Pietro Lanza di Scalea

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Pietro Lanza di Scalea
Pietro Lanza di Scalea fotografato da Mario Nunes Vais

Ministro della guerra del Regno d'Italia
Durata mandato26 febbraio 1922 –
1º agosto 1922
PredecessoreLuigi Gasparotto
SuccessoreMarcello Soleri

Ministro delle colonie del Regno d'Italia
Durata mandato3 giugno 1924 –
6 novembre 1926
PredecessoreLuigi Federzoni
SuccessoreLuigi Federzoni

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXX, XXI, XII, XXII, XXIII, XXIV, XXVI, XXVII
CollegioSerradifalco (XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV legislatura)
Palermo (XXVI legislatura)
Collegio unico nazionale (Sicilia) (XXVII legislatura)

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXVIII, XXIX

Dati generali
Partito politicoPartito Agrario
Partito Nazionale Fascista
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessionePolitico

Principe Pietro Lanza Branciforte di Scalea (Palermo, 20 ottobre 1863Roma, 29 maggio 1938) è stato un nobile e politico italiano, più volte ministro.

Biografia

Giovinezza

Pietro Lanza Branciforte di Trabia, principe di Scalea, era figlio del senatore Francesco (secondogenito del principe Pietro Lanza Branciforte di Scordia, Trabia e Butera) e rampollo di una delle più antiche famiglie nobiliari di Palermo. Laureato in Giurisprudenza, sposò la baronessa trapanese Dorotea Fardella. Il fratello Giuseppe fu anche lui senatore.

Deputato e Ministro

Convegno di San Rossore (Pisa) del 22 ottobre 1912 per il rinnovo della Triplice alleanza. Da sinistra: l'Ambasciatore d'Italia in Austria-Ungheria Giuseppe Avarna, l'Ambasciatore di Austria-Ungheria in Italia Kajetan Mérey, il conte Alexander Hoyos, il principe Pietro Lanza di Scalea, la contessa Berchtold, il Ministro degli Esteri marchese Antonino di San Giuliano, il marchese Giovanni Visconti Venosta, il Ministro degli Esteri di Austria-Ungheria conte Leopold Berchtold e il commendatore Giacomo De Martino.

Presidente del Consiglio provinciale di Caltanissetta, fu eletto Deputato del Regno dal 1897[1] al 1919 e dal 1921 al 1929, per sette legislature. Nel 1906 fu nominato sottosegretario agli Esteri (11 febbraio-1º giugno 1906) nel Governo Sonnino I, incarico in cui fu riconfermato (11 dicembre 1909-31 marzo 1910) nel Governo Sonnino II. Propugnò costantemente il bisogno di espansione in Libia. Sottosegretario agli Esteri (31 marzo 1910-30 marzo 1911) e nel (30 marzo 1911-21 marzo 1914).

Nel 1915, allo scoppio della prima guerra mondiale da interventista, partì volontario nell'arma di cavalleria. Partecipò all'ideazione e all'organizzazione della Legione cecoslovacca in Italia.[2]

Nel 1920 costituì il Partito agrario siciliano che guidò[3] alle elezioni che lo riportarono alla Camera nel 1921, e nel 1922 fu nominato Ministro della guerra (26 febbraio-1º agosto 1922) nel Governo Facta I. Nel 1923, dopo la Marcia su Roma, aderì al Partito Nazionale Fascista. Rieletto nel listone fascista nel 1924,[4] fu chiamato a reggere il Ministero delle Colonie nel governo Mussolini (1º luglio 1924-6 novembre 1926).

Fu membro del Gran Consiglio del Fascismo dal 1924 al 1926. Resta deputato fino alle elezioni del gennaio 1929.

Senatore

Il 21 gennaio 1929 fu nominato Senatore del Regno e resse la carica di Vice presidente del Senato dal 1934 al 1938[5]

Morte

Alla sua morte furono eseguiti i funerali di stato cui parteciparono numerose personalità del Regime. A Luigi Federzoni, Presidente del Senato, il sottosegretario Attilio Teruzzi fece pervenire le condoglianze del Ministero dell'Africa Italiana.[6]

Padre di Francesco Giuseppe Lanza Branciforte (1890 - 1954) che divenne titolare di tutti i titoli della famiglia Lanza Branciforte di Trabia a seguito della estinzione della linea primogeniale della stessa con Don Ottavio († 1938) e che sposò Teresa De Luca.

Onorificenze

Onorificenze italiane

Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine Coloniale della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di benemerenza per i volontari della guerra italo-austriaca 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

Balì d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran croce dell'Ordine del Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Carlo (Monaco) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Sava (Serbia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ Pietro Lanza ( Di Scalea): XX Legislatura del Regno d'Italia / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
  2. ^ Francesco Valori, Pietro Lanza di Scalea, Casa Editrice Mondadori, 1938, p. 686, scrive al riguardo: «Ma allo scoppio delle ostilità egli, nonostante l'età non più giovane, volle prender parte attiva alla guerra, e si dimise arruolandosi volontario nell'Arma di Cavalleria. Più tardi, fu uno degli ideatori ed organizzatori della Legione cecoslovacca».
  3. ^ http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/b757.pdf p. 38
  4. ^ Pietro Lanza ( Di Scalea): XXVII Legislatura del Regno d'Italia / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato l'11 luglio 2021.
  5. ^ Scheda senatore LANZA (DI SCALEA) Pietro
  6. ^ Francesco Valori, Pietro Lanza di Scalea, Casa Editrice Mondadori, 1938, p. 686, scrive al riguardo: «I suoi funerali sono stati celebrati a spese dello Stato, e ad essi hanno preso parte le più alte personalità dello Stato e del Regime, e numerosissimi familiari, amici ed ammiratori. A S. E. Federzoni, Presidente del Senato, il Sottosegretario Teruzzi ha fatto pervenire l'espressione del vivo cordoglio di tutta l'Amministrazione del Ministero dell'Africa Italiana».
  7. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.94 del 26 aprile 1926, pag.1702.

Bibliografia

  • Francesco Valori, Pietro Lanza di Scalea, Milano, Mondadori, 1938
  • Roberto Cantalupo, Ritratto di Pietro Lanza di Scalea, Roma, L.I.M., 1940

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Ministro della Guerra del Regno d'Italia Successore
Luigi Gasparotto 26 febbraio 1922 - 1º agosto 1922 Marcello Soleri
Predecessore Ministro delle Colonie del Regno d'Italia Successore
Luigi Federzoni 3 giugno 1924 - 6 novembre 1926 Luigi Federzoni
Controllo di autoritàVIAF (EN309618516 · SBN PALV016777 · BAV 495/210357 · GND (DE1053196334 · WorldCat Identities (ENviaf-309618516