41ª Squadriglia

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41ª Squadriglia
Descrizione generale
Attiva15 aprile 1916 - 26 settembre 1917
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Regia Aeronautica
campo voloRisano (Pavia di Udine)
Bolzano di San Giovanni al Natisone
Campo di aviazione di Oleis di Manzano
Aeroporto di Udine-Campoformido
Merna
Aeroporto di Gorizia
Aeroporto di Agordat
Aeroporto di Addis Abeba-Bole
Aeroporto di Lubiana Jože Pučnik
velivoliCaudron G.3
Farman 14
Savoia-Pomilio SP.2
S.P.3
Ansaldo A.300
IMAM Ro.1
IMAM Ro.37
Caproni Ca.133
Fiat B.R.20
Battaglie/guerreprima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
Parte di
Gruppo aviazione artiglieria
V Gruppo
VI Gruppo (poi 6º Gruppo caccia)
II Gruppo aeroplani di ricognizione tattica (poi 2º Gruppo volo)
XXVIII Gruppo autonomo
Quartier Generale del Centro di Addis Abeba
63º Gruppo
Comandanti
Degni di notaCapitano Mario Martucci
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La 41ª Squadriglia del Servizio Aeronautico del Regio Esercito dall'aprile 1916 era sul campo di Risano (Pavia di Udine) con aerei da bombardamento Caudron G.3.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 aprile 1916 nel cambio dei nomi di tutte le squadriglie la 1ª Squadriglia per l'artiglieria diventa 41ª Squadriglia comandata dal capitano osservatore Raul Lampugnani che dispone di 3 piloti su Caudron G.3 a Risano (Pavia di Udine). Il 30 aprile, dopo la scomposizione del Gruppo aviazione artiglieria, entra nel V Gruppo. L'8 agosto si sposta a Bolzano di San Giovanni al Natisone ed il 16 agosto passa al VI Gruppo (poi 6º Gruppo caccia). È composta da 2 Sezioni Farman ed una Sezione Caudron ed in ottobre dispone di 2 Caudron e 4 Farman 14 per 8 osservatori e 13 piloti. Il 9 ottobre cede la sezione Caudron alla 42ª Squadriglia ed il 25 ottobre il comando passa al Cap. Nicola Straziota.

Il mese seguente il comando passa al Cap. osservatore Mario Martucci ed il 18 novembre il reparto va al Campo di aviazione di Oleis di Manzano. Nel 1916 ha svolto 468 voli di guerra ed al 1º gennaio 1917 dispone di 8 piloti e 8 osservatori. Dopo il 10 aprile arrivano dei Savoia-Pomilio SP.2 ed a maggio dispone di 13 piloti, 8 osservatori, 2 Caudron, 2 Farman con motore Fiat A.10 e 5 S.P.2. Nel mese di agosto aveva soprattutto S.P.2 e Savoia-Pomilio SP.3 ed il 18 agosto il Caporale pilota Elio Vandagnotto ed il Tenente Alberto Costa mitragliano un aereo forzandolo all'atterraggio. Il 26 settembre, quando disponeva di 7 piloti e 6 osservatori, viene sciolta dopo aver svolto nel 1917 129 voli di guerra.[1]

Il dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 dicembre 1925 rinasce all'Aeroporto di Udine-Campoformido nel 63º Gruppo del 21º Stormo di Bologna della Regia Aeronautica sugli Ansaldo A.300. Il 20 gennaio 1927 va all'Aeroporto di Gorizia per essere chiusa il successivo 1º febbraio. Rinasce il 10 agosto 1927 sugli IMAM Ro.1 a Gorizia dove si trova anche nel 1932.

Guerra d'Etiopia[modifica | modifica wikitesto]

La 41ª Squadriglia da ricognizione della Regia Aeronautica viene attivata alla fine di giugno 1935; il 3 luglio parte per Capodichino dove si imbarca per Massaua il 16 luglio dove arriva il 24 luglio. A metà agosto i 10 IMAM Ro.1 vengono montati ed il reparto va ai primi di settembre ad Asmara poi all'Aeroporto di Agordat. La squadriglia prende parte alle operazioni belliche dai primi giorni di ottobre inquadrata nel II Gruppo aeroplani di ricognizione tattica (poi 2º Gruppo volo).[2]

Il 2 gennaio 1936, durante un volo di ricognizione sull’altopiano di Caftà, l’apparecchio sul quale volavano il Tenente osservatore Giuseppe Mori ed il sottufficiale pilota Mario Vola venne colpito dal nemico. In seguito all’incendio sviluppatosi, l’apparecchio cadde in territorio nemico, ed entrambi persero così la vita. Al 15 gennaio 1936 la 1ª Sezione era a Barentù e la 2ª Sezione ad Adi Ugri.

Africa Orientale Italiana[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º ottobre 1936 era nel XXVIII Gruppo autonomo del Comando settore aeronautico nord di Asmara dell'Africa Orientale Italiana.

Il 14 settembre 1937 sgancia 2 bombe C500T all'Iprite e 2 C100P su Gotà, il 16 settembre successivo 2 C100P su Danghila ed ancora 6 volte fino al 16 dicembre 1937 2 C500T su Zona Giamma.[3]

Il 1º settembre 1935 veniva ricostituita a Gorizia la 41ª Squadriglia bis Osservazione Aerea che nel novembre 1936 passa sugli IMAM Ro.37. Il 15 settembre 1939 passa con il 63º Gruppo nel 22º Stormo O.A. di Udine.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Al 10 giugno 1940 la 41ª Squadriglia Ricognizione era dotata di 6 Caproni Ca.133 all'Aeroporto di Agordat inquadrata nel Comando settore aeronautico nord di Asmara dell'Aeronautica dell'Africa Orientale e la 41ª bis a Campoformido con 8 RO 37 nel 63º Gruppo del 22º Stormo Osservazione Aerea per il supporto al 2º Gruppo Armate Est dell'Aviazione Ausiliaria per l'Esercito e nelle proprie file aveva il Capitano osservatore Gerardo Zaccardo. Dopo l'Invasione della Jugoslavia dell'aprile 1941 partecipa alle operazioni di contro guerriglia. Il 9 maggio 1942 rientra con il 63º Gruppo nel 21º Stormo Osservazione Aerea quando era all'Aeroporto di Lubiana Jože Pučnik. Successivamente all'8 settembre 1943 il 21º Stormo viene chiuso quando la squadriglia era a Lubiana con 8 Fiat B.R.20 nel LXIII Gruppo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pagg. 197-199
  2. ^ Fondo “Africa orientale italiana 1935-1938”, AM Ufficio Storico, 1999 pag. 188
  3. ^ L'aeronautica italiana: una storia del Novecento, Paolo Ferrari, pag. 333

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
  • I reparti dell'Aeronautica Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1977.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]