Fred Astaire
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Fred Astaire, nome d'arte di Frederick Austerlitz (Omaha, 10 maggio 1899 – Los Angeles, 22 giugno 1987), è stato un ballerino, attore, coreografo e cantante statunitense che seppe coniugare squisitamente ballo, musica e cinema, nonché maestro del tip-tap.
Insignito di un Premio Oscar onorario nel 1950, Astaire è stato attivo in teatro e al cinema per settantasei anni, durante i quali ha interpretato trentun film musicali. È ricordato, fra l'altro, per aver lavorato in coppia con Ginger Rogers, con la quale ha girato dieci film.
George Balanchine e Rudol'f Nureev lo hanno considerato il più grande ballerino del XX secolo[1], e gli viene generalmente riconosciuto[2] di essere stato il ballerino più influente nella storia dei musical sul grande e piccolo schermo. L'American Film Institute ha inserito Astaire al quinto posto tra le più grandi star della storia del cinema.[3]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un immigrato austriaco, Frederic "Fritz" Austerlitz (nato l'8 settembre 1868 come Friedrich Emanuel Austerlitz, i cui genitori erano ebrei convertitisi al cattolicesimo), e di un'americana discendente da tedeschi luterani, Johanna "Ann" Geilus, Frederick Austerlitz, questo il suo vero nome, dimostrò fin da bambino una grande passione per la danza.
Quando il padre perse improvvisamente il lavoro, la famiglia si trasferì nel 1905 a New York per dare maggiori possibilità alla carriera dei bambini, che intrapresero gli studi presso l'Alviene Master School dell'Accademia di Teatro e delle Arti culturali per imparare a recitare e a cantare. La madre suggerì di cambiare il nome di famiglia da Austerlitz al più pratico Astaire, per evitare infelici accostamenti all'omonima battaglia.
Insieme alla sorella Adele iniziò a esibirsi in una serie di spettacoli teatrali e vaudeville nel Midwest e in alcune città del Sud, grazie a un contratto firmato con la catena del Circuito Orpheum. All'età di 14 anni Fred si assunse la responsabilità della scelta delle musiche per i loro spettacoli e cominciò inoltre a sviluppare la sua incessante ricerca di novità e perfezione nella composizione di nuovi passi.
Notati per il loro stile ed il loro affiatamento, Fred e Adele debuttarono con successo a Broadway nel 1917, ottenendo un vero e proprio trionfo in riviste come Lady, Be Good di George e Ira Gershwin. Verso la metà degli anni venti approdarono nei teatri di Londra, riscuotendo anche lì un buon successo. Nel 1932 Adele sposò Lord Charles Cavendish, secondogenito del nono duca del Devonshire e abbandonò le scene. Fred continuò da solo la propria attività avvicinandosi al cinema.

L'ascesa come ballerino[modifica | modifica wikitesto]

Anche se non molto alto (170 cm), aveva comunque un fisico snello e asciutto, le gambe "straordinariamente lunghe"[4] ed elegante, Astaire maturò uno stile del tutto personale. Con lo sfrenato scalpiccio dei suoi piedi giganteggiò nel tip-tap, rendendo questa danza una vera e propria forma d'arte. Nelle sue coreografie cercò di unire il ritmo della musica jazz con l'eleganza di quella europea.
Debuttò nel cinema accanto a Joan Crawford e Clark Gable, nel film La danza di Venere (1933), in cui interpretò un cameo nel ruolo di se stesso in un numero di danza, dato che era già un celebre ballerino. Nello stesso anno, scritturato dalla RKO, inaugurò il sodalizio artistico con la giovane e affascinante Ginger Rogers, con la quale girerà in tutto dieci pellicole, a partire dalla commedia musicale Carioca (1933).
Fred e Ginger, duo strepitoso per ritmo, classe e sintonia, apparvero durante gli anni trenta in numerosi film musicali, come Cerco il mio amore (1934), Cappello a cilindro (1935), considerato il loro capolavoro, Seguendo la flotta (1936), Voglio danzar con te (1937), e La vita di Vernon e Irene Castle (1939). Dopo la fine del sodalizio, i due torneranno a lavorare insieme dieci anni più tardi nel musical I Barkleys di Broadway (1949).
Dopo la separazione artistica dalla Rogers, a partire dagli anni quaranta Fred Astaire lavorò come free-lance per diverse case di produzione, ma soprattutto per la Metro Goldwyn Mayer. Nei suoi numeri di danza venne affiancato da altre splendide attrici, come Rita Hayworth in L'inarrivabile felicità (1941) e Non sei mai stata così bella (1941), Judy Garland in Ti amavo senza saperlo (1948) di Charles Walters, Cyd Charisse in Spettacolo di varietà (1953), splendido musical diretto da Vincente Minnelli, e Audrey Hepburn in Cenerentola a Parigi (1957) di Stanley Donen.
Da ballerino ad attore[modifica | modifica wikitesto]
Smesso il frac, Astaire fornirà altre grandi prove d'attore in film non musicali: da ricordare in proposito il ruolo dello scienziato poco onesto nel drammatico L'ultima spiaggia (1959) di Stanley Kramer, film di denuncia sul nucleare, accanto ad Ava Gardner e Gregory Peck, e quello dell'amabile diplomatico nella commedia L'affittacamere (1962) di Richard Quine, al fianco di Jack Lemmon e Kim Novak. Nel 1968 apparve accanto a Petula Clark nel suo ultimo film musicale, Sulle ali dell'arcobaleno di Francis Ford Coppola, che ebbe poca fortuna sia al botteghino che presso i critici. Seguì una partecipazione in Il colpo era perfetto, ma... (1969) di Alf Kjellin, ma anche questa pellicola non ebbe successo.
Nel 1974 prese parte al film catastrofico L'inferno di cristallo (1974), al fianco di grandi star come Paul Newman, Steve McQueen, William Holden, Jennifer Jones e Faye Dunaway, e l'interpretazione di Harlee Claiborne gli fruttò il Golden Globe per il miglior attore non protagonista e una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista. Dopo aver interpretato un ruolo nel film Un taxi color malva (1977) di Yves Boisset, nel 1981 girò il suo ultimo film, Storie di fantasmi di John Irvin.
Morì il 22 giugno 1987, all'età di 88 anni. Riposa nel cimitero di Oakwood Memorial Park di Los Angeles.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1933 sposò Phyllis Livingston Potter, che morì nel 1954, all'età di 46 anni, per un cancro ai polmoni. Ebbero due figli: Fred (1936) e Ava (1942).
Nel 1980 si risposò con Robyn Smith, con cui rimase fino alla morte.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
![]() |
Kennedy Center Honors |
— 3 dicembre 1978 |
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Attore[modifica | modifica wikitesto]
- La danza di Venere (Dancing Lady), regia di Robert Z. Leonard (1933)
- Carioca (Flying Down to Rio), regia di Thornton Freeland (1933)
- Cerco il mio amore (The Gay Divorcee), regia di Mark Sandrich (1934)
- Roberta, regia di William A. Seiter (1935)
- Cappello a cilindro (Top Hat), regia di Mark Sandrich (1935)
- Seguendo la flotta (Follow the Fleet), regia di Mark Sandrich (1936)
- Follie d'inverno (Swing Time), regia di George Stevens (1936)
- Voglio danzare con te (Shall We Dance), regia di Mark Sandrich (1937)
- Una magnifica avventura (A Damsel in Distress), regia di George Stevens (1937)
- Girandola (Carefree), regia di Mark Sandrich (1938)
- La vita di Vernon e Irene Castle (The Story of Vernon and Irene Castle), regia di Henry C. Potter (1939)
- Balla con me (Broadway Melody of 1940), regia di Norman Taurog (1940)
- Follie di jazz (Second Chorus), regia di Henry C. Potter (1940)
- L'inarrivabile felicità (You'll Never Get Rich), regia di Sidney Lanfield (1941)
- La taverna dell'allegria (Holiday Inn), regia di Mark Sandrich (1942)
- Non sei mai stata così bella (You Were Never Lovelier), regia di William A. Seiter (1942)
- Non ti posso dimenticare (The Sky's the Limit), regia di Edward H. Griffith (1943)
- Jolanda e il re della samba (Yolanda and the Thief), regia di Vincente Minnelli (1945)
- Ziegfeld Follies, regia di Vincente Minnelli e George Sidney (1945)
- Cieli azzurri (Blue Skies), regia di Stuart Heisler, co-regia (non accreditato) Mark Sandrich (1946)
- Ti amavo senza saperlo (Easter Parade), regia di Charles Walters (1948)
- I Barkleys di Broadway (The Barkleys of Broadway), regia di Charles Walters (1949)
- Tre piccole parole (Three Little Words), regia di Richard Thorpe (1950)
- Torna con me (Let's Dance), regia di Norman Z. McLeod (1950)
- Sua Altezza si sposa (Royal Wedding), regia di Stanley Donen (1951)
- La bella di New York (The Belle of New York), regia di Charles Walters (1952)
- Spettacolo di varietà (The Band Wagon), regia di Vincente Minnelli (1953)
- Papà Gambalunga (Daddy Long Legs), regia di Jean Negulesco (1955)
- Cenerentola a Parigi (Funny Face), regia di Stanley Donen (1957)
- La bella di Mosca (Silk Stockings), regia di Rouben Mamoulian (1957)
- General Electric Theater – serie TV, episodi 6x09-7x15 (1957-1959)
- L'ultima spiaggia (On the Beach), regia di Stanley Kramer (1959)
- Il piacere della sua compagnia (The Pleasure of His Company), regia di George Seaton (1961)
- L'affittacamere (The Notorius Landlady), regia di Richard Quine (1962)
- Sulle ali dell'arcobaleno (Finian's Rainbow), regia di Francis Ford Coppola (1968)
- Il colpo era perfetto, ma... (Midas Run), regia di Alf Kjellin (1969)
- C'era una volta Hollywood (That's Entertainment!), regia di Jack Haley Jr. (1974)
- L'inferno di cristallo (The Towering Inferno), regia di Irwin Allen e John Guillermin (1974)
- Hollywood... Hollywood (That's Entertainment, Part II), regia di Gene Kelly - documentario (1976)
- Supercolpo dei cinque doberman d'oro (The Amazing Dobermans), regia di Byron Chudnow (1976)
- Un taxi color malva (Un taxi mauve), regia di Yves Boisset (1977)
- Storie di fantasmi (Ghost Story), regia di John Irvin (1981)
Apparizioni in film e documentari[modifica | modifica wikitesto]
- Some of the Best: Twenty-Five Years of Motion Picture Leadership documentario (1949)
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Oscar[modifica | modifica wikitesto]
- 1950 – Oscar onorario
- 1975 – Candidatura al miglior attore non protagonista per L'inferno di cristallo
Golden Globe[modifica | modifica wikitesto]
- 1951 – Miglior attore in un film commedia o musicale per Tre piccole parole
- 1960 – Candidatura al miglior attore non protagonista per L'ultima spiaggia
- 1962 – Candidatura al miglior attore in un film commedia o musicale per Il piacere della sua compagnia
- 1969 – Candidatura al miglior attore in un film commedia o musicale per Sulle ali dell'arcobaleno
- 1975 – Miglior attore non protagonista per L'inferno di cristallo
Primetime Emmy Awards[modifica | modifica wikitesto]
- 1959 - Migliore attore protagonista in una miniserie o film - An Evening with Fred Astaire
- 1978 - migliore attore protagonista in una miniserie o film - A Family Upside Down
Hollywood Walk of Fame[modifica | modifica wikitesto]
1989 Premio Grammy alla carriera
Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Fred Astaire è stato doppiato da:
- Stefano Sibaldi in Girandola, L'inarrivabile felicità, Jolanda e il re della samba, Cieli azzurri, Ti amavo senza saperlo, I Barkleys di Broadway, Tre piccole parole, Sua Altezza si sposa, Spettacolo di varietà, Papà Gambalunga, Cenerentola a Parigi
- Dante Biagioni nei ridoppiaggi di Carioca, Cerco il mio amore, Roberta, Girandola, La vita di Vernon e Irene Castle, Ziegfeld Follies, Ti amavo senza saperlo, I Barkleys di Broadway
- Carlo Romano in Carioca, Cappello a cilindro, Follie d'inverno, Il piacere della sua compagnia
- Paolo Stoppa in Seguendo la flotta, Voglio danzare con te, Follie di jazz, Non sei mai stata così bella
- Antonio Guidi in La banda dei Doberman, La banda dei Doberman 2, L'inferno di cristallo (ridoppiaggio)
- Nando Gazzolo in L'affittacamere, C'era una volta Hollywood
- Bruno Persa in L'ultima spiaggia, Un taxi color malva
- Umberto Melnati in La danza di Venere
- Adolfo Geri in La taverna dell'allegria
- Gino Baghetti in La bella di Mosca
- Giulio Panicali in L'inferno di cristallo
- Sergio Graziani in Hollywood... Hollywood
- Mino Caprio in Una magnifica avventura
- Gianfranco Bellini in Seguendo la flotta (ridoppiaggio)
- Ettore Conti in Cenerentola a Parigi (ridoppiaggio)
Citazioni[modifica | modifica wikitesto]
Viene citato nel film Charlie's Angels - Più che mai (2003). Viene citato nel film Grease - Brillantina (1978), con il solo nome: al ballo di fine anno vengono richiesti i nomi di Danny e Sandy, che stavano ballando molto bene. Gli amici, per prendersi gioco del presentatore, rispondono "Fred e Ginger". Viene citato nella canzone di Cesare Cremonini La nuova stella di Broadway
Viene inoltre citato nella canzone di Pino D'Angiò Ma quale idea e nel celebre brano di Madonna Vogue.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Cfr. Chicago Tribune del 23 giugno 1987: https://www.chicagotribune.com/news/ct-xpm-1987-06-23-8702160025-story.html
- ^ Cfr. Enciclopedia Britannica: https://www.britannica.com/biography/Fred-Astaire e Hollywood Golden Age http://www.hollywoodsgoldenage.com/actors/fred_astaire.html
- ^ (EN) AFI's 50 Greatest American Screen Legends, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014).
- ^ Cfr. Manlio Cancogni, Fred Astaire e Ginger Rogers. Com'era bella l’America, in La Fiera Letteraria, n. 34, 24.8.1967: https://www.bartolomeodimonaco.it/online/cinema-musica-i-maestri-fred-astaire-e-ginger-rogers-comera-bella-lamerica/
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Arlene Croce, The Fred Astaire & Ginger Rogers Book, Vitage Books, 1972 ISBN 0-394-72476-3
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Fred Astaire
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fred Astaire
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Fred Astaire Italian Site, su fredastaire.altervista.org.
- (EN) Fred Astaire, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Fred Astaire, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere riguardanti Fred Astaire, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Fred Astaire, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Fred Astaire, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Fred Astaire, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Fred Astaire, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Fred Astaire, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Fred Astaire, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Fred Astaire, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Fred Astaire, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) Fred Astaire, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Fred Astaire, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Fred Astaire, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
- (EN) Fred Astaire / Frederick Austerlitz, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Fred Astaire, su filmportal.de.
- (EN) Fred Astaire, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9888263 · ISNI (EN) 0000 0003 6849 1443 · Europeana agent/base/147110 · LCCN (EN) n50030703 · GND (DE) 118504762 · BNE (ES) XX1061793 (data) · BNF (FR) cb121681242 (data) · J9U (EN, HE) 987007279609905171 · NDL (EN, JA) 00620290 · CONOR.SI (SL) 30709859 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50030703 |
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