Celebrimbor

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Celebrimbor
Celebrimbor nel videogioco La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor
UniversoArda
Lingua orig.Inglese
AutoreJ. R. R. Tolkien
Interpretato daCharles Edwards (Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere)
Voce orig.Alastair Duncan (videogioco La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor)
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
SoprannomeMano d'Argento
SpecieElfo
SessoMaschio
EtniaNoldor
Luogo di nascitaValinor

Celebrimbor è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Compare con un ruolo da protagonista ne Il Silmarillion e ne Il Signore degli Anelli, e la sua storia viene approfondita nei Racconti incompiuti.

All'interno del corpus dello scrittore, Celebrimbor è un Elfo Noldo ed il più grande fabbro dell'Eregion[1]. Fu artefice degli Anelli del Potere e ucciso da Sauron.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Celebrimbor significa "pugno d'argento", dall'aggettivo celebrin, "argenteo" (che significa non già "fatto d'argento", bensì "simile all'argento per colore o per valore"), e paur (Quenya quárë), "pugno", spesso usato con il significato di "mano"[2]. La forma Quenya del nome era Telperinquar, cioè Mano d'Argento[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Il Silmarillion e Racconti incompiuti.

Celebrimbor era figlio di Curufin, il quinto figlio di Fëanor, che creò i Silmaril catturando la luce degli Alberi di Valinor. Durante la Prima Era, si stabilì nel Nargothrond dopo la Dagor Bragollach, ma sconfessò le cattive azioni commesse da suo padre Curufin e da suo zio Celegorm nei confronti Lúthien, Beren e Finrod, perciò a differenza loro non fu cacciato dal Nargothrond[4][5]. Sopravvissuto alla Guerra d'Ira, decise di rimanere nella Terra di Mezzo, forse a causa della profezia di Mandos o per propria libera decisione. Non avanzò mai alcuna richiesta verso i Silmaril, che erano stati la causa della rovina della Casa di Fëanor.

Durante la Seconda Era, Celebrimbor visse nel regno elfico di Eregion e diventò il miglior fabbro della sua epoca, eguagliando la maestria di suo nonno Fëanor. In questo periodo, strinse una forte amicizia con i nani di Khazad-dûm, in particolare col nano Narvi, insieme al quale creò la Porta Occidentale di Khazad-dûm. Tuttavia, divenne sempre più avido e andava alla ricerca di sempre maggiori ricchezze: egli commise quindi l'errore di prestare ascolto ai consigli di Sauron, che allora si faceva chiamare Annatar e si presentava come un emissario dei Valar di bell'aspetto e come un dispensatore di doni (Annatar significa proprio Signore dei doni) per rendere più bella la Terra di Mezzo.

«Ma perché dunque la Terra di Mezzo dovrebbe restare per sempre desolata e buia, laddove gli Elfi potrebbero renderla altrettanto bella di Eresseä, che dico, perfino di Valinor? [...] Non è dunque nostro dovere di lavorare fianco a fianco al suo arricchimento e per l'elevazione di tutte le stirpi elfiche che vi si aggirano, all'oscuro del molto potere e della sapienza che sono di coloro che stanno al di là dal Mare?»

Sotto la guida e le istruzioni di Sauron, Celebrimbor creò gli Anelli di Potere[6]. Segretamente, senza che Sauron lo sapesse e ne influenzasse la creazione[7], forgiò anche altri Tre Anelli, che erano più belli e più potenti rispetto a tutti gli altri e che erano rimasti incontaminati dall'influsso maligno di Sauron: essi si chiamavano Vilya, Narya e Nenya, e facevano riferimento ai principali elementi di Arda, cioè l'aria, il fuoco e l'acqua[8]. Contemporaneamente, Sauron forgiò tuttavia l'Unico Anello, che lo avrebbe reso in grado di dominare tutti gli altri Anelli e coloro che li indossavano. Quando Celebrimbor si accorse dell'esistenza dell'Unico, decise di inviare fuori dall'Eregion i Tre Anelli che aveva realizzato per ultimi: Nenya venne dato a Galadriel, mentre Vilya e Narya furono affidati a Gil-galad nel Lindon[3]. Sauron attaccò l'Eregion e catturò Celebrimbor: egli fu costretto sotto tortura a svelare dove erano conservati gli Anelli del Potere, ma non gli rivelò dove erano nascosti Nenya, Vilya e Narya[3], perciò fu ucciso dallo stesso Sauron e impalato sulla soglia della casa dei fabbri[9].

Va specificato che Celebrimbor è divenuto il nipote di Fëanor a partire dalla seconda edizione del romanzo, pubblicata nel 1966, e che nella prima edizione la sua ascendenza non era definita: in alcune bozze risalenti al 1959, riportate nei Racconti incompiuti, egli era un Noldor di Gondolin, ed era considerato il miglior artigiano dell'epoca. Egli creò l'Elessar (una gemma che verrà portata da Eärendil e, in seguito, da Aragorn) per Galadriel, di cui era innamorato non corrisposto, giacché la Dama elfica era già sposata con Celeborn[10]. In queste bozze, dopo essere sopravvissuto alla Guerra d'Ira, viene raccontato anche che Annatar lo indusse ad allontanare dall'Eregion Celeborn e Galadriel, che avevano intuito la sua vera natura e non si fidavano di lui, salvo poi rivolgersi nuovamente alla Dama una volta scoperto l'inganno[11]. In una redazione del 1968, quindi successiva alla seconda edizione, Celebrimbor è invece diventato un Teleri che seguiva Celeborn e Galadriel in esilio nella Terra di Mezzo (anche Celeborn in questa redazione è diventato un Teleri), mentre in una ulteriore redazione dell'anno successivo, Celebrimbor è diventato un Sindar discendente di Daeron, ma queste due versioni sono comunemente considerate acanoniche.

La Casa di Fëanor[modifica wikitesto]

Finwë
Míriel
Mahtan
Fëanor
Nerdanel
Maedhros
Celegorm
Curufin
Amras
Maglor
Caranthir
Amrod
Celebrimbor

Altri Media[modifica | modifica wikitesto]

Serie TV[modifica | modifica wikitesto]

In Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere, serie televisiva di Prime Video, Celebrimbor è interpretato dall'attore Charles Edwards e doppiato in italiano da Francesco Prando.

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor e nel suo seguito La Terra di Mezzo: L'ombra della guerra, narrano una versione del personaggio non canonica:

  • La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor, Celebrimbor è uno dei personaggi principali, doppiato in originale da Alastair Duncan e in italiano da Roberto Draghetti. Nella storia del videogioco si scopre che Sauron ha intenzione di riportarlo in vita per costruire altri Anelli del Potere. Durante il rituale, però, Celebrimbor si lega a Talion, un ramingo di Gondor a guardia del Cancello Nero, ucciso insieme alla sua famiglia dai tre Capitani Neri di Sauron. Uniti nella vendetta, Talion e Celebrimbor collaboreranno per distruggere Sauron. Nel gioco appare come uno spirito che emana una luce bianca e possiede l'abilità di esaminare e prendere possesso delle menti altrui.
  • La Terra di Mezzo: L'ombra della guerra il personaggio di Celebrimbor si evolve assumendo tratti negativi in quanto si scopre che il suo intento non è fermare Sauron ma sottometterlo per usarne le legioni orchesche al fine di conquistare la Terra di Mezzo e di assumerne il controllo come Lucente Signore. La sua natura vile la si poteva intuire già nel DLC Il Lucente Signore del gioco precedente: infatti se all'inizio de L'ombra di Mordor affermava di non ricordare la sua identità una volta finito il DLC che fungeva da prequel del gioco stesso si scopriva che il principe elfico aveva sempre saputo chi fosse e che vedeva in Talion uno strumento per raggiungere un fine. Altri indizi sulla sua sete di potere li si possono evincere dai dialoghi tra lui ed il gondoriano. Alla fine però il suo piano si ritorcerà contro di lui rimanendo intrappolato dentro lo spirito di Sauron fino al giorno della sua caduta.[12][13]

Gioco di Carte LCG[modifica | modifica wikitesto]

Il Segreto di Celebrimbor è un mazzo espansione del gioco di carte Il Signore degli Anelli LCG.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Silmarillion, p. 391.
  2. ^ Il Silmarillion, pp. 443-444.
  3. ^ a b c Racconti incompiuti, p. 324.
  4. ^ Il Silmarillion, p. 219.
  5. ^ Il Silmarillion, p. 342.
  6. ^ The Peoples of Middle-earth, p. 318.
  7. ^ Il Silmarillion, p. 345.
  8. ^ Il Silmarillion, p. 344.
  9. ^ Racconti incompiuti, p. 325.
  10. ^ Racconti incompiuti, pp. 340-342.
  11. ^ Racconti incompiuti, p. 323.
  12. ^ (EN) Middle-earth: Shadow of Mordor doesn't worship Tolkien, it challenges him, su polygon.com, 26 settembre 2014. URL consultato il 14 gennaio 2015.
  13. ^ (EN) What Do Tolkien Scholars Think About Middle-Earth: Shadow of Mordor?, su wdc.com, 16 ottobre 2014. URL consultato il 14 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2015).
  14. ^ Il Signore degli Anelli: Il Gioco di Carte riparte dal set base aggiornato Asmodee Italia!, su www.asmodee.it. URL consultato il 26 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Tolkien: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Tolkien