Museum of Fine Arts (Boston)
Museum of Fine Arts | |
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Ubicazione | |
Stato | Stati Uniti |
Località | Boston |
Indirizzo | Huntington Avenue 465 |
Coordinate | 42°20′22″N 71°05′39″W |
Caratteristiche | |
Tipo | arte |
Istituzione | 1870 |
Fondatori |
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Apertura | 1870 |
Direttore | Malcolm Rogers |
Visitatori | 477 427 (2021) |
Sito web | |
Il Museum of Fine Arts di Boston, nel Massachusetts, è uno dei più grandi musei degli Stati Uniti d'America. Possiede più di 450.000 opere d'arte che fanno di questa collezione una delle più complete del continente americano. Conta più di un milione di visitatori l'anno e, nel 2013, è stato il 62º museo di belle arti più visitato al mondo.
Il museo fu fondato nel 1870 ma occupò la sede attuale a partire dal 1909. Il museo era associato ad un'accademia d'arte, la Boston School of the Museum of Fine Arts, nonché al Nagoya Museum of Fine Arts che si trovava, appunto, a Nagoya, in Giappone, ormai chiuso a causa della scarsa affluenza. Il direttore del museo è Matthew Teitelbaum.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]1870–1907
[modifica | modifica wikitesto]Il museo fu fondato nel 1870 e inaugurato nel 1876. Gran parte della sua collezione proviene dalla galleria d'arte del Boston Athenaeum. Francis Davis Millet ricoprì un ruolo fondamentale nell'avvio della scuola d'arte associata al museo e nominò Emil Otto Grundmann (1844–1890) come primo direttore.[2]
La prima sede del museo era un edificio in muratura dall'architettura neogotica, disegnato da John Hubbard Sturgis e Charles Brigham, considerato particolarmente significativo per l'uso delle terrecotte architettoniche, la cui quantità era decisamente inusuale per un edificio statunitense. L'edificio si trovava a Copley Square, nel quartiere bostoniano di Back Bay.
1907–2000
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1907 furono avviati i progetti necessari per dare al museo una nuova sede su Huntington Avenue, il viale di Boston dedicato alle arti. Il consiglio di amministrazione del museo affidò all'architetto Guy Lowell l'incarico di creare un progetto di massima che consentisse una costruzione progressiva del museo, giacché i finanziamenti venivano reperiti ad hoc per ogni fase specifica del progetto. Nel 1909, fu posta in essere la prima parte del progetto neoclassico di Lowell; essa è composta da una facciata di oltre 150 metri in granito (il cui ingresso è proprio su Huntington Avenue), dalla grande rotonda e dalle gallerie attigue. La collezione vera e propria fu trasferita in questa nuova sede verso la fine del 1909.
La seconda fase di costruzione, interamente finanziata dalla Signora Robert Dawson Evans, riguardò l'ala lungo il Back Bay Fens che ospitò la pinacoteca. L'ala fu inaugurata nel 1915. Dal 1916 fino al 1925, John Singer Sargent decorò la rotonda e l'attiguo colonnato. Nel corso degli anni, molte altre migliorie ingrandirono l'edificio e tra queste vi è l'ala dedicata alle Arti decorative (inaugurata nel 1928 e ingrandita nel 1968) e il Norma Jean Calderwood Garden Court nonché la Terrazza (1997). La West Wing, progettata da I. M. Pei e inaugurata nel 1981, fu rinominata - nel 2008 - la Linde Family Wing for Contemporary Art. Quest'ala ospita la caffetteria del museo, il ristorante, il negozio di souvenir e anche uno spazio espositivo.[3]
Le opere maggiori
[modifica | modifica wikitesto]- Apollo di Mantiklos
- Busto di Ankhhaf, ca. 2550 a.C.
- Sarcofago di Meresankh II, ca. 2550 a.C.
- Sarcofago di Thutmose I, ca. 1470 a.C.
- Aspelta in granito, ca. 600/580 a.C.
- Fruits sur un étalage, 1881-1882
- Il tè delle cinque, 1880
- Pietà Panciatichi, 1485
- Carrozza alle corse, 1872
- Fantini a Longchamp, 1874 circa
- Madonna dell'umiltà, anni 1430
- Sacrificio di Isacco, 1687
- Adorazione dei magi , 1725
- Madonna dell'Umiltà, 1442 circa
- Flagellazione di Cristo
- Il pittore nello studio, 1629 circa
- Cristo morto compianto da quattro angeli, 1525-26 circa
- Sacrifizio di Isacco
- Ballo a Bougival, 1882-1883
- Le Sacré-Coeur, Montmartre e Rue Saint-Rustique, 1927 circa
- La mezzana, 1622
- Il postino Joseph Roulin, 1888
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Matthew Teitelbaum Appointed Director of Museum of Fine Arts, Boston, su Museum of Fine Arts Boston. URL consultato l'8 giugno 2023.
- ^ Francis Davis Millet, su jssgallery.org.
- ^ Architectural History | Museum of Fine Arts, Boston
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museum of Fine Arts di Boston
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su mfa.org.
- (EN) Museum of Fine Arts, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Museum of Fine Arts, su ISIL.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 151846308 · ISNI (EN) 0000 0001 2291 8830 · BAV 494/16605 · ULAN (EN) 500305147 · LCCN (EN) n79058410 · GND (DE) 38524-4 · BNE (ES) XX85717 (data) · BNF (FR) cb11866613c (data) · J9U (EN, HE) 987007526377305171 · NSK (HR) 000011566 · NDL (EN, JA) 00277364 |
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