Ivan Scalfarotto
Ivan Scalfarotto (Pescara, 16 agosto 1965) è un politico e attivista italiano.
Dal 16 settembre 2019 al 14 gennaio 2021 è stato sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Conte II. Dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022 è stato sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno nel governo Draghi.
Già sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni, è stato candidato alla leadership nazionale del centrosinistra alle elezioni primarie de L'Unione del 2005 e dal 2009 al 2013 è stato vicepresidente del Partito Democratico. Alle Politiche del 2013 è stato eletto deputato.
Nel 2015 e 2016 compare, in entrambe le occasioni come unico italiano, nella "Global Diversity List - Top 50 diversity figures in public life Global Diversity List" dell'Economist che elenca le 50 persone che hanno maggiormente contribuito, nella loro funzione pubblica, al progresso e al riconoscimento dei diritti della diversità.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Pescara, all'età di tre anni Scalfarotto si trasferisce con la sua famiglia a Foggia, dove frequenta il liceo classico "Vincenzo Lanza". Nel 1988 nella stessa città ha un'esperienza come consigliere circoscrizionale, eletto con i Verdi.[2]
Dopo essersi laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Federico II, lavora per qualche tempo nella Banca Commerciale Italiana per la quale lavora in varie filiali italiane (Barletta, Viareggio, Padova, Monza, Biella).[2]
Nel 1992 viene trasferito a Milano, presso la Direzione Centrale della stessa Comit, che lascerà nel 1995 per il Banco Ambrosiano Veneto. Dopo altre esperienze lavorative in quest’ultima banca, tra cui la direzione del personale ligure, nel 1998 viene assunto da Citigroup: prima a Milano e dal 2002 a Londra come dirigente delle risorse umane. Dal 2005 al 2008 lavora a Mosca, sempre per Citigroup, come capo delle risorse umane per Russia, Ucraina e Kazakistan.[2]
Attivismo e impegno politico
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996, la pubblicazione di una sua lettera su La Repubblica, in cui esprime la propria delusione rispetto alle aspettative suscitate dal primo governo Prodi,[3] non passa inosservata: essa raccoglie varie adesioni e comincia a far parlare di "delusi dell'Ulivo"[4], fatto che induce il leader stesso e Presidente del Consiglio Romano Prodi e il suo vice Walter Veltroni a convocare Scalfarotto a Palazzo Chigi per ricevere maggiori spiegazioni. Cinque anni dopo, nel 2001, fonda il movimento "Adottiamo la Costituzione", con l'intento di battersi a difesa della carta costituzionale.
Tra le idee che ispirano la sua proposta politica le principali sono l'attenzione al merito personale[5], la lotta alle gerontocrazie[6] e il sostegno della laicità[7] e dei diritti LGBT[8]. Dichiaratamente omosessuale, è un sostenitore dell'introduzione del matrimonio e la possibilità di richiedere figli in adozione per le coppie omosessuali.[9] Il suo modo di fare politica è basato sulla comunicazione diretta via internet: il suo blog rappresenta il mezzo principale di diffusione di idee in campagna elettorale.[non chiaro]
Nel 2003 a Londra Scalfarotto fonda il primo circolo straniero dell'associazione Libertà e Giustizia, che due anni dopo gli chiede di candidarsi alle elezioni primarie de "L'Unione": Scalfarotto accetta e, dopo qualche difficoltà iniziale riesce a raccogliere le firme necessarie per presentare la candidatura. Scalfarotto arriva sesto su sette candidati, con 26.912 preferenze (lo 0,6% dei consensi).
Insieme ad altri, tra cui Marco Simoni, docente universitario, già direttore della sua campagna elettorale del 2005, Luca Sofri, e l'astrofisica Sandra Savaglio[10][11] fonda un movimento, chiamato iMille, con l'obiettivo di rinnovare la classe dirigente del centrosinistra italiano.
Successivamente ritorna al suo lavoro, trasferendosi però nella sede di Mosca, mentre i suoi sostenitori fondano un'associazione politica, Io Partecipo, di cui Scalfarotto è presidente, per portare avanti le idee che hanno alimentato la sua campagna anche oltre le primarie del 2005.
È autore del pamphlet Contro i Perpetui, uscito nel marzo 2006 per Il Saggiatore, in cui riassume i temi principali della sua iniziativa e analizza la situazione politica italiana. Alle elezioni politiche del 2006 ha dichiarato di votare per i Verdi.
Adesione ai DS e al PD
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2007, su invito del segretario nazionale dei DS Piero Fassino, si iscrive ai Democratici di Sinistra, dove partecipa al congresso "Una forza grande come il futuro" dove si indica lo scioglimento. Successivamente il 18 giugno annuncia la sua partecipazione alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2007, in sostegno alla candidatura alla segreteria di Walter Veltroni. Eletto nell'Assemblea Costituente nazionale del Partito Democratico durante le primarie del 14 ottobre 2007, Scalfarotto entra a far parte della Commissione Statuto del PD,[12] ove propone gli emendamenti - poi approvati - che prevedono l'inserimento di una norma anti-omofobia, la creazione del Sistema per la partecipazione (SIPA), e il via libera ai circoli online.
È proprio su istanza del primo circolo online in Italia (Circolo PD "Barack Obama")[13], che alle elezioni politiche del 2008 Scalfarotto viene candidato alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lombardia 1 nelle liste del Partito Democratico, risultando il primo dei non eletti. Collabora col quotidiano l'Unità, è stato ospite fisso delle ultime tre stagioni del programma televisivo Crozza Italia andate in onda su LA7 nel 2007 e nel 2008.
Europee del 2009 e vicepresidente del PD
[modifica | modifica wikitesto]Torna a vivere a Milano nel febbraio 2009, e ad aprile viene candidato dal PD alle elezioni europee del 2009 nella circoscrizione Italia nord-occidentale, dove raccoglie 22.338 preferenze ma non viene eletto[14]. Successivamente il 7 novembre 2009 diventa vicepresidente del PD, insieme a Marina Sereni.[2][15]
Nell'aprile 2010 fonda "Parks – Liberi e Uguali", un'associazione no-profit tra imprese impegnate ad implementare politiche di pari opportunità per i propri dipendenti LGBT e a creare una cultura di rispetto e inclusione sui luoghi di lavoro. Con la nomina al Governo ha abbandonato ogni responsabilità operativa nell’associazione e, il 31 marzo 2014, ha assunto la carica di presidente onorario di "Parks".[16]
Insieme a Sandro Mangiaterra ha scritto "In nessun paese - Perché sui diritti dell'amore l'Italia è fuori dal mondo".[16] Il libro è stato edito nel 2010 da Piemme e tratta del tema dei diritti civili, confrontando la legislazione presente in Italia con quella degli altri paesi d'Europa e del mondo. Scalfarotto propone dieci punti per modificare la situazione, inclusi l'estensione del matrimonio alle coppie omosessuali, una più forte lotta all'omofobia, l'istituzione di un congedo di paternità e la possibilità di chiedere la rettifica dell'attribuzione di sesso anche senza intervento chirurgico.[17]
Scalfarotto si avvicina al movimento dei rottamatori dell'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi, partecipando ai convegni della Leopolda, e il 25 settembre 2012 annuncia di appoggiare la sua mozione alle elezioni primarie di "Italia. Bene Comune" per la scelta del candidato alla Presidenza del Consiglio del centrosinistra.[18][19]
Deputato e Sottosegretario di Stato
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato ed eletto alla Camera dei deputati nelle liste del PD della circoscrizione Puglia. Nel corso della XVII legislatura è stato componente della 2ª Commissione Giustizia e poi formalmente assegnato - durante il periodo di permanenza al governo - prima alla 13ª Commissione Agricoltura e successivamente alla 4ª Commissione Difesa.
In seguito alla caduta del governo di Enrico Letta, il 28 febbraio 2014 viene nominato dal Consiglio dei Ministri sottosegretario alle Riforme costituzionali e ai Rapporti con il Parlamento nel Governo Renzi[20]. È il primo esponente politico apertamente LGBT ad assumere un incarico di governo.[21]
Il 23 settembre 2014 viene nominato coordinatore regionale dell'ufficio politico pugliese del partito dal segretario regionale del PD Puglia Michele Emiliano.
Il 29 giugno 2015 inizia, da esponente di governo in carica, uno sciopero della fame. perché venga calendarizzata al Senato la proposta di legge sulle unioni civili. Interromperà lo sciopero. della fame solo il 18 luglio, quando il Presidente del Consiglio Matteo Renzi prende posizione per l'approvazione della riforma entro l'anno.
L'8 aprile 2016 viene nominato sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico, assumendo le deleghe al commercio estero e all'attrazione degli investimenti dall'estero.[2][22]
Rielezione alla Camera e Sottosegretario agli Affari Esteri
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera, tra le liste del PD nel collegio plurinominale Lombardia 1 - 03, venendo rieletto deputato.
Il 4 luglio 2018 deposita come primo firmatario alla Camera la proposta di legge n. 868[23] per il contrasto all'omotransfobia, che introduce i motivi di reato legati all'omofobia e transfobia[24]. Questa proposta di legge sarà poi abbinata ad altre proposte di legge sulla stessa materia per redigere il testo di legge unificato che ha poi preso il nome del relatore del provvedimento, Alessandro Zan[25]. Nella precedente legislatura, Scalfarotto era stato primo firmatario e relatore di una proposta di legge sull'omotransfobia, approvata dalla Camera il 19 settembre 2013, ma mai esaminata dal Senato, e dunque decaduta con lo scioglimento delle Camere.[8]
In vista delle primarie del PD del 2019, Scalfarotto sostiene la mozione dell'ex radicale Roberto Giachetti, candidatosi in extremis alla segreteria nazionale per rivendicare l'attività dei governi Renzi e Gentiloni, sul rilancio dell'ala moderata e dell'attività riformatrice del partito, escludendo ogni tentativo di accordi con il Movimento 5 Stelle e tutti i fuoriusciti di Liberi e Uguali[26].
In seguito alla nascita del governo Conte II tra PD, Movimento 5 Stelle e LeU, il 13 settembre 2019 viene nominato dal Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.[27]
Adesione a Italia Viva e candidatura in Puglia
[modifica | modifica wikitesto]A seguito della scissione nel PD da parte del gruppo dei parlamentari renziani, Scalfarotto aderisce il 17 settembre 2019 ad Italia Viva, partito fondato da Matteo Renzi di stampo liberale e centrista.[28]
A giugno 2020 Scalfarotto viene candidato da Italia Viva alla presidenza della regione Puglia contro il presidente uscente Michele Emiliano[29], ufficializzata dal medesimo in un'intervista a La Repubblica[30], il quale è supportato invece dal centro-sinistra[31]; appoggiato anche da Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino nella lista "Scalfarotto Presidente" e da Volt, Partito Liberale Italiano e Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia nella lista "Futuro Verde".[32][33] Alle elezioni regionali del 20-21 settembre 2020 ottiene l'1,6% dei voti[34][35], senza raggiungere la soglia di sbarramento sufficiente per entrare nel consiglio regionale.[36]
Dimissioni dal Governo Conte II e Sottosegretario all'Interno
[modifica | modifica wikitesto]Il 13 gennaio 2021 si dimette dal governo insieme alle due esponenti di Italia Viva, le ministre Elena Bonetti e Teresa Bellanova, annunciato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, aprendo la crisi del secondo governo guidato da Giuseppe Conte.[37]
Il 25 febbraio 2021 Scalfarotto viene indicato come sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno nel governo Draghi, nominato dal Consiglio dei Ministri il 1º marzo.[38]
Elezione a senatore
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidato al Senato della Repubblica, per la lista elettorale Azione - Italia Viva nel collegio uninominale Lombardia - 03 (Milano), oltreché come capolista nel collegio plurinominale Piemonte - 02 e in seconda posizione nel collegio plurinominale Lombardia - 01[39][40]. Risulta eletto nel plurinominale Piemonte[41], mentre ottiene nel uninominale di Milano il miglior risultato a livello nazionale tra i candidati uninominali al Senato della sua lista, con il 16,34% dei voti, dietro ad Antonio Misiani del centro-sinistra (39,08%) e a Maria Cristina Cantù del centro-destra (33,29%). Nella XIX legislatura è componente della 2ª Commissione Giustizia e Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, vicepresidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e tesoriere del gruppo parlamentare "Azione - Italia Viva - Renew Europe" al Senato che, dopo la separazione da Azione, diventa "Italia Viva - Il Centro - Renew Europe".[42]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Dichiaratamente omosessuale, il 20 maggio 2017 Scalfarotto si sposa con il suo compagno Federico Lazzarovich, a Palazzo Reale di Milano, diventando il primo esponente del governo italiano in carica ad usufruire della legge emanata l'anno prima sulle unioni civili.[43][44]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Contro i perpetui, Il Saggiatore, 2006, ISBN 978-88-428-1349-1.
- In nessun Paese, Edizioni Piemme, 2010, ISBN 978-88-566-1444-2. (coautore Sandro Mangiaterra)
- Ma questa è la mia gente, Arnoldo Mondadori Editore, 2012, ISBN 978-88-04-62250-5.
- La versione di Ivan - Storia di un resistente negli anni del populismo, La nave di Teseo, 2022, ISBN 978-88-939-5141-8.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La lista è consultabile qui Copia archiviata, su globaldiversitylist.com. URL consultato il 7 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2016).
- ^ a b c d e Governo, ecco sottosegretari e viceministri: sono 42. Al M5s 21, al Pd 18, a Leu 2. "L'argentino" Merlo confermato agli Esteri - Page 21 of 22, su Il Fatto Quotidiano, 13 settembre 2019. URL consultato il 12 agosto 2022.
- ^ Ivan Scalfarotto (risponde Barbara Palombelli), Manca qualcosa al governo dell'Ulivo, in la Repubblica, 5 novembre 1996, p. 10. URL consultato il 6 gennaio 2012.
- ^ Sebastiano Messina, "L'Ulivo sfiorisce" Tra elettori e amici cresce la delusione, in la Repubblica, 6 novembre 1996, p. 15. URL consultato il 6 gennaio 2012.
- ^ Meritocrazia Archives, su Ivan Scalfarotto. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ Scalfarotto, su Gruppo Pd - Camera dei deputati | News, informazioni e tanto altro sulle nostre attività, 7 maggio 2014. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ Laicità Archives, su Ivan Scalfarotto. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ a b La legge Scalfarotto: la vecchia e la nuova a confronto, su Legge Omofobia, 26 ottobre 2020. URL consultato il 4 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
- ^ Ivan Scalfarotto, Scalfarotto risponde a Severgnini: Matrimoni e adozioni gay, su imille.org, iMille, 9 febbraio 2011. URL consultato il 6 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2014).
- ^ (EN) Sandra Savaglio, su Sandra Savaglio. URL consultato il 15 gennaio 2016.
- ^ Chi siamo, su imille.org, iMille. URL consultato il 17 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2009).
- ^ Commissione Statuto - I membri [collegamento interrotto], su partitodemocratico.it, Partito Democratico, 27 maggio 2008. URL consultato il 19 giugno 2008.
- ^ Circolo Pd Barack Obama, su pdobama.wordpress.com. URL consultato il 20 luglio 2012.
- ^ Blog di Ivan Scalfarotto, su ivanscalfarotto.it. URL consultato il 9 giugno 2009.
- ^ Pd, Bersani proclamato segretario "Adesso prepariamo l'alternativa", su repubblica.it, Repubblica, 7 novembre 2009. URL consultato il 7 novembre 2009.
- ^ a b Ivan Scalfarotto, Il mio libro - In nessun paese, su ivanscalfarotto.it. URL consultato il 6 gennaio 2012.
- ^ Dieci cose da fare subito - Ivan Scalfarotto, su ivanscalfarotto.it. URL consultato il 13 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2012).
- ^ I rottamatori sferzano il Pd. Civati: "Selezionare subito una nuova classe dirigente", su Il Fatto Quotidiano, 24 luglio 2011. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Matteo Renzi - Ivan Scalfarotto, su ilpost.it. URL consultato il 25 novembre 2012.
- ^ Governo, via libera del Cdm a nomine di 44 sottosegretari: 9 sono viceministri da Repubblica.it
- ^ Grillini (Gaynet), Sottosegretari, Scalfarotto primo gay dichiarato in un ruolo di governo di primo piano, i nostri auguri. Ma le PPOO dove sono finite? (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014) da G@yNews.it
- ^ Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.110, su governo.it. URL consultato il 12 aprile 2016.
- ^ XVIII Legislatura - Lavori - Progetti di legge - Scheda del progetto di legge, su camera.it. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ La legge contro l'omofobia: quello che c'è da sapere, su Legge Omofobia, 26 luglio 2020. URL consultato il 4 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
- ^ Carlotta De Leo, Cosa dice la legge sull'omotransfobia? E perché la Cei la critica?, su Corriere della Sera, 6 novembre 2020. URL consultato il 4 luglio 2021.
- ^ Pd, da Pannella e Rutelli al turborenzismo: parabola di Giachetti, outsider delle primarie, su la Repubblica, 28 febbraio 2019. URL consultato il 12 agosto 2022.
- ^ Governo, ecco sottosegretari e viceministri: sono 42. Al M5s 21, al Pd 18, a Leu 2. "L'argentino" Merlo confermato agli Esteri, su Il Fatto Quotidiano, 13 settembre 2019. URL consultato il 12 agosto 2022.
- ^ Nasce alla Camera il gruppo Italia Viva, aderiscono in 25. Nobili: "Altri in arrivo", su rainews, 19 settembre 2019. URL consultato il 10 ottobre 2023.
- ^ Ivan Scalfarotto ha annunciato la sua candidatura a presidente della regione Puglia, su Il Post, 21 giugno 2020. URL consultato il 22 giugno 2020.
- ^ Regionali in Puglia, Italia viva candida Ivan Scalfarotto: "Emiliano come Fitto e M5s". Pd contro i renziani: "Aprono porte ai populisti", su Il Fatto Quotidiano, 21 giugno 2020. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ Regionali Puglia: Iv candida Scalfarotto,la Lega dichiara Fitto "ineleggibile", su Affaritaliani.it. URL consultato il 19 giugno 2020.
- ^ Rep, su rep.repubblica.it. URL consultato il 21 giugno 2020.
- ^ Tre liste per Ivan Scalfarotto: gli otto foggiani di Italia Viva, i quattro della lista del presidente e quelli di Futuro Verde, su FoggiaToday. URL consultato il 24 agosto 2020.
- ^ Affluenza e risultati - Regione PUGLIA, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'Interno. URL consultato il 22 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2020).
- ^ Regionali Puglia, parla Scalfarotto: «Un risultato deludente», su IlSipontino.net, 21 settembre 2020. URL consultato il 22 settembre 2020.
- ^ Elezioni Regionali 2020: tutti i risultati, su corriere.it. URL consultato il 22 settembre 2020.
- ^ Renzi: le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto si sono dimessi, su Rainews, 13 gennaio 2021. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ Governo Draghi, nominati 39 sottosegretari: ecco chi sono e di cosa si occuperanno, su Il Fatto Quotidiano, 24 febbraio 2021. URL consultato il 2 luglio 2023.
- ^ Candidati di Azione e Italia Viva in Lombardia: tutti i nomi per le elezioni 2022, su La Repubblica, 22 agosto 2022. URL consultato il 29 agosto 2022.
- ^ Elezioni, i candidati di Azione in Piemonte: ecco i nomi, su Il Corriere della Sera, 22 agosto 2022. URL consultato il 29 agosto 2022.
- ^ Tutti i senatori eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
- ^ senato.it - Scheda di attività di Ivan SCALFAROTTO - XIX Legislatura, su senato.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
- ^ Unioni civili, Scalfarotto a Milano sposa il compagno", su video.repubblica.it, 20 maggio 2017.
- ^ Milano, Federico e Ivan Scalfarotto uniti civilmente. È la prima volta di un membro del governo italiano, su Il Fatto Quotidiano, 20 maggio 2017. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Caso targhe e spostamenti: al Begni incontro con il sottosegretario Scalfarotto, su sanmarinortv.sm. URL consultato il 26 agosto 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Ivan Scalfarotto
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ivan Scalfarotto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ivanscalfarotto.it.
- Ivan Scalfarotto, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Ivan Scalfarotto, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Ivan Scalfarotto, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Ivan Scalfarotto, su Camera.it - XVII legislatura, Parlamento italiano.
- Ivan Scalfarotto, su Camera.it - XVIII legislatura, Parlamento italiano.
- Scheda biografica sul sito del MiSE, su sviluppoeconomico.gov.it. URL consultato il 12 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2016).
- iMille, su imille.org.
- Movimento "Adottiamo la Costituzione", su adottiamolacostituzione.it. URL consultato il 3 settembre 2005 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2005).
- Intervista ad Ivan Scalfarotto, su melba.it. URL consultato il 14 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34207093 · ISNI (EN) 0000 0000 4884 123X · SBN UBOV026768 · LCCN (EN) no2006039543 |
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