Elezioni regionali in Sardegna del 2009

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Elezioni regionali in Sardegna del 2009
Regione   Sardegna
Data
15-16 febbraio
Affluenza 67,57% (Diminuzione 3,43%)
Ugo_Cappellacci_daticamera_2018.jpg
Renato Soru.jpg
Candidati
Partiti
Coalizioni
Voti
502.084
51,88%
415.600
42,94%
Seggi
53 / 80
27 / 80
Distribuzione del voto per comune
Presidente uscente
Renato Soru (PD)
2004 2014

Le elezioni regionali in Sardegna del 2009 si sono tenute il 15 e 16 febbraio 2009. Esse hanno visto la vittoria di Ugo Cappellacci, sostenuto dal centro-destra, che ha sconfitto il presidente uscente Renato Soru, sostenuto dal centro-sinistra.

La consultazione elettorale si è svolta di alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura iniziata nel giugno 2004, in seguito alle dimissioni di Renato Soru causate dalla mancata approvazione integrale della legge urbanistica regionale da parte della maggioranza che lo sosteneva.[1]. Le dimissioni di Soru sono state presentate ufficialmente il 26 novembre 2008, entrando in vigore 30 giorni dopo; dal 26 dicembre, contestualmente allo scioglimento del Consiglio Regionale, il vicepresidente Carlo Mannoni ha assunto le funzioni di Presidente della Regione e ha indetto le elezioni regionali per il 15 e 16 febbraio 2009.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Candidati
Voti % Liste Voti % Seggi
Ugo Cappellacci
✔️ Presidente
502 084
51,89
248 654 30,11 25
75 451 9,14 7
56 056 6,79 5
35 428 4,29 4
Sardegna Unita[2][3]
28 928 3,50 2
Insieme per le Autonomie[4][5][6]
18 500 2,24 1
Seggi assegnati alla lista regionale
9
415 600 42,95 204 223 24,73 18
41 321 5,00 3
26 454 3,20 2
Rossomori[7][8][9]
21 034 2,55 1
15 870 1,92 1
La Sinistra per la Sardegna[10][11]
13 508 1,64 1
Seggio assegnato al candidato presidente classificatosi secondo
1
Gavino Sale
29 640 3,06 17 141 2,08
Peppino Balia
15 037 1,55 19 488 2,36
Gianfranco Sollai
5 316 0,55 3 695 0,45
Totale
967 677
100
825 751
100
80

Consiglieri eletti[modifica | modifica wikitesto]

Seggi per lista

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  Rifondazione Comunista 2
  Comunisti Italiani 1
  Sinistra (politica) 1
  Partito Democratico (Italia) 18
  Centro-sinistra in Italia 1
  Lista civica di centro-sinistra 1
  Italia dei Valori 3
  Riformatori Sardi 5
  Unione di Centro (2002) 7
  Lista civica di centro-destra 3
  Centro-destra in Italia 9
  Il Popolo della Libertà 25
  Partito Sardo d'Azione 4

Seggi per coalizione

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  Centro-sinistra in Italia 27
  Centro-destra in Italia 53

Lista Circoscrizioni
Cagliari Sassari Nuoro Olbia-Tempio Oristano Carbonia-Iglesias Medio Campidano Ogliastra
Il Popolo della Libertà Ignazio Artizzu Nicolò Rassu Silvestro Ladu Matteo Sanna Domenico Gallus Giorgio Locci Sisinnio Piras Angelo Ivano Stocchino
Giorgio La Spisa Antonello Peru Pietro Pittalis Gian Franco Bardanzellu Oscar Salvatore Giuseppe Cherchi Claudia Lombardo Paolo Terzo Sanna
Antonio Angelo Liori Gian Vittorio Campus Vittorio Renato Lai Mario Diana
Alberto Randazzo Salvatore Amadu
Mariano Ignazio Contu
Onorio Petrini
Edoardo Tocco
Carlo Sanjust
Partito Democratico Marco Espa Mario Bruno Francesca Barracciu Pier Luigi Caria Gian Valerio Sanna Pietro Cocco Giuseppe Cuccu Francesco Sabatini
Marco Meloni Gavino Manca Giuseppe Luigi Cucca Antonio Solinas Tarcisio Agus
Antioco Porcu Valerio Meloni
Cesare Moricon Luigi Lotto
Giampaolo Diana
Unione di Centro Antonio Cappai Sergio Milia Roberto Capelli Andrea Mario Biancareddu Sergio Obinu Giorgio Oppi
Felice Contu
Italia dei Valori Adriano Salis Daniele Secondo Cocco Giovanni Mariani
Riformatori Sardi Michele Cossa Pietro Fois Francesco Mula Attilio Dedoni
Pierpaolo Vargiu
Partito Sardo d'Azione Christian Solinas Efisio Planetta Paolo Maninchedda Paolo Luigi Dessì
Sardegna Unita Mario Floris Massimo Mulas
Partito della Rifondazione Comunista Luciano Uras Carlo Sechi
Rossomori Claudia Zuncheddu
Insieme per le Autonomie Angelo Francesco Cuccureddu
Partito dei Comunisti Italiani
La Sinistra per la Sardegna Massimo Zedda

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Strappo di Soru: «Mi dimetto», in Corriere della Sera.
  2. ^ Include Unione dei Sardi e Nuovo PSI
  3. ^ Elezioni, quattordici liste in corsa - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2021).
  4. ^ Include Movimento per le Autonomie, La Destra e un'ala di Fortza Paris
  5. ^ Cinque aspiranti governatori, con mille candidati - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2021).
  6. ^ Fortza Paris divisa tra Pdl e Mpa - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2021).
  7. ^ Include la Federazione dei Verdi e dissidenti di sinistra del Partito Sardo d'Azione
  8. ^ I Verdi nella lista Rossomori - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2021).
  9. ^ Ricucita l'alleanza. E oggi Soru dà il via - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2021).
  10. ^ Include Sinistra Democratica, Unire la Sinistra, Movimento per la Sinistra e dissidenti della Federazione dei Verdi
  11. ^ La Sinistra: «Non consegnare l'isola alla destra» - La Nuova Sardegna, su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]