Silius

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Silius
comune
(ITSC) Silius
Silius – Stemma
Silius – Veduta
Silius – Veduta
Chiesa delle Sante Perpetua e Felicita
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoAntonio Forci (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°31′00.79″N 9°17′37.8″E / 39.516887°N 9.293833°E39.516887; 9.293833 (Silius)
Altitudine585 m s.l.m.
Superficie38,36 km²
Abitanti1 016[1] (31-12-2023)
Densità26,49 ab./km²
Comuni confinantiBallao, Goni, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Siurgus Donigala
Altre informazioni
Cod. postale09040
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111085
Cod. catastaleI735
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) siliesi
(SC) siliesus
Patronosante Perpetua e Felicita
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Silius
Silius
Silius – Mappa
Silius – Mappa
Posizione del comune di Silius all'interno della provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Silius è un comune italiano di 1 016 abitanti[1] situato a 570 metri sul livello del mare nella zona orientale della provincia del Sud Sardegna. Fa parte della subregione storica del Gerrei e confina con San Nicolò Gerrei, Ballao, Goni e San Basilio. Questo piccolo paese deve la sua importanza alla presenza del castello di Sassai o Orguglioso, alla sorgente di Is Alinos che sgorga ad un'altezza di quasi 800 m s.l.m. sul mont'Ixi (posto al confine con San Nicolò Gerrei e che con i suoi 840 m s.l.m. è il rilievo più elevato del territorio comunale) e ad una miniera di fluorite.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Area abitata già in epoca nuragica, lo testimonia la presenza di vari nuraghi tra i quali, nuraxi Santu Damianu e Nuraxi de d'Arcu e sa Pira entrambi in precarie condizioni ma ancora visibili (è presente inoltre un pozzo sacro in buone condizioni di conservazione), nel medioevo appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria del Gerrei. A nord del territorio di Silius, su un colle di 430 m s.l.m., sorge il castello Orguglioso, più conosciuto come di Sassai, edificato nel 1253, il quale serviva come presidio per il controllo di una vasta area compreso il territorio di Ballao e un tratto del Flumendosa. Il castello Sassai, venne cinto d'assedio e venne distrutto nell'anno 1353 durante la guerra sardo-catalana per la supremazia sulla Sardegna

Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il dominio pisano, e intorno al 1324 sotto quello aragonese. Nel 1681 il paese fu incorporato nella contea di Villasalto, feudo degli Zatrillas, e vent'anni dopo fu annesso al marchesato di Villaclara, feudo prima degli stessi Zatrillas e poi dei Vivaldi Pasqua. Venne riscattato ai Vivaldi Pasqua nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Sassai

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Pozzo sacro nuragico Funtana Crobetta. Classico esempio di tempio dedicato al culto delle acque.
  • Nel territorio del Comune si trovano molti nuraghi:
  • Arrularis,
  • Cuccuru domu 'e S'Orcu,
  • Cuccuru domu 'e S'Orcu II,
  • Foddi,
  • Santu Damianu,
  • Sassai, Zoppana,
  • Bruncu Mannu,
  • Bruncu Su Carraxiu,
  • S'Acqua Frida,
  • Is Carroccias,
  • Padenti Scurosu,
  • Pizzu Ibas.
  • Complesso megalitico di Corona Arrubia o Piscina Cboni o S’Incorradroxiu

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[3]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Marino Mulas Lista civica "Silius 2015 podeus" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Antonio Forci Lista civica "Ripartiamo Silius" Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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