Villanovafranca
Villanovafranca comune | |
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(IT) Villanovafranca (SC) Biddanòafranca | |
Il nuraghe Su Mulinu, sullo sfondo Villanovafranca. A sinistra si può notare la parrocchia di San Lorenzo. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Matteo Castangia (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 39°38′38.04″N 9°00′11.87″E |
Altitudine | 292 m s.l.m. |
Superficie | 27,59 km² |
Abitanti | 1 155[1] (29-2-2024) |
Densità | 41,86 ab./km² |
Comuni confinanti | Barumini, Escolca (isola amministrativa di San Simone), Gesico, Guasila, Las Plassas, Villamar |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09020 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111101 |
Cod. catastale | L987 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) villanovesi (SC) biddanoesus |
Patrono | san Lorenzo |
Cartografia | |
Posizione del comune di Villanovafranca all'interno della provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
Villanovafranca (Biddanòa Franca in sardo) è un comune italiano di 1 155 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella subregione storica della Marmilla. Considerato tra i maggiori produttori isolani di zafferano di Sardegna DOP (assieme a San Gavino Monreale e Turri) e tra i primi produttori italiani, presenta una economia prettamente agropastorale e comprende nel suo territorio importanti resti nuragici, come l'unico altare nuragico intatto della prima Età del Ferro ritrovato nel nuraghe Su Mulinu.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]È situato a 292 m sul livello del mare. Ai piedi della collina, dove sorge il paese, scorre il Flumini Mannu.
Flora e fauna
[modifica | modifica wikitesto]Prevale la macchia mediterranea, il paesaggio è brullo d'estate e rigoglioso in primavera con vasti campi fioriti. Tipici animali selvatici sono la lepre e il coniglio.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Urbanistica
[modifica | modifica wikitesto]Il centro storico è prevalentemente in pietre locali, la marna chiara e l'arenaria, materiali principali dei muretti a secco nelle case più antiche.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si ritiene che il nome Villanovafranca abbia le sue origini nel fatto che il paese aveva concessioni di franchigie. Mancano documenti però che chiariscano se la villa sia sorta con i benefici delle concessioni o, se come tutte le altre Villanovae, sia nata in funzione rurale e abbia modificato la propria denominazione quando acquisì le concessioni. Comunque è confermata la presenza di insediamenti nuragici che dimostrano che un centro abitativo esisteva ancor prima che prendesse la denominazione attuale.
Il famoso studioso Goffredo Casalis nelle sue opere, al termine dell'elenco dei paesi della Marmilla, scrisse: "[...] da Arbarei [...] a Villanovaforru e Villanovafranca. Tutte le prenominate popolazioni sono di un'immemorabile antichità. Più recente di tutte pare Villanovafranca in su l'estremità del dipartimento e frontiera del regno Arborense". Ancora, Pasquale Tola è il primo tra gli studiosi a citare una data di fondazione del paese, il 1219.
L'abitato attuale sorse nel periodo aragonese (XV secolo circa), e nel 1541 fu incorporato nella Baronia di Las Plassas, feudo della famiglia Zapata. Fu riscattato all'ultimo feudatario, don Lorenzo Zapata Spiga Vivaldi, barone di Las Plassas, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale. Da allora divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, al cui interno è conservato un pulpito marmoreo del 1800, numerose statue lignee (i Santus arrimaus) tra cui quella del patrono San Lorenzo, opera d'ambito napoletano, arricchita da una graticola in argento che la caratterizza. Degno di nota è anche l'organo settecentesco. Centro della vita religiosa villanovese il suo caratteristico campanile e la cupola a base ottagonale sono facilmente visibili nelle valli e nelle colline della Marmilla, nonché in gran parte del comune di Villanovafranca.
- Chiesa di San Sebastiano
- Chiesa di San Francesco da Paola
- Chiesa della Madonna della Salute, arricchita da sculture in pietra ad opera degli artisti locali Romano Porcu e Gesuino Murgia.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Casa del soldato
- Monumento ai caduti in guerra
- Villa padronale Santa Cruz
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Nuraghe Su Mulinu
- Nuraghe Tuppedili[3]
- Nuraghe Trattasi[3]
- Nuraghe Paberi[3]
- Nuraghe Barraka is Dragonis[3]
- Nuraghe Cuccuru S'Arriu[3]
- Nuraghe Barbaraxinu[3]
- Nuraghe Perdu Atzeni
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Piazza Risorgimento
- Monti Mannu (veduta panoramica del paese)
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[4]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Villanovafranca è il campidanese occidentale.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo archeologico Su Mulinu, la ex casa del grano o montegranatico: esso nasce nel 2002 ed espone gli oggetti rinvenuti nel sito Su Mulinu che abbracciano un arco cronologico che va dall'Età Preistorica all'Alto Medioevo.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Sul territorio comunale è particolarmente importante la produzione di grano duro e le colture dell'olivo, della vite, del mandorlo e dello zafferano (prodotto locale al quale è stato riconosciuto il marchio DOP). Esistono diverse aziende agropastorali, alcune di notevoli dimensioni, dove si allevano suini, ovini e bovini e garantiscono diversi posti di lavoro.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 2005 | Piero Porru | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
2005 | 2015 | Daniela Figus | Lista civica | Sindaco | |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Matteo Castangia | Lista civica "Villanovafranca x tutti" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Matteo Castangia | Lista civica "Villanovafranca x tutti" | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ a b c d e f Consorzio turistico della Marmilla, Sa Corona Arrubia, guida ai 20 comuni.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 7 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 7 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villanovafranca
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Villanovafranca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna URL consultato in data 02-01-2013.
- Villanovafranca, complesso nuragico di Su Mulinu, su sardegnacultura.it.