Sojuz MS-16

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sojuz MS-16
Dati della missione
OperatoreRoscosmos
NSSDC ID2020-023A
SCN45476
Nome veicoloSojuz MS
VettoreSojuz-2.1a
Lancio9 aprile 2020
Luogo lanciocosmodromo di Bajkonur (rampa 31/6), rampa 31/6
Atterraggio22 Ottobre 2020
Sito atterraggioKazakistan
Durata195 giorni, 9 ore e 18 minuti
Proprietà del veicolo spaziale
Peso al lancio7 280 kg
CostruttoreRKK Ėnergija
Parametri orbitali
Orbitaorbita terrestre bassa
Apoapsidekm
Periapsidekm
Inclinazione51,66°
Equipaggio
Numero3
MembriAnatolij Ivanišin
Ivan Vagner
Christopher Cassidy
Programma Sojuz
Missione precedenteMissione successiva
Sojuz MS-15 Sojuz MS-17

Sojuz MS-16 è un volo astronautico verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e parte del programma Sojuz, ed è il 144° volo con equipaggio della navetta Sojuz dal primo volo avvenuto nel 1967. L'equipaggio è partito il 9 aprile 2020 dal Cosmodromo di Bajkonur per prender parte ad una missione di sei mesi durante l'Expedition 63.

Equipaggi[modifica | modifica wikitesto]

Equipaggio principale[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Equipaggio
Comandante Bandiera della Russia Anatolij Ivanišin, Roscosmos
Expedition 63
Terzo volo
Ingegnere di volo 1 Bandiera della Russia Ivan Vagner, Roscosmos
Expedition 63
Primo volo
Ingegnere di volo 2 Bandiera degli Stati Uniti Christopher Cassidy, NASA
Expedition 63
Terzo volo

Il 19 febbraio 2020, due mesi prima del lancio, la commissione medica di Roscosmos ha deciso di sostituire i due cosmonauti russi dell'equipaggio principale (Nikolaj Tichonov e Babkin) con quelli dell'equipaggio di riserva (Ivanišin e Vagner) per motivi di salute. Il cosmonauta con problemi di salute dovrebbe essere Tichonov, essendo Babkin stato inserito nel nuovo equipaggio di riserva insieme al comandante Ryžikov.[1]

Equipaggio di riserva[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Equipaggio
Comandante Bandiera della Russia Sergej Ryžikov, Roscosmos
Secondo volo
Ingegnere di volo 1 Bandiera della Russia Andrej Babkin, Roscosmos
Primo volo
Ingegnere di volo 2 Bandiera degli Stati Uniti Stephen Bowen, NASA
Quarto volo

Missione[modifica | modifica wikitesto]

Pre-volo[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la sostituzione degli equipaggi principale e di riserva, essi hanno superato senza problemi gli esami pre-volo. La Commissione del GCTC li ha infatti dichiarati pronti al volo il 23 marzo durante un'insolita conferenza in videochiamata a causa della pandemia COVID-19.[2] Nelle ore successive hanno preso due aerei che li hanno portati alla città di Bajkonur per l'inizio delle due settimane di quarantena per evitare di portare sulla Stazione delle malattie che potrebbero compromettere il lavoro dell'equipaggio a bordo. La quarantena di questo equipaggio è stata resa ancora più rigida a causa della pandemia; tra le tradizionali attività che sono state cancellate ci sono la visita alla città di Bajkonur e ai monumenti di Gagarin e Korolëv per deporre dei fiori. Anche le famiglie degli astronauti non hanno potuto raggiungerli gli ultimi giorni di quarantena per passare insieme le ultime ore prima del lancio e assistere personalmente ad esso.[3]

Lancio e attracco alla ISS[modifica | modifica wikitesto]

Il lancio della Sojuz MS-16 è avvenuto il 9 aprile 2020 alle 8:05 UTC dalla Rampa 31/6 del Cosmodromo di Bajkonur a bordo del lanciatore Sojuz-2.1a.[4] Sia la rampa che il lanciatore sono una novità di questo lancio: questa rampa di solito non è usata per i lanci con equipaggio ma il suo utilizzo si è reso necessario a causa della manutenzione della rampa 1/5 (Gagarin's Start) che si concluderà nel 2023, mentre il lanciatore Sojuz 2.1a ha sostituito per la prima volta il vecchio lanciatore Sojuz FG. Dopo il corretto inserimento in orbita, la Sojuz MS-16 ha iniziato il suo viaggio di 6 ore (4 orbite) verso la ISS. L'attracco con la ISS è avvenuto alle 14:13 UTC al modulo russo Poisk.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Astronautica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronautica