Goni

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Goni
comune
(IT) Goni
(SC) Gòni
Goni – Stemma
Goni – Bandiera
Goni – Veduta
Goni – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoEmanuela Guggeri (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°34′42.73″N 9°17′07.52″E / 39.578537°N 9.285421°E39.578537; 9.285421 (Goni)
Altitudine383 m s.l.m.
Superficie18,6 km²
Abitanti441[1] (30-11-2023)
Densità23,71 ab./km²
Comuni confinantiBallao, Escalaplano, Orroli, Silius, Siurgus Donigala
Altre informazioni
Cod. postale09040
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111029
Cod. catastaleE084
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) gonesi
(SC) gonesus
Patronosan Giacomo apostolo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Goni
Goni
Goni – Mappa
Goni – Mappa
Posizione del comune di Goni
nella provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Goni è un comune italiano di 441 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Area abitata già nel IV - III millennio a.C. per la presenza nel territorio di importanti aree archeologiche, e poi in epoca nuragica, nel medioevo appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) passò ai pisani, e successivamente (1324) agli aragonesi, sotto i quali divenne un feudo. Nel 1348, il re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso la trasformò in feudo e la assegnò a Guglielmo de Torres, giurisperito e assessore del governo di Cagliari. Nel 1552 appartenne a Tiberio Sanna, membro di una delle più antiche famiglie sarde legate da sempre alla causa aragonese. Incorporato successivamente (1747) nel marchesato di San Tommaso, fu un feudo dei Cervellon e successivamente dei Nin. A questi ultimi fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Goni sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 dicembre 2001.[3]

«Stemma troncato dalla fascia diminuita di verde: il primo, d'azzurro, alla torre di rosso, mattonata di nero, merlata alla guelfa di cinque, aperta e finestrata di nero, fondata sulla fascia, essa torre accompagnata a destra dalla corona speciale d'oro, formata dal cerchio brunito, cordonato ai margini, cimato da tre fioroni visibili, alternati da due perle al naturale visibili, sostenute da punte, e a sinistra dalla mitria con le infule svolazzanti, d'argento, con ricami d'oro, gemmata, le infule frangiate d'oro; il secondo, di azzurro, al monte all'italiana di sei colli, di verde, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Goni Prenuragica
Parco archeologico di Pranu Muttedu

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio del paese si trova l'importante sito archeologico di Pranu Muttedu.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Giovanni Maria Cabras Lista civica "Gettiamo le basi" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Emanuela Guggeri Lista civica "Rin@scita gonese 2.0" Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Goni, decreto 2001-12-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29 luglio 2022.
  4. ^ Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 20/12/2001 (PDF).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN282700573 · GND (DE1028286023
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