Canama

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Canama
Canama hinnulea
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Salticoidea
Famiglia Salticidae
Sottofamiglia Salticinae
(clade) Salticoida
(clade) Saltafresia
(clade) Simonida
Tribù Euophryini
Genere Canama
Simon, 1903
Specie

Canama Simon, 1903 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere ha varie peculiarità in comune col genere Bathippus Thorell, 1892[1].

Le femmine sono lunghe 8 mm; i maschi, leggermente più grossi, raggiungono i 10 mm. L'opistosoma è allungato, ricoperto di peli biancastri e solcato da bande o striature rosse[1].

I maschi hanno i due cheliceri molto allungati, divergenti e distesi in avanti; le zampe sono piuttosto lunghe, ricoperte di tricobotri, hanno colore scuro con tarsi e metatarsi più chiari[1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le 6 specie oggi note di questo genere sono diffuse in diverse località dell'Indonesia e nel Queensland: sono tutte specie endemiche[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La sinonimia di questo genere con Bathippus Thorell, 1892 è stata suggerita da Prószynski nel 1987 ma respinta a seguito di uno studio di Davies e Zabka del 1989[2].

A dicembre 2010, si compone di sei specie[2]:

Specie trasferite[modifica | modifica wikitesto]

  • Canama kochi Simon, 1903; trasferita e ridenominata come Bathippus kochi (Simon, 1903) a seguito di uno studio di Zabka del 1988[2].
  • Canama xanthopus (Keyserling, 1881); trasferita e ridenominata inizialmente come Cytaea xanthopus (Keyserling, 1881), finché uno studio di Zabka del 1991 non ne ravvide la sinonimia con Cytaea plumbeiventris (Keyserling, 1881)[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Murphy & Murphy 2000: 283
  2. ^ a b c d e The world spider catalog, Salticidae
  3. ^ Specie tipo del genere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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