Sorgono

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Sorgono
comune
(ITSC) Sorgono
Sorgono – Stemma
Sorgono – Veduta
Sorgono – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoFrancesco Zedde (lista civica) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate40°01′35.39″N 9°06′09.83″E / 40.026497°N 9.102731°E40.026497; 9.102731 (Sorgono)
Altitudine700 m s.l.m.
Superficie56,05 km²
Abitanti1 456[1] (31-01-2024)
Densità25,98 ab./km²
Comuni confinantiAtzara, Austis, Belvì, Neoneli (OR), Ortueri, Samugheo (OR), Tiana, Tonara
Altre informazioni
Cod. postale08038
Prefisso0784
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091086
Cod. catastaleI851
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) sorgonesi
(SC) sorgonesos
PatronoSanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sorgono
Sorgono
Sorgono – Mappa
Sorgono – Mappa
Posizione del comune di Sorgono
all'interno della provincia

di Nuoro

Sito istituzionale

Sorgono (pron. Sórgono) è un comune italiano di 1 456 abitanti[1] della provincia di Nuoro in Sardegna.

Posto nel centro geografico dell'isola, è il capoluogo storico di mandamento della subregione Mandrolisai della Barbagia, ospitando i servizi alla popolazione per tutto il circondario, tra cui l'ospedale e l'esattoria. L'esatto centro geografico della Sardegna, determinato dalle coordinate 40° 00' 02" N. - 09° 06' 57" E., e contrassegnato da un menhir, si trova in aperta campagna sarda, poco distante dal paese, in una sugheraia, sotto la chioma d'una sughera monumentale, il tutto salvaguardato come patrimonio naturale e culturale dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Storia[edit | edit source]

Il territorio di Sorgono conserva numerosi resti preistorici e, soprattutto, di età nuragica, ma molto probabilmente il luogo dove sorge l'attuale abitato è di origine medioevale. I Romani, nel lungo corso della loro dominazione sulla Sardegna riuscirono difficilmente a penetrare nel cuore dell'isola, in cui le genti sarde mantennero una loro autonomia, continuando a difendersi dai Romani presenti stabilmente nelle città costiere, nel Campidano e in alcune aree più interne.

Nel Medioevo il paese rientrava nel giudicato d'Arborea ed era compreso nella curatoria del Mandrolisai, di cui fu anche capoluogo. Successivamente alla caduta del giudicato, nel 1410, entrò a far parte dei territori concessi in feudo a Giovanni Deana[3], suocero del marchese di Oristano. Estinta la famiglia dei Deana, Sorgono venne in possesso di Leonardo Cubello che a sua volta lo lasciò al suo secondogenito Salvatore che, nel 1463[3], lo unì al marchesato di Oristano. Nel 1470 il territorio del paese venne ereditato da Leonardo Alagon, marchese di Oristano. Tra il XV e il XVI secolo venne edificata la chiesa del santuario campestre di San Mauro e da allora divenne un importante luogo di culto e di festività popolari.

Alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) il paese passò sotto il dominio aragonese e venne incorporato nell'Incontrada del Mandrolisai, e nel 1507 ottenne il privilegio, insieme alle altre ville dell'Incontrada, di essere amministrato direttamente da funzionari reali nativi del luogo e scelti mediante elezione: il re d'Aragona doveva scegliere il funzionario (oficial) su una terna presentata annualmente dagli abitanti locali. Nei successivi secoli il "privilegio" fu mantenuto fino al momento in cui l'isola passò alla dominazione degli Asburgo. Infatti nel 1711 il territorio fu assoggettato a vincolo feudale, a cui gli abitanti si opposero ma senza riuscire a liberarsene; fu infatti incorporato nella contea di San Martino, feudo dei Valentino, fino al 1839, quando fu loro riscattato per la soppressione del sistema feudale voluta dai Savoia.

Nel territorio sorgeva anche un'altra villa, Spasulè, che faceva parte della stessa curatoria, e che dopo aver diviso le sorti con Sorgono, rimase spopolata all'inizio del XVIII secolo.

Nel 1807 il paese divenne sede di capoluogo di una delle province che in seguito furono soppresse; e nel 1821 divenne sede di capoluogo di mandamento e tutto il territorio fu incluso amministrativamente nella provincia di Oristano. Nel 1838 venne rimosso il vincolo feudale[3]. Dal 1848 venne incluso nella divisione amministrativa con sede a Cagliari, dal 1859 della omonima provincia. Nel 1927 fu istituita la provincia di Nuoro e Sorgono venne incluso in essa.

Simboli[edit | edit source]

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Sorgono sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 marzo 2006.[4]

«Stemma di azzurro, alla banda diminuita di rosso, caricata in alto dal toponimo SORGONO, in lettere maiuscole di nero, poste a piombo, e attraversata in basso dal tronco al naturale della vite nodrita nella campagna diminuita di verde, con i due grappoli di porpora e i quattro pampini di verde, essa banda accompagnata in capo dalla stella di sei raggi d'oro, raggiante dello stesso, e addestrata dalla rupe d'oro uscente dal fianco e fondata sulla campagna diminuita, rupe e campagna diminuita caricate dal ruscello di azzurro, sinuoso in banda, desinente in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.

Monumenti e luoghi di interesse[edit | edit source]

Architetture religiose[edit | edit source]

  • Chiesa di Santa Maria Assunta, è la chiesa parrocchiale di Sorgono, costruita in forme tardogotiche nel XVI secolo, ma modificata radicalmente in successivi interventi che fecero perdere le caratteristiche originarie in tutta la struttura tranne che nel campanile.
  • Santuario campestre di San Mauro, uno dei più estesi santuari campestri in Sardegna, con la chiesa in forme tardogotico-aragonesi risalente al XV secolo e successivamente rimaneggiata nel corso del XVII secolo. Tra i più importanti luoghi di culto religioso dell'area, il santuario campestre è composto dalla chiesa e dai numerosi muristenes (talvolta detti anche cumbessìas) costruiti nel perimetro, piccoli alloggi utilizzati dai novenanti, destinati ai fedeli e a tutte le persone che prendono parte alla festa, ma che vennero utilizzati anche come lazzaretto durante l'epidemia di peste verificatasi tra il 1652 e il 1656. La chiesa, costruita nel corso del XV secolo su un precedente insediamento di monaci benedettini risalente al XII secolo[5], in facciata ha un rosone in pietra di grandi dimensioni e di ottima fattura e un portone di fattura rinascimentale e tardo-manieristica, l'interno è composto da un'unica navata con copertura a volta a botte. Nell'ultima settimana di maggio vi si svolgono i festeggiamenti principali.
  • Chiesa campestre di San Giacomo, edificata utilizzando il pietrisco locale, si compone di un'unica aula rettangolare coperta da un tetto a capanna. Originariamente fu la chiesa di un abitato chiamato Spasulé, situato tra Sorgono e Atzara, spopolatosi e successivamente abbandonato verso il 1718[6]. Un buon numero di abitanti di quell'abitato migrarono verso Tonara e per questo motivo per molto tempo furono i parroci di Tonara a officiare le celebrazioni nell'edificio religioso[7].
  • Chiesa campestre di Nostra Signora di Itria, situata a circa 1 000 metri s.l.m., sulla collina di Sa Pala 'e Cresia, da cui si gode di un'ampia vista panoramica. Venne ricostruita nel 1910, sui resti di una chiesa precedente andata in rovina, ed è composta da una sola navata.

Architetture civili[edit | edit source]

  • Nel centro storico sono presenti, soprattutto nel rione “Forreddu”, svariati esempi di architettura domestica aragonese. È presente una fonte pisana del 1600 in rione Funtana Lei.
  • Casa Carta — Edificio costruito tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento. Conserva elementi architettonici tardogotici.
  • Stazione ferroviaria — Capolinea della ferrovia Isili-Sorgono, dalla caratteristica architettura di ingegneria ferroviaria di fine Ottocento (1888), immersa in un suggestivo paesaggio.

Siti archeologici[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Nuraghe Lò e Menhir di Biru 'e Concas.

Nel territorio di Sorgono sono presenti in varie località siti e resti di interesse archeologico e storico: tra cui i nuraghi Biru 'e Concas, Calamaèra, Costa 'e Feùrra, Crastutòrro, Crebos, Crecos, Cungiau 'e su Crèccu, Funtana Frida, Funtana Morta, Ghenna 'e Pranu, Grùghe, Iscalas, , Niu 'e Cròbu, Orrubiu, Pastoreddu, Prànu, Santu Giàccu, Santu Perdu, Su Angiu o Molimènta, Talalù, Talei, Tanca Sa Cresia e Terriscana; le Tombe dei Giganti Cungiàu 'e Tòre, Funtana Morta, Ghènna 'e Prànu, Pastoreddu, Santu Perdu, Serrazzàrgiu, Su Ebregàrgiu, Talei e Trodolossài; le domus de janas Pardu 'e Cresia, Perdonighèddu, Santu Loisu e Saùri; i menhir di Biru 'e Concas.

Aree naturali[edit | edit source]

  • Località Funtana 'e Meurra e foresta Massanì
  • Foresta San Loisu e oasi naturalistica in località Bardacolo (zona di ripopolamento del cervo sardo)
  • Foresta monte “Littu” con vista panoramica “Serra Longa” e area "pic–nic" presso la fontana di “Perda 'e manza”.

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[8]

Lingue e dialetti[edit | edit source]

A livello linguistico Sorgono rappresenta quel luogo dove idealmente finisce il Campidano "linguistico" (quasi 1 000 000 di locutori), e inizia il Logudoro "linguistico" (circa 400 000 locutori). La lingua parlata a Sorgono infatti prende il nome di limba de mesania (lingua di mezzo); questa lingua risente molto degli influssi delle parlate nuoresi, così come accade nell'ogliastrino, nell'oristanese e nel barbaricino meridionale, anche se le basi, i suoni fonetici, ma soprattutto il lessico sono tipici della tradizione linguistica campidanese. Altri comuni della provincia di Nuoro interessati da tale fenomeno di transizione linguistica tra campidanese e logudorese sono Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Teti, Tiana e Tonara.

Tradizioni e folclore[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ballo sardo.

A Sorgono si mantengono ancora vive le tradizioni popolari. I balli sardi più eseguiti durante le feste sono:

  • su ballu sardu: il ballo più popolare e conosciuto di tutta la Sardegna, originariamente danzato in tondo, come in numerose altre comunità della Sardegna prevale il ballo a coppie su musica caratteristica tramandata dagli anziani organettisti;
  • sa dantza (nantza): l'unico ballo che ancora si balla in cerchio; caratterizza, per la sua energia e complessità il bravo ballerino. Rientra nel modulo di Danza del Mandrolisai;
  • s'orrosciada: ballo caratteristico del paese condiviso anche con altri centri del Mandrolisai e alcuni del Campidano;
  • su dillu (o dillaru): ballo in quattro pulsazioni, diffuso in gran parte della Sardegna;
  • is tres passos: interpretazione del ballo caratteristico del Campidano di Oristano (forse importato dai trasumanti e fatto proprio dalla comunità sorgonese). Nei paesi vicini prende il nome di "ballu seriu" (Meana Sardo) e "Trexenta" (Ortueri);
  • su ballu 'e s'esse: caratteristico ballo in cui i ballerini, guidati da un capo-ballo, formano danzando le lettere che compongono la parola "Sorgono".

Festività[edit | edit source]

  • San Mauro Abate veniva festeggiato per ben tre volte nel corso dell'anno, il 15 gennaio (Santu Mauru de is Dolos, "San Mauro dei Dolori"); il martedì successivo alla Pasqua (Santu Mauru de is Frores, "San Mauro dei Fiori") e infine l'ultima domenica di maggio (Santu Mauru Erriccu, "San Mauro Ricco"). Attualmente i festeggiamenti principali si svolgono nell'ultima settimana di maggio.

Cultura[edit | edit source]

Costume tradizionale

Istruzione[edit | edit source]

Sono presenti una scuola dell'infanzia, una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado e due istituti secondari di secondo grado.

Cucina[edit | edit source]

È radicato nella tradizione culinaria di Sorgono l'utilizzo di un'erba selvatica particolare per la preparazione di una gustosissima zuppa: "Sa minestra de lampazzu".

Si tratta del Romice, nella variante del Rumex obtusifolium, erba infestante nota ai sorgonesi con il nome, appunto, di lampazzu.

È una zuppa che va preparata utilizzando assieme a questa erba altri quattro ingredienti fondamentali: il formaggio fresco reso acidulo, la fregula sarda, gherda e la cipolla.

Infrastrutture e trasporti[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Isili-Sorgono e Stazione di Sorgono.

Sorgono è collegato agli altri centri abitati vicini e a Nuoro da autolinee provinciali della ARST. È presente anche il capolinea della linea ferroviaria attualmente detta del "Trenino verde".

Amministrazione[edit | edit source]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Paola Raspitzu liste civiche di centro-sinistra sindaco [9]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Paola Raspitzu sinistra sindaco [10]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Francesca Barracciu lista civica sindaco [11]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Vittorio Mocci lista civica "Vivere Insieme" sindaco [12]
31 maggio 2015 9 novembre 2020 Giovanni Arru lista civica "Unita Mente" sindaco [13]
9 novembre 2020 13 giugno 2022 Mario Carta Commissario straordinario [14]
13 giugno 2022 in carica Francesco Zedde lista civica "Sorgono in su coro" sindaco [15]

Note[edit | edit source]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ a b c Pag. 128, Francesco Floris (a cura di), La grande Enciclopedia della Sardegna; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.
  4. ^ Sorgono (Nuoro) D.P.R. 20.03.2006 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 17 settembre 2021.
  5. ^ Francesco Floris (a cura di), La grande Enciclopedia della Sardegna; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007, p. 130.
  6. ^ Raimondo Bonu et al., Tonara. Pro Loco Tonara, 2004, p. 47.
  7. ^ Raimondo Bonu e autori vari, Tonara. Pro Loco Tonara, 2004, p. 50.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  13. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  14. ^ Riconfermato nel ruolo il 9/11/2021, cfr Decreto presidenziale 82 9/11/2021 (PDF), su regione.sardegna.it, 9 novembre 2021. URL consultato il 19 novembre 2021.
  15. ^ Comunali 12/06/2022 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 22 giugno 2022.

Bibliografia[edit | edit source]

Voci correlate[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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