Colloredo di Monte Albano
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Colloredo di Monte Albano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Ovan (lista civica) dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 46°10′N 13°08′E / 46.166667°N 13.133333°E |
Altitudine | 218 m s.l.m. |
Superficie | 21,75 km² |
Abitanti | 2 181[1] (30-9-2021) |
Densità | 100,28 ab./km² |
Frazioni | Aveacco, Caporiacco, Entesano, Laibacco, Lauzzana, Melesons, Mels, Paradise, Pradis |
Comuni confinanti | Buja, Cassacco, Fagagna, Majano, Moruzzo, Pagnacco, Rive d'Arcano, Treppo Grande, Tricesimo |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 33010 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030028 |
Cod. catastale | C885 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 491 GG[3] |
Nome abitanti | colloredani |
Patrono | San Biagio |
Giorno festivo | 3 febbraio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Colloredo di Monte Albano (Colorêt di Montalban in friulano[4]) è un comune italiano di 2 181 abitanti dell'ex provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Lo scrittore Ippolito Nievo visse e scrisse le sue opere nel castello di Colloredo.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fu dall'XI secolo feudo dei visconti di Mels, che ne furono investiti dai conti del Tirolo. I Mels furono in lotta con il patriarca di Aquileia, con i conti di Gorizia e con altre famiglie feudali, tra cui i Caminesi, i Savorgnan, i Torriani. Nel 1420 il paese con tutto il Friuli fu assoggettato alla Repubblica di Venezia, per cui ne dovettero accettare la supremazia.
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 ottobre 1983.[5]
«D'argento, alla torre di due palchi di rosso, merlata alla ghibellina, il primo palco di cinque, il secondo di tre, chiusa, finestrata di due il primo palco, di una il secondo, di nero, fondata sulla collina al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia d'oro al Merito Civile |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Castello di Colloredo[modifica | modifica wikitesto]
Fu uno dei più sontuosi castelli del Friuli, i cui fasti sono legati alla famiglia dei Colloredo, discendenti dei Mels. Il castello fu iniziato da Guglielmo di Mels nel 1302 con l'autorizzazione del patriarca di Aquileia. Nel 1420 dovette capitolare alle armi veneziane; nel 1511 fu saccheggiato durante la rivolta contadina (Crudele giovedì grasso).
Nel corso dei secoli successivi fu ampliato più volte; una parte del castello appartenne in seguito a matrimonio ai Nievo. Ippolito Nievo vi abitò, vi accolse ospiti, tra i quali anche Arnaldo Fusinato, e vi scrisse Le confessioni di un italiano. La cucina del castello è quella descritta nelle Confessioni.

Il castello fu pesantemente danneggiato dal terremoto del 6 maggio 1976 e successivamente restaurato.[6] Le campane furono donate dal comune di Mels, Canton San Gallo, Svizzera.
Castello di Caporiacco[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di San Zenone a Entesano[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa dei Santi Andrea e Mattia[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa del capoluogo comunale, costruita nel XVII secolo.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[7]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
A Colloredo di Monte Albano, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[8].
La lingua friulana che si parla a Colloredo di Monte Albano rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[9].
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Colloredo di Monte Albano è sede di una storica casa editrice: Del Bianco Editore.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Artigianato[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda l'artigianato, Colloredo di Monte Albano è rinomata per la lavorazione del cuoio e delle pelli. [10]
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
- ^ Colloredo di Monte Albano, decreto 1983-10-19 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27 ottobre 2022.
- ^ Marco Salvador e Matteo Salvador, Colloredo di Monte Albano Mels, in CASTELLI FRIULANI, Vol. 1, Pordenone, Edizioni Biblioteca dell'immagine, 2020, p. 105.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
- ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Ermes di Colloredo: Poesie Friulane, l’Opera Completa", LiteraryJoint Press, Philadelphia, PA, 2019. L'opera poetica completa del conte Ermes di Colloredo di Montalbano (sec. XVII), incontrastato padre della letteratura di lingua friulana ladina, presentata nel suo testo integrale. Printed ISBN 978-0-359-73730-7, ebook ISBN 978-0-359-38863-9
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Colloredo di Monte Albano
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Castello di Colloredo, su consorziocastelli.it.
- Il romanzo in musica: Res Solaris "Il Ritorno dei Benandanti", è scritto e musicato da Raul Lovisoni. L'ampia prefazione del libro è di Stanislao Nievo e l'introduzione di Franco Battiato. Lovisoni è stato ispirato da Nievo negli ultimi anni della sua vita ed ha ambientato la vicenda nel castello di famiglia dei Nievo, a Colloredo di Monte Albano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 266841013 · LCCN (EN) nr92035850 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr92035850 |
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