Padilla (zoologia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Padilla
Immagine di Padilla (zoologia) mancante
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Salticoidea
Famiglia Salticidae
Sottofamiglia Salticinae
(clade) Salticoida
(clade) Marpissoida
Tribù Ballini
Genere Padilla
Peckham & Peckham,
1894
Specie
vedi testo

Padilla Peckham & Peckham, 1894 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristica dei maschi di questo genere è la presenza, su ambedue i cheliceri di un processo di accrescimento piuttosto lungo e dalla forma di una lancia piegata in punta, dalla funzione tuttora sconosciuta. L'unica specie che ne è priva è la P. javana: proprio questa caratteristica, insieme alla considerazione che gli unici esemplari rinvenuti di questa specie risalgono ad oltre un secolo fa, indurrebbero a considerare la collocazione di esse in qualche altro genere[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le 18 specie note di questo genere sono prevalentemente endemiche del Madagascar: fanno eccezione la P. javana rinvenuta solo sull'isola di Giava e P. ambigua e P. graminicola, specie peculiari dell'isola Réunion.[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

A maggio 2010, si compone di 18 specie[2]:

Nomina dubia[modifica | modifica wikitesto]

  • Padilla glauca Simon, 1900: a seguito di uno studio dell'aracnologa Daniela Andriamalala del 2007, questa specie è da ritenersi nomen dubium[2].
  • Padilla lancearia Simon, 1900 e 1901: a seguito di uno studio dell'aracnologa Daniela Andriamalala del 2007, questa specie è da ritenersi nomen dubium[2].
  • Padilla mantis Simon, 1900: a seguito di uno studio dell'aracnologa Daniela Andriamalala del 2007, questa specie è da ritenersi nomen dubium[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Murphy & Murphy 2000: 276f
  2. ^ a b c d e The world spider catalog, Salticidae
  3. ^ Specie tipo del genere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi