Lusevera
Lusevera comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Paoloni (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 46°16′N 13°16′E / 46.266667°N 13.266667°E |
Altitudine | 504 m s.l.m. |
Superficie | 53,05 km² |
Abitanti | 595[1] (30-9-2021) |
Densità | 11,22 ab./km² |
Frazioni | Cesariis, Lusevera, Micottis, Musi, Pers, Pradielis, Vedronza (sede comunale), Villanova delle Grotte |
Comuni confinanti | Caporetto (SLO), Gemona del Friuli, Montenars, Nimis, Resia, Taipana, Tarcento, Venzone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33010 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030051 |
Cod. catastale | E760 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 072 GG[3] |
Nome abitanti | luseveresi |
Patrono | Camillo de Lellis |
Giorno festivo | 14 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Lusevera (Bardo in sloveno dialetto po nasen[4][5], Lusèvare in friulano[6]) è un comune italiano sparso di 595 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, la cui sede comunale non è l'omonima località, ma la frazione di Vedronza.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale di Lusevera è situato nell'alta valle del Torre, in provincia di Udine. Alle spalle, al di la della prima linea di cresta montuosa del Monti Musi-Gran Monte, è situato il gruppo montuoso del Monte Canin. A est confina marginalmente con la Slovenia.

Clima[modifica | modifica wikitesto]
La frazione di Musi risulta essere la località più piovosa d'Italia con ben 3300 mm di precipitazioni medie annue[7].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1969 vi fu aggregata la frazione di Uccea, già parte del comune di Resia[8]. Tuttavia, con legge n. 7 del 1995, la regione ha riportato la situazione a quella precedente[9]. Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.
La scuola materna del luogo è stata dedicata al pilota Graham Hill. Tale scuola fu costruita grazie a una raccolta fondi avvenuta lo stesso anno, con una gara, cui parteciparono molti piloti di Formula 1 svoltasi all'Autodromo Riccardo Paletti e organizzata dal settimanale Autosprint.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 1639 del 18 marzo 1985.
«Di rosso, a due versanti rupestri, di verde, declivi in banda e in sbarra, rappresentanti la valle del Torre, e alla catena di monti innevata, di bianco, a guisa di punta rovesciata tra i due versanti, e rappresentante i monti Musi; il tutto sormontato dal ramo di tiglio, posto in palo, gambuto al naturale, fogliato di tre, di verde, munito di due infiorescenze con tre frutti ciascuna, d'oro, accompagnato da due stelle di otto raggi, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di rosso.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia d'oro al merito civile |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» |
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Medaglia d'oro al merito civile |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Le fortificazioni[modifica | modifica wikitesto]
Durante la guerra fredda, nel territorio comunale erano state realizzate delle fortificazioni dette "opere" che facevano parte della soglia di Gorizia. Le fortificazioni realizzate nel comune di Lusevera erano quelle di Micottis, Musi e Tanamea.
La fortificazione di Micottis, dal nome della omonima località, frazione del comune di Lusevera, era una piccola fortificazione situata sulla strada Lusevera- Villanova al bivio per Taipana. Le fortificazioni di Musi e Tanamea facevano sistema nella difesa dell'alta valle del Torre e della piana di Udine. La fortificazione di Musi era situata sulle alture di Musi in corrispondenza del restringimento della valle dell'Uccea e all’inizio della valle del Torre.
La fortificazione di Tanamea era scavata nella roccia a chiudere la valle dell'Uccea, situata immediatamente dopo il passo di Tanamea verso il confine e difendeva l'accesso dall'alta valle dell'lsonzo alla valle del Torre e alla piana di Udine. Il controllo delle "opere" collocate nel territorio comunale di Lusevera era affidato al 52º Battaglione fanteria d’arresto "Alpi".[10] Dopo la fine della guerra fredda la fortificazioni, all'inizio degli anni novanta sono state dismesse.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
Nel comune di Lusevera si parla un dialetto sloveno, che tradizionalmente gli abitanti usano chiamare Po našin o Po Nasen, che in italiano si traduce "a modo nostro". Il comune rientra nell'elenco del DPR 12 settembre 2007 "Approvazione della tabella dei comuni del Friuli-Venezia Giulia nei quali si applicano le misure di tutela della minoranza slovena, a norma dell'articolo 4 della legge 23 febbraio 2001, n. 38". (GU n. 276 del 27-11-2007).
Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
L'Alta Val Torre è abitata da un'antica comunità che mantiene un'identità etnica, linguistica e culturale ancora oggi fortemente radicata nel tessuto sociale, rappresentata dal dialetto sloveno delle valli del Torre.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Centro Ricerche Culturali[modifica | modifica wikitesto]
Istituito nel 1967.
Museo Etnografico[modifica | modifica wikitesto]
Costituito nel 1973 per volontà di un gruppo di studiosi - tra cui Guglielmo Cerno - del Centro Ricerche Culturali di Lusevera e chiuso per lungo tempo a seguito del sisma del 1976, è stato riallestito grazie al prezioso lavoro di esperti del “Goriški Muzej” di Nova Gorica. Il Museo ha sede in quella che fu la latteria paesana.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
La sede del municipio è a Vedronza (Njivica). Le altre frazioni abitate sono:
- Cesariis (Podbardo)
- Lusevera (Bardo)
- Micottis (Sedlišča)
- Musi (Mužac)
- Pers (Brieh)
- Pradielis (Ter)
- Villanova delle Grotte (Zavarh)
Una porzione del territorio comunale fa parte del Parco naturale delle Prealpi Giulie. Non lontano dalla frazione di Micottis è situata la località Lùscavaz. Lungo la strada statale per il passo di Tanamea, si trova il borgo Sriegnibosch.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Ministero dell'interno, servizi legislazioni minoranze etniche; DPR 12/09/2007 - Comuni slovenofoni del Friuli-Venezia Giulia, su interno.it, Ministero dell'Interno. URL consultato l'8 novembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2011).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 365, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Dizionario toponomastico fiul.net, su friul.net. URL consultato il 30 novembre 2011.
- ^ Enciclopedia monografica del Friuli-Venezia Giulia, vol. I parte prima, pag. 459
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 18 febbraio 1969, n. 117, in materia di "Distacco della frazione Uccea dal comune di Resia con aggregazione al comune di Lusevera."
- ^ Lexview - Dettaglio Legge regionale 24 gennaio 1995, n. 7, su lexview-int.regione.fvg.it. URL consultato il 18 ottobre 2016.
- ^ LE FORTIFICAZIONI DIFESE DAL 52° BATTAGLIONE FANTERIA D’ARRESTO “ALPI”
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Liliana Spinozzi Monai, Il Glossario del dialetto del Torre di Jan Baudouin de Courtenay, Udine, Consorzio Universitario del Friuli, 2009, ISBN 978-961-254-142-2.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lusevera
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.lusevera.ud.it.
- Lusèvera, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139555910 |
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