Mondialismo

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Il termine mondialismo indica un movimento politico-sociale o il pensiero che considera i fenomeni politici, economici, culturali, sociali come espressione di equilibri e relazioni tra i diversi stati, e non come manifestazione di singole componenti nazionali[1]. In particolare questo termine è utilizzato in accezione negativa negli ambienti nazionalisti per descrivere quei fenomeni che sono (presuntamente) governati internazionalmente, visti come minaccia alla sovranità nazionale o come un tentativo di imporre un unico Stato mondiale. Il mondialismo sarebbe il prodotto del doppio effetto della globalizzazione economica e dell'internazionalismo di sinistra.

Concetto[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il politologo Jean-Yves Camus, si tratta di un

«neologismo apparso agli inizi degli anni 1980 negli ambienti complottisti dell'estrema destra antisemita (vedi Yann Moncomble, La Trilatérale et les secrets du mondialisme, 1980) per designare l'azione presuntamente concertata delle società segrete, di gruppi d'interesse economico o di lobby per arrivare all'instaurazione di un governo mondiale[2]»

Jean-Yves Camus indica che, fra le figure della seconda metà del XX secolo, il concetto è debitore principalmente dell'opera di Henry Coston[2].

Il concetto è utilizzato da Or Rosenboim, storico delle idee, per tradurre il versante politico della mondializzazione, che è generalmente compresa come un fenomeno economico e finanziario[3].

Il mondialismo ha affinità con il «nuovo ordine mondiale». Spesso associato all'imperialismo anglo-americano, il «mondialismo» è denunciato specialmente dai teorici neo-eurasiatisti come Aleksandr Dugin. In Francia, la critica del mondialismo è stata avanzata da autori come Yann Moncomble, Pierre Hillard o Pierre de Villemarest.

La loro opera di critica del «mondialismo» si focalizza spesso su personalità od organizzazioni, pubbliche o private, che identificano come collaboratrici di questo progetto. Fra questi ricorrono: Richard Coudenhove-Kalergi, Clarence Streit, David Rockefeller, la Fabian Society, la Round table, il Council on Foreign Relations, il gruppo Bilderberg, George Soros e la Commissione trilaterale.

Fra i politici che hanno criticato pubblicamente il mondialismo ci sono Pino Rauti[4], Jean-Marie Le Pen[5], Marine Le Pen[6] e Donald Trump[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mondialismo in Dizionario Treccani
  2. ^ a b (FR) Jean-Yves Camus, Le Front national et les relations internationales, in Notes de la Fondation Jean Jaurès, 31 agosto 2016. URL consultato il 31 agosto 2016.
  3. ^ (FR) Ces intellectuels qui ont théorisé le mondialisme dans les années 1940, su lemonde.fr, 1º settembre 2017. URL consultato il 26 settembre 2018.
  4. ^ Sebastiano Messina, MSI, un 'preambolo' per Rauti segretario, La Repubblica, 10 gennaio 1990.
  5. ^ (FR) Taguieff décortique les théories du complot, su lexpress.fr, 12 maggio 2018. URL consultato il 13 maggio 2018.
  6. ^ (FR) Nicolas Lebourg, L'Incorrect», un nouveau mensuel pour réorienter les droites?, su Slate, 12 settembre 2017. URL consultato il 12 settembre 2017.
  7. ^ (FR) ONU: "Nous rejetons le globalisme, le mondialisme et nous nous approprions le patriotisme" déclare Donald Trump, su bfmtv.com, 25 settembre 2018. URL consultato il 26 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Or Rosenboim, The Emergence of Globalism: Visions of World Order in Britain and the United States, 1939-1950, Princeton University Press
  • Quinn Slobodian, Globalists: The End of Empire and the Birth of Neoliberalism, Harvard University Press, 2018, ISBN 9780674979529
  • Yann Moncomble, La Trilatérale et les secrets du mondialisme, Faits et Documents, Paris, 1980
  • Yann Moncomble, L'Irrésistible expansion du mondialisme, Faits et documents, Paris, 1981
  • Pierre de Villemarest, Faits et chroniques interdits au public, tome 1, Aquilion, 2003, ISBN 2951741510
  • Pierre de Villemarest, Faits et chroniques interdits au public, tome 2: Les Secrets de Bilderberg, Aquilion, 2004, ISBN 2951741529
  • Pierre de Villemarest, Faits et chroniques interdits au public, tome 3: La Trilatérale, Aquilion, 2007, ISBN 2951741545
  • Pierre Hillard, La Marche irrésistible du nouvel ordre mondial, Éditions François-Xavier de Guibert, 2007
  • Pierre Hillard, Chroniques du mondialisme, Éditions Retour aux sources, 2015, ISBN 978-2355120657
  • Jean-Yves Dufour, La France face au mondialisme, 2011 (auto-édition), ISBN 978-2-35682-062-4
  • Jacques Robichez (a cura di), Le Mondialisme: mythe et réalité, Paris, Éditions nationales, 1992
  • Mario Di Giovanni, Fabio Pedretti, Agricoltura e mondialismo. Con intervista a Maurizio Blondet, Effedieffe, 1998, ISBN 88-85223-15-X
  • Alberto Lembo, Mondialismo e resistenza etnica, Edizioni di Ar, Padova, 1999
  • Fabrizio Rossi Longhi, Il labirinto. Limite al mondialismo nella logica del diritto internazionale, Neos, 2018, ISBN 978-88-660-8262-0

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