Sidney Poitier

Oscar al miglior attore 1964
Oscar onorario 2002Sidney Poitier, IPA: [ˈpwɑːtjeɪ] (Miami, 20 febbraio 1927 – Los Angeles, 6 gennaio 2022), è stato un attore e regista cinematografico statunitense con cittadinanza bahamense, primo attore afroamericano a vincere il Premio Oscar come miglior attore protagonista per il film I gigli del campo (1963).
L'American Film Institute ha inserito Poitier al ventiduesimo posto nella sua lista delle più grandi star della storia del cinema.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]
Attore afroamericano che per primo ha raggiunto la dimensione di icona di Hollywood, Poitier nacque a Miami, Florida, il 20 febbraio 1927, figlio di modesti commercianti bahamensi, Evelyn Outten e Reginald James Poitier. Poco tempo dopo la sua nascita, i Poitier fecero ritorno alla natia Cat, dove il giovane Sidney crebbe fino all'età di 10 anni, quando la famiglia si stabilì a Nassau. All'età di 15 anni Poitier si trasferì a Miami, convivendo con il fratello maggiore e all'età di 17 anni si stabilì a New York, vivendo di espedienti.
Durante la seconda guerra mondiale, nel novembre 1943, il 17enne Sidney mentì sulla sua età e si arruolò nell'esercito. Fu assegnato a un ospedale della Veteran's Administration a Northport e fu addestrato a lavorare con pazienti psichiatrici. Poitier si arrabbiò per il modo brutale e disumano con cui l'ospedale trattava i ricoverati, perciò finse una malattia mentale per ottenere il congedo: in seguito, confessò a uno psichiatra che stava fingendo la sua condizione, ma il medico fu comprensivo e gli concesse il congedo. Dopo aver lasciato l'esercito, lavorò come lavapiatti fino a quando un'audizione di successo gli fece ottenere un posto nell'American Negro Theater.
Poitier ottenne la sua prima candidatura all'Oscar come miglior attore protagonista per La parete di fango (1958), per la cui interpretazione vinse un premio BAFTA e ottenne notorietà nel Regno Unito.
Vinse il premio al miglior attore nel 1964 per l'interpretazione ne I gigli del campo, entrando nella storia come primo attore protagonista afroamericano a vincere un Oscar,[1][2] vincendo anche il Golden Globe. Negli anni successivi consolidò la propria fama con alcuni ruoli rimasti memorabili, fra cui quelli di Virgil Tibbs ne La calda notte dell'ispettore Tibbs (1967), di John Prentice in Indovina chi viene a cena? (1967) e di Warren Stantin in Sulle tracce dell'assassino (1988).
Con l'Oscar del 1964, è stato a lungo l'unico attore afroamericano insignito della massima onorificenza cinematografica (senza conteggiare James Baskett, vincitore di un Oscar onorario per I racconti dello zio Tom), fino alla premiazione di Louis Gossett Jr. nel 1983 per il film Ufficiale e gentiluomo come miglior attore non protagonista, mentre Denzel Washington e Mahershala Ali eguagliarono Poiter come numero di premi vinti: il primo conquistando l'Oscar nel 1990 come miglior attore non protagonista per il film Glory - Uomini di gloria e nel 2002 come migliore attore protagonista per il film Training Day; il secondo conquistando l'Oscar nel 2017 per Moonlight e nel Premi Oscar 2019 per Green Book, entrambi come miglior attore non protagonista.
Nel 2002 gli è stato conferito l'Oscar alla carriera.[3][4] L'American Film Institute ha inserito Poitier al ventiduesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema.[5]
Dal 2020, dopo la morte di Kirk Douglas, Poitier è stato anche il Premio Oscar più anziano vivente.
L'attore è morto a Los Angeles il 6 gennaio 2022, all’età di 94 anni.[6][7]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Sidney Poitier si sposò in prime nozze con Juanita Hardy, dal 29 aprile 1950 al 1965, quando lei morì di malattia. I due insieme ebbero quattro figlie.[8]
Nel 1969, sul set del film L'uomo perduto, Poitier conobbe l'attrice canadese Joanna Shimkus. Il 23 gennaio del 1976 i due si sposarono: fra le due figlie che nacquero dalla coppia, anche Sydney Tamiia è diventata attrice.[9]
L'attore fu cresciuto come cristiano cattolico,[10] ma da da adolescente divenne agnostico, per poi dichiararsi ateo da adulto.[11]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]
Attore
[modifica | modifica wikitesto]- Sepia Cinderella, regia di Arthur H. Leonard (1947) - non accreditato
- Uomo bianco, tu vivrai! (No Way Out), regia di Joseph L. Mankiewicz (1950)
- Piangi mio amato paese (Cry, the Beloved Country), regia di Zoltán Korda (1951)
- L'autocolonna rossa (Red Ball Express), regia di Budd Boetticher (1952)
- Go, Man, Go!, regia di James Wong Howe (1954)
- Il seme della violenza (Blackboard Jungle), regia di Richard Brooks (1955)
- Addio, lady (Good-bye, My Lady), regia di William A. Wellman (1956)
- Nel fango della periferia (Edge of the City), regia di Martin Ritt (1957)
- Qualcosa che vale (Something of Value), regia di Richard Brooks (1957)
- La banda degli angeli (Band of Angels), regia di Raoul Walsh (1957)
- Il segno del falco (The Mark of the Hawk), regia di Michael Audley (1957)
- Sabbie roventi (Virgin Island), regia di Patrick Jackson (1958)
- La parete di fango (The Defiant Ones), regia di Stanley Kramer (1958)
- Porgy and Bess, regia di Otto Preminger (1959)
- La pelle degli eroi (All the Young Men), regia di Hall Bartlett (1960)
- Un grappolo di sole (A Raisin in the Sun), regia di Daniel Petrie Jr. (1961)
- Paris Blues, regia di Martin Ritt (1961)
- La scuola dell'odio (Pressure Point), regia di Hubert Cornfield (1962)
- I gigli del campo (Lilies of the Field), regia di Ralph Nelson (1963)
- Le lunghe navi (The Long Shipes), regia di Jack Cardiff (1964)
- La più grande storia mai raccontata (The Greatest Story Ever Told), regia di George Stevens (1965)
- Stato d'allarme (The Bedford Incident), regia di James B. Harris (1965)
- Incontro al Central Park (A Patch of Blue), regia di Guy Green (1965)
- La vita corre sul filo (The Slender Thread), regia di Sydney Pollack (1965)
- Duello a El Diablo (Duel at Diablo), regia di Ralph Nelson (1966)
- La scuola della violenza (To Sir, with Love), regia di James Clavell (1966)
- La calda notte dell'ispettore Tibbs (In the Heat of the Night), regia di Norman Jewison (1967)
- Indovina chi viene a cena? (Guess Who's Coming to Dinner), regia di Stanley Kramer (1967)
- Un uomo per Ivy (For Love of Ivy), regia di Daniel Mann (1968)
- L'uomo perduto (The Lost Man), regia di Robert Alan Arthur (1969)
- Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs (They Call Me Mister Tibbs!), regia di Gordon Douglas (1970)
- L'angelo della morte (Brother John), regia di James Goldstone (1971)
- L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs (The Organization), regia di Don Medford (1971)
- Non predicare... spara! (Buck and the Preacher), regia di Sidney Poitier (1972)
- Grazie per quel caldo dicembre (A Warm December), regia di Sidney Poitier (1973)
- Uptown Saturday Night, regia di Sidney Poitier (1974)
- Il seme dell'odio (The Wilby Conspiracy), regia di Ralph Nelson (1975)
- Let's Do It Again, regia di Sidney Poitier (1975)
- A Piece of the Action, regia di Sidney Poitier (1977)
- Sulle tracce dell'assassino (Shoot to Kill), regia di Roger Spottiswoode (1988)
- Nikita - Spie senza volto (Little Nikita), regia di Richard Benjamin (1988)
- I signori della truffa (Sneakers), regia di Phil Alden Robinson (1992)
- The Jackal, regia di Michael Caton-Jones (1997)
- Imparare a volare (Free of Eden), regia di Leon Ichaso - film TV (1997)
- David e Lisa (David and Lisa), regia di Lloyd Kramer - film TV (1998)
- Un mondo senza tempo (The Simple Life of Noah Dearborn), regia di Gregg Champion - film TV (1999)
- L'ultimo fabbricante di mattoni (The Last Brickmaker in America), regia di Gregg Champion (2000)
Regista
[modifica | modifica wikitesto]- Non predicare... spara! (Buck and the Preacher) (1972)
- Grazie per quel caldo dicembre (Warm December) (1973)
- Uptown Saturday Night (1974)
- Let's Do It Again (1975)
- A Piece of the Action (1977)
- Nessuno ci può fermare (Stir Crazy) (1980)
- Hanky Panky - Fuga per due (Hanky Panky) (1982)
- Dance - Voglia di successo (Fast Forward) (1985)
- Ghost Dad - Papà è un fantasma (Ghost Dad) (1990)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Oscar
- 1959 – Candidatura per il miglior attore protagonista per La parete di fango
- 1964 – Miglior attore protagonista per I gigli del campo
- 2002 – Premio Oscar alla carriera
- Golden Globe
- 1959 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per La parete di fango
- 1960 – Candidatura per il miglior attore in un film commedia o musicale per Porgy and Bess
- 1962 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per Un grappolo di sole
- 1964 – Miglior attore in un film drammatico per I gigli del campo
- 1966 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per Incontro al Central Park
- 1968 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per La calda notte dell'ispettore Tibbs
- 1969 – Henrietta Award al miglior attore del mondo
- 1970 – Candidatura all'Henrietta Award
- 1971 – Candidatura all'Henrietta Award
- 1982 – Golden Globe alla carriera
- 1992 – Candidatura per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per Separate But Equal
- Festival internazionale del cinema di Berlino
- 1958 – Orso d'argento per il miglior attore per La parete di fango
- 1963 – Orso d'argento per il miglior attore per I gigli del campo
- BAFTA Awards
- 1958 – Candidatura per il miglior attore straniero per Nel fango della periferia
- 1959 – Miglior attore straniero per La parete di fango
1962 – Candidatura per il miglior attore straniero per Un grappolo di sole
1965 – Candidatura per il miglior attore straniero per I gigli del campo
1967 – Candidatura per il miglior attore straniero per Incontro al Central Park
1968 – Candidatura per il miglior attore straniero per La calda notte dell'ispettore Tibbs
2016 – Academy Fellowship
- NAACP Image Award
- 1971 – Candidatura per il miglior attore per L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs
1974 – Candidatura per il miglior attore per Grazie per quel caldo dicembre
1976 – Miglior regista per Let's Do It Again
1988 – Candidatura per il miglior attore per Sulle tracce dell'assassino
1995 – Candidatura per il miglior attore per I signori della truffa
1996 – Candidatura per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per Children of the Dust
1998 – Candidatura per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per Mandela and de Klerk
2000 – Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per Un mondo senza tempo
2001 – Hall of Fame
- 1971 – Candidatura per il miglior attore per L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs
- Laurel Awards
- 1959 – Candidatura per la miglior interpretazione drammatica maschile per La parete di fango
1959 – Candidatura per la migliore nuova star maschile
1964 – Candidatura per la miglior interpretazione drammatica maschile per I gigli del campo
1966 – Candidatura per la miglior interpretazione drammatica maschile per Incontro al Central Park
1967 – Candidatura per la miglior interpretazione in un film d'azione per Duello a El Diablo
1968 – Candidatura per la miglior interpretazione drammatica maschile per La calda notte dell'ispettore Tibbs
1968 – Candidatura per la migliore star maschile
1970 – Candidatura per la migliore star maschile
- 1959 – Candidatura per la miglior interpretazione drammatica maschile per La parete di fango
- National Board of Review
- New York Film Critics Circle Awards
- 1963 – Candidatura per il miglior attore protagonista per I gigli del campo
- American Film Institute
- 1992 – Life Achievement Award
- Fotogrammi d'argento
- 1968 – Miglior attore straniero per Indovina chi viene a cena?
- Golden Apple Awards
- 1967 – Star maschile dell'anno
- Grammy Awards
- 2001 – Miglior album parlato per The Measure of a Man (condiviso con i produttori Rick Harris e John Runnette)
- Festival internazionale del cinema di San Sebastián
- 1968 – Concha de Plata al miglior attore per Un uomo per Ivy
- Satellite Award
- 1998 – Candidatura per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per Mandela and de Klerk
- Screen Actors Guild Award
- African-American Film Critics Association
- 2016 – Icon Award
- BAFTA/LA Britannia Awards
- 2006 – Premio alla carriera
- CinEuphoria Awards
- 2012 – Premio alla carriera
Doppiatori italiani
[modifica | modifica wikitesto]Nelle versioni in italiano dei suoi film, Sidney Poitier è stato doppiato da:
- Pino Locchi in La banda degli angeli, Paris Blues, La scuola dell'odio, I gigli del campo, Stato d'allarme, Duello a El Diablo, La scuola della violenza, La calda notte dell'ispettore Tibbs, Indovina chi viene a cena?, Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs, L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs, Nikita - Spie senza volto, I signori della truffa
- Renato Turi in L'autocolonna rossa, Il seme della violenza, Nel fango della periferia, Qualcosa che vale, Incontro al Central Park
- Glauco Onorato in La parete di fango, La pelle degli eroi, Il seme dell'odio
- Giuseppe Rinaldi in Il segno del falco, Un grappolo di sole, La vita corre sul filo
- Vittorio Di Prima in The Jackal, L'ultimo fabbricante di mattoni
- Michele Gammino in Imparare a volare, David e Lisa
- Stefano Sibaldi in Uomo bianco, tu vivrai!
- Paolo Ferrari in Non predicare... spara!
- Michele Kalamera in Sulle tracce dell'assassino
- Diego Reggente in Mandela e De Klerk
- Sergio Fiorentini in Un mondo senza tempo
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze statunitensi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Sidney Poitier — Black Film Archive, su blackfilmarchive.com. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ È morto Sidney Poitier, il primo afroamericano a vincere l’Oscar, su Cinecittà News, 7 gennaio 2022. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ Addio a Sidney Poitier, primo attore afroamericano a vincere un Oscar, su www.finestresullarte.info. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ (EN) Sidney Poitier | Oscars.org | Academy of Motion Picture Arts and Sciences, su www.oscars.org, 23 maggio 2016. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ (EN) AFI's 50 Greatest American Screen Legends, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ Addio Sidney Poitier, leggenda di Hollywood, su ansa.it, 7 gennaio 2022. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- ^ (EN) Oscar winner and groundbreaking star Sidney Poitier dies, su apnews.com, 7 gennaio 2022. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- ^ (EN) Inside Sidney Poitier's steamy affair with Diahann Carroll, su nypost.com, 7 gennaio 2022. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ Sydney Tamiia Poitier, su film.it. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ (EN) Oprah Talks to Sidney Poitier, in Oprah.com. URL consultato il 28 agosto 2025.
- ^ Sidney Internet Archive, Life beyond measure : letters to my great-granddaughter, New York, NY : HarperOne, 2008, ISBN 978-0-06-149618-9. URL consultato il 28 agosto 2025.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Sidney Poitier
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sidney Poitier
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Poitier, Sidney, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Michael Barson, Sidney Poitier, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Sidney Poitier, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Sidney Poitier, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Sidney Poitier (autore), su Goodreads.
- (EN) Sidney Poitier (personaggio), su Goodreads.
- (EN) Sidney Poitier, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sidney Poitier, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Sidney Poitier, su WhoSampled.
- Sidney Poitier, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Sidney Poitier, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- (EN) Sidney Poitier, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Sidney Poitier, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Sidney Poitier, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Sidney Poitier, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Sidney Poitier, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Sidney Poitier, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Sidney Poitier, su filmportal.de.
- (EN) The Measure of a Man: A Spiritual Autobiography, su Review Online, 29 marzo 2007.
(EN) Oscars, Sidney Poitier Receives an Honorary Award: 74th Oscars (2002), su YouTube, 20 febbraio 2008.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 46947403 · ISNI (EN) 0000 0001 1634 9408 · SBN RAVV092532 · LCCN (EN) n79095315 · GND (DE) 122438698 · BNE (ES) XX1305518 (data) · BNF (FR) cb13898574p (data) · J9U (EN, HE) 987007273519205171 · CONOR.SI (SL) 62396259 |
|---|
- Premi Oscar nel 1964
- Premi Oscar al miglior attore
- Premi Oscar nel 2002
- Premi Oscar onorari
- Attori statunitensi del XX secolo
- Attori bahamensi
- Registi cinematografici statunitensi
- Registi cinematografici bahamensi
- Bahamensi del XX secolo
- Nati nel 1927
- Morti nel 2022
- Nati il 20 febbraio
- Morti il 6 gennaio
- Nati a Miami
- Morti a Los Angeles
- Attori afroamericani
- Attori teatrali statunitensi
- Attori televisivi statunitensi
- Concha de Plata al migliore attore
- Decorati con la Medaglia presidenziale della libertà
- Golden Globe alla carriera
- Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico
- Orso d'argento per il miglior attore
- Premi BAFTA al miglior attore protagonista
- Registi afroamericani