Mygalomorphae
I Mygalomorphae (conosciuti anche come Orthognatha), sono un infraordine di ragni caratterizzato dall'orientamento dei due cheliceri che, a differenza degli altri ragni, non si incrociano ma sono disposti longitudinalmente al corpo.
Il nome deriva dal greco antico: μυγαλέη?, mygaléē ("toporagno") e μορφή, morphḗ ("forma"), proprio per indicare questi ragni tanto grandi e pelosi da somigliare a piccoli topi, e la desinenza latina -ae del nominativo plurale della prima declinazione, che designa l'appartenenza ad un infraordine o ad un sottordine.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Come i primitivi Mesothelae, dispongono di due paia di polmoni a libro detti opercoli branchiali e di cheliceri rivolti verso il basso.
A causa di questa caratteristica i due gruppi erano una volta considerati strettamente imparentati. In seguito si è appurato che tale carattere era peculiare del comune progenitore di tutti gli Araneae (simplesiomorfia), e che i migalomorfi hanno mantenuto questa caratteristica mentre gli araneomorfi hanno sviluppato nuove caratteristiche (incluso il cribellum)[1].
Quasi tutte le specie di Mygalomorphae hanno otto occhi, solo alcune ne hanno meno (Masteria lewisi ha solo sei occhi).
Hanno ampie ghiandole velenifere che sono contenute nei loro cheliceri, ma fra tutti i Mygalomorphae sono veramente poche le specie il cui morso possa essere ritenuto pericoloso per l'uomo. Riguardo a ciò vanno però citati i generi Atrax, Hadronyche e Macrothele (tutti appartenenti alla famiglia Hexathelidae), che includono alcuni fra i ragni più pericolosi al mondo, tra cui appunto il celebre Atrax robustus.
Non tutti i Mygalomorphae sono di grosse dimensioni, in base alla specie la lunghezza del corpo può variare dai 2,5 ai 10 cm, con una lunghezza totale (comprese le zampe) dagli 8 ai 30 cm.
I più grossi appartengono alla Famiglia Theraphosidae (ovvero le famose migali), e in particolare al genere Theraphosa: esemplari adulti di Theraphosa blondi e Theraphosa apophysis, (entrambe originarie del Venezuela) possono superare i 100 grammi di peso, e toccare i 30 cm di apertura di zampe.
Il dimorfismo sessuale è solitamente ben evidente: i maschi sono in genere più snelli e presentano una lunghezza di zampe maggiore rispetto alle femmine, di corporatura più robusta (con un opistosoma più pronunciato) e di dimensioni maggiori. Queste ultime hanno anche una maggiore longevità (anche oltre i 10 anni)[2].
Evoluzione
[modifica | modifica wikitesto]Fino a poco tempo fa si pensava che Megarachne servinei fosse un migalomorfo gigante del Pannsylvaniano (circa 350 milioni di anni fa), ma nel 2005 è stato riclassificato come euripteride (Selden e altri, 2005a). Pertanto il più vecchio migalomorfo noto attualmente è Rosamygale grauvogeli Selden & Gall, 1992 (appartenente agli Hexathelidae) risalente al Triassico della Francia nord-orientale. Non sono noti migalomorfi fossili del Giurassico. (Selden e altri, 2005b).
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Prima della divisione della Pangea i Mygalomorphae avevano una diffusione ubiquitaria.
La maggior parte delle specie di questo infraordine vive attualmente nelle fasce climatiche tropicali e subtropicali, ma il loro areale si estende a nord sino agli stati meridionali e occidentali degli Stati Uniti.
In Europa sono presenti solo una dozzina di specie, appartenenti alle famiglie Atypidae, Nemesiidae, Ctenizidae, Hexathelidae, Theraphosidae e Cyrtaucheniidae.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1985 l'aracnologo Raven suddivise il sottordine Mygalomorphae in due infraordini: Tuberculotae e Fornicephalae, distribuendovi le famiglie in base a considerazioni plesiomorfiche e sinapomorfiche[3].
Successivi approfondimenti (Coddington & Levi del 1991 e Goloboff del 1993) hanno consolidato ed ampliato questa suddivisione.
Attualmente, a maggio 2017, è suddiviso in due infraordini, che comprendono 16 famiglie, 351 generi e 2 865 specie[4]:
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]I rapporti filogenetici tra i vari taxon sono illustrati nel seguente cladogramma, secondo un lavoro dell'aracnologo Coddington del 2005 [5]:
Araneae |
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Coddington, J. A. & Levi, H. W. Systematics and Evolution of Spiders (Araneae). Annu. Rev. Ecol. Syst. 1991; 22: 565-592.
- ^ Raven R. J., Baher B. C., Harvey. M. S. Spiders of Australia - Interactive Identification to Subfamily CSIRO Publishing / Australian Biological Resources Study (ABRS), 2002 (CD-ROM) ISBN 0-643-06870-8
- ^ The spider infraorder Mygalomorphae (Araneae): cladistics and systematics, su digitallibrary.amnh.org. URL consultato il 4 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2009).
- ^ http://wsc.nmbe.ch/statistics/ Archiviato l'11 luglio 2017 in Internet Archive. URL consultato il 21 maggio 2017
- ^ Coddington, J.A. Phylogeny and Classification of Spiders. In D. Ubick, P. Paquin, P. E. Cushing, and V. Roth (eds.) Spiders of North America: an identification manual, American Arachnological Society, 2005. Chapter 2, pp. 18-24.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raven, R.J. (1985). The spider infraorder Mygalomorphae: Cladistics and systematics. Bull. Am. Mus. Nat. Hist. 182:1-180.
- Goloboff, P.A. (1993). A Reanalysis of Mygalomorphae Spider Families (Araenae). American Museum Novitates 3056. PDF Archiviato il 25 ottobre 2007 in Internet Archive.
- Selden, P.A., Corronca, J.A. & Hünicken, M.A. (2005a). The true identity of the supposed giant fossil spider Megarachne. Biology Letters 1: 44-48. 10.1098/rsbl.2004.0272
- Selden, P.A., da Costa Casado, F. & Vianna Mesquita, M. (2005b). Mygalomorph spiders (Araneae: Dipluridae) from the Lower Cretaceous Crato Lagerstätte, Araripe Basin, North-east Brazil. Palaeontology 49(4): 817-826.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mygalomorphae
- Wikispecies contiene informazioni su Mygalomorphae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mygalomorphae, su Fossilworks.org.
Taxonomy, husbandry and captive breeding of Dipluridae
Controllo di autorità | GND (DE) 4127133-6 |
---|