Sergio Chiamparino: differenze tra le versioni

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Sergio Chiamparino

Presidente della Regione Piemonte
In carica
Inizio mandato9 giugno 2014
PredecessoreRoberto Cota

Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Durata mandato31 luglio 2014 –
17 dicembre 2015
PredecessoreVasco Errani
SuccessoreStefano Bonaccini

Sindaco di Torino
Durata mandato31 maggio 2001 –
16 maggio 2011
PredecessoreValentino Castellani
SuccessorePiero Fassino

Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani
Durata mandato7 ottobre 2009 –
4 luglio 2011
PredecessoreLeonardo Domenici
SuccessoreOsvaldo Napoli (ad interim)
Graziano Delrio

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXIII
Gruppo
parlamentare
Democratici di Sinistra - L'Ulivo
CircoscrizioneI PIEMONTE 1
Collegio04 - Torino
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
Precedenti:
PCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneRicercatore, Dirigente di partito
Chiamparino al Gay pride di Torino del 2014

Sergio Chiamparino (Moncalieri, 1º settembre 1948) è un politico italiano, presidente della Regione Piemonte dal 9 giugno 2014.

Biografia

Dopo il diploma all'istituto tecnico Sommeiller di Torino si è laureato in scienze politiche all'Università degli Studi di Torino. Qui ha svolto la sua attività come ricercatore fino al 1975, anno in cui ha intrapreso la carriera politica presso il Comune di Moncalieri. Nel 1974 ha svolto il servizio militare negli Alpini.

È tifoso del Torino.[1]

Sindaco di Torino

Nel marzo del 2001 Sergio Chiamparino viene chiamato dal suo partito a sostituire il candidato sindaco di Torino di centro-sinistra Domenico Carpanini, già vice e fedelissimo di Valentino Castellani, morto improvvisamente pochi giorni prima a causa di un'emorragia cerebrale mentre era impegnato in un dibattito elettorale con il suo sfidante Roberto Rosso.

Chiamparino, nel giro di pochissimo tempo e con le elezioni ormai alle porte, riesce ad organizzare un'efficace campagna elettorale che lo porta a vincere di misura al ballottaggio con il 52,8% dei voti contro il candidato del centro-destra.

Nel 2006 viene riconfermato sindaco, vincendo nettamente al primo turno con il 66,6% dei voti (senza quindi andare al ballottaggio) sul candidato del centro-destra, l'ex ministro Rocco Buttiglione, che raccoglie meno del 30% delle preferenze.

La sua amministrazione comunale, caratterizzata dalla preparazione e gestione dei XX Giochi olimpici invernali e delle relative opere (tra cui la nuova metropolitana), ha riscosso grande popolarità. Nel 2004 la sua Giunta ha vissuto una fase di pubblicità negativa a causa della cattiva gestione da parte di una cooperativa delle esumazioni al Cimitero Monumentale della città. Dopo quattro anni di indagini, il 3 gennaio 2008 l'inchiesta sul cosiddetto "scandalo esumazioni" del Cimitero Monumentale di Torino viene archiviata.

Sotto la sua amministrazione viene inoltre inserita nel PRG (2002-2005), deliberata (2008), avviata (2009) e completata (2011) la costruzione dello Juventus Stadium dopo la demolizione dello Stadio delle Alpi.

Sul piano economico, il suo predecessore Castellani aveva cercato di cancellare la dipendenza della città torinese dalla Fiat (la cosiddetta monocultura industriale) e promuovendo lo sviluppo in altri settori, principalmente il terziario e le attività culturali, ma ottenendo però scarsi risultati. Chiamparino ha cercato di raddrizzare la situazione riportando l'attenzione sul ruolo dell'industria automobilistica nell'economia cittadina.

Nel 2008, il quotidiano finanziario Il Sole 24 ORE ha pubblicato i risultati di un sondaggio sull'indice di gradimento degli elettori nei confronti dei sindaci dei capoluoghi di provincia italiani. In questa classifica, Chiamparino è al 1º posto, con un consenso stimato al 75%, assieme al sindaco di Verona Flavio Tosi, e al sindaco di Reggio di Calabria Giuseppe Scopelliti (quest'ultimo dal 30 marzo 2010 Presidente della Regione Calabria),[2]. Nello stesso sondaggio Governance Poll del 2011, Chiamparino si riconferma uno dei sindaci più amati d'Italia, 2º dopo il sindaco di Firenze Matteo Renzi e seguito dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.[3]

Incarichi nazionali nel PD

Nel 2007 è nominato Responsabile nazionale Riforme nella Segreteria nazionale del Segretario Walter Veltroni, è nominato Ministro per le Riforme per il Federalismo nel Governo ombra del Partito Democratico, ruolo che ricopre dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009.[4] È stato, sino al termine del mandato di Sindaco di Torino, presidente nazionale dell'ANCI e coordinatore dei Sindaci delle Città metropolitane.

Dal 24 febbraio 2009 il Segretario del PD Dario Franceschini (già Vicesegretario di Veltroni nominato leader del Pd dopo le sue dimissioni dalla Segreteria nazionale) lo nomina Responsabile nazionale Riforme nella nuova Segreteria.

Tra il 2012 e il 2014 è presidente della Compagnia di San Paolo.[5]

Presidente della Regione Piemonte

Candidatosi con il PD alle regionali del Piemonte, viene eletto Presidente della Regione il 26 maggio 2014 con quasi il 47% dei voti mentre l'avversario del centro-destra ha preso solo il 22% dei voti.[6][7].

Il 31 luglio 2014 è stato inoltre eletto all'unanimità Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni vincendo la sfida con Enrico Rossi, Governatore della Toscana, sostenuto da una parte del PD, sostituendo il dimissionario Presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani. Come suo vicepresidente è stato designato Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, per il centrodestra.[8]

Il 22 ottobre 2015 si dimette dalla carica per il giudizio dato dalla Corte dei Conti sul bilancio della Regione Piemonte; tuttavia le dimissioni sono congelate su richiesta dei colleghi presidenti.[9]

Incarichi politici

Sinossi degli incarichi politici ricoperti:

Onorificenze

Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Opere

Sergio Chiamparino ha scritto vari libri, alcuni in forma di intervista, sulla sua esperienza politico-amministrativa. Fa eccezione Cordata con sindaco (2011), in cui racconta della sua passione per la montagna e l'alpinismo:

  • Le ristrutturazioni industriali, in AA.VV., Problemi del movimento sindacale in Italia 1943-1973, Feltrinelli (1976)
  • Municipio. Dialogo su Torino e il governo locale con Giuseppe Berta e Bruno Manghi, Marsilio editore (2002)
  • La città che parla: i torinesi e il loro sindaco, Mondadori (2003)
  • Semplicemente sindaco con Maurizio Crosetti, Cairo Publishing (2006)
  • La sfida. Oltre il Pd per tornare a vincere. Anche al Nord, Einaudi (2010)
  • Cordata con sindaco con Giuliano Valter, CDA Vivalda editore (2011)

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni


Predecessore Sindaco di Torino Successore
Valentino Castellani 31 maggio 2001 - 16 maggio 2011 Piero Fassino
Predecessore Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani Successore
Leonardo Domenici 7 ottobre 2009 - 4 luglio 2011 Osvaldo Napoli (ad interim)
Graziano Delrio
Predecessore Presidente della Regione Piemonte Successore
Roberto Cota dal 9 giugno 2014 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN73221277 · ISNI (EN0000 0000 5542 5496 · SBN LO1V134791 · LCCN (ENn2002115721 · GND (DE124241638