Natale in Francia

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Voce principale: Natale nel folclore.
Albero di Natale a Colmar

Questa voce illustra le principali tradizioni natalizie della Francia, oltre agli aspetti storici e socio-economici della festa in questo Paese.

Il termine per "Natale" in francese[modifica | modifica wikitesto]

Cartolina natalizia francese

Il nome per "Natale" in francese è Noël.

Sull'origine di questo nome si fanno due ipotesi. Un'ipotesi lo fa derivare dal termine nowel, che significa "notizia", "novella"[1]; secondo l'altra ipotesi, il termine avrebbe invece la stessa etimologia dell'italiano Natale o dello spagnolo Navidad e deriverebbe quindi dal latino Dies Natalis Domini.[1]

Nel Medioevo il termine era usato anche come espressione di giubilo.[1] Ad esempio, l'arrivo di Elisabetta di Baviera a Parigi nel 1389 fu salutato con un "Noël!".[1]

La formula d'augurio più comune è Joyeux Noël![2] Localmente si dice invece Nedeleg Laouen! (Bretagna) e Bon Natale! (Corsica).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, si assistette a Parigi ad un episodio legato alla tregua natalizia: si racconta che un soldato francese uscì dalla trincea intonando Cantique de Noël e che sia stato emulato da un soldato tedesco, il quale avrebbe intonato a suo volta il canto natalizio Vom Himmel hoch, da komm ich her.[3]

Tradizioni popolari[modifica | modifica wikitesto]

Date importanti[modifica | modifica wikitesto]

Santa Barbara[modifica | modifica wikitesto]

La prima data importante nel periodo dell'Avvento è il 4 dicembre, giorno in cui si festeggia Santa Barbara.

In questo giorno è tradizione mettere dei chicchi di grano saraceno o di lenticchie all'interno dell'ovatta oppure all'interno di un piatto riempito da una pietanza: è considerato segno di buon augurio se prima di Natale iniziano ad uscire i primi germogli.[4]

San Nicola[modifica | modifica wikitesto]

Altra data importante nelle tradizioni popolari, in particolare nella Francia settentrionale e nella Francia orientale, è il giorno di San Nicola: la persona travestita da San Nicola gira per le strade solitamente accompagnato da un carretto e da una botte, dalla quale escono di solito tre ragazzi, in ricordo di una leggenda legata al santo.[5]

Vigilia di Natale[modifica | modifica wikitesto]

Tradizione vuole che il giorno di Natale i bambini francesi lascino le loro scarpe alla finestra o vicino al camino, sperando di trovarle piene di doni il giorno seguente.[6]

Nelle Alpi francesi, si usa giungere alla Messa di mezzanotte scendendo per i pendii con gli sci e con delle fiaccole.[6]

Personaggi del folclore[modifica | modifica wikitesto]

Père Noël[modifica | modifica wikitesto]

Père Noël è il tradizionale portatore di doni per i francesi: prima dell'assimilazione con Santa Claus, era raffigurato come un uomo alto e magro in abito rosso bordato di pelliccia, molto simile all'inglese Father Christmas.[6][7]

Oltre all'aspetto, vi sono altri aspetti che lo distinguono dal moderno Santa Claus: Père Noël non gira infatti in slitta, ma in groppa ad un somaro.[7]

Père Fouettard[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Père Fouettard.

Père Fouettard o Père Fouchette è uno degli accompagnatori di San Nicola in alcune zone della Francia: si presenta munito di una frusta (fouet), da cui deriva il suo nome.[4][8][9]

Hans Trapp[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Hans Trapp.
Persona camuffata da Hans Trapp

In Alsazia, l'accompagnatore di San Nicola è invece Hans Trapp: ispirato ad un personaggio storico realmente esistito, Hans von Trota, anch'egli è munito di frusta e si presenta con un abito in pelliccia.[8][10][11]

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Il presepe provenzale e i Santons della Provenza[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Santons della Provenza .

Nella tradizione presepistica della regione francese della Provenza, rivestono una notevole importanza i cosiddetti "Santons", delle figure create appositamente per il presepe, che ha avuto origine alla fine del XVIII secolo.[12][13]

I santons non raffigurano soltanto i personaggi tipici legati alla Natività, ma anche figure tipiche della zona, come gitani, zampognari, ecc.[12]

Alcuni santons della Provenza

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

La cena della Vigilia, nota come réveillon[2][6] varia da zona a zona.[6]

Nella capitale Parigi, i piatti tipici sono il foie gras, le salsicce e le ostriche, mentre in Alsazia si predilige l'anatra e in Borgogna il tacchino.[6]

In Provenza, la cena tipica della Vigilia di Natale, consumata dopo la Messa di mezzanotte viene chiamata Grand souper ed è tradizionalmente costituita da sette portate (che vengono servite in piatti bianchi ottagonali), tredici pagnotte e tredici dessert.[2][6] Il numero tredici rappresenta Gesù con i dodici apostoli.[6]

Piatti tipici[modifica | modifica wikitesto]

Dolci[modifica | modifica wikitesto]

Bûche de Noël[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Tronchetto di Natale .
La bûche de Noël, dolce natalizio francese

Tipico dolce natalizio francese è la bûche de Noël (o tronchetto di Natale): derivato dalla tradizione del ceppo di Natale, fu ideato da un pasticcere nel 1945.[2][14][15]

Musica natalizia[modifica | modifica wikitesto]

Notevole è anche l'apporto della Francia nella tradizione musicale natalizia,

Canti natalizi tradizionali originari della Francia[modifica | modifica wikitesto]

Adattamenti in francese di canzoni natalizie di altri Paesi[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni natalizie non tradizionali[modifica | modifica wikitesto]

Il Natale nella cultura di massa francese[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Bowler, Gerry, Dizionario universale del Natale (The World Encyclopedia of Christmas), ed. italiana a cura di C. Corvino ed E. Petoia, Newton & Compton, Roma, 2003, p. 244
  2. ^ a b c d e Christmas in France (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2014). su Why Christmas
  3. ^ Bowler, Gerry, op. cit., p.p. 334-335
  4. ^ a b Bowler, Gerry, op. cit., p. 156
  5. ^ Bowler, Gerry, op. cit., pp. 156-157
  6. ^ a b c d e f g h Bowler, Gerry, op. cit., p. 157
  7. ^ a b Bowler Gerry, op. cit., p. 262
  8. ^ a b Bowler, Gerry, op. cit., p. 45
  9. ^ Histoire du Père Fouettard (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2011).
  10. ^ Hans Trapp, su christmas.voila.net (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2013).
  11. ^ Le Hans Trapp. URL consultato il 14 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012). su Pays de Wissembourg
  12. ^ a b Bowler, Gerry, op. cit., p. 304
  13. ^ Musée du Santon, su musee-du-santon.org. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
  14. ^ Bowler, Gerry, op. cit., p. 78
  15. ^ Histoire de la bûche, su alimentation-france.com. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2016).
  16. ^ a b Pedrinelli, Andrea, Le musiche del Natale, Milano, Àncora, 2010, p. 16.
  17. ^ Guillô, pran ton tamborin!. su Hymns and Carols of Christmas
  18. ^ Pedrinelli, Andrea, op. cit., p. 17
  19. ^ Pedrinelli, Andrea, op. cit., p. 18
  20. ^ A French Christmas. su BBC
  21. ^ a b c Pedrinelli, Andrea, op. cit., p. 109
  22. ^ Pedrinelli, Andrea, op. cit., pp. 92-93
  23. ^ a b Pedrinelli, Andrea, op. cit., p. 159
  24. ^ L'Ange de Noël. su Internet Movie Database
  25. ^ J'ai rencontré le Père Noël. su Internet Movie Database
  26. ^ Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia. su Internet Movie Database

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