Sojuz TM-9

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Sojuz TM-9
Emblema missione
Dati della missione
OperatoreProgramma spaziale sovietico
NSSDC ID1990-014A
SCN20494
Nome veicoloSojuz-TM
VettoreSoyuz-U2
Codice chiamataРодни́к
(Rodnik - "sorgente")
Lancio11 febbraio, 1990
06:16:00 UTC
Luogo lancioBajkonur, rampa n.1
Atterraggio9 agosto, 1990
07:33:57 UTC
Sito atterraggio70 km a nord-est di
Arqalyq, RSS di Kazakistan
Durata179 giorni, 1 ora, 17 minuti e 57 secondi
Proprietà del veicolo spaziale
Peso al lancio7 150 kg
Parametri orbitali
Orbitaorbita terrestre bassa
Numero orbite2895
Apoapside387 km
Periapside373 km
Apogeo387 km
Perigeo373 km
Periodo92.2 min
Inclinazione51,63°
Equipaggio
Numero2
MembriAnatolij Jakovlevič Solov'ëv
Aleksandr Balandin
programma Sojuz
Missione precedenteMissione successiva
Sojuz TM-8 Sojuz TM-10

La Sojuz TM-9 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Sojuz TM verso la stazione spaziale sovietica Mir.

Si trattò dell'ottantacinquesimo volo nell'ambito del programma Sojuz sovietico nonché del nono volo equipaggiato verso la Mir.

Equipaggio[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Equipaggio
Comandante Bandiera dell'Unione Sovietica Anatolij Solov'ëv, Roscosmos
Mir 6
Secondo volo
Ingegnere di volo Bandiera dell'Unione Sovietica Aleksandr Balandin, Roscosmos
Mir 6
Primo volo

Equipaggio di riserva[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Equipaggio
Comandante Bandiera dell'Unione Sovietica Gennadij Manakov, Roscosmos
Ingegnere di volo Bandiera dell'Unione Sovietica Gennadij Strekalov, Roscosmos

Missione[modifica | modifica wikitesto]

La missione, denominata anche Mir EO-6 (EO sono le iniziali russe per indicare equipaggio base), fu realizzata per poter dare il cambio ai due astronauti della Sojuz TM-8 per continuare le ricerche a bordo della Mir. Durante la permanenza della Sojuz TM-9 il terzo modulo Kvant (chiamato Kristall) venne agganciato, dopo qualche inconveniente, alla stazione orbitante. Prima di questo evento, diverse navette Progress attraccarono sulla Mir portando pezzi di ricambio, batterie e parti di computer per preparare l'installazione della Kristall. Problemi durante l'installazione di un nuovo computer, prelevato dalla Saljut per rimpiazzare il sistema precedente, prese molto tempo e causò uno slittamento nell'invio del terzo modulo. Il Kristall è un modulo destinato alla produzione di materiali (tra cui cristalli) a gravità zero. Tra le altre apparecchiature ci sono il telescopio "Glazar 2" per osservazioni nella banda dell'ultravioletto e vari spettrometri.

Problemi durante la missione[modifica | modifica wikitesto]

Durante la manovra di sganciamento dalla stazione Mir, l'equipaggio della Sojuz TM-8 notò che alcuni dei pannelli isolanti (tre su otto) nel modulo di discesa della Sojuz TM-9 che assicuravano protezione termica erano allentati, e ciò avrebbe potuto causare problemi di regolazione termica nella navetta, permettendo la formazione di condensa all'interno della Sojuz che avrebbe potuto causare un cortocircuito. L'altra preoccupazione era che questi pannelli potessero bloccare i sensori di navigazione che orientavano il modulo per il rientro. Per questo motivo la navetta fu spostata (attraccata) diverse volte per cercare di mantenere la temperatura costante. Tuttavia l'entità del problema era tale da rendere necessaria una passeggiata spaziale per riparare il guasto. Fu anche considerata l'idea di far decollare la navetta Sojuz TM-10 con un solo astronauta per una missione di recupero, ma l'idea venne scartata in quanto si ritenne che il guasto fosse riparabile.

I due astronauti non avevano mai praticato EVA (attività extraveicolare) e dovettero imparare visionando cassette inviate loro tramite una navicella Progress. Durante queste EVA gli astronauti riuscirono a riparare alla meglio i guasti ripiegando su sé stessi due dei tre pannelli in modo da non disturbare il rientro. Inoltre durante il rientro stesso, usarono l'accortezza di espellere contemporaneamente il modulo orbitale e il modulo di servizio per cercare di minimizzare l'eventualità che uno dei pannelli potesse impigliarvisi modificando la traiettoria. Solitamente infatti il modulo orbitale si dovrebbe staccare per primo.

Il modulo di discesa non subì danni particolari dopo la prolungata esposizione alle condizioni spaziali e il rientro avvenne senza problemi.

Ulteriori dati di volo[modifica | modifica wikitesto]

  • Denominazione Astronomica Internazionale: 1990-14

I parametri sopra elencati indicano i dati pubblicati immediatamente dopo il termine della fase di lancio. Le continue variazioni ed i cambi di traiettoria d'orbita sono dovute alle manovre di aggancio. Pertanto eventuali altre indicazioni risultanti da fonti diverse sono probabili ed attendibili in considerazione di quanto descritto.

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