Luigi Robecchi Bricchetti

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Luigi Robecchi Bricchetti

Luigi Robecchi Bricchetti (Pavia, 21 maggio 1855[1]Pavia, 31 maggio 1926[1]) è stato un geografo ed esploratore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio illegittimo del nobile Ercole Robecchi e della giovane sarta Teresa Bricchetti, soffrirà i contrasti tra i due genitori per il suo riconoscimento e mantenimento, che la madre riuscirà ad avere solo dopo una causa in Tribunale.[2] Si iscrisse alla facoltà di Ingegneria civile nell'Università della sua città, ma proseguì gli studi all'Università di Zurigo e si laureò a Karlsruhe, in Germania.[3][4]

Era persona di vasta cultura, di molti interessi (etno-antropologia, geografia, geologia, zoologia, ecc.) ed ottimo conoscitore delle lingue, tra cui l'arabo, che parlava correntemente.[4] Si dedicò intensamente alla lotta alla schiavitù diffusa in Africa.[2]

Classica figura ottocentesca di esploratore ritornò a Pavia dai suoi viaggi con una grande quantità di oggetti e documenti africani e con un ragazzo somalo[2], che liberò dalla servitù e poi adottò. Negli ultimi anni di vita si richiuse in un suo mondo fatto di solitudine e di depressione, per morire nel 1926.[3]

Viaggi[modifica | modifica wikitesto]

Era affascinato dai viaggi in terre lontane, in particolare l'Africa. Di fatto fu il primo europeo a visitare estesamente le regioni del Corno d'Africa, a cui diede l'attuale nome di Somalia.[3] Nel 1885 si recò in Egitto e nel 1886 con una piccola carovana raggiunse l'Oasi di Siwa nel deserto libico, nota anche come Oasi di Giove Ammone.[5][6]

Nel 1888[5] partì da Zeila in Somalia, attraversò la Dancalia e giunse ad Harrar, rimanendo alcuni mesi in Etiopia ove raccolse reperti scientifici di varia natura.

Nel 1890 partì per la Somalia per esplorare la regione dell'Obbia.[1][5] Durante il viaggio di oltre duemila chilometri da Obbia sino ad Alula[7], realizzò una grande serie di cartografie e fotografie, quasi ad anticipare i successivi lavori di reportage in terre sconosciute, che saranno intraprese successivamente, da altri esploratori.

Tra il 1890 e il 1891 con altre spedizioni esplorò il territorio sconosciuto di Migiurtinia[1] eseguendo anche qui notevoli osservazioni cartografiche ed etnografiche, nel 1896 compì una nuova traversata nel deserto della Libia sino ll'oasi di Siwa.[5] Il suo ultimo viaggio in Africa è del 1903.[2]

Raccolte scientifiche[modifica | modifica wikitesto]

Cenno intorno alle opere di sistemazione e bonifica (1881)

Alla sua morte le diverse collezioni furono assegnate a vari specialisti dell'epoca (Carlo Emery per le formiche, Raffaello Gestro per i coleotteri, Pietro Pavesi per ragni e scorpioni, Paolo Magretti per vespe e cavallette, ecc,). In particolare i rettili furono inviati all'erpetologo George Albert Boulenger che curava le raccolte del British Museum. Sulla base dei reperti così ottenuti questi descrisse e dedicò a Luigi Robecchi Bricchetti un camaleonte pigmeo (Rhampholeon robecchii) ed un'agama (Agama robecchii). Porta il suo nome anche un pesce gatto (Clarias robecchii), dedicatogli dall'ittiologo Decio Vinciguerra.[3]

Delle sue varie imprese rimangono anche le notevoli documentazioni da lui donate a vari musei, tra cui gli Etnografici e Antropologici di Firenze e Roma,

Al Museo di Pavia donò l'archivio fotografico, la biblioteca, armi varie, oggetti raccolti in oltre 30 anni di viaggi ed esplorazioni.[2][5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Cenno intorno alle opere di sistemazione e bonifica eseguite nel vasto tenimento di Villamaggiore e Crosina posto in provincia di Milano e di ragione dell'illustriss. signore barone Sabino Leonino, Milano, Prem. Tipog. e litog. degli Ingegneri, 1881.
  • Esplorazione di Obbia: rapporto, in: Bollettino della Società Africana d'Italia, a. IX, 1890, pp. 124–130, 204, 245-261.
  • Gl'Isa Somali, in: Bollettino della Soc. Africana d'Italia, 1890, pp. 15–19.
  • Harrar: ricordi di viaggio, in: L'illustrazione italiana, a. XII, 1890, p. 163 e p. 190.
  • Harrar, in: La tribuna illustrata, a. I, n. 46, 1890, pp. 715–717.
  • In viaggio per l'Harrar, in: Nuova Antologia, 1890.
  • La prima traversata della penisola dei Somali, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, maggio e seguenti, 1893.
  • Lettere dall'Harrar, in: Bollettino della sezione fiorentina della Società Africana d'Italia, vol. IV, 1888, p. 243; vol. V, 1889, p. 57; vol. VI, 1890, p. 130.
  • Lettere dall'Harrar, in: Bollettino della Società africana d'Italia, a. VIII, fasc. I - II, 1889, pp. 35–38.
  • Sulla via dell'Harrar, in: La Riforma illustrata, dispensa VIII (“L'Africa italiana”), 1890.
  • All'oasi di Giove Ammone, F.lli Treves, Milano, 1890.
  • I nostri protetti (i Galla) , Stab. Tip. Lit. Succ. Marelli, Pavia, 1894.
  • Nel paese degli aromi: diario di una esplorazione nell'Africa orientale: da Obbia ad Alula.
  • Da Obbia ad Alula, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, s. III, vol. IV, 1890.
  • Il commercio di Tripoli, in: Memorie della Società Geografica Italiana, vol. 6, 10 aprile 1896.
  • Lettera dall'Harrar sul Borelli, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, s. III, vol. II, 1889, pp. 27–40.
  • Lingue parlate Somali, Galla e Harari. Note e studi raccolti ed ordinati nell'Harrar, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, s. III, vol. III, 1890, pp. 257, 271, 380-391, 689-708; 5.
  • Ricordi di un soggiorno nell'Harrar, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, gennaio 1891.
  • Un'escursione attraverso il deserto libico all'oasi di Siuva.
  • Viaggio nel paese dei Somali, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, s. III, vol. III, 1890, pp. 869–879 e 996-1008.
  • Nell'Harrar, Galli, Milano, 1896.
  • Somalia e Benadir: viaggio di esplorazione nell'Africa orientale, prima traversata della Somalia per incarico della Società Geografica Italiana, Carlo Aliprandi, Milano, 1899.
  • Tradizioni storiche dei Somali Migiurtini raccolte in Obbia, Tip. Min. Affari Esteri, Roma, 1891.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Breve biografia su treccani.it
  2. ^ a b c d e Alessandro Luigi Perna L'avventura africana di Robecchi Bricchetti, il più grande esploratore italiano del Corno d'Africa L'Huffington Post - Pubblicato 03/07/2014
  3. ^ a b c d Mostra "Un esploratore pavese in Africa - Le collezioni zoologiche di Luigi Bricchetti Robecchi al Museo di Storia Naturale di Pavia" (2014)
  4. ^ a b Newsletter dell'Università di Pavia, su news.unipv.eu. URL consultato il 4 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  5. ^ a b c d e Scheda biografica - Università degli Studi di Bergamo (PDF), su www00.unibg.it. URL consultato il 3 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Il Corno d'Africa
  7. ^ ITINERARIO DEL VIAGGIO DA OBBIA AD ALULA DELL'ING. LUIGI ROBECCHI BRICHETTI Archiviato il 18 agosto 2016 in Internet Archive. Istituto Geografico Militare

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ettore Fabietti, Luigi Robecchi Bricchetti e la prima traversata della Somalia, Torino, G. B. Paravia, 1940.
  • Francesco Surdich, L'immagine dell'Africa e dell'Africano nelle esplorazioni di Luigi Robecchi Bricchetti, in Miscellanea di storia delle esplorazioni, volume V, Genova, Bozzi Editore, 1983.
  • Gabriele Gregoletto, Pianeta Terra. Dizionario di navigatori, esploratori, scienziati e viaggiatori che, con le loro azioni o imprese piccole e grandi, contribuirono principalmente alla conoscenza geografica della Terra, Cornedo Vicentino, 2004.
  • Silvio Zavatti, Uomini verso l'ignoto. Gli esploratori nel mondo, Ancona, Gilberto Bagaloni Editore, 1979.

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