Ferrari 275 S

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Ferrari 275 S
Alberto Ascari alla Mille Miglia 1950
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Italia  Ferrari
Categoria Sport Prototipo
Produzione 1950
Squadra Scuderia Ferrari
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Tubolare in acciaio.
Motore Ferrari V12 a 60° anteriore e longitudinale.
Trasmissione Cambio manuale a cinque rapporti. Trazione posteriore.
Dimensioni e pesi
Passo 2420 mm
Peso 850[1] kg
Risultati sportivi
Debutto 23 aprile 1950 alla Mille Miglia[2].

La 275 S è un'autovettura da competizione prodotta dalla Ferrari nel 1950 in due esemplari[1][2].

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il motore installato sul modello derivava indirettamente dal V12 progettato da Gioachino Colombo agli inizi della sua collaborazione con la Scuderia Ferrari. Questo propulsore non ebbe successo in Formula 1 e il suo sviluppo fu affidato Aurelio Lampredi, che subentrò a Colombo nel ruolo di progettista. Il motore fu quindi prodotto in varie cilindrate e fu oggetto di varie evoluzioni fino ad arrivare a quella da 3,3 L[2]. Quest'ultima versione era destinata alla 275 F1, ma fu provata per la prima volta “275 S”[1]. La sigla numerica nel nome dei due modelli derivava dalla cilindrata unitaria di questo propulsore, cioè quella relativa a un solo cilindro, che era di circa 275 cm³. Le successive evoluzioni di questo motore furono installate sulla 340 America[2] e sulla 340 MM[3].

La carrozzeria, tipo barchetta, fu originariamente opera di Touring[1]; in seguito fu riassemblata da Fontana[3].

Le competizioni[modifica | modifica wikitesto]

I due esemplari della “275 S” debuttarono il 23 aprile 1950 alla Mille Miglia senza successo, dato che furono costretti al ritiro per problemi al cambio e agli pneumatici[1][2]. Il modello poi partecipò anche alle edizioni del 1953 e del 1954 della celebre corsa, ma senza ottenere risultati[3].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Il motore era un V12 a 60° non sovralimentato[2] anteriore e longitudinale[1]. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente 72 mm e 68 mm, che portavano la cilindrata totale a 3322,34 cm³[1]. Il monoblocco e la testata erano fabbricate in lega leggera[2]. Il rapporto di compressione era di 8:1, mentre la potenza massima erogata dal propulsore era di 270 CV a 7200 giri al minuto[1] .

La distribuzione era formata da un singolo albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 40 DCF. L'accensione era singola e il relativo impianto comprendeva due spinterogeni. La lubrificazione era a carter umido, mentre la frizione era multidisco[1].

Le sospensioni anteriori erano indipendenti ed erano costituite da quadrilateri trasversali oltre che da balestre montate nello stesso modo; quelle posteriori erano invece formate da un ponte rigido, balestre longitudinali e da una barra stabilizzatrice. Entrambe montavano ammortizzatori idraulici[1]. I freni erano a tamburo[1] sulle quattro ruote[2], mentre lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato[1]. La trazione era posteriore[2], e la trasmissione era formata da un cambio manuale[2] a cinque rapporti più la retromarcia[1].

Il telaio era tubolare in acciaio, mentre la carrozzeria era spider a due posti[1].

La velocità massima raggiunta dalla “275 S” era di 240 km/h[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Dal sito ufficiale Ferrari – Specifiche tecniche della 275 S, su ferrari.com. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  2. ^ a b c d e f g h i j La Ferrari 275 S su “ultimatecarpage.com”, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 2 maggio 2011.
  3. ^ a b c La Ferrari 275 S su “supercars.net” [collegamento interrotto], su supercars.net. URL consultato il 2 maggio 2011.