Parco archeologico di Sentinum

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Sentinum
Parco archeologico di Sentinum
Terme Extra Urbane
CiviltàRomana
UtilizzoCittà
EpocaI secolo a.C. - V secolo
Localizzazione
StatoItalia Italia
Provincia  Ancona
Dimensioni
Superficie16 000 
Amministrazione
EnteSoprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 43°25′06.46″N 12°51′08.46″E / 43.41846°N 12.85235°E43.41846; 12.85235

Il parco archeologico di Sentinum racchiude al suo interno le rovine dell'antica città romana di Sentinum.

Il sito si trova alle porte dell'odierna città di Sassoferrato (AN) e si divide in due aree (località Santa Lucia e località Civita) collegate tra loro da una passerella.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei pressi di Sentinum, nel 295 a.C., ebbe luogo la celebre battaglia delle Nazioni che vide la decisiva vittoria dei Romani contro gli eserciti dei Galli Senoni e dei Sanniti.

La città verrà poi coinvolta anche nello scontro tra Marco Antonio ed Ottaviano che sfociò nella guerra di Perugia (41 a.C.); le popolazioni dell'Italia Centrale dovettero schierarsi a favore dell'uno o dell'altro e poiché a Sentinum vivevano ex veterani di Marco Antonio la città si schierò a suo favore. Le truppe di Ottaviano entrarono in città dandola alle fiamme; in seguito verrà ricostruita ed ampliata godendo di benessere economico per alcuni secoli.

L'ultima datazione che si ha della città attraverso iscrizioni è del 343 d.C. dopodiché non vi è più alcuna menzione di Sentinum, che verrà abbandonata, un paio di secoli dopo, dagli abitanti decimati dalla fame e dalla peste ed incapaci di difenderla dalle irruzioni nemiche, specialmente dai Longobardi. La popolazione si sposterà in alture limitrofe dove, intorno all'anno 1000, sorgerà il Castrum Saxum Ferratum.

Scavi archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Sin dall'alto medioevo le rovine di Sentinum furono utilizzate nella costruzione di Sassoferrato e delle zone limitrofe. La città diventerà oggetto di interesse da parte di due studiosi dell'Umanesimo, Ciriaco d'Ancona e Biondo Flavio, dopo di loro nessuno se ne interesserà per alcuni secoli.

Sarà con l'apertura della linea ferroviaria Fabriano-Urbino che si tornerà a parlare di Sentinum ed inizieranno delle vere e proprie ricerche; il percorso infatti tagliava in due la città. Durante i lavori vennero effettuati numerosi rinvenimenti per questo si resero necessarie delle campagne di scavo condotte, nel 1890 e nel 1891, da Edoardo Brizio con la collaborazione di Raniero Mengarelli. Si riuscirà così a definire l'andamento della cinta muraria e vennero individuati i resti di edifici e di strade (tra cui il cardine massimo ed il decumano massimo e altri cardini e decumani minori).

Mosaico dell'Aion, da Sentinum, conservato nella Gliptoteca (Monaco di Baviera)

Fino alla metà del 1900 non ci furono altre indagini, anche se non mancarono importanti rinvenimenti effettuati fortuitamente negli anni '20, come lo splendido mosaico con "Mostri marini" (14 x 9,80 m) e il mosaico con il "Ratto di Europa" conservato al Museo civico archeologico di Sassoferrato.

Le campagne di scavo ripresero nel 1954 fino al 1960, condotte da Laura Fabbrini, in cui si continuò ad indagare il tracciato viario della città oltre che alcuni degli edifici come le Terme Urbane, la fonderia ed il complesso extra-urbano di Santa Lucia. In questa occasione le ricerche toccarono anche la domus dell'"insula del pozzo" da cui proviene il famoso mosaico raffigurante il dio Aion (5,34 x 4,94 m) oggi conservato presso la Gliptoteca (Monaco di Baviera) ed un edificio, probabilmente difensivo, nell'angolo Nord-Ovest delle mura.

Una successiva indagine verrà condotta da Luisa Brecciarioli Taborelli nel 1974 in cui si proseguì lo studio delle terme urbane e del complesso extra-urbano di Santa Lucia. Di quest'ultimo si chiarirà la natura, termale con anche funzione di accoglienza, solo grazie agli studi condotti in quell'area da Mara Silvestrini tra la fine del 1900 e gli inizi del 2000.

L'ultimo programma di ricerche è stato portato avanti dall'Università degli studi di Genova e dall'Università degli studi di Urbino "Carlo Bo" tra il 2002 ed il 2007 ed ha interessato due aree, una ad ovest e una ad est della ferrovia, portando alla luce alcuni edifici pubblici. Nel frattempo sono state condotte alcune campagne di prospezioni magnetometriche per definire l'assetto urbanistico che hanno permesso di redigere una nuova planimetria della città oltre che individuare il foro cittadino.

Parco archeologico di Sentinum[modifica | modifica wikitesto]

Parco archeologico di Sentinum

Il parco archeologico è diviso in due aree, località Civita e località Santa Lucia.

In località Civita sono ancora visibili i resti delle terme urbane, tratti di due strade basolate minori (cardine e decumano) e di una bottega per la fusione dei metalli. In località Santa Lucia è visibile una monumentale costruzione identificata come terme extraurbane.

Altri reperti archeologici da Sentinum[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maura Medri (a cura di), Sentinium: ricerche in corso, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2008, ISBN 978-88-8265-466-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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