Tiberio Giulio Aspurgo
Tiberio Giulio Aspurgo | |
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Re del Bosforo Cimmerio | |
In carica | 8 a.C. – 38 con Dinamide (8 a.C.-7) |
Predecessore | Polemone I e Dinamide |
Successore | Gepepiride |
Nome completo | Τιβέριος Ἰούλιος Ἀσποῦργoς Φιλορώμαιος, Tibérios Iúlios Aspũrgos Philorómaios |
Morte | 38 |
Dinastia | Tiberio-giuliana |
Consorte | Dinamide Gepepiride |
Figli | Da Dinamide: Tiberio Giulio Mitridate Da Gepepiride: Tiberio Giulio Cotys I |
Tiberio Giulio Aspurgo Filoromeo (in greco antico: Τιβέριος Ἰούλιος Ἀσποῦργoς Φιλορώμαιος?, Tibérios Iúlios Aspũrgos Philorómaios; ... – 38), precedentemente conosciuto solo come Aspurgo e chiamato nella storiografia moderna Aspurgo del Bosforo, è stato un militare e sovrano sarmata, re del Bosforo Cimmerio dall'8 a.C. alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Aspurgo era un capo sarmata che nell'8 a.C. sposò la regina del Bosforo Cimmerio Dinamide; questa infatti, fuggita dal marito Polemone I del Ponto, cercava un nobile per aiutarla a sconfiggere il marito, che venne ucciso da Aspurgo.[1] Aspurgo e Dinamide regnarono quindi sul Bosforo Cimmerio insieme fino alla morte di lei, avvenuta nel 7.[2] Aspurgo regnò quindi come unico sovrano e sposò la nobile trace Gepepiride.
Solo nel 14-15 Aspurgo ottenne il riconoscimento del trono da parte dell'imperatore Tiberio e del Senato romano; per onorare il potente impero romano e per non mettervisi contro, Aspurgo assunse quindi il nome "Tiberio Giulio" e il soprannome "Filoromeo" (amico dei romani).[3] Aspurgo morì nel 38, lasciando il regno alla vedova.[4]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Aspurgo diede inizio alla dinastia tiberio-giuliana, che regnò il Bosforo Cimmerio fino al IV secolo.[5] Ebbe due figli:
- Tiberio Giulio Mitridate, avuto da Dinamide;
- Tiberio Giulio Cotys I, avuto da Gepepiride.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bunson 2014, pp. 77, 438; Hornblower, Spawforth, Eidinow 2012, p. 244.
- ^ Salisbury 2001, p. 90.
- ^ Batty 2007, p. 432; Hornblower, Spawforth, Eidinow 2012, p. 244.
- ^ Bunson 2014, p. 372; Hornblower, Spawforth, Eidinow 2012, p. 244.
- ^ Trofimova 2007, p. 15.
- ^ Bunson 2014, pp. 155, 372.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roger Batty, Rome and the Nomads: The Pontic-Danubian Realm in Antiquity, OUP Oxford, 2007, ISBN 978-0-19-814936-1.
- Matthew Bunson, Encyclopedia of the Roman Empire, Infobase Publishing, 2014, ISBN 978-1-4381-1027-1.
- Simon Hornblower, Antony Spawforth, Esther Eidinow, The Oxford Classical Dictionary, OUP Oxford, 2012, ISBN 978-0-19-954556-8.
- Joyce E. Salisbury, Encyclopedia of Women in the Ancient World, ABC-CLIO, 2001, ISBN 978-1-57607-092-5.
- Anna A. Trofimova, Greeks on the Black Sea: Ancient Art from the Hermitage, Getty Publications, 2007, ISBN 978-0-89236-883-9.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tiberio Giulio Aspurgo