Governo Sonnino II
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Governo Sonnino II | |||
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Stato | Italia | ||
Presidente del Consiglio | Sidney Sonnino (Destra storica) | ||
Coalizione | Destra storica | ||
Legislatura | XXIII | ||
Giuramento | 11 dicembre 1909 | ||
Dimissioni | 21 marzo 1910 | ||
Governo successivo | Luzzatti 31 marzo 1910 | ||
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Il Governo Sonnino II è stato in carica dall'11 dicembre 1909[1] al 31 marzo 1910[2] per un totale di 110 giorni, ovvero 3 mesi e 20 giorni. In seguito all'opposizione su un decreto sulle convenzioni marittime, a cui si oppose anche Giolitti, il governo si dimise.
- Composizione del governo:
Presidente del Consiglio dei ministri[modifica | modifica wikitesto]
Sidney Sonnino |
Ministeri[modifica | modifica wikitesto]
Affari Esteri[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Francesco Guicciardini |
Agricoltura, Industria e Commercio[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Luigi Luzzatti |
Finanze[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Enrico Arlotta |
Grazia e Giustizia e Culti[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Vittorio Scialoja |
Guerra[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Paolo Spingardi |
Interno[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Sidney Sonnino |
Lavori Pubblici[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Giulio Rubini |
Marina[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Giovanni Bettolo |
Poste e Telegrafi[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Ugo di Sant'Onofrio del Castillo |
Pubblica Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Edoardo Daneo |
Tesoro[modifica | modifica wikitesto]
Ministro | Antonio Salandra |
Cronologia[modifica | modifica wikitesto]
1910[modifica | modifica wikitesto]
Febbraio[modifica | modifica wikitesto]
- 12 febbraio: Sonnino si presenta alla Camera con un discorso in cui annuncia di voler effettuare numerose riforme: sovvenzioni marittime, istituzione di un Ministero delle Ferrovie, riordino della legislatura doganale, riforma del sistema tributario, revisione dell'assistenza ospedaliera e statalizzazione dell'istruzione elementare. I deputati gli concedono la fiducia con 193 sì, 84 no e 10 astensioni.
Marzo[modifica | modifica wikitesto]
- 18 marzo: Il Senato approva, in via definitiva, il disegno di legge sul Riordinamento delle Camere di commercio ed arti del Regno, già approvato dal Senato e poi, con modifiche, dalla Camera (legge 20 marzo 1910, n. 121).
- 20 marzo: Viene approvata la legge n. 144 che dichiara monumento nazionale la casa in cui morì a Pisa Giuseppe Mazzini.
- 21 marzo: Dopo aver preso atto della contrarietà della Camera al riordino sulle convenzioni marittime preparato dal Ministro della Marina Giovanni Bettolo, il Presidente Sonnino annuncia le dimissioni del governo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il giuramento dei nuovi ministri al Quirinale, su archiviolastampa.it, La Stampa, 12 dicembre 1909, p. 1.
- ^ La presentazione ufficiale del Ministero Luzzatti-Sacchi, su archiviolastampa.it, La Stampa, 1º aprile 1910, p. 1.
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