Utente:Goth nespresso/Sandbox/Netflix test

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Netflix
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariaPublic company
Borse valoriNASDAQ: NFLX
Fondazione29 agosto 1997 a Scotts Valley
Fondata da
  • Reed Hastings
  • Marc Randolph
Sede principaleLos Gatos
Persone chiave
  • Ted Sarandos (CCO)
  • David Wells (CFO)
SettoreMedia
ProdottiVideoteca, Video on Demand
Fatturato15,794 miliardi $ (2018)
Utile netto1,211 miliardi $ (2018)
Dipendenti7.100 (2018)

Netflix è una società operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti d'intrattenimento a pagamento. Fu fondata da Reed Hastings e Marc Randolph il 29 agosto 1997 a Scotts Valley, in California.[1] Nel 2013, Netflix ha ampliato la produzione cinematografica e televisiva e la distribuzione online. Ha la sede centrale a Los Gatos, in California. Altre sedi sono state in seguito create nei Paesi Bassi, Brasile, India, Giappone, Corea del Sud e ne sarà creata una anche in Italia. È tra le maggiori aziende operante lo streaming di film e serie tv, sfidante di Apple TV+, Prime Video, HBO Max, Hulu e Disney+.

Nata come attività di noleggio di DVD, sebbene Hastings abbia messo da parte le vendite circa un anno dopo, e videogiochi. Gli utenti potevano prenotare i dischi via internet, ricevendoli direttamente a casa tramite il servizio postale. Dal 2008 l'azienda ha attivato un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento, che è divenuto presto il suo campo d'attività principale, mentre dal 2011 il servizio di noleggio di dischi è stato scorporato, venendo offerto dalla sussidiaria Qwikster.

Netflix è entrato nel settore della produzione nel 2013, presentando la sua prima serie, House of Cards. Da allora ha notevolmente ampliato la produzione di film e telefilm, offrendo contenuti "originali Netflix".[2] Ha pubblicato circa 126 serie o film originali nel 2016, più di qualsiasi altro network o canale via cavo.[3] Ad aprile 2018 Netflix raggiunge i 125 milioni di utenti abbonati in tutto il mondo, di cui 56,71 milioni negli Stati Uniti.[4] La capitalizzazione di borsa supera i 150 miliardi di dollari.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Netflix è stata fondata il 19 agosto 1997 a Scotts Valley, California, da Marc Randolph[5] e Reed Hastings. Randolph ha lavorato come direttore marketing per la società di Hastings, Pure Atria.[6] Randolph è stato uno dei co-fondatori di MicroWarehouse, una società di vendita per corrispondenza di computer, e in seguito è stato assunto da Borland International come vicepresidente del marketing. Hastings, scienziato informatico e matematico, ha venduto Pure Atria a Rational Software Corporation nel 1997 per 700 milioni di dollari in quella che è stata l'acquisizione più ricca nella storia della Silicon Valley. Hanno avuto l'idea di Netflix mentre facevano i pendolari tra le loro case a Santa Cruz e il quartier generale di Pure Atria a Sunnyvale in attesa che i regolatori governativi approvassero la fusione, sebbene Hastings abbia fornito diverse spiegazioni su come è stata creata l'idea.[7]

Hastings investì $2,5 milioni in contanti per l'avvio di Netflix. Randolph ha ammirato la nascente società di e-commerce Amazon e ha voluto trovare una vasta categoria di articoli portatili da vendere su Internet utilizzando un modello simile. Hanno considerato e rifiutato i nastri VHS come troppo costosi da immagazzinare e troppo delicati da spedire. Quando hanno sentito parlare di DVD, disponibili solo in alcuni mercati nel 1997, hanno testato il concetto di vendere o noleggiare DVD per posta, spedendo un compact disc alla casa di Hastings a Santa Cruz. Quando il disco è arrivato intatto, hanno deciso di intraprendere l'industria di vendita e noleggio di video da 16 miliardi di dollari. Hastings viene spesso citato dicendo che ha deciso di avviare Netflix dopo essere stato multato di $40 in un negozio Blockbuster per aver restituito in ritardo una copia di Apollo 13 ma questa è una storia apocrifa che lui e Randolph usano per spiegare il modello di business e la motivazione dell'azienda. Netflix è stato lanciato il 14 aprile 1998, con solo 30 dipendenti e 925 DVD disponibili tramite il modello di pagamento in base al canone, con tariffe e scadenze simili a quelle del suo rivale Blockbuster.[8]

Dal 2010, con l'espansione dell'offerta in altri paesi, in particolare nel Sudamerica e in Europa, e l'avvio di produzioni originali, Netflix ha registrato un rapido incremento di popolarità, superando nel 2014 i 50 milioni di abbonati, dei quali più di 35 milioni negli Stati Uniti.[9] Dal gennaio 2016 Netflix ha reso accessibile il servizio di streaming in oltre 190 paesi[10][11], raggiungendo nello stesso mese quota 74 milioni di clienti, di cui 44 milioni negli Stati Uniti.[12] Alla fine del 2016 Netflix si afferma come leader del settore on demand avendo: 93,8 milioni di abbonati (con 19,0 milioni di nuove attivazioni nette contro le 17,4 milioni nel 2015), 8.3 miliardi di ricavi (+35% annuo) e con utili pari a 188 milioni (+54%).[13][14][15][16][17]

Produzioni originali[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Programmi televisivi di Netflix.

Nel marzo del 2011, Netflix ha annunciato l'intenzione di produrre contenuti originali per il suo servizio "Watch Instantly", iniziando con la serie di fantapolitica House of Cards - Gli intrighi del potere, che ha esordito nel febbraio del 2013. La serie ha come interprete principale l'attore Kevin Spacey, mentre i primi due episodi sono diretti dal regista David Fincher.[18]

Tra le altre prime serie prodotte figurano Lilyhammer, una nuova stagione della già esistente Arrested Development - Ti presento i miei, Orange Is the New Black e Hemlock Grove.[19][20][21][22]

Nel novembre 2013 è stato annunciato un accordo tra la Marvel Entertainment e Netflix per la trasmissione di quattro serie TV e una miniserie, per un totale di 60 episodi, basate su alcuni personaggi della Marvel e prodotte dalla Marvel Television: Daredevil, Jessica Jones, Pugno d'acciaio e Luke Cage saranno i protagonisti delle quattro serie e si uniranno poi nella miniserie sui Difensori. Nell'aprile del 2016 è stata confermata un'altra serie in collaborazione con la Marvel, nata come spin-off di Daredevil, dedicata al personaggio di Frank Castle (noto come "Punisher" o "il punitore"). Il personaggio in questione però non comparirà nella miniserie dedicata ai difensori. L'interesse per produzioni originali basate su opere a fumetti si manifesta ulteriormente con l'acquisizione dell'etichetta Millarworld, fondata dall'autore scozzese Mark Millar nel 2003[23]. L'annuncio viene dato ad agosto 2017[23]. A differenza di quanto avvenuto con i personaggi Marvel (di proprietà della Walt Disney Company), Netflix diviene proprietaria dei fumetti già prodotti dal Millarworld ed è editore delle creazioni future di Millar e degli artisti con cui collabora, le serie a fumetti saranno però distribuite tramite il Direct Market dalla Image Comics[23].

Dall'accordo rimangono esclusi i franchise legati alle serie Kick-Ass e Kingsman in quanto già opzionati e di cui sono stati realizzati 4 film cinematografici[23]. Millar è entusiasta dell'accordo e afferma che si tratta del terzo caso nella storia del fumetto in cui si realizza un'acquisizione media/publisher di questo livello; il primo è stato a fine anni sessanta quando la Warner Bros. comprò la DC Comics, l'altro quando la Walt Disney Company acquisì la Marvel Comics nel 2009[23]. Netflix ha rilasciato un comunicato ufficiale che dichiara quanto segue: <<Netflix e Millar insieme daranno vita al portfolio Millarworld costituito da franchise acclamati da lettori e critici, questo attraverso serie televisive, films e show per ragazzi che saranno disponibili globalmente solo agli abbonati Netflix. Millar continuerà inoltre a creare e pubblicare nuove storie e personaggi sotto l'etichetta Netflix>>[23]. La compagnia sottolinea inoltre che si tratta per lei della prima acquisizione di questo tipo, un naturale procedimento verso la possibilità di lavorare direttamente con persone creative e di possedere i diritti di personaggi e universi narrativi da cui trarre storie interconnesse ed esclusive per gli abbonati[23]. La prima miniserie a fumetti pubblicata dopo l'acquisizione del Millarworld è The Magic Order, scritta da Mark Millar e disegnata da Oliver Coipel[24]. Viene pubblicata e distribuita dalla Image a partire dal 13 giugno 2018 per un totale di 6 albi.

Il passo successivo è stato annunciato nel marzo 2018 con l'acquisizione dei diritti di alcuni personaggi a fumetti dell'Extreme Studios di Rob Liefeld[25]. Si tratta di un imprint dell'editore Image Comics e il cui primo numero, ovvero Youngblood n.1 ha segnato la nascita della stessa Image ed è stato il fumetto indipendente più venduto fino a quel momento (era 1993). Netflix possiede i diritti sui personaggi delle seguenti serie: Brigade, Bloodstrike, Cybrid, Re-Gex, Bloodwulf, Kaboom[25]. I titoli saranno prevalentemente sviluppati come film, sotto la supervisione di Akiva Goldsman, già responsabile del franchise cinematografico dei Transformers e della creazione di un Hasbro Cinematic Universe[25]. L'operazione suscita però delle perplessità in quanto i personaggi più celebri dell'Extreme Universe non rientrano nell'accordo[25]. Rimangono infatti esclusi Youngblood (il superteam di riferimento), Glory, Prophet (tra i più acclamati dalla critica) e Supreme, quest'ultimo reso memorabile da un ciclo di storie di Alan Moore e vincitore di un Eisner Award[25]. A questi si aggiunge Avengelyne una cui serie è in fase di sviluppo alla Paramount[25]. Vi sono inoltre dei dubbi sulla capacità di Goldsman sull'approccio al genere supereroistico, è nata dal suo pugno la sceneggiatura del film Batman & Robin (del 1997), clamoroso flop bocciato da critica e pubblico[25].

Con l'espansione internazionale Netflix ha incominciato a produrre serie televisive anche al di fuori degli Stati Uniti, tra le prime Marseille, serie francese con Gérard Depardieu[26] e Suburra, prequel dell'omonimo film del 2015, in Italia. Inoltre ha prodotto anche altri generi televisivi come talk show (Non c'è bisogno di presentazioni di David Letterman) e giochi (Ultimate Beastmaster e Terrace House).

Dal 2014 ha incominciato a finanziare anche la produzione di film, stringendo accordi con alcune case di produzione cinematografica indipendenti, distribuendoli in prima visione senza un passaggio nelle sale cinematografiche; tra i primi accordi spicca quello con la Happy Madison Productions di Adam Sandler per la produzione di quattro commedie con protagonista lo stesso attore statunitense.[27]

Espansione territoriale[modifica | modifica wikitesto]

Disponibilità dei servizi Netflix a giugno 2019:

     Disponibile

     Non disponibile

(Cina, Corea del Nord, Crimea e Siria)

Netflix è accessibile da ogni Paese del mondo, eccetto Cina, Corea del Nord, Crimea e Siria.[11] Nel 2010 Netflix divenne disponibile in Canada. Nel 2011 il servizio sbarca in Brasile e America ispanica. Dal 2012 Netflix incomincia a espandersi in Europa, lanciando il servizio nel Regno Unito, in Irlanda, in Finlandia, in Norvegia e Svezia. Nel 2013 si espande ulteriormente in Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Svizzera. Nel 2015 il servizio sbarca anche in Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Italia,[28] Portogallo e Spagna. Nel gennaio 2016 Netflix annuncia il lancio del servizio in tutto il mondo con l'eccezione della Cina, della Siria, della Corea del Nord e della Crimea.[11]

A dicembre 2017, Netflix supporta ufficialmente 23 lingue per l'interfaccia utente e il servizio di assistenza ai clienti: arabo (Fuṣḥah), bulgaro, cinese (semplificato e tradizionale), coreano, danese, ebraico, finlandese, francese, greco, indonesiano, inglese, italiano, giapponese, norvegese (Bokmål), olandese, polacco, portoghese (brasiliano ed europeo), rumeno, spagnolo (europeo e sudamericano), svedese, tedesco, thailandese e turco.[29]

Riconoscimenti di Netflix[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 Netflix ha lanciato un premio[30] di un milione di dollari per chi fosse in grado di migliorare del 10% almeno le performance dell'algoritmo di suggerimento dei film. Tale algoritmo suggerisce agli utenti nuovi film da vedere sulla base del gradimento espresso dagli utenti per i contenuti già visti. Il 26 luglio 2009 è stata annunciata la chiusura dell'invio di nuovi risultati. Due gruppi di lavoro hanno superato la soglia del 10% richiesta dal regolamento. Il 21 settembre i giudici di Netflix hanno assegnato il premio a uno dei due gruppi[31].

Impatto ambientale[modifica | modifica wikitesto]

Netflix rappresenta oltre un terzo del traffico Internet negli Stati Uniti.[32] Ciò comporta un notevole consumo di energia e, a ciò associato, significative emissioni di gas a effetto serra.[32] Trasmissione e visualizzazione di servizi video on demand come Netflix rilascia circa 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Ciò corrisponde a circa lo 0,3% delle emissioni globali. L'uso di tali servizi video rilascia quindi circa la stessa quantità di CO2 all'anno dello stato del Belgio.[33] Netflix ha una partecipazione sostanziale in questo. A differenza di altre principali piattaforme di streaming video, Netflix non fornisce rapporti regolari sull'uso di energia, sulle emissioni di gas a effetto serra o sull'effettivo mix energetico delle sue attività globali.[34] Finora Netflix non si è impegnata pubblicamente a utilizzare l'energia rinnovabile.[34]

Serie televisive originali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie televisive originali Netflix.

Film originali[modifica | modifica wikitesto]

2015[modifica | modifica wikitesto]

2016[modifica | modifica wikitesto]

2017[modifica | modifica wikitesto]

2018[modifica | modifica wikitesto]

2019[modifica | modifica wikitesto]

Produzioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

Documentari originali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) David Pogue, A Stream of Movies, Sort of Free, in The New York Times, 2007. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  2. ^ (EN) Netflix chief bulks up on series (600 hours!), in USA TODAY. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  3. ^ (EN) The Netflix Backlash: Why Hollywood Fears a Content Monopoly, in The Hollywood Reporter. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  4. ^ (EN) Netflix Adds 7.4M Subscribers in First Quarter, Beating Expectations, in The Hollywood Reporter. URL consultato il 17 aprile 2018.
  5. ^ (EN) Robin Wauters, BookRenter Adds Netflix Co-Founder Marc Randolph To Its Board Of Directors, in TechCrunch. URL consultato il 28 dicembre 2017.
  6. ^ (EN) Pure Atria Corp., Rational Software Announces Agreement to Acquire Pure Atria, su www.prnewswire.com. URL consultato il 28 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2017).
  7. ^ (EN) History of Netflix, Inc. – FundingUniverse, su www.fundinguniverse.com. URL consultato il 28 dicembre 2017.
  8. ^ DVDFILE.COM: Special Report - DVD Historical Timeline, su dvdfile.com, 19 marzo 2006. URL consultato il 28 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2006).
  9. ^ (EN) Netflix Passes 50 Million Subscribers - The Hollywood Reporter, 21 luglio 2014.
  10. ^ (EN) Netflix Launches in 130 Countries Including Russia, Saudi Arabia, And South Korea: CES, su Deadline.com, 6 gennaio 2016. URL consultato il 6 gennaio 2016.
  11. ^ a b c (EN) Netflix Is Now Available Around the World, su media.netflix.com, 6 gennaio 2016.
  12. ^ Netflix, Q4 15 Lettera agli Shareholders (PDF), su files.shareholder.com (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2016).
  13. ^ Pay tv, mentre Mediaset e Vivendi fanno la guerra Netflix mette le ali. Parte la rincorsa, Rai anche stavolta non ci sarà, su Il Fatto Quotidiano, 19 gennaio 2017. URL consultato il 19 gennaio 2017.
  14. ^ Netflix: boom di abbonamenti. L'anno magico della tv in streaming, in Repubblica.it, 19 gennaio 2017. URL consultato il 19 gennaio 2017.
  15. ^ Netflix a gonfie vele: 19 milioni di utenti in più in un anno - Wired, in Wired, 19 gennaio 2017. URL consultato il 19 gennaio 2017.
  16. ^ Netflix, boom nuovi abbonati - Software e App, in ANSA.it, 19 gennaio 2017. URL consultato il 19 gennaio 2017.
  17. ^ Stefano Zuliani, Netflix in Italia e il Big Bang di cinema e tv, ilSole24ore, 2015.
  18. ^ Nellie Andreeva, It's Official: Netflix Picks Up David Fincher- Kevin Spacey Series 'House Of Cards', su deadline.com. URL consultato il 14 giugno 2012.
  19. ^ Nellie Andreeva, Netflix Picks Up New Episodes Of 'Arrested Development', su deadline.com. URL consultato il 14 giugno 2012.
  20. ^ TIM ADLER in London, UPDATE: Miramax's Mike Lang and Netflix's Ted Sarandos Talk Shop; Netflix Adds ‘Lilyhammer’ To TV Lineup, su deadline.com, 3 ottobre 2011. URL consultato il 14 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011).
  21. ^ Netflix, Lionsgate TV Closing Deal For Jenji Kohan's ‘Orange Is The New Black' Comedy
  22. ^ Netflix Nears Order For Eli Roth Horror Drama ‘Hemlock Grove' From Eli Roth And Gaumont International Television
  23. ^ a b c d e f g (EN) Netflix Gains a Potent Weapon in Buying Millar's Hot Superhero Universe. URL consultato l'11 marzo 2018.
  24. ^ Mark Millar, in Editorial, in The Magic Order n.1, Image Comics/Netflix-Millarworld, Portland, giugno 2013, p.30
  25. ^ a b c d e f g (EN) Netflix has bought the rights to Rob Liefelds's Extreme Universe comics. URL consultato il 21 marzo 2018.
  26. ^ (EN) John Hopewell, Netflix’s ‘Marseille’ Sets Gerard Depardieu for Lead, su Variety. URL consultato il 28 febbraio 2016.
  27. ^ (EN) Warner Bros. No Longer in Talks to Make Adam Sandler's 'The Ridiculous Six' (Exclusive), in The Hollywood Reporter, 7 ottobre 2014. URL consultato l'11 marzo 2015.
  28. ^ Netflix in Italia | Conferenza stampa | Tutte le dichiarazioni
  29. ^ Setting della Lingua, su netflix.com.
  30. ^ Sito ufficiale del Netflix Prize
  31. ^ Classifica, su netflixprize.com (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
  32. ^ a b Jones, N. (2018). How to stop data centres from gobbling up the world's electricity. Nature, 561(7722), 163.
  33. ^ https://www.newscientist.com/article/2209569-streaming-online-pornography-produces-as-much-co2-as-belgium/
  34. ^ a b Cook, G. et al. (2017) Clicking Clean: Who is Winning the Reace to Build a Green Internet? Greenpeace. https://storage.googleapis.com/planet4-denmark-stateless/2018/10/dfb710aa-dfb710aa-clickclean2016-hires.pdf

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