Verdi del Sudtirolo/Alto Adige

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Verdi del Sudtirolo/Alto Adige
Verdi - Grüne - Vërc
(DE) Die Grünen Südtirols
(LLD) Vërc de Südtirol
PortavoceElide Mussner
Luca Bertolini
StatoItalia (bandiera) Italia
(Alto Adige (bandiera) Alto Adige)
SedeVia dei Bottai, 5 - 39100 Bolzano
Fondazione1978 (come movimento politico)
1996 (come partito)
IdeologiaAmbientalismo[1][2]
Progressismo[3][4]
Pacifismo
Alter-globalizzazione[5]
CollocazioneCentro-sinistra/Sinistra
CoalizioneFdLV/FdV/EV (1987-2013, dal 2019)[7]
SEL (2009-2017)[8]
A1MDP (2017-2018)[9]
Partito europeoPartito Verde Europeo[10]
Affiliazione internazionaleGlobal Greens[6]
Seggi Camera
0 / 400
Seggi Senato
0 / 200
Seggi Consiglio provinciale
3 / 35
Organizzazione giovanileYoung Greens
Coloriverde
Sito webwww.verdi.bz.it

I Verdi del Sudtirolo/Alto Adige[11][12][13] (in tedesco Die Grünen Südtirols, in ladino Vërc de Südtirol; noti con la denominazione trilingue Verdi–Grüne–Vërc) sono un partito politico italiano attivo nella provincia autonoma di Bolzano.

La sede del partito, in via dei Bottai 5 a Bolzano.

I Verdi del Sudtirolo sono nati dalla cosiddetta Nuova Sinistra, la sinistra nata alla fine degli anni 1970 e che fece proprie istanze sociali, ambientaliste, femministe, pacifiste, distinguendosi dalla tradizionale sinistra socialista e comunista. I Verdi affondano le loro radici, in particolare, nel movimento ambientalista altoatesino e nell'associazione studentesca altoatesina SH/ASUS.

Dopo aver partecipato con successo, a partire dal 1978, a diverse elezioni comunali e provinciali, solo a metà del 1996 vi è stata la fondazione formale e statutaria del partito con la denominazione "Verdi-Grüne-Vërc".

Il movimento dapprima partecipò alle elezioni regionali del 1978 nella lista "Neue Linke/Nuova Sinistra", eleggendo Alexander Langer nel Consiglio regionale e provinciale. Raddoppiò i seggi nel 1983 quando si presentò sotto l'insegna Lista Alternativa per l'altro Sudtirolo (Alternative Liste für das Andere Südtirol) e a Langer si affiancò il giornalista bolzanino Arnold Tribus. Nel 1987 il partito elesse per la prima volta un suo esponente alla Camera dei deputati: l'avvocato Gianni Lanzinger[14].

Sempre Langer e Tribus furono eletti nel 1988, quando la lista si presentò per sotto la denominazione Lista Verde Alternativa (Grün-Alternative Liste - GAL). A Langer, eletto nel Parlamento europeo l'anno successivo, subentrò poi Alessandra Zendron. Zendron e la meranese Cristina Kury – elette nel 1993, quando la lista si presentò per la prima volta con la denominazione attuale "Verdi-Grüne-Vërc", e confermate nel 1998 – rappresentarono i Verdi fino al 2003.

Alle elezioni provinciali del 2003 i Verdi del Sudtirolo hanno ricevuto il 7,9% delle preferenze, potendo così contare per la prima volta su tre consiglieri nei consigli provinciale e regionale: il giornalista Riccardo Dello Sbarba, lo storico brissinese Hans Heiss e Cristina Kury.[15] Nelle elezioni europee del 2004, i Verdi del Sudtirolo hanno ottenuto il 13,1% dei voti, una tra le percentuali più alte a livello europeo.[16]

Il 20 marzo 2008 sono stati rifondati i "Giovani verdi", la sezione del partito dedicata ai giovani.

Per le elezioni provinciali del 2008 il partito su iniziativa del portavoce Franco Bernard è entrato in una alleanza elettorale con le Bürger Liste Civiche della provincia. L'alleanza ha ottenuto il 5,8% dei voti e vengono eletti due candidati dei verdi come consiglieri provinciale.

In vista delle elezioni politiche 2013, il partito decide di non appoggiare la lista Rivoluzione civile di Antonio Ingroia, contrariamente a quanto deciso dalla Federazione dei Verdi, giudicando il programma dell'ex magistrato non aderente alle ideologie del movimento, oltre che poco riconoscibile per gli elettori di lingua tedesca[17], optando invece per presentare i propri candidati nelle liste di Sinistra Ecologia Libertà, il partito di Nichi Vendola. Per la Camera dei deputati il partito ha presentato i candidati Florian Kronbichler, Michil Costa e Cristina Kury, mentre per il Senato della Repubblica è stato accordato sostegno ai candidati di Partito Democratico e Südtiroler Volkspartei. Alla Camera dei deputati è infine risultato eletto Florian Kronbichler (primo parlamentare altoatesino di lingua tedesca non aderente alla Südtiroler Volkspartei o ad un partito ad essa antesignano).

Nelle elezioni provinciali del 2013 i Verdi, sempre alleati con Sinistra Ecologia Libertà (che esprime alcuni candidati della lista e la cui sigla SEL viene inserita nel simbolo del partito[18]), conquistano il loro miglior risultato elettorale di sempre, con l'8,7% dei consensi (che fa di loro il terzo partito altoatesino) e tre consiglieri.

Alle elezioni europee 2014 il partito presenta la propria candidata, l'ex giornalista Rai Oktavia Brugger, nelle liste del nord-est italiano de L'Altra Europa con Tsipras, ad imitazione del partito di riferimento Sinistra Ecologia Libertà e ancora una volta distaccandosi dalla Federazione dei Verdi. La Brugger, con le sue 21.446 preferenze (di cui 15.787 in Alto Adige, ove la "lista Tsipras" tocca il 9,91%), risulta la candidata più votata della lista nella circoscrizione del nord-est, ma non riesce ad ottenere il seggio[19][20].

Il 24 maggio 2015 i Verdi riescono per la prima volta nella storia a portare un loro esponente alla guida di un comune altoatesino, con l'elezione di Paul Rösch (sostenuto anche da una lista civica) a sindaco di Merano[21].

Lo strappo con la Federazione dei Verdi non si ricuce neppure in occasione delle elezioni politiche 2018, ove i Verdi altoatesini si affiliano al cartello Liberi e Uguali, a sostegno della leadership di Pietro Grasso, mentre il sole che ride (federato con il PSI e Area Civica nella lista Insieme) si coalizza col Partito Democratico. I Verdi altoatesini non riescono a ottenere seggi.

Il partito infine torna con i Verdi "nazionali" in vista delle elezioni europee del 2019, presentando i propri candidati Norbert Lantschner e Judith Kienzl all'interno della lista Europa Verde - European Green Party.

I Verdi altoatesini sono membri del Partito Verde Europeo.

Caratteristica peculiare è la loro natura "etnicamente trasversale": diversamente da altri partiti attivi in Alto Adige, i Verdi si rivolgono a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione; fra i punti programmatici vi è l'estensione del plurilinguismo e il superamento della rigida divisione della società altoatesina in gruppi linguistici[3].

Al vertice del partito vi è il portavoce provinciale, carica elettiva con mandato annuale. Dal dicembre 2019 i portavoce del movimento sono Marlene Pernstich (consigliera comunale del comune di Caldaro) e Felix von Wohlgemuth (consigliere comunale del comune di Appiano).

La linea del partito viene decisa dal Coordinamento Provinciale, il "parlamentino" interno al movimento, composto dai portavoce, dagli esponenti del partito che siedono in Parlamento, nel Consiglio Provinciale e nelle Giunte comunali, dai rappresentanti dei vari comprensori provinciali e dai delegati delle Donne Verdi (in tedesco Grüne Frauen, la sezione femminile del partito) e i Giovani Verdi (o Young Greens Southtyrol).

A cadenza biennale il partito tiene il suo congresso, denominato Assemblea Provinciale, nel corso della quale vengono eletti altri rappresentanti per il Coordinamento Provinciale.

Vi è inoltre il gruppo di lavoro VerdECOnomia (deputato a sostenere le aziende che si impegnano a rispettare i valori eco-sociali nel loro operato) e l'Ufficio Verde (sportello di contatto tra il partito e la popolazione).

Rappresentanza

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Al 2023 i Verdi del Sudtirolo sono rappresentati da tre consiglieri nel consiglio provinciale altoatesino.

Portavoce del partito

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  • 1996-1998: Carlo Bertorelle
  • 1998-2006: Leander Moroder
  • 2006-2009: Franco Bernard
  • 2009-2013: Brigitte Foppa e Sepp Kusstatscher
  • 2014-2016: Brigitte Foppa e Giorgio Zanvettor
  • 2016-2017: Brigitte Foppa e Hans Heiss
  • 2017-2019: Brigitte Foppa e Tobias Planer
  • 2019-2024: Marlene Pernstich e Felix Wohlgemuth
  • dal 2024: Luca Bertolini e Elide Mussner[22]

Esponenti illustri

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Tra gli esponenti più conosciuti del movimento si annoverano Alexander Langer (parlamentare europeo tra il 1989 e il 1995) e l'alpinista Reinhold Messner (parlamentare europeo nel periodo 1999-2004). Il movimento ha inoltre espresso due esponenti alla Camera dei deputati, Gianni Lanzinger (1987-1992) e Florian Kronbichler (2013-2018).

Risultati elettorali

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Elezioni provinciali

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Elezione Voti % Seggi
Provinciali di Bolzano 1983 12.942 4,5
2 / 35
Provinciali di Bolzano 1988 20.549 6,7
2 / 35
Provinciali di Bolzano 1993 21.293 6,9
2 / 35
Provinciali di Bolzano 1998 19.965 6,5
2 / 35
Provinciali di Bolzano 2003 23.708 7,9
2 / 35
Provinciali di Bolzano 2008 17.743 5,8
2 / 35
Provinciali di Bolzano 2013 25.067 8,7
3 / 35
Provinciali di Bolzano 2018 19.392 6,8
3 / 35
Provinciali di Bolzano 2023 25.445 9,05
3 / 35
  1. ^ Ambiente | Verdi Grüne Vërc • Sudtirolo Südtirol Sudtirol
  2. ^ Economia, su verdi.bz.it. URL consultato il 29 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  3. ^ a b Convivenza, su verdi.bz.it. URL consultato il 29 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  4. ^ Pari opportunità, su verdi.bz.it. URL consultato il 29 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  5. ^ Sociale, su verdi.bz.it. URL consultato il 29 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  6. ^ https://globalgreens.org/member-parties/
  7. ^ I Verdi del Sudtirolo e i Verdi italiani cooperano sin dalla fondazione dei secondi, avvenuta al termine dell'anno 1986. Già alle elezioni politiche del 1987 i Verdi del Sudtirolo si presentano con loro e trovano rappresentanza nel parlamento nazionale. Nel 2013 avviene la rottura, perché i verdi sudtirolesi preferiscono la coalizione di centro-sinistra alla coalizione di sinistra scelta dai verdi italiani. Questa divisione tra le due formazioni si ripeterà ininterrottamente fino alle europee 2019, in cui i verdi sudtirolesi partecipano alla lista ambientalista unitaria "Europa Verde", che a luglio 2021 diventa un vero e proprio partito, succedendo alla Federazione dei Verdi. I verdi sudtirolesi non confluiscono nella nuova formazione politica, ma mantengono rapporti di reciproca desistenza nelle competizioni comunali delle opposte province e continuano a far parte di un gruppo unitario nel consiglio regionale, così come avveniva con la federazione dei verdi.
  8. ^ Alle europee 2009 è nella lista Sinistra e Libertà, insieme ai partiti in seguito costituenti del partito SEL, oltre che al PSI e ai Verdi Italiani. A differenza delle politiche 2008, Rifondazione e Comunisti italiani non partecipano al nuovo cartello, presentando invece liste congiunte, che si tradurranno in seguito nella Federazione della Sinistra. Nel 2013 avviene la rottura con i Verdi italiani, che partecipano al cartello elettorale Rivoluzione Civile di Ingroia, mentre i Verdi di Sudtirolo scelgono la coalizione di centro-sinistra, IBC, presentando candidati nelle liste di SEL. Alle europee 2014 preferiscono nuovamente la collaborazione con SEL a quella con i Verdi italiani e partecipano al cartello della sinistra LAET. I Verdi italiani invece creano una lista unitaria del mondo ambientalista che si riconosce nel Partito Verde Europeo, a cui partecipa anche Green Italia. Alle politiche 2018 partecipano alla lista elettorale LeU, a cui aderisce anche Sinistra Italiana, partito che è succeduto a SEL. I Verdi italiani si presentano invece con la coalizione di centro-sinistra, all'interno della lista "Italia Europa Insieme", con PSI e Rete Civica.
  9. ^ Dopo la fondazione del nuovo partito "Sinistra Italiana", il rappresentante dei verdi sudtirolesi abbandona il gruppo SEL/SI, non condividendone più il progetto, e aderisce al gruppo di Articolo Uno, formato da ex-PD dissidenti rispetto alla segreteria Renzi. In vista delle elezioni politiche 2018 entra a far parte della nuova lista elettorale LeU, a sinistra del PD, di cui i principali partiti costituenti sono proprio Sinistra Italiana e Articolo Uno, insieme a Possibile. Fallita la trasformazione di LeU in partito politico, abbandona il progetto insieme ad Articolo Uno.
  10. ^ https://europeangreens.eu/our-member-parties/it/
  11. ^ Statuto dei Verdi del Sudtirolo/Alto Adige, su verdi.bz.it. URL consultato il 3 marzo 2023.
  12. ^ Statuto dei Verdi del Sudtirolo/Alto Adige, su verdi.bz.it. URL consultato il 24 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2013).
  13. ^ "Verdi del Sudtirolo" nome utilizzato durante le elezioni
  14. ^ Gianni Lanzinger sul sito del Parlamento Italiano, su storia.camera.it.
  15. ^ Elezioni provinciali del 2003, Provincia di Bolzano.
  16. ^ Elezioni Europee del 2004 in Provincia di Bolzano, Ministero dell'Interno.
  17. ^ Elezioni, i Verdi non vanno con l'ex pm Ingroia Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive. altoadige.gelocal.it
  18. ^ Cfr. propaganda elettorale
  19. ^ Risultati elezioni europee 2014/ Lista Tsipras, Nord Est: le preferenze in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino e Veneto (oggi 27 maggio) - ilsussidiario.net, 27 mag 2014.
  20. ^ Elezioni europee: Dorfmann confermato a Bruxelles con 70 mila preferenze Archiviato il 28 maggio 2014 in Internet Archive. - Alto Adige, 26 mag 2014.
  21. ^ Merano, il nuovo sindaco Paul Rösch festeggia Archiviato il 25 maggio 2015 in Internet Archive. - Alto Adige, 24 mag 2015
  22. ^ Elide Mussner e Luca Bertolini nuovi portavoce dei Verdi altoatesini, su rainews.it, 27 gennaio 2024.
  • (DE) Hermann Atz, Die Grünen Südtirols. Profil und Wählerbasis, Studienverlag, Innsbruck-Vienna-Bolzano, 2007. ISBN 978-3-7065-4070-4.
  • (DE) Joachim Gatterer, "rote milben im gefieder". Sozialdemokratische, kommunistische und grün-alternative Parteipolitik in Südtirol, Studienverlag, Innsbruck-Vienna-Bolzano, 2009. ISBN 978-3-7065-4648-5

Collegamenti esterni

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