Elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2023
Le elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2023 si sono tenute domenica 22 ottobre; nella Provincia di Trento per il rinnovo del Consiglio provinciale e del Presidente di provincia, nella Provincia di Bolzano per il rinnovo del solo Consiglio provinciale (in quanto, in questo caso, il Presidente di provincia non è direttamente eletto dai cittadini).
È conseguentemente rinnovato altresì lo stesso del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige (che a sua volta elegge il Presidente di Regione), essendo questo la semplice somma dei Consigli delle due Province[1][2].
Provincia autonoma di Trento[modifica | modifica wikitesto]
Elezioni nella Provincia autonoma di Trento del 2023 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Stato | Italia | |||||
Provincia | Trento | |||||
Data
|
22 ottobre | |||||
Affluenza | 58,41% ( 5,64%) | |||||
Candidati | Francesco Valduga
|
Filippo Degasperi
| ||||
Partiti | Onda
| |||||
Coalizioni | Onda-Unione Popolare-La Me Val
| |||||
Voti | 129 758
51,82% |
93 888
37,50% |
9 533
3,81% | |||
Seggi | 21 / 35 |
13 / 35 |
1 / 35 | |||
Differenza % | 7,33[3]%
|
12,10%
|
%
| |||
Differenza seggi | 4[3]
|
5
|
1
| |||
Presidente uscente | ||||||
Maurizio Fugatti (Lega) | ||||||
|
Le elezioni provinciali del 2023 nella Provincia autonoma di Trento si sono tenute il 22 ottobre per eleggere il Presidente e il consiglio provinciale autonomo.
Sistema elettorale[modifica | modifica wikitesto]
In Trentino, le elezioni si svolgono sulla base della normativa contenuta nella Legge provinciale nº 2 del 5 marzo 2003[4].
Nello specifico, essa prevede, per l’elezione diretta del Presidente della Provincia, che un candidato sia dichiarato vincitore (ed entri automaticamente nel Consiglio provinciale) qualora ottenga semplicemente il maggior numero di preferenze, secondo dunque il sistema maggioritario secco.
Per quanto riguarda, invece, l’elezione dei consiglieri provinciali, la distribuzione dei seggi ai partiti avviene con un sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza: Alla coalizione sostenente il presidente eletto, difatti, viene garantita di base la maggioranza assoluta dei seggi, cioè 18. Qualora, tuttavia, il presidente eletto ottenga almeno il 40% dei suffragi, ai suoi partiti vengono assegnati almeno i tre quinti dei seggi, cioè 21. Di contro, a garanzia delle minoranze, la coalizione vincente non può comunque controllare più dei sette decimi dell'assise, cioè 24 seggi.
All'interno delle singole coalizioni, o in ogni caso in quelle formazioni il cui risultato elettorale rispetti naturalmente le soglie predette, l'attribuzione dei seggi fra le liste dei singoli partiti avviene in base al metodo D'Hondt, e all'interno delle liste vengono proclamati eletti i candidati più votati.
Degne di nota, infine, sono la possibilità del voto disgiunto tra le elezioni e la presenza automatica, come membro dell'assise, anche del candidato più votato nel comprensorio dei Comuni ladini.
Candidature[modifica | modifica wikitesto]
Unione Popolare[modifica | modifica wikitesto]
Filippo Degasperi, già consigliere provinciale, si candida l'8 marzo 2023 con una coalizione composta da Unione Popolare, Onda (movimento di Filippo Degasperi) e La me Val.[5][6]
Centro-sinistra[modifica | modifica wikitesto]
Il 31 marzo 2023 il Partito Democratico (PD) annuncia la candidatura del sindaco di Rovereto Francesco Valduga, che ottiene anche il sostegno di Campobase di Lorenzo Dellai, Azione, Italia Viva, Alleanza Verdi e Sinistra[7], oltre a quello del movimento autonomista CasAutonomia.Eu, promosso da ex membri del Partito Autonomista Trentino Tirolese, contrari al sostegno al presidente uscente Fugatti, e della lista Fascegn.[8]
Democrazia Sovrana Popolare[modifica | modifica wikitesto]
Il 1º luglio 2023, nel corso di una conferenza tenutasi a Trento, il presidente onorario del Partito Comunista Marco Rizzo annuncia la propria candidatura con la lista Democrazia Sovrana Popolare.[9]
Alternativa[modifica | modifica wikitesto]
Il 14 luglio Alternativa avvia la raccolta firme per la candidatura di Elena Dardo sostenuta da ex del M5S.[10]
Centro-destra[modifica | modifica wikitesto]
Il 29 luglio 2023 la coalizione di centro-destra annuncia la ricandidatura del presidente uscente Maurizio Fugatti, sostenuto anche da Fratelli d’Italia (che accantona l’iniziale intenzione di correre in solitaria)[11], Forza Italia, Lega e UdC. Alla coalizione si aggrega anche il Partito Autonomista Trentino Tirolese, che pone così fine a venticinque anni di alleanza col centro-sinistra e introduce nelle proprie liste anche candidati di Autonomisti Popolari e Progetto Trentino. Sarà presente, per la prima volta, anche una lista civica direttamente collegata al presidente e guidata dall'assessore al lavoro uscente Achille Spinelli oltre a La Civica e Fassa.[8]
Movimento 5 Stelle[modifica | modifica wikitesto]
Il 1º agosto il Movimento 5 Stelle ufficializza la candidatura di Alex Marini, consigliere provinciale uscente e coordinatore del M5S per il Trentino.[12]
Alleanza per il Trentino[modifica | modifica wikitesto]
Il 18 agosto l'ex parlamentare leghista Sergio Divina annuncia la propria candidatura indipendente alla guida del raggruppamento autonomista Alleanza per il Trentino, di cui entrano a far parte Alternativa Popolare, Noi con Divina Presidente, Giovani per Divina Presidente.[13][14][15][16]
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Candidati
|
Voti | % | Liste | Voti | % | Seggi | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Maurizio Fugatti
✔️ Presidente |
129 758
|
51,82
|
30 347 | 13,05 | 5 | ||||
28 714 | 12,35 | 5 | |||||||
Noi Trentino per Fugatti Presidente
|
24 953 | 10,73 | 4 | ||||||
19 011 | 8,18 | 3 | |||||||
La Civica
|
11 285 | 4,85 | 2 | ||||||
4 708 | 2,02 | – | |||||||
Fassa
|
2 018 | 0,87 | 1[N 1] | ||||||
1 362 | 0,59 | – | |||||||
Seggio del presidente
|
1 | ||||||||
Francesco Valduga
|
93 888 | 37,50 | 38 689 | 16,64 | 7 | ||||
19 553 | 8,41 | 3 | |||||||
Casa Autonomia.Eu
|
9 968 | 4,29 | 1[N 3] | ||||||
7 565 | 3,25 | 1 | |||||||
3 634 | 1,56 | – | |||||||
3 399 | 1,46 | – | |||||||
3 302 | 1,42 | – | |||||||
Seggio di coalizione
|
1 | ||||||||
Filippo Degasperi
|
9 533 | 3,81 | Onda Civica Trentino
|
5 864 | 2,52 | –[N 3] | |||
La Me Val - Primiero Vanoi Mis
|
1 204 | 0,52 | – | ||||||
1 088 | 0,47 | – | |||||||
Seggio di coalizione
|
1 | ||||||||
5 651 | 2,26 | 5 457 | 2,35 | – | |||||
5 558 | 2,22 | 2 261 | 0,97 | – | |||||
Noi con Divina Presidente
|
1 845 | 0,79 | – | ||||||
Giovani per Divina Presidente
|
642 | 0,28 | – | ||||||
Alex Marini
|
4 796 | 1,92 | 4 523 | 1,95 | – | ||||
Elena Dardo
|
1 205 | 0,48 | 1 121 | 0,48 | – | ||||
Totale
|
250 389
|
100
|
232 513
|
100
|
35
| ||||
Voti non validi
|
7 614
|
2,95
| |||||||
Votanti
|
258 003
|
58,41
| |||||||
Elettori
|
441 723
|
||||||||
Fonte: Provincia Autonoma di Trento
|
Consiglieri eletti[modifica | modifica wikitesto]
Consigliere | Lista | Preferenze | |
---|---|---|---|
Maurizio Fugatti | Presidente | ||
Francesco Valduga | Candidato presidente | ||
Filippo Degasperi | Candidato presidente | ||
Andrea de Bertolini | Partito Democratico del Trentino | 2528 | |
Michela Calzà | 1447 | ||
Mariachiara Franzoia | 3366 | ||
Lucia Maestri | 1750 | ||
Alessio Manica | 2329 | ||
Francesca Parolari | 1484 | ||
Paolo Zanella | 3244 | ||
Mirko Bisesti | Lega Fugatti Presidente | 1964 | |
Roberto Failoni | 4283 | ||
Roberto Paccher | 2749 | ||
Stefania Segnana | 1683 | ||
Giulia Zanotelli | 2745 | ||
Daniele Biada | Fratelli d'Italia | 1406 | |
Claudio Cia | 2016 | ||
Carlo Daldoss | 1624 | ||
Francesca Gerosa | 2780 | ||
Christian Girardi | 1488 | ||
Eleonora Angeli | Noi Trentino per Fugatti Presidente | 837 | |
Antonella Brunet | 927 | ||
Claudio Soini | 1389 | ||
Achille Spinelli | 2342 | ||
Michele Malfer | Campobase | 1477 | |
Chiara Maule | 2819 | ||
Roberto Stanchina | 1596 | ||
Mario Tonina | Partito Autonomista Trentino Tirolese - PATT | 2548 | |
Maria Bosin | 2138 | ||
Walter Kaswalder | 1827 | ||
Mattia Gottardi | La Civica | 2968 | |
Vanessa Masè | 2375 | ||
Paola Demagri | Casa Autonomia.Eu | 3784 | |
Lucia Coppola | Alleanza Verdi e Sinistra | 909 |
Provincia autonoma di Bolzano[modifica | modifica wikitesto]
Elezioni nella Provincia autonoma di Bolzano del 2023 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Stato | Italia | |||||
Provincia | Bolzano | |||||
Data
|
22 ottobre | |||||
Assemblea | Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano | |||||
Affluenza | 71,5% ( 2,40%) | |||||
Liste | ||||||
Voti | 97 092
34,53% |
31 201
11,09% |
30 583
10,88% | |||
Seggi | 13 / 35 |
4 / 35 |
4 / 35 | |||
Differenza % | 7,36%
|
4,14%
|
4,93%
| |||
Differenza seggi | 2
|
2
|
2
| |||
Presidente uscente | ||||||
Arno Kompatscher (SVP) | ||||||
|
Le elezioni provinciali del 2023 nella Provincia autonoma di Bolzano si sono tenute il 22 ottobre per eleggere il consiglio provinciale autonomo.
Sistema elettorale[modifica | modifica wikitesto]
In Alto-Adige, le elezioni si svolgono sulla base della normativa contenuta nella Legge provinciale nº 14 del 19 settembre 2017.[17]
Nello specifico, essa prevede che i 35 membri del Consiglio provinciale altoatesino siano eletti con un sistema proporzionale “puro”, ovvero senza premio di maggioranza né soglia di sbarramento predeterminati: non essendo previsti accordi di coalizione pre-elettorali, ogni lista (che deve tuttavia avere tra i 12 e i 35 candidati, con l'obbligo di avere almeno 1/3 di nominativi di sesso opposto) concorre per conto proprio.
Non è prevista, a differenza del Trentino, l'elezione diretta del Presidente della Provincia, che è invece demandata al Consiglio tra i propri componenti.
A scrutinio ultimato, viene determinato il quoziente elettorale, dividendo il numero di voti validi per il numero dei consiglieri da eleggere, con l’aggiunta di due e arrotondando per eccesso il risultato se presenta una parte decimale (usando, cioè il “Quoziente di Imperiali” all’interno del Metodo del quoziente e dei più alti resti). Ogni volta che una lista supera il quoziente elettorale, ottiene un consigliere eletto.
Se il quoziente elettorale esprime più eletti di quanti effettivamente siano i seggi dell’assemblea, lo stesso viene aumentato sottraendo un’unità al divisore. Se invece gli eletti col primo quoziente non occupano tutti i posti disponibili, le vacanze vengono colmate computando le cifre dei voti residui di tutte le liste (comprese quelle che non hanno raggiunto il quoziente elettorale) e creando così un’ulteriore graduatoria. Se nel conteggio dei voti residui ci sono pareggi, prevale il candidato della lista con la maggiore cifra elettorale; se anche questo dato risulta in parità, si procede al sorteggio.
Un particolare meccanismo degno di nota, infine, tutela la rappresentanza della comunità di lingua ladina: i candidati di tale gruppo vengono computati tutti insieme (indipendentemente dalla lista di appartenenza) in un'apposita graduatoria, risolvendo gli eventuali pareggi con la priorità al soggetto più giovane. Il candidato primo classificato in questa graduatoria, che ha dunque il maggior numero di consensi individuali, viene eletto consigliere al posto dell'ultimo degli eletti della propria lista nel riparto ordinario.
Se invece nessuna delle liste che hanno superato il quoziente elettorale hanno al loro interno candidati ladini, il candidato con la cifra individuale più alta viene comunque eletto in Consiglio, togliendo un seggio alla lista con la cifra elettorale minore (se i seggi sono stati tutti assegnati al primo riparto) oppure subentrando all'eletto con la cifra elettorale minore (se è stato eseguito un secondo riparto).
Esito[modifica | modifica wikitesto]
I risultati vedono un ulteriore arretramento della Südtiroler Volkspartei, che pur restando ampiamente il primo partito provinciale cala al di sotto dei 100.000 voti (pari a meno del 35% dei consensi) ed elegge 13 consiglieri contro i 15 della precedente legislatura; la "stella alpina" esprime comunque i due candidati più votati, ovvero il presidente uscente Arno Kompatscher e, a sorpresa, il medico Hubert Messner (fratello dell'alpinista Reinhold Messner), che distaccano ampiamente gli altri nomi, ivi compresi gli assessori uscenti[18]. Al secondo posto si conferma il Team K, sebbene con oltre 10.000 voti in meno rispetto al 2018, che riducono il contingente di consiglieri eletti da 6 a 4. Al terzo posto, a sorpresa, si collocano gli indipendentisti della Süd-Tiroler Freiheit, in crescita di quasi il 5%, che raddoppiano la loro rappresentanza consiliare (da 2 a 4) e piazzano il capolista Sven Knoll ugualmente al terzo posto nelle preferenze personali. Seguono, a loro volta in decisa crescita, i Verdi, che confermano il contingente 3 consiglieri. Alle loro spalle si piazza Fratelli d'Italia, che pur quadruplicando i voti rispetto a 5 anni prima non ottengono un risultato particolarmente rimarchevole, passando da 1 a 2 consiglieri eletti. Alle loro spalle per poche centinaia di voti (ugualmente con 2 seggi vinti) esordisce la lista JWA, fondata dall'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan sulla base di un programma populista imperniato su tematiche antivacciniste, di acrimonia verso i fenomeni migratori e di negazione del cambiamento climatico[19]. Cala invece ulteriormente la destra indipendentista di Die Freiheitlichen, per molto tempo secondo partito provinciale, che perde circa 4.000 voti rispetto al 2018, ma conferma comunque 2 consiglieri. Resta abbastanza stabile il PD, che mantiene il singolo seggio del 2018 e supera la Lega, protagonista del calo di consenso più marcato (oltre l'8%), che passa da 4 a 1 solo consigliere. Riescono a entrare in Consiglio con un esponente a testa anche le liste Für Südtirol mit Widmann (fondata dall'ex esponente SVP e assessore provinciale Thomas Widmann, entrato in rotta col presidente Kompatscher), La Civica (che riunisce alcune liste già presentatesi a supporto della vincente candidatura di Dario Dal Medico a sindaco di Merano, unitamente a esponenti di Azione e Italia Viva) e Vita (movimento nazionale fondato dall'ex parlamentare del Movimento 5 Stelle Sara Cunial, con un programma fortemente imperniato sull'antivaccinismo). Non ottengono invece consiglieri le liste Movimento 5 Stelle, Centro Destra, Forza Italia e Enzian.
In virtù del risultato, la SVP, che da sempre governava appoggiandosi di volta in volta al solo partito "italiano" più votato, si trova per la prima volta costretta a cercare più di un alleato con cui formare una maggioranza: dopo alcune consultazioni, la scelta cade su Fratelli d'Italia (rompendo la "storica" incompatibilità tra il partito di raccolta e le formazioni discendenti dal Movimento Sociale Italiano), Lega, Die Freiheitlichen (portando per la prima volta una formazione di ispirazione indipendentista all'interno della giunta provinciale) e l'appoggio esterno de La Civica (il cui consigliere Angelo Gennaccaro ottiene la vicepresidenza del consiglio provinciale diverse deleghe al di fuori della giunta)[20][21].
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
|
Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano
Consiglieri eletti[modifica | modifica wikitesto]
Consigliere | Lista | Preferenze | |
---|---|---|---|
Arno Kompatscher | Südtiroler Volkspartei | 58771 | |
Hubert Messner | 30605 | ||
Philipp Achammer | 16812 | ||
Peter Brunner | 14375 | ||
Rosmarie Pamer | 12289 | ||
Waltraud Deeg | 10985 | ||
Daniel Alfreider | 10919 | ||
Luis Walcher | 10120 | ||
Arnold Schuler | 8340 | ||
Franz Thomas Locher | 7777 | ||
Josef Noggler | 6117 | ||
Magdalena Amhof | 5967 | ||
Harald Strauder | 5871 | ||
Paul Köllensperger | Team K | 15409 | |
Maria Elisabeth Rieder | 12496 | ||
Franz Ploner | 6950 | ||
Alex Ploner | 5993 | ||
Sven Knoll | Süd-Tiroler Freiheit | 25290 | |
Myriam Atz Tammerle | 8825 | ||
Hannes Rabensteiner | 4626 | ||
Bernhard Zimmerhofer | 4342 | ||
Brigitte Foppa | Verdi–Grüne–Verc | 11772 | |
Madeleine Rohrer | 6412 | ||
Zeno Oberkofler | 4389 | ||
Marco Galateo | Fratelli d'Italia | 2993 | |
Anna Scarafoni | 1641 | ||
Jürgen Wirth Anderlan | JWA - Wirth Anderlan | 14042 | |
Andreas Colli | 4370 | ||
Ulli Mair | Die Freiheitlichen | 7883 | |
Andreas Leiter | 5320 | ||
Sandro Repetto | Partito Democratico - Demokratische Partei | 2703 | |
Thomas Widmann | Für Südtirol mit Widmann | 6928 | |
Christian Bianchi | Lega - Uniti per l'Alto Adige | 3098 | |
Angelo Gennaccaro | La Civica | 3190 | |
Renate Holzeisen | Vita | 5446 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ L'autonomia in Trentino-Alto Adige ha una lunga storia, su Il Post, 22 ottobre 2023.
- ^ Mauro Giordano, Elezioni regionali Trentino Alto Adige 2023, la guida al voto a Trento e Bolzano, su Il Corriere del Trentino, 22 ottobre 2023.
- ^ a b Rispetto alla somma dei voti del Centro-destra e del PATT alle precedenti elezioni.
- ^ LEGGE ELETTORALE PROVINCIALE, su consiglio.provincia.tn.it.
- ^ Provinciali, Degasperi: "Siamo noi la vera alternativa". Pure la sindaca di Drena aderisce al movimento: “Le donne devono credere nelle loro competenze”, su ildolomiti.it, 8 marzo 2023.
- ^ Elezioni provinciali, Filippo Degasperi (Onda) candidato presidente: «Oltre i minestroni di destra e di sinistra», su iltquotidiano.it, 18 luglio 2023. URL consultato il 22 luglio 2023.
- ^ Il centrosinistra trentino ha deciso: Francesco Valduga candidato presidente alle provinciali - Cronaca | l'Adige.it, su l'Adige, 31 marzo 2023. URL consultato il 21 giugno 2023.
- ^ a b Elezioni provinciali, ecco tutti i nomi dei candidati, su Vita Trentina, 22 settembre 2023. URL consultato il 23 settembre 2023.
- ^ Marco Rizzo candidato alla presidenza della Provincia di Trento, su www.rainews.it, 1º luglio 2023. URL consultato il 3 luglio 2023.
- ^ Alle provinciali vuole esserci anche Alternativa: candidata presidente Elena Dardo, su ildolomiti.it, 12 luglio 2023. URL consultato il 14 luglio 2023.
- ^ Centrodestra unito. Fugatti: "Coalizione compatta". Gerosa: "Scelta responsabile", 29 luglio 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023.
- ^ Provinciali, il Movimento 5 stelle corre da solo e punta su Alex Marini candidato presidente: "Porte chiuse dal Pd, un partito telecomandato da Dellai", su il Dolomiti, 1º agosto 2023. URL consultato il 6 agosto 2023.
- ^ Sergio Divina si candida alle provinciali con nuova lista «Il meglio per il Trentino», su www.iltquotidiano.it, 29 luglio 2023. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Sergio Divina ufficializza la candidatura con "Alleanza per il Trentino", su rainews.it, 18 agosto 2023. URL consultato il 24 agosto 2023.
- ^ Provinciali, Baldecchi (dalla piscina) lancia Divina (VIDEO): "La Destra balorda ha rovinato il Trentino. Noi vinceremo e sarà la Provincia più forte e più potente d'Europa", su ildolomiti.it, 23 agosto 2023. URL consultato il 24 agosto 2023.
- ^ Elezioni provinciali, ecco tutti i nomi dei candidati, su Vita Trentina, 22 settembre 2023. URL consultato il 23 settembre 2023.
- ^ Legge provinciale 19 settembre 2017, n. 14. - Disposizioni sull’elezione del Consiglio provinciale, del presidente della Provincia e sulla composizione ed elezione della Giunta provinciale, su lexbrowser.provinz.bz.it.
- ^ Un ribaltone per la Svp: Hubert Messner surclassa l'Obann e gli assessori uscenti - Cronaca, su Alto Adige, 23 ottobre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023.
- ^ Anna Saccoccio; montaggio di Paolo Morato, immagini di Georg Jocher, A Castel Mareccio a Bolzano la presentazione della lista di Jürgen Wirth Anderlan, 20 settembre 2023. URL consultato il 24 ottobre 2023.
- ^ L'Alto Adige ha una nuova Giunta provinciale. Manca solo un Presidente che la guidi, su altoadigeinnovazione.it, 1º febbraio 2024.
- ^ https://www.ladige.it/territori/alto-adige-s%C3%BCdtirol/2024/02/01/il-consiglio-provinciale-da-il-via-libera-alla-nuova-giunta-1.3690007, su ladige.it, 1º febbraio 2024.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Elezioni provinciali 22 ottobre 2023 - Provincia autonoma di Trento, su elezioni-2023.provincia.tn.it..
- (IT, DE, LLD) Elezioni provinciali 2023 Rinnovo del Consiglio Provinciale della Provincia autonoma di Bolzano–Alto Adige, su elezioniprovinciali.provincia.bz.it.