point (di cui 4 consecutivi ) nel secondo set.

Vince il secondo torneo della stagione a Vienna, nel quale elimina, dopo il bye del primo turno, Vasek Pospisil, Jan-Lennard Struff, Viktor Troicki e, in finale David Ferrer.

La settimana seguente si ripete a Valencia, nel quale elimina Jürgen Melzer, Fabio Fognini, Kevin Anderson, David Ferrer e batte in finale Tommy Robredo in 3 set con il punteggio di 3-6 7-6 7-6 annullando 5 match point (3 nel secondo set e 2 nel terzo) dopo 3 ore e 23 minuti.

2015

Il 2015 inizia bene per il tennista scozzese: vince il torneo d'esibizione di Abu Dhabi; prende parte allo slam australiano arrivando in finale per la quarta volta in carriera, ma viene sconfitto dal numero uno del mondo Novak Đoković per 6-7, 7-6, 3-6, 0-6. Vince il primo torneo della sua carriera sulla terra battuta, l'Atp 250 di Monaco, battendo in finale il tedesco Philipp Kohlschreiber con un punteggio di 7-6, 5-7, 7-6. Prosegue il suo momento di gran forma, vincendo, esattamente una settimana dopo il trionfo a Monaco, l'Atp master 1000 di Madrid, superando in finale con il punteggio netto di 6-3, 6-2, il Maiorchino Rafael Nadal. Dopo le due settimane molto intense si presenta a Roma e batte al secondo turno il francese Jérémy Chardy 6-4, 6-3. Non se la sente di giocare gli ottavi di finale contro David Goffin, per la troppa stanchezza accumulata e annuncia il ritiro dal torneo, cercando di riposarsi in vista dell'open di Francia.

Gioca un gran Roland Garros, battendo rispettivamente Arguello, Sousa, Kyrgios, Chardy e Ferrer, perdendo in semifinale con Novak Djokovic 6-3,6-3,5-7,5-7,6-1. Non riesce quindi ad ottenere la sua prima finale a Parigi.

Successivamente si presenta al Queen's e dopo aver battuto rispettivamente Lu, Verdasco, Muller, Troicki, sconfigge in finale Kevin Anderson per 6-3, 6-4, aggiudicandosi il 34º titolo in carriera e il 4° Queen's, che ha vinto negli anni 2009, 2011, 2013, 2015.

A Wimbledon gioca un buon torneo, battendo Kukushkin, Haase, Seppi, Karlovic e ai quarti di finale Vasek Pospisil per poi cedere, dopo aver comunque lottato e giocato una buona partita in semfinale contro Roger Federer con un punteggio di 7-5, 7-5, 6-4.

Successivamente, al Queen's, porta alla vittoria dei quarti di Coppa Davis la Gran Bretagna, sconfiggendo per 3-1 la Francia, qualificandosi quindi per la semifinale contro l'Australia. Andy ha giocato 3 partite vincendole tutte, la prima in singolo contro Jo-Wilfried Tsonga per 7-5, 7-6, 6-2, la seconda in doppio con il fratello Jamie contro la coppia Tsonga-Mahut, per 4-6, 6-3, 7-6, 6-1 e la terza contro Gilles Simon per 4-6, 7-6, 6-3, 6-0. Ritorna in campo a Washington,D.C perdendo inaspettatamente dal russo Gabashvili per 6-4,4-6,7-6. Si presenta a Montréal e dopo aver giocato un gran torneo e non aver nemmeno perso un set, sconfigge in finale il coetaneo e rivale Novak Đoković per 6-4, 4-6, 6-3,ritornando numero 2 del mondo dopo due anni,scavalcando Roger Federer.

Statistiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record di Andy Murray.

Singolare

Vittorie (35)

Legenda singolare
Grande Slam (2)
ATP World Tour Finals (0)
Giochi olimpici (1)
ATP Masters 1000 (11)
ATP World Tour 500 (5)
ATP World Tour 250 (16)
Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 19 febbraio 2006 Bandiera degli Stati Uniti SAP Open, San Jose (1) Cemento (i) Bandiera dell'Australia Lleyton Hewitt 2-6, 6-1, 7-63
2. 18 febbraio 2007 Bandiera degli Stati Uniti SAP Open, San Jose (2) Cemento (i) Bandiera della Croazia Ivo Karlović 63-7, 6-4, 7-62
3. 22 ottobre 2007 Bandiera della Russia St. Petersburg Open, San Pietroburgo (1) Sintetico (i) Bandiera della Spagna Fernando Verdasco 6-2, 6-3
4. 5 gennaio 2008 Bandiera del Qatar Qatar ExxonMobil Open, Doha (1) Cemento Bandiera della Svizzera Stanislas Wawrinka 6-4, 4-6, 6-2
5. 17 febbraio 2008 Bandiera della Francia Open 13, Marsiglia Cemento (i) Bandiera della Croazia Mario Ančić 6-3, 6-4
6. 3 agosto 2008 Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati Masters, Cincinnati (1) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 7-64, 7-65
7. 19 ottobre 2008 Bandiera della Spagna Madrid Masters, Madrid (1) Cemento (i) Bandiera della Francia Gilles Simon 6-4, 7-66
8. 26 ottobre 2008 Bandiera della Russia St. Petersburg Open, San Pietroburgo (2) Cemento (i) Bandiera del Kazakistan Andrej Golubev 6-1, 6-1
9. 10 gennaio 2009 Bandiera del Qatar Qatar ExxonMobil Open, Doha (2) Cemento Bandiera degli Stati Uniti Andy Roddick 6-4, 6-2
10. 15 febbraio 2009 Bandiera dei Paesi Bassi ABN AMRO World Tennis Tournament, Rotterdam Cemento (i) Bandiera della Spagna Rafael Nadal 6-3, 4-6, 6-0
11. 5 aprile 2009 Bandiera degli Stati Uniti Sony Ericsson Open, Miami (1) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 6-2, 7-5
12. 14 giugno 2009 Bandiera del Regno Unito AEGON Championships, Londra (1) Erba Bandiera degli Stati Uniti James Blake 7-5, 6-4
13. 16 agosto 2009 Bandiera del Canada Rogers Cup, Montreal (1) Cemento Bandiera dell'Argentina Juan Martín del Potro 6-7, 7-6, 6-1
14. 8 novembre 2009 Bandiera della Spagna Open de Tenis Comunidad Valenciana, Valencia Cemento (i) Bandiera della Russia Michail Južnyj 6-3, 6-2
15. 15 agosto 2010 Bandiera del Canada Rogers Cup, Toronto (2) Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 7-5, 7-5
16. 17 ottobre 2010 Bandiera della Cina Shanghai Masters, Shanghai (1) Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 6-3, 6-2
17. 13 giugno 2011 Bandiera del Regno Unito AEGON Championships, Londra (2) Erba Bandiera della Francia Jo-Wilfried Tsonga 3-6, 7-62, 6-4
18. 21 agosto 2011 Bandiera degli Stati Uniti Western & Southern Open, Cincinnati (2) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 6-4, 3-0r
19. 2 ottobre 2011 Bandiera della Thailandia Thailand Open, Bangkok Cemento (i) Bandiera degli Stati Uniti Donald Young 6-2, 6-0
20. 9 ottobre 2011 Bandiera del Giappone Japan Open Tennis Championships, Tokyo Cemento Bandiera della Spagna Rafael Nadal 3-6, 6-2, 6-0
21. 16 ottobre 2011 Bandiera della Cina Shanghai Rolex Masters, Shanghai (2) Cemento Bandiera della Spagna David Ferrer 7-5, 6-4
22. 8 gennaio 2012 Bandiera dell'Australia Brisbane International, Brisbane (1) Cemento Bandiera dell'Ucraina Aleksandr Dolgopolov 6-1, 6-3
23. 5 agosto 2012 Bandiera del Regno Unito Giochi Olimpici, Londra Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 6-2, 6-1, 6-4
24. 10 settembre 2012 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 7-610, 7-5, 2-6, 3-6, 6-2
25. 6 gennaio 2013 Bandiera dell'Australia Brisbane International, Brisbane (2) Cemento Bandiera della Bulgaria Grigor Dimitrov 7-60, 6-4
26. 31 marzo 2013 Bandiera degli Stati Uniti Sony Ericsson Open, Miami (2) Cemento Bandiera della Spagna David Ferrer 2-6, 6-4, 7-61
27. 16 giugno 2013 Bandiera del Regno Unito AEGON Championships, Londra (3) Erba Bandiera della Croazia Marin Čilić 5-7, 7-5, 6-3
28. 7 luglio 2013 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Serbia Novak Đoković 6-4, 7-5, 6-4
29. 28 settembre 2014 Bandiera della Cina Shenzhen Open, Shenzhen Cemento (i) Bandiera della Spagna Tommy Robredo 5-7, 7-69, 6-1
30. 19 ottobre 2014 Bandiera dell'Austria Erste Bank Open, Vienna Cemento (i) Bandiera della Spagna David Ferrer 5-7, 6-2, 7-5
31. 26 ottobre 2014 Bandiera della Spagna Open de Tenis Comunidad Valenciana, Valencia Cemento (i) Bandiera della Spagna Tommy Robredo 3-6, 7-67, 7-68
32. 4 maggio 2015 Bandiera della Germania BMW Open, Monaco di Baviera Terra rossa Bandiera della Germania Philipp Kohlschreiber 7-64, 5-7, 7-64
33. 10 maggio 2015 Bandiera della Spagna Mutua Madrid Open, Madrid (2) Terra rossa Bandiera della Spagna Rafael Nadal 6-3, 6-2
34. 21 giugno 2015 Bandiera del Regno Unito AEGON Championships, Londra (4) Erba Bandiera del Sudafrica Kevin Anderson 6-3, 6-4
35. 16 agosto 2015 Bandiera del Canada Rogers Cup, Montreal (3) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 6-4, 4-6, 6-3

Finali perse (16)

Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 1º ottobre 2005 Bandiera della Thailandia Thailand Open, Bangkok Cemento (i) Bandiera della Svizzera Roger Federer 3-6, 5-7
2. 6 agosto 2006 Bandiera degli Stati Uniti Legg Mason Tennis Classic, Washington D.C. Cemento Bandiera della Francia Arnaud Clément 64-7, 2-6
3. 6 gennaio 2007 Bandiera del Qatar Qatar ExxonMobil Open, Doha Cemento Bandiera della Croazia Ivan Ljubičić 4-6, 4-6
4. 7 ottobre 2007 Bandiera della Francia Open de Moselle, Metz Cemento (i) Bandiera della Spagna Tommy Robredo 6-0, 2-6, 3-6
5. 8 settembre 2008 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 2-6, 5-7, 2-6
6. 22 marzo 2009 Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento Bandiera della Spagna Rafael Nadal 1-6, 2-6
7. 31 gennaio 2010 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (1) Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 3-6, 4-6, 611-7
8. 1º agosto 2010 Bandiera degli Stati Uniti Farmers Classic, Los Angeles Cemento Bandiera degli Stati Uniti Sam Querrey 7-5, 62-7, 3-6
9. 30 gennaio 2011 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (2) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 4-6, 2-6, 3-6
10. 3 marzo 2012 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Tennis Championships, Dubai Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 5-7, 4-6
11. 1º aprile 2012 Bandiera degli Stati Uniti Sony Ericsson Open, Miami Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 1-6, 64-7
12. 8 luglio 2012 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 6-4, 5-7, 3-6, 4-6
13. 14 ottobre 2012 Bandiera della Cina Shanghai Masters, Shanghai Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 5-7, 7-611, 6-3
14. 27 gennaio 2013 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (3) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 7-62, 63-7, 3-6, 2-6
15. 1º febbraio 2015 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (4) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 65-7, 7-64, 3-6, 0-6
16. 5 aprile 2015 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami (2) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 63-7, 6-4, 0-6

Doppio

Vittorie (2)

Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 7 novembre 2010 Bandiera della Spagna Valencia Open 500, Valencia Cemento (i) Bandiera del Regno Unito Jamie Murray Bandiera dell'India Mahesh Bhupathi
Bandiera della Bielorussia Maks Mirny
7-68 5-7 [10-7]
2. 9 ottobre 2011 Bandiera del Giappone Rakuten Japan Open Tennis Championships, Tokyo Cemento Bandiera del Regno Unito Jamie Murray Bandiera della Rep. Ceca František Čermák
Bandiera della Slovacchia Filip Polášek
6-1, 6-4

Finali perse (2)

Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 1º ottobre 2006 Bandiera della Thailandia Thailand Open, Bangkok Cemento (i) Bandiera del Regno Unito Jamie Murray Bandiera d'Israele Jonathan Erlich
Bandiera d'Israele Andy Ram
2-6 6-2 [4-10]
2. 11 agosto 2013 Bandiera del Canada Rogers Cup, Montreal Cemento Bandiera del Regno Unito Colin Fleming Bandiera del Brasile Bruno Soares
Bandiera dell'Austria Alexander Peya
6-4, 7-64

Testa a testa

Nella seguente tabella vengono elencati i primi cinque tennisti per numero di sfide contro Murray. È indicato il numero degli incontri totali disputati contro ciascun avversario, il bilancio sulle varie superfici e quello globale.[21]

# Tennista Totale Terra Cemento Erba Sintetico Bilancio
1. Bandiera della Serbia Novak Djoković 26 0-2 6-16 2-0 0-0 8-18
2. Bandiera della Svizzera Roger Federer 23 0-0 10-11 1-1 0-0 11-12
3. Bandiera della Spagna Rafael Nadal 21 1-6 5-6 0-3 0-0 6-15
4. Bandiera della Spagna David Ferrer 15 0-4 8-2 1-0 0-0 9-6
5. Bandiera della Svizzera Stanislas Wawrinka 14 0-3 6-3 2-0 0-0 8-6
Bandiera della Francia Gilles Simon 14 4-1 7-1 1-0 0-0 12-2

Risultati in progressione

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin (World Finals)
LQ Turno di Qualifica (Grande Slam)
NH Non tenutosi
A Assente
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Torneo 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Titoli V-S
Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A A A 1T 4T 1T 4T F F SF F QF 0 / 9 33–9
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A A A 1T A 3T QF 4T SF QF A SF 0 / 7 23–7
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra A A 3T 4T A QF SF SF SF F V QF 1 / 9 41–8
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York A A 2T 4T 3T F 4T 3T SF V QF QF 1 / 10 37–9
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 / 34 N/A
Vittorie-Sconfitte 0–0 0–0 3–2 6–4 5–2 12–4 15–4 16–4 21–4 22–3 17-2 17-4 N/A 134–33
Tennis Masters Cup / ATP World Tour Finals
Bandiera del Regno Unito ATP World Tour Finals, Londra A A A A A SF RR SF RR SF A RR 0 / 6 10–9
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 / 6 N/A
Vittorie-Sconfitte - - - - - 3-1 2-1 2-2 0-1 2-2 - 1-2 N/A 10-9
Coppa Davis singolare
Coppa Davis A A PO G1 PO PO G1 A G2 A PO QF 0 / 8 17–2
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici ND A Non disputati 1T Non disputati V ND 1 / 2 6-1
Masters Series (1990-2008) Masters 1000 (Dal 2009)
Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells A A A 2T SF 4T F QF 2T 2T QF 4T 0 / 9 20–9
Bandiera degli Stati Uniti Miami A A A 1T SF 2T V 2T 2T F V QF 2 / 9 22–7
Bandiera di Monaco Monte Carlo A A A 1T A 3T SF 2T SF QF 3T A 0 / 7 11–7
Bandiera dell'Italia Roma A A A 1T 1T 2T 2T 3T SF 3T 2T QF 0 / 9 8–9
Bandiera della Germania Amburgo Bandiera della Spagna Madrid A A A 2T 1T 3T QF QF 3T A QF 3T 0 / 8 11–8
Bandiera del Canada Montreal / Toronto A A A SF 2T SF V V 2T 3T 3T QF 2 / 9 21–7
Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati A A 2T QF 1T V SF QF V 3T QF QF 2 / 10 24–8
Bandiera della Spagna Madrid Bandiera della Cina Shanghai A A A 3T 3T V A V V F A 3T 3 / 7 24–4
Bandiera della Francia Parigi A A A 3T QF QF 3T QF QF 3T A QF 0 / 8 13–8
Titoli 0 0 0 0 0 2 2 2 2 0 1 0 9 / 76 N/A
Vittorie-Sconfitte 0–0 0–0 1–1 12–9 13–8 22–7 25–6 20–7 18–7 12–8 15-6 15-8 N/A 153–66
Statistiche carriera
Tornei ATP disputati 0 0 9 26 16 22 18 19 18 19 12 20 179 N/A
Finali ATP perse 0 0 1 1 2 1 1 2 1 4 1 0 14 N/A
Tornei ATP vinti 0 0 0 1 2 5 6 2 5 3 4 3 31 N/A
Statistiche per superficie
Cemento 0–0 0–0 7–4 26–14 36–12 43–10 47–6 34–12 35–8 37–11 26-5 42-12 25 332–94 (77,93%)
Erba 0–0 0–0 5–3 9–4 2–0 8–1 10–1 6–2 9-1 12-2 12-0 5-2 5 78–16 (82,97%)
Sintetico 0–0 0–0 2–1 1–2 5–0 0–0 0–0 0–0 0-0 0-0 0-0 0-0 1 8–3 (72,73%)
Terra battuta 0–0 0–0 0–2 4–5 0–2 7–5 9–4 6–4 12-4 9-4 3-3 11-4 N/A 61–37 (62,24%)
Vittorie-Sconfitte 0–0 0–0 14–10 40–25 43–14 58–16 66–11 46–18 56–13 56–16 43-8 58-18 N/A 481–150
Vittorie (%) 0,00% 0,00% 58,33% 61,54% 75,44% 78,87% 85,71% 73,34% 81,16% 77,77% 84,31% 76,31% N/A 76,22%
Ranking 540 411 63 17 11 4 4 4 4 3 4 6 N/A N/A

Aggiornato al 15 novembre 2014

Onorificenze

Ufficiale dell'Ordine dell'Impero britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi al tennis[22]»
— 2012

Note

  1. ^ a b (EN) Your guide to Team GB: Every British athlete competing at the London 2012 Olympics, in Daily Mail, 9 luglio 2012. URL consultato il 26 agosto 2012.
  2. ^ (EN) William Langley, Wimbledon 2009: Can Middle England learn to love Andy Murray?, in Daily Telegraph, 21 giugno 2009. URL consultato il 26 agosto 2012.
  3. ^ Carolis Paola, Scampato alla strage della scuola, oggi è un campione di tennis, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 21 settembre 2004. URL consultato il 10 settembre 2012.
  4. ^ (EN) William Johnson, Murray on high after Doha final, in Daily Telegraph, 8 gennaio 2007. URL consultato il 26 agosto 2012.
  5. ^ (EN) Ivan Speck, Brave Murray goes down in nailbiter as Nadal makes last eight, in Daily Mail, 23 gennaio 2007. URL consultato il 26 agosto 2012.
  6. ^ (EN) Mike Dickson, Wrist injury casts Andy's Grand Slam prospects into doubt, in Daily Mail, 16 maggio 2007. URL consultato il 26 agosto 2012.
  7. ^ Murray trionfa a Tokyo - Schiantato Nadal in finale, su gazzetta.it, 9 ottobre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  8. ^ Murray vince Shanghai - Scavalcato Federer al n.3, su gazzetta.it, 16 ottobre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  9. ^ Basilea, Murray si ritira - Federer vola ai quarti, su gazzetta.it, 2 novembre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  10. ^ Masters: Andy Murray si ritira, su gazzetta.it, 22 novembre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  11. ^ Tennis: Murray sceglie Lendl come coach, su gazzetta.it, 1º gennaio 2012. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  12. ^ Brisbane, trionfa Murray - In finale demolito Dolhopolov, su gazzetta.it, 8 gennaio 2012. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  13. ^ ubitennis.com, Implacabile Ferrer Murray va ko, su ubitennis.com, 6 giugno 2012. URL consultato l'8 settembre 2012.
  14. ^ ubitennis.com, Queen's: Bolelli fa fuori Simon, fuori Murray e Roddick!, su ubitennis.com, 13 giugno 2012. URL consultato l'8 settembre 2012.
  15. ^ gazzetta.it, Re Federer, 7º Wimbledon Murray, lacrime e tabù, su gazzetta.it, 8 luglio 2012. URL consultato l'8 settembre 2012.
  16. ^ gazzetta.it, Murray d'oro: travolto Federer Williams regine nel doppio, su gazzetta.it, 5 agosto 2012. URL consultato l'8 settembre 2012.
  17. ^ ubitennis.com, Doppio misto: oro alla Bielorussia, su ubitennis.com, 6 agosto 2012. URL consultato l'8 settembre 2012.
  18. ^ Andy Murray forfait a Toronto, su sport.rsi.ch, RSI - Radiotelevisone svizzera, 10 agosto 2012. URL consultato il 28 agosto 2012.
  19. ^ Atp Queen's: successo per Murray, su tuttosport.com, Tuttosport, 16 giugno 2013.
  20. ^ Murray show, dopo 77 anni Wimbledon a un britannico, su tuttosport.com, Tuttosport, 7 luglio 2013.
  21. ^ matchstat.com. URL consultato il 3 giugno 2013.
  22. ^ The London Gazette, su london-gazette.co.uk.

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