45ª Squadriglia

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45ª Squadriglia
Descrizione generale
Attiva15 aprile 1916 - novembre 1917
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Regia Aeronautica
campo voloCampo di aviazione di Oleis di Manzano
Bir el Bhera (vicino a Iefren)
velivoliCaudron G.3
Farman 14
Savoia-Pomilio SP.3
S.M.79
Battaglie/guerreprima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Parte di
VI Gruppo (poi 6º Gruppo caccia)
XXXVI Gruppo
Comandanti
Degni di notaVittorio Giovine
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La 45ª Squadriglia del Servizio Aeronautico del Regio Esercito dall'aprile 1916 vola con aerei Caudron G.3.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 aprile 1916 dopo il cambio dei nomi delle squadriglie la 5ª Squadriglia per l'artiglieria Caudron G.3 del Campo di aviazione di Oleis (campo di Azzano) di Manzano del Capitano osservatore Vittorio Giovine diventa 45ª Squadriglia. Dal 30 aprile passa nel VI Gruppo (poi 6º Gruppo caccia) ed a giugno passa sui Farman 14. Nel 1916 ha svolto 346 voli di guerra, 180 fotografie sostenendo 7 combattimenti aerei.

Il 1º gennaio 1917 dispone di 9 piloti tra cui il Sergente Cosme Rennella e 6 osservatori ed a maggio il comando passa al Cap. Ottorino Mutti. Il 14 maggio il Farman del Serg. Tommaso Masala e del Tenente osservatore Fernando Silvestri rientra in emergenza dopo essere stato colpito da 2 caccia. L'11 agosto un Farman viene abbattuto sul Monte Santo di Gorizia dall'Hansa-Brandenburg D.I dell'Asso dell'aviazione austriaco Benno Fiala von Fernbrugg che arriva alla quinta vittoria. Poi cede i Farman con motore Colombo alla 27ª Squadriglia ricevendo i Savoia-Pomilio SP.3. Il 18 agosto l'aereo di Mutti con il Ten. Achille Pierro della 27ª viene colpito al motore ed all'elica dall'Hansa-Brandenburg D.I dell'asso Godwin Brumowski (che arriva alla 14ª vittoria) rientrando nelle linee italiane.

Il 23 agosto un S.P. viene abbattuto su Ternova da 3 caccia comandati da Brumowski su Br. D.1 che arriva alla 20ª vittoria e dopo la Battaglia di Caporetto viene sciolta portando gli aerei al Campo di aviazione di Taliedo. Nel conflitto ha svolto 680 voli di guerra.[1]

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Al 10 giugno 1940 era al Bir el Bhera (vicino a Iefren) con 8 S.M.79 nel XXXVI Gruppo del 33º Stormo Bombardamento Terrestre della 5ª Squadra aerea della Regia Aeronautica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pagg. 204-206

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
  • Manlio Molfese, L'aviazione da ricognizione italiana durante la grande guerra europea (maggio 1915-novembre-1918), Roma, Provveditorato generale dello Stato, 1925.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]