Sozialdemokratische Partei Südtirols

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Sozialdemokratische Partei Südtirols
LeaderHans Dietl (1973-1975)
Wilhelm Erschbaumer (1975-1981)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1973
Dissoluzione1983
IdeologiaSocialismo democratico
CollocazioneSinistra
Coalizionenessuna

Il Sozialdemokratische Partei Südtirols (SPS, in italiano Partito Socialdemocratico del Sudtirolo) è stato un partito politico regionale, attivo nella Provincia di Bolzano dal 1973 al 1981, di ispirazione socialdemocratica.

Nel 1978 vi confluì il Soziale Fortschrittspartei Südtirols (SFP), noto in italiano col nome di Partito Sud Tirolese del Progresso Sociale (PST-PS), fondato nel 1966.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito venne creato nel 1973 da Hans Dietl, ex-consigliere provinciale della Südtiroler Volkspartei (SVP) e deputato dal 1963 al 1972, che era stato espulso dalla SVP per essere stato contrario all'accordo tra governo provinciale e nazionale conosciuto come Pacchetto per l'Alto Adige. Esso si rincondusse idealmente quale precursore alla Sozialdemokratische Partei Südtirol costituita nel settembre 1919 (dopo l'annessione del Tirolo meridionale al Regno d'Italia), affiliata al Partito Socialista Italiano e sciolta dal regime fascista nel 1924.[1]

La SPS ottenne il suo miglior risultato nelle elezioni provinciali del 1973, quando ricevette il 5,14% dei voti ed elesse due consiglieri provinciali (lo stesso Dietl, che lasciò il partito poco dopo, e Wilhelm Erschbaumer). Da allora il partito continuò a perdere voti in favore della SVP, che nel 1975 aveva fondata la corrente degli Arbeitnehmer in der SVP che riusciva ad aggregare i lavoratori moderati di lingua tedesca. Lo stesso Erschbaumer, espulso dalla SPS nel 1981, si ripresentò sulla lista dell'SVP nel 1983, però non fu rieletto.[2][3]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Regionali 1973 12.037 2,46
2 / 70
Regionali 1978 5.928 1,08
1 / 70
Regionali 1983 3.853 0,67
0 / 70

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Günther Pallaver, Zwischen Desorientierung und Neuorientierung. Südtirols Parteien in der italienisch-liberalen Phase, in Ulrike Kindl e Hannes Obermair (a cura di), Die Zeit dazwischen: Südtirol 1918–1922. Vom Ende des Ersten Weltkrieges bis zum faschistischen Regime / Il tempo sospeso: L’Alto Adige tra la fine della Grande Guerra e l’ascesa del fascismo (1918-1922), Merano, Edizioni alphabeta Verlag, 2020, pp. 219–248, qui pp. 228–230, ISBN 978-88-7223-365-8.
  2. ^ I partiti politici in Alto Adige dal 1945 al 2005 Archiviato il 24 maggio 2011 in Internet Archive. di Günther Pallaver.
  3. ^ Archivio storico Archiviato il 9 maggio 2008 in Internet Archive., Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Joachim Gatterer, Rote milben im gefieder. Sozialdemokratische, kommunistische und grün-alternative Parteipolitik in Südtirol, Innsbruck-Vienna-Bolzano, Studienverlag, 2009, ISBN 978-3-7065-4648-5.
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