Mack Sennett

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Mack Sennett (1916)
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior cortometraggio 1932
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1938

Mack Sennett, pseudonimo di Mikall Sinnott[1][2][3] (Danville, 17 gennaio 1880Woodland Hills, 5 novembre 1960), è stato un attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico canadese naturalizzato statunitense.

Sulla sua lapide, nel cimitero di Holy Cross a Culver City dove riposa, oltre all'anno di nascita e di morte compare un epitaffio: Beloved King of Comedy. E Sennett fu davvero il re della commedia, nel periodo d'oro del cinema muto (1910-1929), quando antepose il proprio nome, come produttore, ai titoli di oltre un migliaio di film.

Dalla ferriera al palcoscenico

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Mack Sennett nacque in Quebec da contadini di origini Irlandesi (John Francis Sinnott e Catherine Foy), primogenito, fratello di John, Gorge e Mary. Attribuì la predisposizione allo spettacolo ad uno zio materno pioniere dell'intrattenimento. Quindicenne si scoprì dotato di una voce baritonale che la madre solleciterà di coltivare. Sedicenne, seguendo la famiglia nella nuova occupazione di albergatori/ristoratori ebbe probabilmente la prima occasione di poter osservare una moltitudine di umanità nelle sue molteplici sfumature e caratteristiche psicologiche e che più tardi fungeranno da soggetto per l'attività che lo rese celebre.

Gli anni giovanili della scolarità furono improntati ad una rigida educazione franco-cattolico evangelista del collegio cui la madre iscrisse tutti e tre i figli maschi, fermamente convinta della necessità di una formazione per quanto non altrettanto condivisa dai figli, come lascerà scritto nelle sue memorie Mack, ma che gli consentiranno di approfondire le competenze musicali e l'apprendimento della lingua francese. Gli affari nella ristorazione stagnavano e il padre trasferì la famiglia al sud, oltre confine, nel Connecticut, Stati Uniti, nella cittadina di East Berlin, centro industriale, trovando occupazione per sé e il figlio Mack come operai in una ferriera. Il lavoro non impedì né il prosieguo degli studi canori né il continuare a coltivare il sogno, forse più della madre che suo, di esibirsi un giorno come cantante al Metropolitan Opera House di New York.

La leggenda vuole, a questo punto (1900), che in città si esibisse Marie Dressler, canadese anch'essa e che Mack espresse alla madre il desiderio di poterla incontrare con lo scopo di ricavarne una raccomandazione che lo introducesse nel mondo dello spettacolo. L'intraprendente genitrice scomodò un'autorità locale per una presentazione del figliolo alla famosa attrice: tale signor Coolidge, futuro presidente degli Stati Uniti d'America. Marie Dressler presentò il giovane all'impresario di New York David Belasco, che lo scritturò come cantante per i suoi spettacoli nel vaudeville.

Il padre di Mack asserì, invece, che il figliuolo, da un giorno all'altro abbandonò la ferriera per trasferirsi a New York cambiando il proprio nome anagrafico da Michael Sinnott in Mack Sennett.[senza fonte] Di certo, il ventiduenne Mack, approdò a New York nel 1902, ma per i successivi sei anni le uniche fonti sono le sue memorie nelle quali afferma di aver trovato il primo impiego come membro del coro in una comunità di fede battista e successivamente in vari cori in altrettante produzioni di vaudeville. È del 1907 la prima apparizione documentata del suo nome in cartellone, come corista, dove appare anche il nome di Fred Mace: più tardi sarà uno dei famigerati Keystone Cops di Sennett. Risalgono a questo periodo anche i primi ruoli come comparsa in allestimenti a Broadway.

Cantante e attore cinematografico

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Agli attori di teatro e vaudeville, da un paio d'anni (1905), nei locali da essi frequentati, andava aggiungendosi una nuova categoria di uomini di spettacolo aventi a che fare con il nuovo mezzo di intrattenimento che rapidamente si stava diffondendo accrescendo sempre più il proprio gradimento presso il pubblico: il cinema. Le sale di proiezione si moltiplicavano in tutte le città, i teatri si adattavano ad ospitare il nuovo spettacolo, le case di produzione fiorivano: Edison, Lubin, Selig, Vitagraph, Biograph Company e la francese Pathé: pioniere del genere comico con i suoi attori Max Linder, Ferdinand Guillaume e André Deed ai quali lo stesso Sennett riconoscerà, più tardi, la paternità del genere slapstick. Fu una produzione Pathé cui Sennett rivelerà aver assistito per la prima volta sullo schermo ad un folle inseguimento da parte di una sconclusionata pattuglia di ridicoli poliziotti, progenitori dei suoi Keystone Cops. Nel 1908 la Biograph cercava nuovi attori per le sue produzioni; all'annuncio rispose un giovane sceneggiatore e attore, all'epoca trentaduenne, destinato a lasciare un'impronta indelebile nella cinematografia: D. W. Griffith. Qualche settimana più tardi, della compagnia, faceva già parte anche il ventottenne Mack Sennett.

Nel maggio di quell'anno i due recitarono insieme in quello che fu il film d'esordio di Sennett: The Sculptor's Nightmare. Ben presto Griffith rivelerà il suo talento e genio nella regia cinematografica e grande sarà il suo contributo allo sviluppo del cinema come nuova forma espressiva, la settima arte, comprensiva delle precedenti. Il periodo trascorso da Sennett alla Biograph e cioè dal 1908 al 1912, gli varrà un'esperienza formidabile nella fattura del film al seguito di Griffith, come avrà modo di riconoscere più tardi: ”Considero Griffith il mio maestro di vita e di arte, a lui devo tutte le mie competenze nel cinema”.

Dall'altra parte della macchina da presa

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Di anno in anno la struttura della Biograph cresceva unitamente al successo delle sue produzioni. Griffith si cimentava in svariati generi, ma restava maestro del genere drammatico dove poteva meglio sperimentare e affinare le tecniche di ripresa, non prediligendo particolarmente la commedia a differenza di Sennett nella cui cifra interpretativa c'era, invece, spesso, un'impronta comica.

Fu nel 1911 il passaggio di Sennett dall'altra parte della macchina da presa come direttore del settore comico della Biograph, quindi attore e regista, ingaggiando con il suo maestro un duello a colpi di cortometraggi: i primi, drammatici, arrovellantisi intorno ai problemi posti dalle conquiste e tribolazioni della modernità; i secondi, comici, che si facevano beffe di questa modernità esaltandone le contraddizioni e la schizofrenia. Camrades fu il primo film firmato da Sennett come regista, oltre che interprete. Fred Mace si unì alla compagnia. Del 1912 A Spanish Dilemma, regia di Sennett, che vide recitare per la prima volta al suo fianco, oltre a Fred Mace, Mabel Normand: ”la cosa più importante della mia vita? Quella ragazza” lascerà scritto Mack nelle sue memorie.

I Keystone studios

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Sennett era ora padrone della tecnica del fare cinema, ma dimostrò un talento ancora maggiore come organizzatore e manager a tutto tondo; il successo dei suoi film gli dava ragione. Era maturo per mettersi in proprio.

Mack Sennett dietro la cinepresa 1918

Nel luglio del 1912 in un hotel di New York Mack Sennett, Adam Kessel e Charles Baumann firmarono l'atto di nascita di una nuova casa di produzione cinematografica: la Keystone pictures, affidata alla direzione di Mack Sennett, dedicata alla produzione di film comici e destinata ad entrare nella storia del cinema come la più grande fabbrica di film del genere e palestra per i più grandi talenti dello schermo dell'epoca.

Kessel e Baumann, i finanziatori, erano i proprietari della New York Motion Picture Company, casa di produzione indipendente fin dal 1908, negli anni cresciuta incorporando altre società come la Universal Company e la Bison; quest'ultima possedeva degli studios, o meglio un appezzamento di terreno adibito alla realizzazione di film, presso Edendale, sobborgo californiano, dove il sole risplendeva tutto l'anno garantendo continuità alla lavorazione.

A Edendale, Sennett fissò la sede della Keystone, trasferendosi con la sua troupe di fedelissimi fuoriusciti dalla Biograph: Mabel Normand, Fred Mace, Ford Sterling, Alice Davenport e come registi Henry 'Pathé' Lehrman, Wilfred Lucas e George Nichols. Si aggregarono più tardi Ben Turpin, Mack Swain, Edgar Kennedy, Slim Summerville, Chester Conklin, Charley Chase.

Il genere di film della Keystone era lontano dallo stile della Biograph e di Griffith: si trattava di commedie semplici, anche rozze, dalla comicità grossolana, ma dal grande successo commerciale. L'idea di fondo era il caos, il movimento, l'azione perenne e forsennata, senza un attimo di pausa per lo spettatore che non doveva avere il tempo di pensare: in una parola lo slapstick, declinabile in love, speed and thrills[In italiano?]; il tutto era condito con un'abbondante quantità di torte in faccia.

Keystone Cops e Bathing Beauties

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Le Bathing Beauties

Simbolo di questa idea comica furono i Keystone Cops, accozzaglia di goffi e buffi poliziotti male in arnese, perennemente travolti dal crimine che avrebbero dovuto contrastare e che, in origine, erano formati da George Jeske, Bobby Dunn, Mack Riley, Charles Avery, Slim Summerville, Edgar Kennedy e Hank Mann.[4]; altrettanto importanti le Bathing Beauties, le "bellezze al bagno" che trasgredivano all'epoca le regole dell'immagine femminile e che hanno creato un prototipo usato in moltissime comiche, anche fuori dalla Keystone. Tra le "bellezze", vanno ricordati i nomi di Juanita Hansen, Gloria Swanson, Virginia Fox, Phyllis Haver, Marie Prevost, Madeline Hurlock, Ora Carew.

"(...) I Keystone Cops, poliziotti impappinati e scalmanati a caccia di malfattori che non agguantano mai, e le Bathing Beauties, discinte fanciulle che insidiano la norma del costume (siamo negli anni Dieci) senza violarle e senza provocare soprassalti censori" (Fernaldo Di Giammatteo[5]).

Gli anni d'oro della Keystone

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Se la prima star del cinema muto fu Mary Pickford, Mabel Normand fu la prima superstar tra le attrici, Roscoe 'Fatty' Arbuckle, aggregatosi nell'aprile del 1913, lo fu tra gli attori.

Straordinario scopritore di talenti, Sennett notò sul palcoscenico un giovane attore di vaudeville venuto dall'Inghilterra in tournée con la troupe di Fred Karno e ancora sconosciuto: Charlie Chaplin. Nel dicembre del 1913 Chaplin firmò il suo primo contratto con una compagnia cinematografica, con la Keystone girerà i suoi primi trentacinque film, dal febbraio 1914 al dicembre dello stesso anno.

Il successo economico vide Sennett investire non solo nel cinema ma anche nelle speculazioni terriere e fu per promuovere una sua iniziativa di sviluppo fondiario che fece erigere sulla sommità di una collina un'insegna a caratteri cubitali a formare la parola HOLLYWOODLAND, più tardi ricostruita senza il LAND finale è rimasta quale una delle icone riconosciute della Mecca dello star system. Harry Langdon nel 1917 fu pure una sua scoperta. Comprese il fascino del glamour e per primo produsse una serie di film imperniati sulle Bellezze al Bagno (Bathing Beauties).

L'avvento del sonoro lo detronizzò. Hal Roach fu il successivo re della commedia, adesso sonora.

Offrì la sua esperienza e il suo talento alla Paramount Pictures dove lanciò Gloria Swanson, W.C. Fields, Carole Lombard e Bing Crosby. Ma all'inizio degli anni trenta era ormai fuori dal giro che contava.

Si ritirò in Canada, ma per poco. Tornò ad Hollywood dove, nel 1937, gli fu assegnato uno speciale premio Oscar alla carriera (1938).

L'avvento della televisione negli anni cinquanta ne rinverdì la popolarità trasmettendo le sue prime comiche del periodo muto.

Morì nel 1960, a ottanta anni. Riposa al Holy Cross Cemetery a Culver City.

Sviluppo del linguaggio cinematografico

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Il genere comico di Mack Sennett fu la più importante palestra per la definitiva messa a punto del linguaggio cinematografico, grazie alla sua principale caratteristica, quella della velocità. I numeri del cinema comico erano presi dalla tradizione circense, degli acrobati e delle farse popolari, ma il montaggio poteva renderli straordinariamente frenetici e vibranti. Gli slapstick (letteralmente "schiaffo e bastone") erano dei film-giocattolo caratterizzati dal non-sense e da un rutilante vortice di sberle, pugni, calci, torte in faccia, cadute, voli, rimbalzi, fughe e inseguimenti, in una corsa collettiva indiavolata. Gli uomini lottavano contro oggetti spiritati, in un mondo scomposto e ricostruito alla rovescia dagli autori. Queste comiche erano composte da gag disordinate e piuttosto rozze, ma nell'insieme riuscivano a creare un mondo sovversivo e liberatorio, dove i poveri erano consolati nel vedere i ricchi beffati e derubati.

Fondamentale fu l'elaborazione del linguaggio del montaggio, grazie alle scoperte che erano naturali in un clima di sperimentazione continua, dove il centro dell'interesse era il ritmo, piuttosto che la storia, verso un linguaggio cinematografico puro basato sul movimento. Se D.W. Griffith era stato l'esempio normativo per il linguaggio cinematografico, Sennett fu quello trasgressivo: per Griffith tutto è chiaro e certo (dalle inquadrature alla divisione tra buoni e cattivi), per Sennett tutto è fluido e in mutazione[6]. Grazie ai comici il cinema era ora in grado non solo di raccontare una storia, ma anche di rovesciarne il senso, cambiando il punto di vista narrativo e scambiando i ruoli.

Regista (parziale)

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  • The Duel, regia di Mack Sennett - cortometraggio (1912)

Produttore (parziale)

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Sceneggiatore (parziale)

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  1. ^ (EN) Mack Sennett, su Hollywood Walk of Fame. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) William Beard, Mack Sennett, su The Canadian Encyclopedia, 16 dicembre 2013. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Mack Sennett, su Turner Classic Movies (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2023).
  4. ^ Lahue, p. 194.
  5. ^ Fernaldo Di Giammatteo, Storia del cinema, Venezia, Marsilio, 1998, p. 45, ISBN 88-317-7027-6.
  6. ^ Bernardi, cit., pag. 66.[non chiaro]
  7. ^ a b (EN) Suzanna, su AFI, American Film Institute. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  8. ^ a b (EN) Suzanna, su Silent Era. URL consultato il 19 dicembre 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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