Metro (quotidiano)
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Stato | diffuso in 23 paesi |
Lingua | 10 lingue |
Periodicità | quotidiano (dal lunedì al venerdì) |
Genere | stampa gratuita |
Formato | tabloid |
Fondazione | 1995 |
Sede | Via C. Pesenti, 130 Roma Via U. Bassi, 25 Milano |
Editore | N.M.E. - New Media Enterprise srl |
Capitale sociale | 100 000,00 € |
Tiratura | 800 000 (2015[1]) |
Direttore | Stefano Pacifici[2] |
Sito web | www.metronews.it/ |
Metro è un quotidiano internazionale distribuito gratuitamente, fondato nel 1995 in Svezia e diffuso in Italia dal 2000.
In Italia[modifica | modifica wikitesto]
Il primo quotidiano italiano a diffusione gratuita fu fondato a Roma e iniziò le pubblicazioni il 3 luglio 2000[1]. Dopo alcuni mesi fu fondato Metro Milano.
Dall'agosto 2009 Metro ha un nuovo editore italiano, la N.M.E - New Media Enterprise, presieduta da Mario Farina. Il quotidiano è distribuito gratuitamente nelle città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Firenze e Bologna.
Al giornale contribuiscono con rubriche e commenti docenti universitari, comunicatori, economisti, ecc., come il vicedirettore del Tg5 Alessandro Banfi, il direttore di RaiSport Massimo De Luca, l'anchorman Luciano Rispoli, la produttrice musicale e opinionista tv Mara Maionchi, Fulco Pratesi, il caporedattore di Panorama Fabrizo Paladini, Mariano Sabatini per la critica tivù, il conduttore radiofonico Igor Righetti, l'economista Maurizio Guandalini, l'ex segretario del PD Walter Veltroni, la critica letteraria Antonella Fiori e quello cinematografico Mattia Nicoletti.
Nei Paesi Bassi[modifica | modifica wikitesto]
Nei Paesi Bassi Metro è distribuito quotidianamente dal 1999, principalmente ai pendolari nelle zone ad alto traffico. Dalla proprietà di Metro International, nell'agosto 2012 il giornale è passato al Telegraaf Media Group (TMG).
In Polonia[modifica | modifica wikitesto]
In Polonia Metro è stato pubblicato dal 1998 al 2016. Il quotidiano era pubblicato dal lunedì al venerdì nelle principali città polacche. Le edizioni differivano leggermente da città a città (comprese le pubblicità locali). Metro era disponibile in diverse centinaia di distributori nelle zone più trafficate delle città e agli incroci, raggiungendo sia i pedoni che gli autisti. La rete di distribuzione comprendeva inoltre rack nei centri commerciali, nei caffè, nei ristoranti McDonald's, negli uffici, nelle scuole e nei dormitori degli studenti e nelle stazioni ferroviarie. Dall'agosto 2007 è stata pubblicata anche l'edizione elettronica di Metro. Da settembre 2015 alla liquidazione, la versione cartacea e il sito web sono apparsi come Metrocafe.pl. L'ultimo numero è stato edito il 14 ottobre 2016.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Metro compie 15 anni., su primaonline.it. URL consultato il 6/07/2015 (archiviato il 7 luglio 2015).
- ^ Giampaolo Roidi lascia la direzione di Metro, al suo posto arriva Stefano Pacifici, su primaonline.it. URL consultato il 17 novembre 2016 (archiviato il 17 novembre 2016).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Metro
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su metro.lu.
- Sito ufficiale, su metronews.it.