Jack Draper

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Jack Draper
Draper a Monte Carlo nel 2023
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 192 cm
Peso 85 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 48–34 (58.54%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 37° (4 marzo 2024)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2024)
Bandiera della Francia Roland Garros 1T (2023)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2022)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 4T (2023)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 0–2 (0%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 477° (14 febbraio 2022)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2019)
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 18 marzo 2024

Jack Alexander Draper (Sutton, 22 dicembre 2001) è un tennista inglese.

In singolare ha raggiunto due finali nel circuito maggiore, nei tornei del Grande Slam ha disputato il quarto turno agli US Open 2023. Ha vinto inoltre alcuni titoli nei circuiti minori e il suo miglior ranking ATP è stata la 37ª posizione raggiunta nel marzo 2024.

Ha fatto il suo esordio nella squadra britannica di Coppa Davis nel 2023. Tra gli juniores si è aggiudicato la finale in singolare al torneo di Wimbledon 2018 ed è stato nº 7 nel ranking mondiale di categoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel sobborgo londinese di Sutton, ha iniziato a giocare a tennis a 6 anni al locale Sutton Tennis & Squash club con il fratello sotto la tutela della madre Nicky, ex campionessa britannica juniores e in seguito allenatrice di tennis.[1] Il padre Roger è stato un tennista dilettante talentuoso e un ex amministratore delegato di Sport England e della federazione britannica di tennis, la Lawn Tennis Association (LTA), incarico che ha svolto tra il 2006 e il 2013. È stato inoltre direttore esecutivo della Super League di rugby a 13 e in seguito consulente globale del Boston Consulting Group.[2][3][4] Dopo essere diventato uno dei migliori tra i giovani tennisti britannici, Jack Draper ha ricevuto dalla federazione britannica LTA una borsa di studio nonché supporto medico e finanziario e la possibilità di allenarsi al National Tennis Centre sotto la guida dell'LTA National Coach James Trotman.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Juniores[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 esordisce nell'ITF Junior Circuit, nel quale vincerà tre titoli in singolare e due in doppio. Nel 2018 vince la finale al torneo di Wimbledon Juniores battendo Tseng Chun-hsin per 1-6, 7–6(2), 4-6. Il 31 dicembre 2018 raggiunge il suo best ranking alla 7ª posizione mondiale juniores.[5][6]

2017-2020: inizi da professionista, primi titoli ITF ed esordio nel circuito ATP[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 settembre 2017, all'età di 15 anni, disputa il suo primo incontro da professionista al torneo Great Britain Futures F5 di Nottingham, supera le qualificazioni e viene eliminato al primo turno del tabellone principale. Quello stesso anno fa la sua prima esperienza nel circuito maggiore alle qualificazioni di Wimbledon e viene sconfitto al primo turno da Mohamed Safwat.[7]

L'anno successivo vince il suo primo titolo nel circuito ITF sul cemento del Great Britain F4 a Nottingham, superando in finale il connazionale Andrew Watson con il punteggio di 3-6, 7–6(3), 6-0. Nel giro di un mese vince altri due titoli ITF al Great Britain F5 di Wandsworth e al Nigeria F5 di Lagos. A giugno e a luglio è nel tabellone di qualificazione al torneo ATP Tour 500 del Queen's e a Wimbledon, e in entrambi viene sconfitto al primo incontro.

Nel luglio 2019 vince il primo titolo in doppio all'ITF M15 di Cancún e in agosto vince gli M25 in singolare a Roehampton e a Chiswick. A settembre perde per la prima volta in finale all'M25 di Kiryat Shmona, sia nel torneo di singolare che in quello di doppio, e a fine mese vince in singolare quello di Shrewsbury. Nel 2020 disputa due finali ITF, a febbraio perde quella all'M25 di Glasgow e il mese successivo vince quella di Sunderland battendo in finale Igor Sijsling.

2021: quarti di finale al Queen's[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2021 disputa la sua prima semifinale in un Challenger al torneo di doppio a Potchefstroom I. A marzo viene ammesso con una wild card al tabellone principale del Miami Open, il suo primo Masters 1000, ed è costretto al ritiro durante il match di esordio contro Michail Kukuškin per un malore dovuto alla temperatura elevata.[8] A maggio gioca la sua prima finale sulla terra rossa al torneo ITF M25 di Praga e viene sconfitto da Manuel Guinard. A fine mese disputa il suo ultimo torneo ITF all'M25 Jablonec nad Nisou, è costretto al ritiro nei quarti di finale e resta lontano dalle competizioni per tre settimane.

Rientra in giugno ed entra con una wild card nel tabellone principale all'ATP 500 del Queen's, dove vince i suoi primi incontri nel circuito maggiore sconfiggendo nell'ordine Jannik Sinner e Aleksandr Bublik, e ai quarti di finale viene eliminato in due set da Cameron Norrie. È il più giovane tennista britannico a raggiungere un quarto di finale in un torneo ATP dopo Andy Murray nel 2006.[9] Grazie a questi risultati, il 22 giugno porta il best ranking al 250º posto mondiale. A fine mese entra per la prima volta nel tabellone principale a Wimbledon grazie a una wild card, al primo turno vince il primo set contro il nº 1 al mondo Novak Đoković, che si impone in rimonta al quarto set. Subito dopo si infortuna a un legamento della caviglia e torna a giocare nel circuito Challenger sei settimane più tardi.[10] A fine stagione disputa la sua prima semifinale in singolare in un Challenger a Ortisei.

2022, primi titoli Challenger, prima semifinale ATP, quarti di finale a Montréal e 41º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi mesi del 2022 si aggiudica i suoi primi quattro titoli Challenger vincendo tutte le finali disputate; il primo titolo arriva al Forlì II con il successo in finale su Jay Clarke per 6-3, 6-0. A febbraio vince il Forlì IV sconfiggendo Tim van Rijthoven e la settimana successiva batte Alexander Ritschard al tie-break del set decisivo nella finale del Forlì V, in questo periodo entra per la prima volta nella top 200 del ranking. A marzo fa il suo esordio nel tabellone principale di un Masters 1000 al Miami Open, elimina al primo turno Gilles Simon e viene sconfitto al secondo da Cameron Norrie. Ad aprile vince il suo quarto Challenger a Saint-Brieuc superando in finale Zizou Bergs.

Il buon momento di forma prosegue al Madrid Masters, al primo turno concede solo 7 giochi al nº 28 del ranking Lorenzo Sonego e viene eliminato al tie-break del set decisivo dal nº 8 del mondo Andrej Rublëv; il mese dopo entra nella top 100, al 99º posto. Al primo turno sull'erba dell'ATP 500 del Queen's sconfigge il nº 14 del mondo Taylor Fritz ed esce di scena al secondo turno per mano di Emil Ruusuvuori. Al successivo torneo di Eastbourne raggiunge la sua prima semifinale ATP con i successi su Jenson Brooksby, sul nº 15 del mondo Diego Schwartzman e su Ryan Peniston nei quarti di finale. Viene eliminato al terzo set da Maxime Cressy e a fine torneo sale alla 94ª posizione mondiale. Vince il suo primo incontro nel tabellone di uno Slam a Wimbledon superando di nuovo Bergs ed esce al secondo turno per mano di Alex de Minaur.

La trasferta estiva americana inizia con l'eliminazione nelle qualificazioni ad Atlanta e prosegue con la sconfitta subita contro Rublev al secondo turno di Washington. Al successivo Masters 1000 di Montréal supera le qualificazioni e offre le sue migliori prestazioni da inizio carriera, elimina tra gli altri il nº 5 del mondo Stefanos Tsitsipas, sconfitto in due set, e Gaël Monfils, costretto al ritiro dopo aver perso il primo set. Viene eliminato nei quarti di finale da Pablo Carreño Busta, che si aggiudicherà il titolo. Con questi risultati guadagna 27 posizioni nel ranking e sale alla 55ª. Continua a progredire in classifica raggiungendo i quarti anche a Winston-Salem, dove elimina Fognini e Thiem e viene sconfitto da Marc-Andrea Huesler. Al suo esordio assoluto agli US Open ha la meglio su Emil Ruusuvuori e al secondo turno batte con un triplo 6-4 il nº 8 del mondo Félix Auger-Aliassime, ottenendo la sua seconda vittoria in carriera su un top 10. Un infortunio a un tendine del ginocchio lo costringe al ritiro durante il terzo set del successivo match contro Karen Khachanov;[11] a fine torneo entra per la prima volta nella top 50, alla 46ª posizione.

Rientra a ottobre inoltrato e perde al terzo e decisivo set contro il nº 11 del mondo Hubert Hurkacz al secondo turno ad Anversa e contro il nº 1 Carlos Alcaraz all'esordio a Basilea. Con il secondo turno raggiunto al Paris Masters porta il best ranking alla 41ª posizione. Qualificato per le Next Generation ATP Finals, accede alla semifinale vincendo due dei tre match di round robin – tra cui quello contro Lorenzo Musetti – e viene eliminato dal vincitore del torneo Brandon Nakashima.

2023: prima finale ATP, top 40, esordio in Coppa Davis e infortuni[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione con la sconfitta subita al secondo turno all'Adelaide 1 contro il nº 20 ATP Khachanov. Si prende la rivincita sul russo nei quarti di finale all'Adelaide 2 e, alla sua seconda semifinale ATP, cede al terzo set contro Kwon Soon-woo; a fine torneo sale alla 38ª posizione. Al suo debutto agli Australian Open cede in quattro set al primo turno al nº 2 del mondo e campione uscente Rafael Nadal, match nel quale Draper deve spesso ricorrere alle cure del fisioterapista per crampi.[12] Torna a giocare in marzo a Indian Wells, ripartendo dalla 56ª posizione, e senza perdere set si spinge fino al quarto turno con i successi sui connazionali Daniel Evans e Andy Murray, che lo precedono nel ranking. Durante il match con Murray subisce un infortunio agli addominali che si riacutizza nel successivo incontro con Alcaraz e lo costringe al ritiro.[12] Si ripresenta ad aprile dopo un altro periodo di convalescenza ed esce al secondo turno a Monte Carlo, a cui fa seguito un altro mese di pausa. A Lione supera Miomir Kecmanovic e viene sconfitto nei quarti in tre set da Francisco Cerúndolo. Fa quindi il suo debutto al Roland Garros e durante il match di primo turno subisce a una spalla l'ennesima lesione della sfortunata stagione.

Questa volta la convalescenza lo costringe a rientrare dopo due mesi e mezzo e a ripartire dal 123º posto della classifica, e si infortuna e si ritira anche al secondo turno di Winston-Salem.[13] Riesce comunque a scendere in campo la settimana successiva agli US Open e per la prima volta in carriera raggiunge il quarto turno in una prova del Grande Slam, elimina tra gli altri la testa di serie nº 17 Hubert Hurkacz e cede in 4 set ad Andrej Rublëv. Fa quindi il suo esordio nella squadra britannica di Coppa Davis e contribuisce al passaggio nei quarti di finale vincendo contro Thanasi Kokkinakis l'unico incontro disputato. A ottobre perde la finale al Challenger 125 di Orléans contro Tomáš Macháč e rientra nella top 100. Sul finire di stagione vince il Challenger di Bergamo superando in finale in rimonta David Goffin. La settimana successiva raggiunge la sua prima finale ATP a Sofia, dove sconfigge in semifinale Struff e in finale cede ad Adrian Mannarino con il punteggio di 6-7, 6-2, 3-6. Chiude la stagione con la sconfitta subita nei quarti di finale di Coppa Davis contro Miomir Kecmanovic e la Gran Bretagna viene eliminata per 2-0 dalla Serbia.

2024: una finale ATP e 37º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

All'esordio stagionale si prende la rivincita su Kecmanovic al secondo turno di Adelaide, elimina quindi il nº 16 del mondo Tommy Paul, in semifinale ha la meglio su Aleksandr Bublik e, alla sua seconda finale ATP, cede a Jiri Lehecka con il punteggio di 6-4, 4-6, 3-6. Al secondo turno degli Australian Open ritrova Paul, che si impone in 4 set. Lascia solo 4 giochi allo stesso Paul al primo turno dell'ATP 500 di Acapulco, raccoglie altre due secche vittorie contro Nishioka e Kecmanovic e si ritira nel corso del terzo set della semifinale contro il vincitore del torneo Alex de Minaur, risultato con cui porta il miglior ranking alla 37ª posizione mondiale.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate al 18 marzo 2024.

Finali perse (2)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 11 novembre 2023 Sofia Open, Sofia Cemento (i) Bandiera della Francia Adrian Mannarino 6(6)–7, 6–2, 3–6
2. 14 gennaio 2024 Bandiera dell'Australia Adelaide International, Adelaide Cemento Bandiera della Rep. Ceca Jiří Lehečka 6-4 4-6 3-6

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (12)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (5)
ITF (7)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 16 settembre 2018 Bandiera del Regno Unito F4 Nottingham, Nottingham Cemento Bandiera del Regno Unito Andrew Watson 3–6, 7–6(3), 6–0
2. 23 settembre 2018 Bandiera del Regno Unito F5 Wandsworth, Wandsworth Cemento Bandiera della Svezia Filip Bergevi 6–3, 6–2
3. 14 ottobre 2018 Bandiera della Nigeria F5 Lagos, Lagos Cemento Bandiera della Francia Tom Jomby 1–6, 6–3, 6–4
4. 4 agosto 2019 Bandiera del Regno Unito M25 Roehampton, Roehampton Cemento Bandiera d'Israele Daniel Cukierman 4–6, 6–3, 6–2
5. 11 agosto 2019 Bandiera del Regno Unito M25 Chiswick, Chiswick Cemento Bandiera dei Paesi Bassi Igor Sijsling 6–4, 2–6, 6–3
6. 29 settembre 2019 Bandiera del Regno Unito M25 Shrewsbury, Shrewsbury Cemento (i) Bandiera dell'Italia Julian Ocleppo 6–4, 6–0
7. 1º marzo 2020 Bandiera del Regno Unito M25 Sunderland, Sunderland Cemento (i) Bandiera dei Paesi Bassi Igor Sijsling 6–2, 6–0
8. 16 gennaio 2022 Bandiera dell'Italia Città di Forlì II, Forlì Cemento (i) Bandiera del Regno Unito Jay Clarke 6–3, 6–0
9. 20 febbraio 2022 Bandiera dell'Italia Città di Forlì IV, Forlì Cemento (i) Bandiera dei Paesi Bassi Tim van Rijthoven 6–1, 6–2
10. 27 febbraio 2022 Bandiera dell'Italia Città di Forlì V, Forlì Cemento (i) Bandiera degli Stati Uniti Alexander Ritschard 3–6, 6–3, 7–6(8)
11. 3 aprile 2022 Bandiera della Francia Saint-Brieuc Challenger, Saint-Brieuc Cemento (i) Bandiera del Belgio Zizou Bergs 6–2, 5–7, 6–4
12. 5 novembre 2023 Bandiera dell'Italia Internazionali di Bergamo, Bergamo Cemento (i) Bandiera del Belgio David Goffin 1–6, 7–6(3), 6–3
Finali perse (3)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
ITF (3)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 1º settembre 2019 Bandiera d'Israele M15 Kiryat Shmona, Kiryat Shmona Cemento Bandiera d'Israele Yshai Oliel 3–6, 7–5, 4–6
2. 23 febbraio 2020 Bandiera del Regno Unito M25 Glasgow, Glasgow Cemento Bandiera della Francia Lucas Poullain 6–0, 5–7, 3–6
3. 16 maggio 2021 Bandiera della Rep. Ceca M25 Praga, Praga Terra rossa Bandiera della Francia Manuel Guinard 4–6, 3–6
9. 1º ottobre 2023 Bandiera della Francia Open d'Orleans, Orléans Cemento (i) Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Macháč 4–6, 6–4, 3–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (1)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
ITF (1)
N. Data Torneo Superficie Partner Avversari Punteggio
1. 21 luglio 2019 Bandiera del Messico M15 Cancún, Cancún Cemento Bandiera della Colombia Nicolás Mejía Bandiera degli Stati Uniti Aron Pierce

Bandiera degli Stati Uniti Noah Schachter

4–6, 7–6(2), [10–5]
Finali perse (1)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
ITF (1)
N. Data Torneo Superficie Partner Avversari Punteggio
2. 1º settembre 2019 Bandiera d'Israele M15 Kiryat Shmona, Kiryat Shmona Cemento Bandiera del Regno Unito Aidan McHugh Bandiera degli Stati Uniti Samuel Beren

Bandiera del Canada Raheel Manji

4–6, 6–2, [6–10]

Grande Slam Juniores[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Finali perse (1)[modifica | modifica wikitesto]
N. Anno Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 2018 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera di Taipei Cinese Tseng Chun-hsin 1–6, 7–6(2), 4–6

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
 V   F  SF QF #T RR Q#  A  ND

(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (ND) torneo non disputato.

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato a fine US Open 2023.

Tornei 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Titoli V–S V%
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open Assente 1T 0 / 0 0–1 0%
Bandiera della Francia Roland Garros Assente 1T 0 / 1 0–1 0%
Bandiera del Regno Unito Wimbledon Q1 Q1 ND 1T 2T A 0 / 2 1–2 33%
Bandiera degli Stati Uniti US Open Assente 3T 4T 0 / 2 5–2 71%
Vittorie–Sconfitte 0–0 0–0 0–0 0–1 3–2 3–3 0 / 6 6–6 50%
ATP Tour Masters 1000
Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells Assente ND Assente 4T 0 / 1 3–1 75%
Bandiera degli Stati Uniti Miami Assente ND 1T 2T A 0 / 2 1–2 33%
Bandiera di Monaco Monte Carlo Assente ND Assente 2T 0 / 1 1–1 50%
Bandiera della Spagna Madrid Assente ND A 2T A 0 / 1 1–1 50%
Bandiera dell'Italia Roma Assente
Bandiera del Canada Montréal/Toronto Assente ND A QF A 0 / 1 3–1 75%
Bandiera della Francia Parigi-Bercy Assente 2T 0 / 1 1–1 50%
Vittorie–Sconfitte 0–0 0–0 0–0 0–1 6–4 4–2 0 / 7 10–7 59%
Statistiche Carriera
2018 2019 2020 2021 2022 2023 Carriera
Titoli / Finali 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0 0 / 0
Totale V–S 0–0 0–0 0–0 2–3 19–14 11–8 32–25 56.14%
Ranking di fine anno 561 338 303 265 42 $ 1.728.732

* I walkover ricevuti durante i tornei disputati non contano come vittorie.

Vittorie contro giocatori top 10[modifica | modifica wikitesto]

Anno 2022 Totale
Vittorie 2 2
# Giocatore Rank Evento Superficie Turno Punteggio
2022
1. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 5 Bandiera del Canada Canadian Open, Montréal Cemento 2T 7–5, 7–6(4)
2. Bandiera del Canada Félix Auger-Aliassime 8 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento 2T 6–4, 6–4, 6–4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Who is British Wimbledon hopeful Jack Draper?, su independent.co.uk, The Independent, 28 giugno 2021. URL consultato il 23 agosto 2021.
  2. ^ a b (EN) Get to know Jack Draper, su lta.org.uk.
  3. ^ L’erba di Jack: la nuova speranza del tennis britannico, su supertennis.tv:443, 17 giugno 2021. URL consultato il 23 agosto 2021.
  4. ^ (EN) BBC Radio Manchester - Rugby League Extra Podcast, RL Extra Podcast, RL Extra: 05 Mar 2015: Warrington Wolves Chief Executive Roger Draper, su bbc.co.uk. URL consultato il 23 agosto 2021.
  5. ^ (EN) Jack Draper Juniors Singles Titles, su itftennis.com. URL consultato il 23 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Britain's Draper beaten in boys' final, in BBC Sport. URL consultato il 23 agosto 2021.
  7. ^ (EN) Jack Draper Activity, su itftennis.com. URL consultato il 23 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Draper 'needs to improve physically', su bbc.com, 25 marzo 2021. URL consultato il 23 agosto 2021.
  9. ^ (EN) Draper advances to Queens Club quarters, su espn.com, 16 giugno 2021. URL consultato il 23 agosto 2021.
  10. ^ (EN) Jack Draper - Player Bio, su atptour.com.
  11. ^ (EN) Jack Draper retires against Karen Khachanov at US Open after leg injury, su theguardian.com.
  12. ^ a b (EN) Nadal Outlasts Draper To Begin Australian Open Title Defence, su atptour.com.
  13. ^ (EN) JACK DRAPER RETIRES THROUGH INJURY AT ATP WINSTON-SALEM, RAISING DOUBTS OVER US OPEN 2023 PARTICIPATION, su eurosport.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]