Pandemia di COVID-19 in Guatemala

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pandemia di COVID-19 in Guatemala
epidemia
La mappa dei casi confermati in Guatemala

     1-9 casi

     10-99 casi

     100-999 casi

     più di 1000 casi


Diffusione al 12 aprile 2020
PatologiaCOVID-19
OrigineWuhan (Cina)
Nazione coinvoltaGuatemala
Periodo13 marzo 2020 -
5 maggio 2023
Dati statistici[1]
Numero di casi1 204 132[2] (1º gennaio 2023)
Numero di guariti1 159 494 (1º gennaio 2023)
Numero di morti20 001 (1º gennaio 2023)
Sito istituzionale

Il primo caso della pandemia di COVID-19 in Guatemala è stato confermato il 13 marzo 2020, si trattava di un uomo guatemalteco di 27 anni ritornato da un viaggio in Spagna e precedentemente nel nord Italia[3].

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 gennaio 2020, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato che un nuovo coronavirus era la causa di una malattia respiratoria riscontrata in un gruppo di persone nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, che è stato segnalato all'OMS il 31 dicembre 2019[4][5]. Il tasso di mortalità per COVID-19 è stato molto più basso della SARS del 2003[6][7], ma la trasmissione è stata significativamente maggiore, portando ad un bilancio totale delle vittime più alto[8].

Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia[9][10][11][12][13].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Restrizioni viaggi[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 gennaio, il presidente del Guatemala Alejandro Giammattei ha emesso il divieto di ingresso di visitatori provenienti dalla Cina a causa della preoccupazione internazionale per l'epidemia che ha avuto origine a Wuhan[14]

Il 25 febbraio, il governo ha attuato procedure di sicurezza per i viaggiatori provenienti dai paesi ad alto rischio che erano entrati nel Guatemala con qualsiasi mezzo di trasporto: terrestre, marittimo o aereo. Tra i paesi considerati ad alto rischio c'erano Cina, Corea del Sud, Iran e tutti i paesi europei.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 marzo 2020, è stato confermato il primo caso in Guatemala, un uomo guatemalteco di 27 anni ritornato da un viaggio a Madrid con sosta a Bogotà e San Salvador e precedentemente nel nord Italia[3]. L'uomo era arrivato a Villa Nueva, un sobborgo di Città del Guatemala, insieme a due membri della sua famiglia e cinque salvadoregni su un volo Aeroméxico.

Due giorni prima del primo caso registrato nel paese, il governo guatemalteco aveva vietato l'ingresso ai cittadini di tutti i paesi europei, Iran, Cina e Corea del Sud, divieto entrato in vigore il 12 marzo[15].

Il 13 marzo 2020, il governo guatemalteco ha esteso le restrizioni di viaggio ai viaggiatori degli Stati Uniti d'America e del Canada[16]. A partire dal 16 marzo, nessun viaggiatore proveniente da questi paesi è stato autorizzato ad entrare in Guatemala, fino al 31 marzo (la quarantena di 15 giorni è entrata in vigore dal 16 marzo).

Il 15 marzo 2020, il governo guatemalteco ha confermato il secondo caso e la prima morte di COVID-19 nel paese, un uomo di 85 anni arrivato nove giorni prima da Madrid con la sua famiglia[17]. Lo stesso giorno, il governo guatemalteco ha annullato tutti gli eventi pubblici e ha vietato assembramenti con più di 100 persone. Tutte le scuole e le università pubbliche e private sono state chiuse per tre settimane e sono state cancellate le celebrazioni della Settimana Santa[18].

Il 21 marzo 2020, nel tentativo di contrastare la pandemia e prevenire la diffusione del virus, il presidente guatemalteco Alejandro Giammattei insieme al vicepresidente e al Consiglio di ministri hanno dichiarato il lockdown a livello nazionale e un divieto globale degli spostamenti.

Il 23 aprile, la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani ha invitato i governi messicano e quello centroamericano a fermare le espulsioni durante la pandemia di coronavirus. 2.500 migranti erano stati bloccati a Panama perché l'Honduras aveva chiuso il confine. Il Messico aveva portato i migranti in Guatemala, ma il Guatemala non aveva dato loro il permesso di entrare. Il 23 aprile l'organizzazione umanitaria ha aiutato i 41 migranti a tornare in El Salvador dal Messico[19].

Il 26 aprile, il National Institute of Migration (INM) del Messico ha svuotato i 65 centri di detenzione per migranti in tutto il paese rimandando le 3.653 persone detenute nel loro paesi di origine - Guatemala, El Salvador e Honduras - nella speranza di prevenire i focolai di COVID-19[20]

Secondo dati del sindacato United Food and Commercial Workers (UFCW), almeno quaranta lavoratori agricoli messicani e guatemaltechi degli oltre 500 compatrioti che hanno lavorato in Canada nel periodo marzo-aprile, hanno contratto il coronavirus in seguito al sovrafollamento delle'unità abitative e delle mense e alla pressione per raggiungere le quote prefissate che non hanno permesso loro il distanziamento sociale[21].

Il 25 maggio, almeno duecento lavoratori tessili nello stabilimento KP Textil di Petapa sono risultati positivi al COVID-19. Nove casi sono stati segnalati nello stabilimento il 12 maggio, ma i gruppi per i diritti umani hanno lamentato che all'epoca non era stata intrapresa alcuna azione. Il Guatemala ha riportato oltre 3.300 infezioni casi di contagio confermati e 58 morti[22].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
  2. ^ Coronavirus Update, su worldometers.info.
  3. ^ a b (ES) Coronavirus: Alejandro Giammattei confirma el primer caso de covid-19 en Guatemala, in Prensa Libre, 13 marzo 2020.
  4. ^ Elsevier, Novel Coronavirus Information Center, su Elsevier Connect. URL consultato il 15 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2020).
  5. ^ Matt Reynolds, What is coronavirus and how close is it to becoming a pandemic?, in Wired UK, 4 marzo 2020, ISSN 1357-0978 (WC · ACNP). URL consultato il 5 March 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2020).
  6. ^ Crunching the numbers for coronavirus, su Imperial News. URL consultato il 15 March 2020 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2020).
  7. ^ (EN) High consequence infectious diseases (HCID), su GOV.UK. URL consultato il 17 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2020).
  8. ^ Coronavirus - guidance for anaesthesia and perioperative care providers, su wfsahq.org. URL consultato il 15 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2020).
  9. ^ Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza. La stima: «In 3 anni almeno venti milioni di decessi», su Corriere della Sera, 5 maggio 2023.
  10. ^ Pandemia Covid, l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, su SkyTG24, 5 maggio 2023.
  11. ^ (EN) Covid global health emergency is over, WHO says, su BBC News, 5 maggio 2023.
  12. ^ (EN) WHO says Covid-19 is no longer a global health emergency, su CNN, 5 maggio 2023.
  13. ^ L’Oms dichiara finita l’emergenza Covid-19, su Fanpage, 5 maggio 2023.
  14. ^ (ES) Coronavirus: il Guatemala proibisce l'ingresso alle persone dalla Cina, su perspectiva.com.gt, PERSPECTIVA. URL consultato il 20 March 2020 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2020).
  15. ^ (EN) Guatemala to ban entry of Europeans, Chinese, others to keep out coronavirus, su National Post, 11 marzo 2020. URL consultato il 14 March 2020 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2020).
  16. ^ (EN) Guatemala Bans Arrivals From U.S., Canada to Fight Coronavirus, su U.S. News, 13 marzo 2020. URL consultato il 15 March 2020.
  17. ^ (ES) El Ministerio de Salud Pública y Asistencia Social (MSPAS) informa a la población en general:, su mspas.gob.gt, marzo 2020. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
  18. ^ (ES) El Ministerio de Salud Pública y Asistencia Social (MSPAS) informa a la población en general:, su mspas.gob.gt, marzo 2020. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2020).
  19. ^ (EN) A. B. C. News, UN alarmed by migrants caught in no-man's land at borders, su ABC News. URL consultato il Apr 24, 2020.
  20. ^ (EN) Mexico returns Central Americans, empties migrant centers, su AP NEWS, 26 aprile 2020. URL consultato il Apr 27, 2020.
  21. ^ (ES) Detectan a trabajadores agrícolas mexicanos con COVID-19 en Canadá, su El Informador :: Noticias de Jalisco, México, Deportes & Entretenimiento. URL consultato il 2 maggio 2020.
  22. ^ (EN) A. B. C. News, More than 200 COVID-19 infections at Guatemala textile plant, su ABC News. URL consultato il 26 maggio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]