Turri

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Disambiguazione – Se stai cercando le persone con cognome Turri, vedi Turri (disambigua).
Turri
comune
(IT) Turri
(SC) Tùrri
Turri – Stemma
Turri – Bandiera
Turri – Veduta
Turri – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoMartino Picchedda (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dall'11-10-2021)
Territorio
Coordinate39°42′16.96″N 8°54′58.86″E / 39.70471°N 8.916349°E39.70471; 8.916349 (Turri)
Altitudine164 m s.l.m.
Superficie9,6 km²
Abitanti373[1] (30-11-2023)
Densità38,85 ab./km²
Comuni confinantiBaradili (OR), Baressa (OR), Genuri, Pauli Arbarei, Setzu, Tuili, Ussaramanna
Altre informazioni
Cod. postale09020
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111092
Cod. catastaleL473
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) turresi
(SC) turresus
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Turri
Turri
Turri – Mappa
Turri – Mappa
Posizione del comune di Turri all'interno della provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Turri è un comune italiano di 373 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna, nella subregione storica della Marmilla.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'area fu popolata già in epoca nuragica, per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi. Probabilmente conosciuta anche da fenici e punici.

Nel periodo Medievale appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Marmilla. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, e fu incorporato nell'Incontrada di Marmilla, feudo dei Carroz conti di Quirra. Nel 1603 entrò a far parte del Marchesato di Quirra, feudo dei Centelles. Successivamente la signoria passò agli Osorio de la Cueva, che lo tennero fino all'abolizione del feudalesimo (1839) quando fu riscattato all'ultimo feudatario Filippo Osorio. Col riscatto dalla feudalità divenne un comune libero, amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Turri sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 novembre 2004.[3]

«Stemma partito semitroncato: il primo, di azzurro, alla torre di due palchi, d'argento, murata di nero, merlata alla ghibellina, il palco superiore di sei, quello inferiore di nove, essa torre finestrata nel palco superiore di nero, chiusa dello stesso, fondata sulla pianura di verde; il secondo, di verde, ai quattro fiori di zafferano, posti due e due, di argento; il terzo, di rosso, alle tre spighe di grano, d'oro, impugnate, legate di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Turri è il campidanese occidentale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Turri (Cagliari) D.P.R. 18.11.2004 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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